🌹ʏᴏᴜ ᴀʀᴇ ᴍʏ sᴍɪʟᴇ 🌹[Capitolo 2]

Meravigliose torte salate, si continua questa incredibile storia d'amore tra Giasone e Michele, anche chiamati Jason e Michael.

Per oggi abbiamo il capitolo Voorhees Hause, con quel tocco germanico che non guasta mai.

...4:00 PM...

"Quindi tu abiti in una villetta a Haddonfield, da solo?!" "Si" "Come mai stai da solo, non hai nessun parente, oppure dei genitori, fratelli o-o sorelle?" chiese triste Jason "N-no...non ci sono p-più" disse Michael asciugandosi una lacrima che gli stava rigando il viso "Scusa non avevo intenz-..." "N-non preoc-preoccuparti, non è nie-niente" e aggiunge cercando di sorridere ,"T-tu invece?" chiese, "Vivo nella Crystal Forest, in una villetta, con mia madre..".

1. Che incredibile emozione mi dimostra, Messer Michele! Lei sì che sa come reagire alle perdite! Comunque questa informazione non servirà a una cippalippa di nulla, ovviamente, perché sviluppare emozionalmente i personaggi è fatica;

2. CRYSTAL FOREST

Continuarono a camminare e Michael chiese, "Per domani ci sono compiti?", "Si, scienze e matematica... Ufff che rottu-" "Che rottura!", a Jason venne un idea e così disse: "Ti va di fare i compiti a casa mia?" e Michael rispose annuendo felice. Misero apposto il loro materiale scolastico nei loro zaini e uscirono dalla scuola e presero lo scuolabus diretto verso la fermata della città dove abitava Jason.

Che dialoghi profondi, che conversazioni pregne di significato, che prosa! Verga sarebbe fiero!

Writing Tip: ovvio che dovrete parlare di cose normali per una storia, non tutto può essere un dialogo epico, MA c'è un modo per farlo senza triturare le palle al lettore: sviluppate la personalità dei personaggi! La vostra protagonista è una cheerleader fighissima levissima biondissima? Fatela partecipare agli allenamenti! Fatela parlare del suo sport! Fatela ossessionare con le sue amiche sulla divisa all'ultima moda! Michael e Jason vengono presentati come appassionati di fumetti e videogiochi, eppure tutto questo non avrà nessuna influenza sulla storia o sui loro dialoghi.

Dopo una ventina di minuti...
<<FERMATA CRYSTAL FOREST, SI PREGA AI RAGAZZI APPARTENENTI ALLA CITTÀ DI SCENDERE, GRAZIE>>
" Michael svegliati, siamo arrivati..." disse Jason svegliando il moro che si era addormentato sulla sua spalla. Si svegliò e scesero dal mezzo.
Arrivarono nel sentiero immerso nella vegetazione che portava all'abitazione <<Voorhees>>... senza rivolgersi una parola, ma sguardi in abbondanza mai incrociati.

L'annuncio dello scuolabus mi mancava. Tra l'altro, il conducente sa esattamente dove ogni ragazzino abiti, non c'è mica bisogno di annunciare le fermate! E questi non sono segreti eh, anche nel mio paesino della minchia passa lo scuolabus.

Michael non aveva visto molte volte la Crystal Forest e quindi si guardava intorno e poteva notare le differenze tra questa e la sua cittadina, Haddonfield, "Che bel silenzio che c'è qui, ad Haddonfield non c'è tutta questa tranquillità, solo di notte" affermò il moro, "Già, puoi dirlo forte. Anche a te piace il silenzio e la tranquillità?" chiese il biondo, e il suo amico gli rispose: "Si", "Menomale,non a tutte le persone piace, dicono che il silenzio metta ansia, inquietudine, paura..., ma a me da pace e sicurezza...- *si fermò guardando verso Michael*Ti sto annoiando? Scusa, sai nessuno parla mai con me, nessuno se ne frega di quello che mi piace oppure no...-",

No Giasone ti ascolterò io, ti prego parlami di quanto tu sia machetesessuale per due ore.

Comunque la conversazione sopra già mi piace di più, perché ha un senso (circa) e sviluppa un poco questi cartonati. 6/10.

il moro lo interruppe, si fermò e disse, "Non mi stai annoiando, non dire cazzate,...quello che stai dicendo non può interessare a quei dementi che se ne infischiano di te, ma quelle persone dovrebbero essere come te...non so che capisci quello dico..,non mi sto capendo nemmeno io,

Madonna Michele se manco tu ti capisci siamo rovinati, dato il modo in cui ti esprimi.

ma comunque, anche io provo le tue stesse sensazioni quando c'è silenzio e la tranquillità. Allora se tu dici che a nessuno interessa niente di te,...i-io sono il primo a cui interesseranno le tue passioni, le cose che ti piacciono o no, le tue sensazioni, emozioni e sentimenti...puoi contare su di me, ti puoi fidare e-e puoi dirmi tutto quello che vuoi...", Jason sorrise a Michael, si avvicinò facendo qualche passo e lo abbracciò e disse: " M-Michael puoi contare anche tu su di me" e aggiunse, " Forse sono troppo affettuoso" disse staccandosi dal moro "Siamo in due, hahaha", " Hahaha". Cominciarono dinuovo a camminare, senza rivolgersi una paura, ma solo sguardi proprio come prima...

Sì, so che vi siete stalkerati per quattro anni, ma vi siete conosciuti ieri. Che è tutta questa confidenza e intesa? Santo cielo.

Writing Tip: ASPETTATE. NON CORRETE TROPPO. Non intendo con l'innamorarsi, ci si può prendere una sbandata anche molto, molto velocemente, ma proprio con l'intesa. Sviluppatela, giocateci, riflettete e date vita ai vostri personaggi, cosicché possano saltare fuori dalla storia e prendere il lettore dritto al cuore.

Dopo qualche minuto...

"Eccoci", disse Jason guardando Micheal sorridendo, prese le chiavi dalla tasca esterna del suo zaino e aprí la porta, la spalancò completamente e disse "Accomodati" facendo un segno con la mano indicando l'ingresso. Entrarono entrambi e il biondo esclamò: "Mamma sono tornato!", avvisando la mamma del suo rientro a casa... dopo qualche secondo la mamma scese le scale per andare a salutare suo figlio, ma si fermò notando della presenza di Michael "Ciao Jason, *si avvicinò al moro* e tu chi saresti bel giovanotto!?" "Mamma lui è Michael, Michael lei è mia madre, Pamela" "Piacere di conoscerla signora" disse stringendole la mano "Piacere mio Michael!" "Accomodati, fa come se stessi a casa tua" disse la mamma con tono accogliente "Grazie...". I due amici posarono i loro zaini e si accomodarono sul divano. Dopo qualche minuto arrivò la madre di Jason con un vassoio con sopra dei dolci, due bicchieri di vetro e una brocca di cioccolata calda fumante, posò il vassoio sul tavolino di legno che era difronte al divano, alle poltrone e al camino scoppiettante. "Grazie signora" "Grazie mamma", iniziarono a fare merenda e la mamma dopo aver pulito la cucina si sedette su una poltrona ,e disse, "Sai...non abbiamo molte visite, tu sei uno dei primi a venire qui...sei un amico di Jason?" "Si" "Ohh, finalmente, il mio bambino ha un amico!" "Mamma!" "Che c'è?!" "Non sono un bambino!" "Per me lo sarai sempre! Ahahah!" "Hahahaha!" rise Michael, "Beh meglio tardi che mai..." ammise la madre,

Devo dire che mi piace, per ora, come viene caratterizzata Pamela. Sì, lo so, è Madre Standard Numero 36, ed è un personaggio completamente inutile, ma almeno è dolce e materna e fa tenerezza, soprattutto il modo in cui chiama Jason "il suo bambino". Non so voi ma queste cazzatine mi piacciono un sacco.

"Sa, signora, sono 4 anni che cercavo di porre una domanda a vostro figlio, e stamattina dopo una lite con un mio amico c'è l'ho fatta, e poi... eccoci qui..." "È solo un riassunto, non è stato così veloce, ci abbiamo messo quattro anni per diventare amici" disse Jason e Michael proseguí il discorso "Sembra che ci conosciamo da una vita" "Awww, sono così contenta per voi!", i due si guardarono e si sorrisero, tanto per cambiare...."All'inizio avevo paura di non essere all'altezza..." "<<Di non essere all'altezza>> di cosa?" chiese la madre del biondo al moro "Per conquistare la fiducia di suo figlio c'è ne vuole... In quella scuola sono tutti falsi, pronti a parlarti, deriderti, umiliarti da dietro... Devi essere pronto a difenderti, e suo figlio è bravissimo a farlo, non bisogna superare il suo limite di pazienza e di provocazione oppure potresti trovarti con qualche osso rotto o con qualche dente mancante.... Poi suo figlio è un bravissimo ragazzo, ne deve essere orgogliosa signora... " ammise" Scommetto che lo hai capito in questi quattro anni... " "Esattamente signora"

Ma non diciamo cazzate, su! Sei stato tu il primo che ha fatto o da spettatore o ha attivamente partecipato alle angherie su Jason, come viene detto nel primo capitolo.

"T-tu..." all'improvviso Jason abbracciò Michael, quest'ultimo realizzò e poi abbracciò anch'egli il biondo con passione. "Awww!" esclamò la madre intenerita, facendo ritornare alla realtà i due migliori amici. "Andiamo di sopra a studiare? Sennò facciamo tardi" "Ok! Andiamo... A dopo signora" "Jason, ci vediamo stasera, devo andare a lavoro, mi raccomando non mettere in disordine e fate i bravi" "Non si preoccupi" "Già, non ti preoccupare mamma, a sta sera". Stavano salendo le scale, ma la mamma chiamò Michael, "Vengo subito, tu inizia a salire, ti raggiungo io dopo" disse a Jason e iniziò a scendere le scale.

Però è un momento abbastanza tenero, dai. Fosse scritto meglio sarebbe una parte positiva della storia, ma a questo punto non pretendo troppo.

"Mi dica signora" "Abbi cura di mio figlio, ha avuto un'infanzia non memorabile, è stata difficile e sofferente, pare che sia tu la persona di cui ha bisogno, che ha cercato da quando era un bambino, non spezzargli il cuore, può sembrare una persona forte, ma è in realtà fragile, ha bisogno di essere amato, apprezzato e voluto, non solo da me, ma anche da qualcun'altro e quel <<qualcun altro>> sei tu... E come hai detto prima, merita molto, perciò rendilo felice... " disse la mamma con tono basso e Michael di punto in bianco l'abbracciò come se fosse sua madre "Signora può contare su di me, io gli voglio davvero tanto bene" 'Per non dire qualcos' altro... '. Michael la salutò di nuovo e poi raggiunse Jason in camera sua.

Okay Pamela, capisco l'entusiasmo del primo amico di suo figlio, ma non è meglio sia un po' più cauta con le sue informazioni personali? Per quanto ne sappiamo, Jason non aveva detto a nessuno dell'infanzia difficile (raccontato e non mostrato, sigh), magari avrebbe voluto aspettare? E poi mi sembra strano che si spifferi tutto così...

Sì, so che esistono madri estremamente pettegole e che raccontano a tutti cose private, ma, di solito, queste madri sono velatamente o apertamente ostili ai figli, che cercano in qualche modo di sabotarli, eppure Pamela non è stata caratterizzata in questo modo.

"Eccomi" disse il moro chiudendo la porta alle sue spalle e sedendosi sul letto in modo scomposto, "Che facciamo?" chiese, "I compiti, forse? Te ne sei dimenticato? Hahahaha" "Non volevo ricordarmelo..." disse stendendosi completamente sul letto, Jason gli si avvicinò e lo prese per la mano, non in modo tra amici... fece intrecciare le sue dita con quelle del moro, facendolo sobbalzare, Michael aveva le guance lievemente arrossate, cercava di ritornare composto da quel gesto che aveva compiuto l'amico, ma non ci riusciva 'La vita è piena di figure di merda!' pensarono entrambi. Fecero staccare le loro mani da quel contatto imbarazzante e si misero a fare i compiti.

Adoro queste descrizioni! Così piene di dettagli, così coinvolgenti!

Dopo che li finirono... Si fecero le 7:00 PM...
"Che facciamo?" chiese Jason preparandosi lo zaino per il giorno dopo, "Film?" "Nah..." "Videogiochi?" "Ottima idea, che ne dici di un horror?" "Adoro gli horror! <<Outlast>> lo tieni?!" "Si!" "Andiamo a giocare, hahahaha! Whoa!" "Hahahahaha, whoa!" si diressero verso il soggiorno e andarono a giocare con i videogiochi.

COME OSA QUESTA STORIA NOMINARE OUTLAST.

Però almeno è stata una scelta sensata: penso che entrambi apprezzerebbero le atmosfere del gioco, anche se personalmente darei a Michael un po' di PTSD per la questione del Sanatorio, ma sono scelte, soprattutto siccome la storia di questi polli viene bellamente ignorata.

Glissiamo amorevolmente sull'"andiamo a giocare" altrimenti mi viene un infarto.

Writing Tip: State attenti alle espressioni dialettali, quel "lo tieni" è palesemente dialettale ma in un contesto come gli USA non ci sta.

Passarono due ore a ridere, a giocare, a prendere in giro i tizzi del manicomio di Mount Massive, e ad un certo punto Michael fece un jumpscare e per poco non cadeva a terra, ma per fortuna saltò su Jason e lo abbracciò senza accorgersi di niente..."M-M-michael..." il moro respirava profondamente per lo spavento, poi sentí la voce di Jason che lo chiamava e ritornò alla realtà, notò che era seduto sopra di lui, abbracciato al suo corpo "J-jason?!" 'Che demente che sono!' si mise composto sul divano come se non fosse successo niente "H-hai f-fame?"chiese il biondo "S-si, tu?" "Si, vado a prendere il telefono e chiamo al tizio della pizza... O-ok?", Michael annuí.

In che senso Michael "fece un jumpscare"? È lui il jumpscare? E come funziona tutto questo? In che modo abbracciare Michael dovrebbe impedirgli di cadere?

Jason salí in camera. Il moro si alzò dal divano e andò vicino alla finestra per vedere le stelle che c'erano nel cielo notturno della foresta, mentre osservava spostò lo sguardo in basso e vide una sagoma, essa si avvicinò mettendosi sotto la luce prodotta da un lampione... era Freddy?!
Continua-->>

Che incredibile suspense! Sono così emotivamente coinvolto! Voi no? :D

Finisce su questo meraviglioso cliffhanger la seconda parte di questo capolavoro dell'orrido! Come state? Tutti vivi?

Spoiler: il prossimo capitolo conterrà un evento molto forte, ovvero lo stupro. Salterò la scena per ovvi motivi, anche perché è descritta di merda, ma sappiate che se ne parla. Stay safe, torte salate.

Auf Wiedersehen,

Dark

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top