🌸🅈🄾🅄 🄼🄰🄺🄴 🄼🄴 🄷🄰🄿🄿🅈🌸 [Capitolo 1]
E buongiorno, semifreddi al torroncino, e benvenuti al sequel del best seller "You are my smile".
Per la fortuna della mia sanità mentale, la grammatica di questa storia è migliorata, e quindi ci siamo evoluti dal "quasi illeggibile" al "comprensibile".
Ora, fate un bel respiro profondo, pregate, se ci credete, e cominciamo.
<<Drin drin (×6)>>
È da un bel po' che non vedevo il cliché della sveglia che suona. Ah, ricordi.
La sveglia nella camera di Freddy suonava, era sorto un nuovo giorno nella sua città, Springwood, iniziava un nuovo giorno di scuola e già sbuffava, precisamente un nuovo anno di scuola superiore, il quinto anno...
E già partiamo malissimo: ricordo che le scuole superiori negli Stati Uniti durano quattro anni e non cinque, ma questo succede a non fare nemmeno un minimo sforzo per rendere il tutto credibile.
Dopo aver finito le superiori potrà fare tutto quello che vorrà e questo già lo rassenerava. Sul suo viso spuntò un sorriso a trentadue denti.
Se c'hai i soldi, carissimo Freddy. Siamo negli USA, in fondo.
Oggi avrebbe visto di nuovo, dopo tre mesi di vacanza, tutti i suoi compagni di classe e quelle <<carogne>> dei suoi professori. Avrebbe rivisto quel <<rompiscatole>> di Jason e il suo adorato Michael.
AGH QUESTE VIRGOLETTE. Ma poi, perché? Perché sono tra virgolette? Per togliere forza alle parole? E perché mai, quando si dovrebbero enfatizzare?
Gli mancava tantissimo, era da quella litigata tra lui e Jason che non lo vedeva più, da quel giorno in poi non gli parlò più, non lo guardava, quelle poche volte che il moro lo guardava era durante le interrogazioni, quando doveva alzarsi in piedi e doveva andare vicino la cattedra e quando distoglieva lo sguardo dal prof capitava che i loro sguardi si incontrassero, oppure qualche volta a ricreazione o durante il pranzo. Questi erano gli sguardi ricambiati. Invece Freddy riusciva difficilmente a togliergli gli occhi da dosso. Era quasi impossibile. Lo desiderava più di qualunque altra cosa. Voleva che tutto ritornasse come prima. Niente poteva ritornare come prima.
Ah ecco, siamo finalmente nel genere giusto! Perché questa è palesemente una storia horror, con l'ossessione di Freddy per Michael, vero, vero?!
Ricordo qui che Freddy ha stuprato Michael e l'ha torturato con il suo guanto.
Era stata solo colpa sua. Ha fatto un grave errore. Si feriva per punirsi delle sue colpe, si autolesionava, pensava che se avrebbe provato del dolore fisico magari si sarebbe dimenticato del dolore nel suo cuore, ma non era così, il dolore non faceva che aumentare...
Ah, eccolo! Ecco il momento in cui dovrei sentire compassione per questo stupratore! Grazie, ma no, grazie. Godo tantissimo, anzi.
Si era chiuso in sé. Non era più il bulletto di prima, era cambiato. Questo i suoi genitori lo sapevano bene. Provarono con lo psicologo, ma quest'ultimo disse loro che non aveva nessuna malattia, depressione o patologia che sia, ma aveva bisogno di un amico. Provarono a fargli conoscere altri coetanei, ma non serví a niente. Dopo altri svariati tentativi i genitori si rassegnarono e ammisero che l'unica soluzione era Michael....
Quindi i genitori di Freddy sono pure persone normali, da quel poco che viene detto? E allora che minchia di problemi hai, Federico?
Il giudizio dello psicologo mi fa pisciare dal ridere perché è chiaramente qualcuno che ha comprato la laurea su Wish.
Scusami, ti trovi un adolescente che okay, magari non sai abbia stuprato e torturato qualcuno, ma che abbia questa fortissima ossessione per un altro ragazzino che non vuole avere niente a che fare con lui, e la tua conclusione è che non ci siano patologie? Depressione, disturbi del genere?
Cioè, un po' tarato quel ragazzino lo è.
E non mi verrebbe neanche da commentare "ha solo bisogno di un amico", perché l'avercelo ha portato Freddy a violentarlo brutalmente. Va bene che magari tu non lo sappia, ma siccome queste sedute di terapia non vengono mai mostrate, posso solo immaginare che Freddy abbia parlato molto e a fondo di Michael, essendogli stato amico per tanti anni. Qualcosa trapela sempre.
I genitori però sono i peggiori, in tutto questo. Da quello che sto interpretando, Freddy è un bulletto perché i suoi gli hanno sempre dato quello che voleva, siccome pare che gli vogliano bene, con la storia di cercare di farlo socializzare e dello psicologo.
Buona l'idea della terapia, anche se avete beccato un incompetente, ma perché condannare un altro ragazzino che non ha fatto nulla solo perché non sapete come tenere vostro figlio a bada?
E comunque NO, la soluzione non è affatto Michael, anzi! Se Michael dovesse ritornare tra le sue grinfie, che cosa impedirebbe a Freddy di comportarsi come nel primo libro, e stuprarlo ancora per un attacco di gelosia? Sì, okay, non lo sapete, ma io, da genitore, se vedessi mio figlio così ossessionato da una persona, mi guarderei bene dal lasciarli avvicinare.
Michael era diventato un ossessione. Una droga. Lo sognava, ricordava il suo sorriso, su una mensola aveva tutte foto che raffiguravano lui e il moro, alcune però ritraevano solo la sua droga. Il rosso aveva iniziato a stolkerarlo. Aveva degli album con più di cento foto ciascuno. Tutti i regali di compleanno che Michael gli aveva fatto erano in una scatola rossa, ma solo uno di loro era fuori da essa, cioè un ciondolo con l'iniziale dei loro nomi. Era il portafortuna di Freddy, non se lo sarebbe tolto per nessun motivo al mondo.
I genitori l'hanno lasciato fare? È chiaramente ossessionato! C'è qualcosa che non va. Cambiate psicologo per l'amor di Dio, prima che Freddy faccia del male a Michael!
Tra l'altro, questo paragrafetto dimostra perché dare Michael in pasto a Freddy di nuovo sarebbe una pessima idea.
Freddy non sorrideva più come prima, non rideva quasi mai, non umiliava più nessuno, non deridedeva nessuno, non faceva più del male a una mosca, aveva già fatto abbastanza...
Ecco, ragazzi: NON FATE MAI UNA COSA DEL GENERE.
Non provate MAI a giustificare atti come lo stupro. Non è una buona idea. E fa schifo. Qualcuno forse dirà che non è necessariamente giustificarlo, ma io la vedo così: abbiamo già parlato troppo del povero piccolo Freddy cuccioletto che vuole solo il suo amichetto Michael. Sapete cosa sarebbe stato figo? Se l'Autrice si fosse spinta più in là. Se avesse reso Freddy più ossessionato, più problematico, più mostruoso, scrivendo un capitolo dal suo punto di vista, facendogli pensare che avrebbe fatto di tutto per riprendersi Michael, perché è suo e nessuno è autorizzato a toccarlo, calcando molto di più la mano. Quello sì che mi sarebbe andato bene, ma no, no, mi devo sorbire il "woe is me" di Freddy per più di una riga.
Michael stava con Jason e il pensiero di Freddy non gli vagava neanche nell'anticamera del cervello. Pensava che il rosso lo avrebbe presto dimenticato, lo avrebbe rimpiazzato con qualcun'altro, che avrebbe voltato pagina, che sarebbe rimasto lo stesso. Ma non fu così. Non ne aveva la più pallida idea di come si potesse sentire Freddy. Michael ci aveva messo una pietra sopra. Non era un suo problema lo stato d'animo di Freddy. Non lo riguardava più. Tutti i suoi ricordi con lui li aveva chiusi in un cassetto del suo cervello, mentre i ricordi materiali, foto, regali, li aveva messi in una scatola nera sotto il letto. Chissà perché non aveva l'intenzione di buttarli tutti quei ricordi...
Okay, anche Michael ha chiaramente bisogno di uno psicologo, perché tutto questo compartimentalizzare lo vedo come una risposta allo stupro che gli è successo, e non butta la scatola dei ricordi perché si sente ancora connesso alla versione idealizzata di Freddy che si è distrutta dopo la violenza, che è una trovata geniale, se ci pensate, ma dubito sia stata volontaria.
Detto questo, il rosso si sedette sul letto, si stiracchiò e si diresse verso il bagno per farsi una doccia veloce.
Fatta quest'ultima si vestí. Andò in cucina, fece colazione. Dopo un po' prese lo zaino e salutò sua madre per poi prendere lo scuolabus per andare a scuola.
Michael e Jason avevano fatto le medesime cose.
Era davanti scuola. Nessuno lo aveva salutato. Prima tutti lo avrebbero fatto. Freddy aveva perso popolarità. Ma c'erano delle ragazze innamorate di lui. Era lui che non era interessato a loro.
Oh come mi dispiace. Mi sento proprio male per te, Freddy.
Mentre camminava verso il cancello sentiva alcuni dei suoi compagni di classe parlare di un ragazzo nuovo che da quel giorno in poi sarebbe stato un nuovo compagno. 'Un nuovo arrivato eh?'. Si andò a sedere su uno scalino vicino l'ingresso e si mise ad aspettare che si facessero le 8:00 AM, erano le 7:50 AM. Mentre aspettava vide il moro e il biondo superare il cancello della scuola McMillen. Michael non era cambiato di una virgola, era sempre sexy e accattivante, mentre Jason aveva tagliato un po' i capelli. Ma per Freddy sempre un cesso rimaneva... Gli aveva rubato il suo grande amore.
Che delicatezza, Freddy. Sei proprio un personaggio positivo ed empatico.
Comunque, AM? No, grazie. Stiamo scrivendo in italiano e non in inglese.
La campanella suonò, tutti entrarono e si diressero verso le loro classi.
Arrivò davanti la porta della sua classe ed entrò. Si sedette all'ultimo banco della terza fila, vicino alla finestra. Dopo un po' la classe aveva tutti i suoi rispettivi alunni al suo interno, tranne uno, forse era il posto del nuovo arrivato e forse doveva sedersi vicino a Freddy, dato che nessuno gli era seduto accanto in quel momento...
La finiamo di calcare la mano sul "povero Freddy, guardate com'è solo"? Non solo non mi sento male per lui, perché è uno stupratore, ma non è neanche scritta bene. Raccontato e non mostrato, che è la cosa peggiore che si possa fare quando si deve cercare di far attaccare emozionalmente il lettore a un personaggio, soprattutto se quest'ultimo ha fatto azioni mostruose in passato.
Spoiler per il prossimo capitolo: il nuovo arrivato è nientepopodimeno che quel coglione patentato di Ghostface!
Piazzate qui le scommesse su cosa succederà e vediamo se indovinate.
Auf Wiedersehen,
Dark
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