🌸🅈🄾🅄 🄼🄰🄺🄴 🄼🄴 🄷🄰🄿🄿🅈🌸 [Cap. 2-5]
Questo carosello dell'orrore finirà, semifreddi al torroncino, ma non oggi.
Prima del prossimo capitolo, c'è, inspiegabilmente, la presentazione dei personaggi, cosa che odio perché il lavoro deve essere fatto nella storia. Pia illusione, ma tant'è.
Siccome l'Autrice ha pensato non di copiare e incollare la presentazione dei personaggi che già conosciamo, gesto pigro ma comprensibile, ma usare gli screenshot, i lettori offline sono pregati di prendere qualsiasi dispositivo stiano usando e infilarselo dove sanno.
E ci viene presentato, infine, il nuovo personaggio, che per chi conosce gli slasher sarà stato abbastanza ovvio, cioè quel coglione patentato di Ghostface.
L'Autrice ha, comprensibilmente, creato un OC, perché Ghostface è solo un personaggio, una maschera che nella saga di Scream è stata indossata da varie persone.
Questo tizietto si chiama Ethan Levis, che ammetto non mi suona benissimo come nome, ma è altro Ragazzo Bianco Generico, solo che usa la matita per truccarsi e ha i piercing, quindi immaginatelo come un Damiano dell'Eurospin.
Ah ecco, l'imperdibile descrizione del carattere: di Ethan sappiamo che è un ragazzo egocentrico (di solito si inizia con le qualità, ma tant'è...), simpatico, estroverso, sempre alla moda, divertente, amorevole, scherzoso (che rientra in simpatico), amichevole, altruista, socievole (che è sinonimo di amichevole), attenzione a non infastidirlo (che paura!), ha una grande forza fisica (con quelle braccine da sollevatore di polemiche?), quasi pari a quella di Jason e di Michael (seh vabbè, okay. Ghostface è stato interpretato da varie persone, nessuna delle quali fisicamente prestante, e sicuramente non più forte di Jason e Michael che va bene, sono diciassettenni, ma dovrebbero essere già altissimi e pesanti il doppio del grissino), è scurrile (come quasi tutti gli adolescenti), ma nelle occasioni è capace di essere educato (che descrizione profonda), è bravissimo con i bambini (mai mostrato), ha un bel sorriso e una bella risata (cose soggettive e che non c'entrano con la personalità, ma va bene), è capace di essere cattivo e di far male alla gente (in che occasioni? Quanto male? Perché? Mai nessuno chiarirà questa cosa), può essere violento se lo infastidiscono (ah ecco, questa è l'occasione), l'Autrice ci tiene a farci sapere se è molto pervertito (se è un altro stupratore mi ammazzo), e "subdilo" (solo a volte, però), è gay, adora fare scherzi telefonici (dettaglio carino), ascoltare musica, giocare con i videogiochi (semmai ai) e fare shopping, vedere film e serie TV. Vive a Woodsboro con i genitori in una villetta, perché la follia delle città vicinissime non finisce mai.
Ora vedremo, care carotine, quanto di questa fantomatica personalità verrà mostrata.
Incredibile il commento dell'Autrice che "spero che il nuovo personaggio vi piaccia". Come faccio a dare un giudizio, se non l'ho mai visto agire?
Ah e, comunque, siccome sono un vero professionista, non ho controllato il numero di capitoli prima di iniziare. Scoprendo che sono diciannove, escludendo la presentazione dei personaggi, ho deciso di raggrupparli perché altrimenti non ne usciamo più.
In questa sede ne affronteremo quattro, quindi preparatevi, fate un bel respiro, e lasciate che la marea di cazzate fluisca in voi.
Capitolo 2: The new arrived.
No, l'inglese C2 non cambia mai.
Arrivò il professore all'interno dell'aula, salutò i suoi alunni e disse:"Ragazzi da oggi in poi avrete un nuovo compagno di classe! Entra entra...", tutti i presenti in aula incuriositi guardarono verso la porta e dopo qualche secondo entrò il ragazzo: alto, carnagione chiara, capelli neri, gli occhi forse erano azzurri, naso regolare e bocca carnosa, vestito di nero... Freddy spalancò gli occhi vedendo quel ragazzo perché assomigliava meravigliosamente a Michael. 'Oddio ma ci vedo bene?! Assomiglia a-a Micheal! <<Assomiglia>> non <<è>> Micheal...'
Ora, io so già dove andrà a parare la storia perché l'ho spulciata un pochino qualche mese fa, ma è talmente prevedibile che non dovrete sforzarvi più di tanto in ogni caso.
Quello che mi preoccupa qui è Freddy che rimane colpito dal ragazzo nuovo perché assomiglia a Michael, cosa che non è assolutamente sana, ma tanto lo psicologo di prima si è comprato la laurea, quindi nessuno dirà mai niente a riguardo.
"Ciao a tutti io sono Ethan Levis, ho diciassette anni. Vivo a Woodsboro. Sono nato il 16 ottobre, quindi tra poco farò diciotto anni. Amo giocare con i videogiochi, leggere, ascoltare musica ed eccetera... Spero di trovarmi bene in questa classe...."
"Ora Levis segliti un posto"
"Allora non di certo vicino ad una femmina, voglio una persona con cui pariare e che sia un buon amico...vicino a quello con i capelli rossi, mi sembra simpatico!"
"Bene bene, allora accomodati"
"Di certo non vicino a una femmina", perché è risaputo che alle donne non piaccia la musica, o le serie TV, o i videogiochi, o i libri. Le XX non hanno hobby o passioni. Me stai già sul cazzo, ragazzi'.
Comunque Freddy la chiavica spero si ossessioni sul misogino del cazzo e lasci in pace Michael. Dita incrociate, dai.
Ethan si andò a sedere accanto a Freddy e iniziò a seguire il prof che parlava di cose varie, di cui al rosso, a Michael e a Jason non poteva fregar di meno, ma almeno avrebbero fatto qualcosa ascoltando quella vecchia <<carogna>>. Poteva diventare il diavolo in persona secondo i tre ragazzi.
Sia mai che al protagonista di una fic piaccia ascoltare le lezioni. Ragazzi, io qui non farò il santo: c'erano materie che non seguivo per nulla quando andavo alle superiori, principalmente chimica, perché mi stava sul cazzo, e storia dell'arte perché mi annoiava, ma in tutte le altre lezioni cercavo di prestare attenzione perché è importante, e cose come inglese e filosofia le ascoltavo veramente volentieri.
Date un po' di carattere a questi personaggi, su.
Dopo quattro ore e mezza, 12:30 PM... Ogni aula era vuota, tutti gli studenti erano a mensa.
Ethan e Fraddy si sedettero uno difronte all'altro ad un tavolo, guarda caso avanti a quello dove erano seduti Jason e Michael.
Iniziarono a mangiare e a parlare. "Quindi tu ti chiami Freddy eh?", "Si...", "È un bel nome" il rosso nel sentire quelle parole accennò un sorriso. "Dove andavi prima a scuola?", "Nella mia città...sono stato espulso per aver fatto uno scherzo alla preside",
Che minchia di scherzo telefonico era per essere addirittura espulso?! Le scuole americane tengono il peggio della feccia, che ha fatto questo ragazzino?
"Davvero? Ahah", "Si hahaha, quanto era confusa a telefono" disse il corvino e poi aggiunse "È proprio un bel posticino questa scuola. Ieri il preside mi ha-mi ha, com'è che si dice... Ehm...-","Fatto da guida...", "Si si esattamente", "Ti ho tolto le parole da bocca eh?", "Si!","Sembri simpatico e divertente rosso! Ti posso chiamare <<rosso>> vero?", "Si si certo che puoi. Una persona non mi reputa più divertente e simpatico...e ciò ha fatto, come dire, ehm decrescere la mia popolarità. Ora nessuno mi saluta. Non ho amici","Chi sarebbe questa persona?", "Quello lì..." disse Freddy facendo segno verso Michael. "Com'è che si chiama?", "M-Michael",
Freddy è proprio una persona di merda, comunque, facendo passare Michael come lo stronzo della situazione. L'hai violentato, pezzente, devi ringraziare che questo personaggio sia solo un cartonato e non il vero Myers, altrimenti non esisterebbe più nemmeno la tua tomba.
"Cambiamo argomento dai. A che videogiochi giochi?" chiese cercando di cambiare argomento, sembrava che tra un momento all'altro il rosso si sarebbe messo a piangere. Ethan era una persona sensibile ed empatica per cui vedeva una sorta di tristezza/rabbia negli occhi verdi del rosso.
"Mi piacciono gli horror", "Anche a me! Adoro gli slashers!", "Anche io" disse Freddy ridacchiando, "Sangue, cose macabre, mutilazioni, armi, Wow è il mio mondo! *ridacchiò* Comunque non mi importa di quello che pensano gli altri di te, ma-"
Sorprendentemente sensato per entrambi. Sono colpito.
Ethan venne interrotto da Michael e da Jason che vennero al loro tavolo dicendo contemporaneamente: "Hey!", "Ciao" si limitò a dire il corvino. Freddy quando vide i due arrivare al suo tavolo abbassò la testa e il suo volto felice si rattristí e di questo Ethan se ne accorse, guardò verso i due... Michael si sedette e chiese: "Questo primo giorno di scuola ti sta piacendo?", "Sai ci puoi considerare già tuoi amici" disse il biondo, "Già" disse ancora il moro, "A che videogiochi giochi?", 'W. T. F?' si chiese tra sé e se Freddy, "Ragazzi sentite se pensate di fare amicizia così con me, vi sbagliate di grosso... ma dico io no? ceh ma siete normali? Voi quando volete fare amicizia con qualcuno gli fate il terzo grado? Ma dai, fatemi il piacere, e poi siete inquietanti con quel sorriso... Poi, ehm com'è che ti chiami tu, biondino, hai probabilmente un pezzetto di peperone fra i denti. Se usi il filo interdentale non sbagli. Sai fa miracoli" disse Ethan ridacchiando, Freddy riusciva a stento a trattenere la sua risata per l' osservazione fatta dal corvino. "Vieni Michael, andiamo, sennò infastidiamo mister simpatia" disse Jason mettendo una mano dietro le spalle del suo fidanzato per poi andarsene al loro tavolo per prendere i loro zaini.
Autrice, io ti chiedo una cosa: che cosa dovrei pensare, in questo momento, di Ethan? Qual era il tuo obiettivo qui, se non farmelo risultare estremamente maleducato e sgradevole? Sì, va bene, Freddy gli ha detto che Michael gli abbia fatto perdere popolarità, ma lo conosce da quanto, quattro ore massimo? Mi stai dicendo che sia così stupido da trarre le sue conclusioni immediatamente?
A parte che ti hanno fatto due domande, caro Ethan, se non hai abbastanza neuroni da processarle il problema non è né di Michael né di Jason.
"Hahaha... Hahaha, aiutooo, haha" Freddy non riusciva a smettere di ridere, si mise una mano davanti alla bocca per contenersi. "Non ridere troppo sennò poi ti fa male la schiena..." disse il corvino ridacchiando. 'Da quanto tempo che non rido così' pensò. "Tu hai finito di mangiare?", "Si, tu?" chiese il rosso, "Si, come puoi vedere il vassoio è vuoto..." disse il corvino e poi aggiunse "Andiamo in classe, ci manca l'ultima ora e poi che ne dici di andare a casa insieme?", "Ma tu non prendi lo scuolabus?", "Si, ma per una volta possiamo anche tornare a casa a piedi. Fuori c'è il sole quindi...non c'è nessun problema.... Poi Springwood e Woodsboro non distano molto tra di loro, quindi per quasi tutto il tragitto cammineremo insieme. Non fanno mica male venti minuti di camminata, giusto? "," Va bene va bene, oggi tra l'altro ho proprio voglia di camminare", "Bene, adesso andiamo in classe, sennò facciamo tardi". Si alzarono dalle panche del tavolo, presero gli zaini e se ne andarono in classe...
Springwood è in Ohio, mentre Woodsboro in California. Sì, c'è una considerevole distanza tra le due. Venti minuti di camminata è assurdo.
Comunque, piccola digressione prima di passare al prossimo capitolo, siccome mi è venuta in mente adesso e c'entra.
L'Autrice aveva veramente tante possibilità per sviluppare anche se non sembra: un piccolo spunto, un semino che può sbocciare in un albero enorme, banalmente partendo da dove vivano Michael e Jason.
Michael è un ragazzotto di città cresciuto con tutti i comfort, Jason vive in una foresta con sua madre.
Il primo libro, e anche questo, si sarebbe potuto concentrare sullo sviluppare questa dinamica, con potenziali momenti anche romantici per questi due rincoglioniti.
Vivere nel bel mezzo della foresta è difficile, soprattutto se non c'è niente intorno, neanche una città vicina. Ti devi procurare l'acqua che dev'essere potabile e non tossica, perché devi berla, usarla per lavare te stesso e il tuo cibo, l'energia, perché in mezzo a una foresta fare un impianto è un casino, il cibo se non hai negozi vicini te lo devi procurare, quindi devi imparare a cacciare, pescare e andare a funghi, riconoscere le bacche buone da quelle velenose, ti devi fare un orto, magari avere delle galline per le uova, eccetera, eccetera.
Se si va a vedere il reboot del 2009 di Venerdì 13, Jason è esattamente questo: un survivalista che sa fare qualsiasi cosa, scaltro, furbo, intelligente, che sa usare qualsiasi tipo di arma disponibile, tira con l'arco, sa fare trappole...
Insomma, Jason sarebbe potuto essere un personaggio con tantissime potenzialità, qualcuno che magari va fortissimo in biologia, chimica e fisica, perché tutte quelle cose le applica ogni giorno nella sua vita, Pamela sarebbe potuta essere un contrasto alla misoginia di Ethan, colei che ha insegnato tutto a suo figlio, e che ora lavora insieme a lui nel loro piccolo angolo di mondo.
A Jason piacciono i videogiochi e i fumetti? Magari colleziona saghe oscure, che costano poco, o console vecchie, ma non abbastanza iconiche da diventare retrò e quindi avere prezzi fuori di testa. Ci sarebbe potuta essere una scena in cui Jason chiama Michael tutto contento, dicendogli che sua madre per il compleanno gli ha comprato un Gameboy.
Michael sarebbe potuto essere il classico cittadino benestante, siccome viene detto che ha una TV a maxi schermo (nonostante faccia il babysitter, quindi leviamo questa cosa), che possiede console di ultima generazione, che è amico di Freddy perché appartengono alla stessa posizione sociale.
Magari il bullismo di Freddy verso Jason si concentra sul fatto che lo vede come "primitivo" e "stupido" e lui trovi divertente il fatto che debba spaccarsi il culo tutto il giorno per avere cose che Freddy dà per scontate (non è detto che tutti debbano essere personaggi positivi, eh).
Jason potrebbe essere anche fisicamente prestante, perché di nuovo, vivendo in mezzo a una foresta si fa il culo, e il bullismo di Freddy sia solo verbale perché quest'ultimo, sapendo benissimo che altrimenti finirebbe sottiletta, non gli si avvicina mai troppo.
Potrebbero esserci delle scene romantiche, tipo Jason che insegna a Michael come tirare con l'arco, possibilità di tanto contatto fisico, o come sparare, idem con patate.
Michael che al posto di avere l'ormone e di essere innamorato di Jason perché sì, si prende una sbandata doc per ciò che Jason fa, per tutte le sue conoscenze, per la sua intelligenza, per qualsiasi cosa oltre all'aspetto fisico, e tutte queste cose succederebbero con Michael che parla con Jason, ma anche che lo vede in azione, prendersi cura dell'orto, cacciare, pescare...
Poi ovvio, ci sarà anche tempo per l'attrazione fisica, magari con una scena coerente, tipo: Michael vede Jason che porta grossi tronchi sulle spalle come se fossero piume e passa qualche riga a sbavare al pensiero. E queste cose ci stanno perché sono adolescenti, ma non SOLO queste.
Diamogliela un po' di profondità a questi cartonati, e che cazzo.
Andiamo avanti con il capitolo 3: Why He Crying?
Si stavano dirigendo verso le loro abitazioni. Non si erano scambiati né sguardi né parole fin quando Freddy tirò sul col naso, ma non aveva il raffreddore...
Ethan guardò verso il rosso e vide che aveva le guance bagnate e al lato degli occhi scorrevano gocce d'acqua. Erano lacrime?.
Il piccione morto stecchito che ho visto in tangenziale pochi giorni fa ha più intelligenza emotiva di te, Ethan. Per Dio, secondo te cosa cazzo sono quelle? Sudore? Freddy suda dagli occhi? Cristo.
Tremava e sembrava avere uno sguardo triste, ma se lo si guardava meglio si poteva notare anche della rabbia nelle sue iridi verdi, le mani erano chiuse in due pugni, dopo qualche secondo le fece ritornare a forma normale...come se volesse picchiare qualcuno, ma poi si accorse che non poteva perché la persona che voleva uccidere con le sue stesse mani non c'era...
Ma piantala co' sta vendetta verso Jason, Freddy, non sei nemmeno un villain convincente perché l'Autrice sta cercando in tutti i modi di giustificarti. Fatti una sega, piuttosto, vedi che farai qualcosa di più produttivo.
Era lo stesso sguardo che aveva a pranzo quando Jason e Michael erano venuti al loro tavolo. Cercava di trovare dei collegamenti. Non voleva chiederglielo di persona perché poteva peggiorare la situazione... ma non solo, poteva sembrare troppo presto per farsi dire tutte queste cose, si conoscevano da neanche un giorno in fondo.
Oddio, la storia è diventata self-aware? Miracolo di Ferragosto?
Così decise di scoprire tutto da solo.
Dopo qualche minuto guardò verso il rosso. La situazione era migliorata. Non scorrevano più quelle gocce d'acqua, il suo volto non era più triste e sembrava sereno. "Ehy rosso...", "Hm?", "Tutto bene?", "Si, perché me lo chiedi?" disse Freddy irrigidendosi, "Così...", ritornarono a guardare in avanti.
Che dialogo da Oscar, che meraviglia.
Il telefono di Ethan cominciò a suonare. Lo prese e vide il mittente della telefonata, era suo padre, rispose in un batter d'occhio.
-Ciao papà... Dimmi-, -Ethan, ma dove sei? -, - Sto tornando a casa, non ho preso lo scuolabus perché avevo voglia di camminare-, - Ah capisco, potevi dirmelo però. Con chi sei? -, - Con un mio amico, l'ho conosciuto sta mattina-, - Volevo dirti che io e tua madre non ci saremo oggi. Dobbiamo lavorare anche oggi pomeriggio e sta sera abbiamo una cena di lavoro... Perdonami, prometto che domani staremo insieme e parleremo del tuo primo giorno di quinto superiore, ok? -, - Si ok, papà non preoccuparti, ci ho fatto l'abitudine ormai-, - Ti toccherà stare da solo a casa-, - Proprio come ieri,haha...-, - Ciao Ethan e miraccommando non fare guai a casa...-, - Si si papà risparmiati le raccomandazioni! Ciao ciao! - disse il corvino chiudendo la chiamata. "Ma che cazzo, devo stare un altra volta da solo... genitori di merda...<<ti prometto>> sempre con quella parola in bocca stanno... " disse sussurrando, "Dai Ethan è per lavoro, non è mica per fatti loro la cena, *mise una mano intorno alle sue spalle*, giusto?",
Fatti i cazzi tuoi, Freddy, non tutti hanno i genitori presenti come i tuoi, sant'Iddio. Anche se sono spesso via per lavoro Ethan è autorizzato a sentirne la mancanza ed essere incazzato per tante promesse non mantenute.
"Si, hai ragione rosso..." disse il corvino accennando un sorriso. Freddy prese il telefono e lo consultò, fu proprio quando lo prese che Ethan vide il suo polso, precisamente sotto, aveva dei tagli, spalancò gli occhi alla vista di quei segni rossi, dei brividi gli percorssero la schiena. "Ethan perché hai gli occhi spalancati?", "E-eh? Sgranchire gli occhi quando si ha mal di testa aiuta sai e per farlo bisogna spalancare gli occhi...", "Ah, non lo sapevo", 'Cosa mi sono inventato... Sono un genio!' penso tra sé e sé il corvino.
Eh, sì, genio della lampada rotta. Coglione tu e doppio coglione Freddy che se l'è bevuta.
"Ora che vai a fare a casa?", "Non lo so...tu?", "Neanche io lo so...", nel cervello di Ethan di accese una lampadina, "Che ne dici se andiamo a una sala giochi, poi al cinema e poi andiamo a mangiare una pizza?!", "Magari la prossima volta, devo fare delle compere con mia mamma e-e non posso dirle di no, l'ho fatto già tante volte...", "A-ah ok ok, scusa...Sarà per la prossima volta" Freddy era arrivato a casa sua, idem per il corvino.
'Non merito nessuno...È stata una bella proposta quella che mi ha fatto c'è da dire... ' pensò il rosso.
Vi prego, basta, BASTA con il "woe is me" di Freddy. La narrazione continua a tentare di farci sentire male per lui, cosa che non funziona perché non mi viene dato nessun motivo per essere triste: è uno stupratore che ha mentito su Michael per farlo passare come uno stronzo perché in realtà non gli dispiace affatto aver violentato il suo caro amico d'infanzia, solo averlo perso. Lo rifarebbe al prossimo attacco di gelosia in un attimo.
'Non aveva un tono convincente...' pensò Ethan buttandosi sul divano.
Prese il computer e si mise a navigare su internet per cercare una storia horror. Ne scelse una a caso di nome: <<Viaggio del non ritorno>> sembrava intrigante e così si mise comodo e iniziò a leggerla:
"E questa sarebbe una storia horror?! Mio Dio... Ho perso solo tempo...E ora che faccio? Perché sto pensando ad alta voce? Tanto non c'è nessuno che mi può ascoltare!"
Salto la storiella perché non mi metterò a recensire una storia nella storia, siccome non ho scritto "scemo" in fronte, sappiate solo che fa cagare e che la dubbia qualità della storiellina è di proposito.
'Devo trovare un modo per conquistare la fiducia di Freddy... E devo scoprire molto su di lui. Sul fatto di Michael e della sua rabbia verso qualcuno...'
Madonna Ethan hai le capacità analitiche di una pera. Hai detto prima che lo sguardo incazzato/vattelapesca di Freddy era rivolto a Michael e Jason. Se Freddy non è incazzato con Michael, allora chi mai vorrà ammazzare? Dio mio, nemmeno le basi.
Capitolo 4: I'm Your Friend, sorprendentemente corretto.
Le settimane passavano e Freddy sembrava continuare a soffrire, ma non lo dimostrava. Ethan non si beveva tutte quelle balle quando gli aveva chiesto di uscire e ogni santissima volta il rosso rimandava o gli diceva di no. C'era qualcosa...doveva capire il perché di quei comportamenti strani, doveva capire il motivo per cui piangeva...la ragione per cui provava così tanta rabbia, così tanto rancore... il perché di lesionarsi... perché era iniziato tutto questo, da quando tempo che era così...
Ci pensava troppo e troppo spesso. Stava sullo scuolabus per dirigersi a scuola ed era affianco a Freddy. Il corvino si considerava suo amico.
Freddy era appoggiato allo schienale con il mento sul palmo della mano, guardava il panorama, oppure lacrimava e si era girato verso il finestrino per non far vedere al suo compagno che piangeva...
Ethan voleva che Freddy si fidasse di lui, che lo considerasse un amico, che per lui fosse qualcosa, iniziava a pensare che il problema di cui soffriva Freddy consisteva nell'aver bisogno di un amico. Non ne era sicuro. Secondo lui era troppo esagerato il suo comportamento. Anche perché se avesse voluto un amico lo avrebbe avuto già al suo fianco. Non l'avrebbe <<rifiutato>>.
Aveva paura di parlare con Freddy quella mattina. Lo vedeva peggiorare. Si fece coraggio. Prese il telefono, cliccò sul contatto del rosso e iniziò a scrivere.
-Freddy non chiedermi il perché io ti stia scrivendo questo messaggio, ma oggi non ho il coraggio di parlarti. Ti volevo solo dire che io sono tuo amico, ti puoi fidare. Ti voglio bene.- glie lo inviò e aspettò che lo leggesse. Fece finta di non aver fatto niente e tutto disinvolto si mise gli auricolari nelle orecchie e iniziò a sentire la sua musica preferita.
Freddy sentendo il suono di una notifica provenire dal suo telefono lo aprí, era un messaggio da parte di Ethan. 'Non c' era bisogno di mandarmi un messaggio per parlarmi dato che sto affianco a lui...'
Lo lesse, guardò verso di lui e poi ritorno a guardare fuori facendo un sorriso a trentadue denti. Il corvino vide tutto con la coda dell'occhio. Aveva funzionato ciò che aveva fatto...
Arrivarono a scuola.
FUFFA PURA. Raccontato e non mostrato. Spero siate ancora vivi dopo questa sleppa di informazioni che continuano a ripetere gli stessi concetti eppure non me li ricordo mai, perché di nuovo, non vengono mostrati.
Si diressero in classe e si sedettero vicini come ogni mattina. Freddy cacciò i libri e tra cui uno anche dal nome <<I love you>> quando lo prese tra le mani sorrise. Ethan era curioso di vedere cosa contenesse. Sapeva che non era un libro di scuola.
Vorrei davvero leggere quel libro, giusto per infartare una volta per tutte.
Freddy guardò verso Michael e poi posò di nuovo lo sguardo su quel libro sorridendo ancora. 'Centra qualcosa con Michael?' si chiese tra sé e sé il corvino.
La lezione iniziò.
Ethan stava seguendo la lezione e nel frattempo prendeva appunti. Ad un tratto la penna non scriveva più, "Cazzo..." sussurrò maledicendo la penna nera. "Fre-" stava per chiederne una al rosso, ma si fermò vedendo che Freddy guardava sotto al banco dove erano seduti Jason e Michael. I due avevano incrociate le dita delle loro mani. Freddy aveva un sguardo pieno di rabbia. 'Centra con Michael e Jason... eh... Quei due sono fidanzati?' pensò tra sé e sé.
Gesù mio. Ritiro tutto, una pera è più analitica.
"Hey rosso, mi presti una penna?". Il rosso non c'è la faceva a trattenere la rabbia. Alzò la mano. "Si Krueger?", "P-prof p-posso andare in-in bagno perfavore?", "Si certo, va tutto bene? Sei pallido...", "Sto benissimo. Ho soltanto un po' di mal di testa...". Il rosso si alzò e uscì dirigendosi verso il bagno. "Professore posso andare con lui?", "Non si può andare in bagno in due", "Lo so benissimo. Il fatto è che ha visto una cosa che non avrebbe dovuto vedere?", "Del tipo? ", "Professore senta Freddy ha bisogno di me! Non vorrei che facesse idiozie!", "Abbassi il tono Levis! Siediti e sta zitto!", "Ma prof!", "Non fiatare o ti metterò una nota", 'Coglione'.
"Prof, posso andare con Krueger? Non vorrei svenisse, era così pallido..."
Semplice, convincente, e comunque quando andavo alle superiori io, se sospettavano ti stessi sentendo male, mandavano comunque qualcuno ad accompagnarti.
In ogni caso, le "note disciplinari" negli USA non mi risulta esistano, come concetto. Qualcuno mi corregga nel caso.
Il prof mandò una ragazza a prendere il gesso siccome era finito. La ragazza dopo neanche una decina di secondi entrò in classe di corsa ed esclamò, "Prof! Prof! Nel bagno dei ragazzi c'è un ragazzo che piange ed è Freddy...", il corvino appena sentí il nome del suo amico si alzò di scatto dalla sedia e si precipitò nel bagno. "Signorina come faceva a sapere che era Freddy la persona che piangeva?", "Era difronte al lavandino con la testa abbassata a piangere. L'ho visto quando stavo andando a prendere il gesso. La porta era aperta...", "E ora dov'è andato Levis?", "Penso da lui". Jason e Michael non avevano niente da dire. Il resto degli alunni erano increduli. Non avevano mai visto una persona piangere?.
Io personalmente non ho mai visto qualcuno dire al prof che un alunno della propria classe stesse piangendo, si solito si diceva che non stava molto bene. Mai in questo modo, comunque.
"Freddy Freddy!" chiamava Ethan bussando alla porta. "E-Ethan...". Il rosso entrò in una cabina per non farsi vedere un attimo prima dell'arrivo del corvino. "Mi dici che hai...", "Sto-sto bene", "Non è vero, non dire cazzate...", "Se ne parli con me, magari ti sentirai meglio...", "Se-se ne parlo con te non servirà a niente, perché io-io non ho bisogno di parlare, ma ho bi-bisogno di qualcuno... Perfavore l-lasciami da-da solo...", "Mai...", "P-perché?!", "Perché io sono tuo amico e i grandi amici non lasciano da soli i loro amici...Io-io mi fido di te F-Freddy, anche tu lo devi fare. Io ti voglio bene... Perfavore esci da quella fottuta cabina!. " E-Ethan va via! "," No neanche per sogno! "," Non staresti mai bene con me...sono un mostro", "Chi ti dice tutte queste cavolate eh?", "Non sai qual'è il vero me!", "Lo so invece...tutti hanno un lato oscuro...anche io",
Ethan fammi un favore e taci. TACI. Tu non sai un cazzo, ha ragione Freddy, e lo conosci da poche settimane comunque.
"Stai facendo tardi...", "Non me ne fotte. Non-non posso lasciarti ancora a piangere. Da solo. Nel bagno. Non ti lascierò mai da solo..." e poi aggiunse: "Quanto ci scommetti che se continuiamo a parlare di queste cose drammatiche io mi metto a piangere? Non farmi piangere sennò si scioglie il contorno nero in torno ai miei occhi, sai non ho la matita appresso...". Freddy accennò un sorriso e ridacchiò, "Ahah", "Ti ho fatto ridere! Finalmente! Ora esci e dammi un abbraccio!". E cosí fece. Si stavano abbracciando per la prima volta. "Ti ho detto di non farmi piangere", "Che sto facendo?", "Stai lacrimando e sorridendo allo stesso momento, mi stai abbracciando e queste cosa mi commuovono...è il nostro primo abbraccio e ne potrai avere quanti ne vuoi ogni volta che vorrai... Non devo commuovermi cavolo...", "G-grazie E-Ethan". I due si staccarono. Freddy si asciugò gli occhi con il palmo della mano e tutti e due tornarono in classe.
"Tutto ok Freddy?" chiese la ragazza che lo aveva visto piangere, "Si si, ora si, sto bene grazie ad Ethan...", "Abbiamo parlato", "Krueger mi fa piacere che adesso stai bene... Ora che dite di ritornare ai vostri posti e di continuare la lezione?", tutti annuirono e così la lezione proseguí.
Momento abbastanza tenero, via. Abbastanza trash, ma non è la cosa peggiore che abbia mai letto.
Capitolo cinque: "The Book..."
Anche quella giornata era finita.
Freddy si stava dirigendo fuori dalla scuola, invece Ethan stava prendendo lo zaino in classe. Notò che sul banco di Freddy c'era il suo libro. Decise di andarglielo a portare, ma la tentazione di vedere cosa ci fosse al suo interno era irrefrenabile. Lo aprí. C'erano le foto di Michael e di Freddy. 'Michael e Freddy erano amici...', continuò a sfogliare, mammano che sfogliava le foto che ritraevano i due vecchi amici scomparivano, c'erano solo foto che ritraevano il moro, 'Lo fotografa...Oh aspetta, ma qua dietro ci sono anche delle frasi...'
Grande amico che rispetta la privacy, e intanto ritiro l'intenzione di voler leggere il libercolo.
Quello che segue è ciò che spero sia una "poesia" (passatemi il termine) dell'Autrice, perché se sono parole vere di qualche canzone mi viene il latte alle ginocchia. Sorrisi che illuminano una stanza, risate, a volte ti arrabbi e a volte vuoi stare da solo, bla bla, banalità a corte.
Vengono messe due citazioni TUMBLAH a caso e si riprende con la narrazione.
Chiuse il libro. Aveva un altro pezzo del pazzle. 'A Freddy piace Michael? E se glie lo chiedo a quello lì?!', "Michael Michael ti devo chiedere una cosa...", "Si ok, ma fa veloce, c'è Jason che mi aspetta in biblioteca...", "Ma Freddy è innamorato di te?", "Perchè lo vuoi sapere?", "Ho trovato questo sul suo banco..." gli mostrò il libro, "Mi stolkera?!", "Così pare..." e poi chiese, "Eravate fidanzati?", "No, era geloso di Jason, una notte mi violentò e poi io e lui non ci parlammo più...detta in breve... ", "Tu e Jason siete fidanzati?", "Si...ma come mai sei così interessato?", "Volevo capire la ragione dei suoi comportamenti..*iniziò a correre* comunque grazie, salutami Jason. Ciao Michael!", "Di niente...".
Michael comunque un Santo che si presta all'interrogatorio di Ethan dopo che quest'ultimo è stato un completo cafone maleducato in mensa settimane prima, e ancora più Santo a stare pure a dirgli che l'ha violentato.
Freddy lo stava aspettando nel cortile della scuola. Avevano deciso di tornare a piedi nelle loro abitazioni.
"Rosso hai dimenticato questo?", "E-eh, si si grazie per avermelo riportato!", "Cosa contiene quel libro?", "È un libro che parla di una storia d'amore...", "... Non ricambiata...","Che?", "Ho visto cosa contiene: frasi poetiche, foto... Sei innamorato Freddy e non sei ricambiato...", "Perché l'hai aperto?!",
...
Ethan, Michael ti ha appena detto che Freddy l'ha violentato.
Dovresti essere tipo, non lo so, arrabbiato, spaventato, triste, disgustato? Una reazione umana? Che personaggio di merda, mio dio.
Ottima domanda da Freddy, comunque.
"Mi incuriosiva. Sta mattina lo hai guardato poi hai guardato Michael e poi hai posato il tuo sguardo su quel libro sorridendo... Poi per non parlare di quello che è successo sta mattina, quando hai visto Jason e Michael che avevano le dita delle mani intrecciate, tutti i tuoi comportamenti. Odi Jason perché sta con Michael... lo ami ancora e non ti dai pace...Hai dolore e frustrazione nel tuo cuore. Non credi che sia ora di girare pagina? Michael ama Jason non te...so che sembro insensibile, ma non è vero, voglio aiutarti. Non te l'ho chiesto di persona perché avevo paura di ferirti. Adesso questo fottuto coraggio c'è l'ho e ho deciso che tu da oggi in poi volti pagina. Basta Michael, basta Jason.... ne ho abbastanza di vederti soffrire e piangere... Da oggi in poi voglio vedere attraverso le tue iridi felicità e solidarietà... ",
MA VAFFANCULO. FREDDY È UNO STUPRATORE. NON HA RUBATO UNA CARAMELLA A MICHAEL, L'HA VIOLENTATO. MIO DIO QUANTO VI ODIO QUANDO GIUSTIFICATE COSE DEL GENERE.
Ethan è pure un pezzente di merda che non denuncia Freddy per l'ammissione a un crimine, ma a quanto pare gli stronzi attirano altri stronzi.
Respiro, il mondo fluisce in me, sono zen.
"E-Ethan hai ragione, ma è difficile sai dimenticare e voltare pagina..."," Lo so, ma non è giusto che tu soffra così. Non meriti niente di tutte le cose brutte di questo mondo. Fallo per te. Mettici una pietra sopra dai...". Sembrava che avesse trovato un nuovo amico e così era infatti. Sapeva che da quel giorno in poi, comunque, non sarebbe stato il vecchio Freddy. Non sarebbe ritornato alle origini. Sarebbe stato felice. E il suo amico sarebbe stato Ethan.
Quando il corvino finí di parlare gli piombò addosso, voleva affetto. Ethan rimase sorpreso dal gesto che aveva fatto Freddy, ma non del gesto in sé per sé, non era stato il loro primo abbraccio, lo soprendeva il fatto che sia stato lui ad abbracciarlo...Ethan stava sul punto di piangere dalla gioia. Finalmente era riuscito davvero a <<guarire>> Freddy.
Mi state prendendo per il culo? È uno scherzo tutto questo? Che cazzo vuol dire che Ethan ha "guarito" Freddy da un'ossessione durata MESI? Ma ce la facciamo? Stiamo seriamente cercando di giustificare tutto questo con "Freddy non era più quello di prima"? Spinto da cosa poi, il culino bellino di Ethan?
"Dio mio, non devo piangere. Non devo piangere... Hai dei poteri per caso?" disse Ethan poggiando il mento sulla spalla del rosso. Tremava. Sorrideva. Gli occhi erano lucidi e felici. Freddy aveva il viso tra la spalla e il collo del corvino. Anche lui felice e sorridente.
"No non ho nessun potere...ahah", "Vebbe il contorno nero sta volta potrà andare a farsi fottere. Ho bisogno di piangere...."
Gli occhi azzurri di Ethan non mantevano più e dopo aver chiuso ed aperto gli occhi un mare di lacrime iniziò a rigare le sue guance e a bagnarle, il contorno nero dei suoi occhi si era sciolto"Sto piangendo...", "Ma tu guarda!", "Non gridare, hai le mie orecchie sopra la tua testa...", "Scusa, se vuoi urlo anche piú forte!", "Provaci o ti uccido!", "Ah e come sentiamo?" chiese senza staccarsi da Ethan, "Sicuramente sono più forte di te!", "Guarda che anche se sono di qualche centimetro più basso di te non significa che sono meno forte...", "Lo so...Nessuno verrà ucciso da nessuno, ok? Haha ora che dici di staccarci, non per qualcosa ma... hai notato che sta piovendo?", "Che cosa?!", "Cazzo l'orecchio!", "Non ci siamo accorti di niente...", "Siamo stati concentrati nel abbracciarci che non c'è ne siamo accorti?!", si staccarono e Freddy all'improvviso iniziò a ridere, "Perché ridi?", "Giusto per la cronaca, ma sei tutto bagnato...", "Che?", "Guarda". "Porca puttana..." disse sussurrando, "Anche tu lo sei però" aggiunse ridacchiando. Erano bagnati fradici. Decisero di tornare a casa di corsa. Stavono per iniziare a correre, ma Ethan vide due sagome che li guardavano un attimo prima, adesso guardavano solo il corvino. Erano Jason e Michael. Freddy era partito. Il corvino distolse lo sguardo da quelle due sagome e iniziò a correre anche lui.
Spero che vi investa una macchina.
Auf Wiedersehen
Dark
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