🌸🅈🄾🅄 🄼🄰🄺🄴 🄼🄴 🄷🄰🄿🄿🅈🌸 [Cap. 14-16]

Buongiorno, semifreddi al torroncino, e torniamo su questo orrore.

Abbiamo abbandonato questo capolavoro della letteratura italiana con i due coglioni presi "di striscio" da una macchina, e purtroppo Freddy non è morto. 

Capitolo 14: Don't leave me... 

Erano arrivati all'ospedale. Era una struttura bianca e azzurra, dove vi si potevano notare pazienti da dietro le finestre, persone che aspettavano che un dottore o una dottoressa li chiamasse, dottori che guardavano le cartelle cliniche, infermieri che portavano le barelle nelle sale operatorie. Si sentivano urla. Pianti di bambini. Urla di madri che partorivano. 

Mah, in realtà in ospedale ci sono i vari reparti, non è tutto insieme, e francamente per la mia esperienza sono luoghi abbastanza silenziosi. 

Esclamazioni da parte dello staff su quello che serviva per provvedere al paziente. <<Una dose di adrenalina!>>. <<Dategli una flebo!>>. Era difficile capire tutto quello che dicevano. C'era un mix di suoni e rumori incredibili. Né Jason e né Ethan aveva mai sentito così tanti suoni e rumori. Neanche in discoteca.

Autrice, ma ci siete mai stata in ospedale? Mi state cercando di far credere che un ospedale sia un luogo più rumoroso di una discoteca? Ma per favore.

 Jason, proprio come Ethan, aveva un crisi di panico, i suoi nervi erano andati a puttane, le lacrime non smettevano di scendere. Se non la smettevano si sarebbero potuti disidratare. Ok, forse è un po' esagerato. I dottori e gli infermieri li portarono nella stessa stanza, chiusero la porta e iniziarono a visitarli. Era un emergenza. Un caso rosso. Dovevano ricoverarli d'urgenza.

Gli ospedali degli USA non usano i colori come noi, ma i livelli. Vanno dal Livello 1, cioè un paziente che ha bisogno di essere resuscitato, al Livello 5, cioè non urgente. 

Siccome viene detto che è un'emergenza e sono stati presi sotto una macchina, li metterei a un Livello 2. 

Il biondo e il corvino si sedettero nella sala d'attesa. Era impossibile sedersi e calmarsi, come aveva detto di fare una delle infermiere, quando una persona che per te è speciale sta su un lettino con qualcosa di rotto e con del sangue che esce da qualche parte.

Ah minchia, qualcosa di rotto e un po' di sangue? E basta? Ed è questa l'emergenza? Cioè, ha senso, la macchina nonostante stesse andando "a tutta velocità" li ha presi "di striscio", quindi...

 Ethan aveva le mani nei capelli con i gomiti appoggiati sulle gambe. Jason aveva le braccia incrociate, la schiena appoggiata al muro, la testa che guardava in alto mentre piangeva. "Cazzo..." disse bisbigliando il corvino cercando di mantenere la calma, cercando di non sclerare e di non iniziare a rompere qualcosa. Jason non faceva nient'altro che sussurrare cose incomprensibili e bestemmiare su tutto quello che aveva intorno. "J-jason..." lo chiamò il corvino, "H-hm?", "Mi s-serve conforto...siamo sulla stessa b-barca in fondo..." disse ancora con la voce rotta, "A chi lo dici...". Ethan si alzò e si sedette di fianco al biondo. 

Jason, se fosse stato una persona decente, avrebbe detto "ma col cazzo" e si sarebbe allontanato, ma come dissi nel primo libro, nessuno vuole davvero il bene di Michael. 

"V-vedrai che se la caveranno...", "Com-come fai ad essere così p-positivo...", "Bisogna e-esserlo...", "S-se Freddy s-se...ne a-andasse lì su...la mia vita non-non avrebbe p-più un senso...e-e io desidererei s-soltanto di morire...", "Non a-accadrà. Freddy starà bene...D-dio mio, perché d-doveva accadere proprio a Micheal...pe-perché non a me...", "Non-non doveva a-accadere a n-nessuno". "N-non l'avrei mai d-detto...m-ma m-mi dispiace per F-freddy...Non m-meritava niente di-di tutto questo...", 

Mah, essere preso "di striscio" da una macchina dopo aver stalkerato, torturato e stuprato qualcuno mi sembra anche essere troppo leggeri.

"E io n-non avrei mai d-detto che...insomma che-che m-mi sarebbe d-dispiaciuto per Mike...", "Non ti i-importa delle cose finchè non accadono...", "Già..." rispose Ethan.Aspettarono ancora un paio ore...arrivarono la madre e il padre di Freddy, il padre di Ethan e la madre di Jason e due agenti di polizia. "M-mamma!" esclamò Jason alzandosi di scatto appena la vide, abbracciandola. Ethan rimase seduto con lo sguardo basso. "Ethan..." disse il padre mettendogli una mano sulla spalla, "Papà...", "Vedrai che ce la fará...", il corvino ritornò a posare il suo sguardo a terra, sconsolato e triste...". Jason non riusciva a staccarsi da quell' abbraccio. I genitori del rosso, anche loro disperati, si sedettero al fianco di Ethan. Quest'ultimo si girò verso di loro e cercò di fare un sorriso. Loro non ci riuscivano.

Che testa di cazzo che sei, Ethan. Sorridere ai genitori di Freddy che hanno il figlio in ospedale perché l'ha preso sotto una macchina. 

Gli agenti di polizia, dopo un po', chiamarono i due testimoni. "Ragazzi dovremmo parlare con voi...", "Agente, vi sembra il caso?", "N-non ti p-preoccupare m-mamma. Ce la faccio...". Ethan si alzò e andò insieme a Jason a parlare con i due agenti di polizia.
"Allora, potreste spiegarci cosa è successo?", "E-erano a-all'incirca le tr-tre del pomeriggio e-e stavamo p-passeggiando, io con Michael, ad un certo punto Freddy si avvia verso di noi, sorridente, n-non guardò la strada, c'era una macchina che stava p-percorrendo la strada a tutta velocità e-e Michael si b-buttò per salvare Freddy, che stava per essere investito. Era t-troppo tardi, t-tutti e due erano stati presi di striscio..." fu a quel punto che il biondo scoppiò in lacrime.

No, l'Autrice proprio non ha idea di cosa voglia dire essere presi "di striscio". Tant'è. 

 Ethan lo abbracciò per confortarlo. "Puoi confermare?", "Si, signore...", "Mica avete visto il volto del proprietario della macchina?", "N-no, è a-accaduto troppo in fretta...", "La macchina? L'avete vista?", "Si-si era blu notte, un-un fuoristrada...", "Grazie ragazzi... Proseguiremo dopo con l'interrogatorio..." disse uno di loro. I due ragazzi si andarono a sedere rimuovo nella sala d'attesa.
Dopo un po' uscì il dottore. Aveva un aria sollevata. "Signori Krueger...vostro figlio Frederick...e...Michael sono fuori pericolo". Appena sentirono quelle parole Jason e Ethan saltarono dalla sedia euforici, si abbracciarono. "Sono vivi!", "M-mamma! C'è l'ha fatta!" esclamò Jason abbracciando la mamma. 

Non si sa manco cosa avessero, in che condizioni fossero, emozioni, realismo, nulla. Come al solito. 

Il corvino abbracciò il padre, come quelle poche volte che lo aveva fatto. Il padre e la madre di Freddy si abbracciarono. "Cos'hanno?" chiese la madre del biondo. "Di grave niente. Fortunatamente. Hanno qualche costola rotta, Freddy è stato quello più fortunato, poichè l'ha salvato Michael, anche lui è fuori pericolo. Ci è mancato poco...ha rischiato un trauma cranico. Del resto ha solo un polso fratturato e una gamba...anche essa fratturata. Ci vorrà un po'per fare sì che tutto passi, ma non ha corso nessun rischio. Freddy, come ho detto prima ha qualche, proprio come Michael, costola rotta e una caviglia fratturata. Sono stati fortunati. Poteva andare peggio. Michael ha fatto un gesto eroico. Anche se la persona che ha cercato di salvare si è fatta male comunque...". 

Autrice, dovreste davvero rileggere e imparare a mantenere un filo di coerenza nella vostra storia, perché "non ha corso nessun rischio" quando pochi paragrafi prima era "un'emergenza" è definibile incoerenza. 

Tutti i presenti tirarono un respiro di sollievo. "Dottore possiamo vederli?","Certo. Ovviamente adesso sono sotto anestesia, quindi sono impassibili a ogni contatto...tra qualche ora si risveglieranno e ritorneranno a essere lucidi... Seguitemi..." disse il dottore. Tutti erano nella stanza, i genitori di Freddy diedero al loro figlio un bacio sulla fronte, la madre di Jason diede la mano al moro e al rosso sorridendo lievemente, il padre del corvino si limitò a guardare sorridendo sollevato i due ragazzi. Il dottore portò fuori i più grandi e lasciò i due ragazzi con i feriti.Jason prese uno sgabello e si sedette vicino al lettino dove era disteso il moro, mentre il corvino si sedette sul lettino del rosso, iniziò a guardare il suo viso chiaro. "Sono salvi..." disse il biondo sorridendo al suo fidanzato per poi guardare Ethan. "Già..." rispose. "Da quanto tempo che non lo baci?" gli chiese subito dopo, "Da qualche ora...ma che domande sono? Tu, invece?", "Da dopo pranzo...", "Vogliamo...", "Si...tanto nessuno ci vede...". Jason si alzò di poco dallo sgabello, il corvino si chinò, raggiunsero ognuno di loro il viso del proprio fidanzato e fecero incontrare le loro labbra. Entrambi ridacchiarono. "Dovevo...", "Idem...".

Sono fidanzati, ma mi fa sempre venire qualche brivido che la prima cosa a cui abbiano pensato, quando i loro partner sono su un lettino d'ospedale anestetizzati è "mh, come posso fare a centrare la discussione su me stesso?". Io poi ho avuto la fortuna di non aver avuto un partner in ospedale sotto anestesia, ma non penso che il mio primo istinto sarebbe un bacio sulle labbra, forse sulla fronte, accarezzare i capelli... non so, ditemi voi. 

Erano le 8:00 PM.

Erano ancora svegli e stavano aspettando che i due ragazzi si svegliassero.

Dubito altamente che l'ospedale vi lasci lì a vita. Esistono gli orari delle visite, che dipendono da ogni ospedale, ma stare lì tutto il giorno è inverosimile.

Capitolo 15: I miss you...

Era passata un altra ora. Passò lentamente, nessuna mosca volò, sembrava un eternitá, un eternitá ad aspettare che la persona più speciale per Jason e Ethan si risvegliasse, centinaia di posizioni cambiate, nessuna era, o almeno sembrava, comoda...in quella sala non volò una mosca e quel silenzio tombale...era quasi inquietante...dominò per molto in quella stanza afosa... I medici non si erano fatti vedere, i genitori erano nella sala d'attesa... Il biondo teneva la mano ben salda a quella del moro, non era una presa forte, ma dolce... Michael aveva ancora gli occhi chiusi, la bocca socchiusa dalla quale si potevano intravedere un quarto della sua dentatura bianca smagliante...non si era mosso di un centimetro... Probabilmente si stava godendo la dormita.

Non gli hanno stabilizzato la gamba? E le costole? Nulla, proprio? Non si è fatto niente? 

Freddy aveva anche lui gli occhi chiusi...sereni...sollevati...la bocca completamente chiusa...le mani...una era sul materasso e l'altra era appoggiata tra la fine della pancia e l'inguine...posizionata così da Ethan, che con il suo viso si era appoggiato sulle braccia piegate...aveva gli occhi aperti...la bocca socchiusa mentre guardava il muro a un metro da lui, la testa cambiava di posizione in posizione, di lato, dritta, abbassata...ma dopo aver trovato la pace la trovò la posizione adatta...di lato...prese sonno, era sfinito...

Dubito, di nuovo, che li lascino rimanere lì così, in una posizione che non ho nemmeno capito.

'Non pensavo che Ethan potesse essere così emotivo...Poi ha davvero un bellissimo rapporto con Freddy, può sembrare acido, scorbutico, provocante...ma in fondo ha un gran cuore...per lui noi eravamo una minaccia per quello che è accaduto con Freddy l'hanno scorso, lui non ci conosce molto bene...neanche noi conosciamo lui, io tra l'altro non di lui non mi sono interessato più di tanto, ma credo che sia un bravo ragazzo...se ne incontrano pochi così, modestamente anche io e Michael lo siamo, Freddy....non lo so se lui lo è, lo era solo con Michael, o almeno credo, ma spero che lo sia diventato...non lo vedo più cacciarsi in risse da tempo, non lo vedo prendere in giro più nessuno, non mi umilia più...non risponde più male ai professori, è cambiato in positivo...secondo me non doveva cambiare con l'allontanamento di Mike...ceh...non sto giustificando quello che gli ha fatto, ma non doveva cambiare così, non doveva soffrire...

Sarebbe stato interessante se Jason avrebbe avuto pensieri umani e realistici, magari più nel personaggio, ovvero lui che non si dispiace per nulla per la condizione di Freddy e fa fatica a capire perché Ethan si stia disperando così tanto.

Esempio scritto di getto giusto per dare un'idea: 

Ethan era ripiegato sul corpo bendato di Freddy, la schiena che tremava, i singhiozzi che lo riscuotevano, l'unico suono che riempiva il silenzio della stanza. 

Jason era sulla sedia accanto al lettino di Michael, gli occhi scuri che scrutavano Ethan dietro le ciglia rosse. 

"Che cazzo mi guardi, deficiente." Ethan sbottò, la voce tremolante a causa del pianto. 

Jason si lasciò sfuggire una risatina, e poi scosse la testa. "Nulla. Trovo solo che tu sia solo davvero patetico".

"Sei proprio uno stronzo. Ora capisco perché tu e Michael usciate insieme". 

"Sarò pure uno stronzo" Jason si strinse nelle spalle. "Ma non sono io quello che sta piangendo per uno stupratore". 

Adesso però sta bene, ha Ethan, non soffre, il peggio è passato e sono contento di questo, anche se può sembrare strano dato che l'ho sempre odiato...Certo che certe volte sono capace di fare certe riflessioni...wow...devo fare lo psicologo...no no no no no...' pensò tra sé e sé Jason. Si alzò dalla sedia, fu proprio mentre si stava alzando che Michael aprì gli occhi e gli prese il polso. Jason fece un sorriso a trentadue denti. "Michael!", Ethan si svegliò sentendo il biondo gridare, o almeno pensava di averlo sentito gridare. "Hmm..." mogugnò rimettendosi composto e strofinandosi gli occhi. "Che ore sono? Jason perché hai-...", "Mike! Ehy ehy, ti sei svegliato! Happy shallala...*iniziò a ballare per tutta la stanza* happy shallala!...", 

Vi lascio leggere questo meraviglioso scambio di battute. 

"È Ethan...oppure ha scambiato personalità con Freddy?" chiese Michael sedendosi sul lettino, "No no, è Ethan". Finì fare i salti di gioia, si avvicinò al moro abbracciandolo. "Ma sicuro che sei tu Ethan?", "Si...". "Come ti senti?", "Una merda...no dai sto bene...potrebbe andare meglio, ma non sono morto...", "Zitto cazzo, Jason già ha pianto tanto pensando a questo...", "Scusa...mi siete mancati...*girò la testa guardando verso il lettino dove era disteso il rosso*... Come sta Freddy?", "È messo meglio di te...ora mettiti steso..." disse il corvino. Entrarono anche i genitori del rosso, il padre di Ethan e la mamma di Jason, "Michael!", "Buonasera signora Voorhees...Buonasera anche a voi signori Krueger e anche a lei signor Levis...", "Tutto bene?" chiese il padre del rosso, "Potrebbe andare meglio...", "Mi raccomando, riposati..." lo raccomandò il padre di Ethan, "Non si preoccupi...".

Sono tutti così tranquilli dopo che i due rincoglioniti si sono svegliati dopo, di nuovo, essere stati presi sotto da una macchina. Vedete quando dico che bisogna sviluppare emotivamente le situazioni? Altrimenti risulta tutto molto piatto. 

Dopo un po' anche Freddy si svegliò, "Hey...dove mi trovo? P-perché sto in uno ospedale, ah sì l'incidente...ciao mamma, ciao papà,...*si guardò intorno*, ciao Michael, ciao Jason...ciao a tutti, E-ethan?!" il corvino scoppiò in lacrime, erano lacrime di gioia, corse ad abbracciarlo, "Mi-mi sei mancato..." si dissero.
Dopo un po' entrò il dottore, salutò i due pazienti e diede loro delle spiegazioni. Quando i più grandi si assicurarono che era tutto apposto, ritornarono nelle loro dimore, lasciarono solo i figli con i loro amici...non sapevano niente delle loro relazioni....
I maggiori pogiarono la loro testa sulle loro braccia, la pogiarono di lato e gli occhi subito dopo si chiusero.

Spiegazioni a cui il lettore, povero putrido inetto, non ha diritto a leggere. 

Capitolo 16: You are a child...

I giorni passarono, i maggiori, Jason ed Ethan stettero ogni giorno con i loro fidanzati. Questi giorni erano stati <<divertenti>> non sembravano stare in uno ospedale, i corridoi qualche volta sembrava un parco giochi: senza fregarsene delle infermiere che gli ripetevano continuamente che dovevano stare nella apposita stanza, ovvero quella dei due minori, correvano a tutta velocità, Jason correva mentre portava la sedia a rotelle di Michael e il corvino portava, sempre correndo, quella del rosso. Gridavano dal divertimento. 

Che divertimento immenso, fare gli stronzi disturbando tutti gli altri pazienti dell'ospedale che già avranno i cazzi loro a cui pensare, senza aver bisogno di sottofondo. 

Comunque, Ethan e Jason possono essere tranquillamente cacciati per il caos che stanno causando, perché non sono pazienti e l'ospedale non ha l'obbligo legale di tenerli. 

Poi sempre durante quei giorni, tutti e quattro fecero anche gli animatori, c'erano i bambini con la sedia a rotelle, sui lettini oppure semplicemente i bambini in sala di attesa. Ovviamente i ragazzini e le ragazze non mancavano. Michael fece d'animatore ai bambini sulla sedia rotelle, infondo faceva anche il babysitter alla sua vicina di casa, quindi era già <<abituato>>...Jason ai ragazzi e alle ragazze, stranamente gli era piaciuto, non era più asociale da quando stava con Michael, erano diversi da quelli di Crystal Lake. Giocava con loro fuori dall' ospedale, a pallone, oppure prendeva in braccio, uno per volta, tutti i ragazzini. 

Di nuovo, in ospedale non puoi fare il cazzo che ti pare. Normalmente si sta nelle proprie stanze. Buono eh l'intento di far divertire i bimbi, ma non è compito dei pazienti e delle loro famiglie, e non dovrebbe mai esserlo. 

Era davvero molto forte...Freddy con i bambini sui lettini, gli raccontava tante favole e fiabe, barzellette, ad alcuni anche storie horror, oppure, ad alcuni faceva smorfie, e ogni bambino a cui le faceva rideva come un matto... I maggiori guardavano felici i loro fidanzati fare gli animatori, in genere dietro la colonna della porta...e viceversa. I genitori di tutti quei bambini e ragazzini facevamo i complimenti al padre di Ethan, del rosso e alla mamma del biondo, dicevano che erano davvero dei bravissimi ragazzi, pieni di entusiasmo e molto divertenti.

Casualmente sfruttando i pazienti per far divertire i pargoli. Che belle persone. 

Quei giorni volarono.
Il caldo si intensificava sempre di più.
Quel giorno che i quattro aspettavano, arrivò. Quel giorno sarebbero usciti dall'ospedale i due minori. Erano stra felici.
Tra qualche giorno il moro e il rosso sarebbero guariti ancora di più. Finché le loro ferite non si sarebbero rimarginate del tutto.

Minchia, che ferite epocali erano? Ma le ossa e le costole rotte? Com'è che faceva Michael a muoversi? Una costola rotta non è uno scherzetto, immagino che muoversi sia roba da bestemmia, e ci vuole qualche settimana almeno per guarire. Vero che non abbiamo mai avuto un commento dall'Autrice sulla gravità di queste fratture, ma se hanno avuto bisogno di un intervento vuol dire che le costole hanno perforato qualche organo interno, che di nuovo, non è roba da poco. Ma tanto la storia stessa non riesce a mettersi d'accordo sulle loro condizioni, quindi...

10:00 AM...

"Jason, vieni un attimo" lo chiamò il corvino. "Dimmi..." disse lasciando Michael nel corridoio del ospedale insieme ai più grandi, "Uhm...senti...quei pianti fatti sulla tua spalla, oppure quegli sfoghi...dimenticateli...Oppure tienitelo per te...", "E perc...-", Ethan gli mise una mano sulla spalla, "Dimentica!" gli disse alzando il tono di voce, il biondo annuì, "Grazie..." disse ancora il corvino. Quest'ultimo si diresse lì dove si trovavano i genitori di tutti e tre i ragazzi, più Freddy e Michael, ma venne fermato da Jason, che lo chiamò: "Ethan...", "Hm?" menzionò girandosi verso di lui, "Di me ti puoi fidare...-", "Non giurarci...Non so se è una cosa fattibile, ora fammi andare, c'è Freddy che mi aspetta..." disse in tono indecifrabile. 'Acido...' pensò Jason. 

Interazione realistica: 

Ethan si girò verso Jason mentre quest'ultimo aiutava Micheal a trasferirsi dal lettino alla sedia a rotelle, mentre qualche espressione poco fine gli usciva dalla bocca. "Scusami" fece Michael, appena riuscì a sedersi. "Non volevo appendermi così tanto." Jason si strinse nelle spalle. "Non fa nulla, non mi hai disturbato". 

Ethan si lasciò scappare una risatina, e sia Jason che Michael si girarono a guardarlo. "Povero Michael, hai bisogno della badante?" Disse con un sogghigno. 

"Michael ha bisogno di me solo perché ha salvato la vita a quel coglione del tuo ragazzo." Rispose Jason, iniziando a spostarsi. 

"Nessuno gli ha chiesto di farlo." 

"E se non l'avesse fatto a quest'ora quell'altro sarebbe morto. Non che mi dispiaccia, certo, ma se fossi in te starei zitto." 

Subito dopo andò vicino a sua madre e a Michael.Tornarono tutti nelle loro case. Micheal e Freddy si dovevano risposare. Freddy se ne andò a casa sua con i suoi genitori. Ethan a casa con suo padre. Mentre Michael, siccome a casa non aveva nessuno, decise di stare con Pamela, la madre del biondo e con quest'ultimo. Così nel caso gli fosse servito qualcosa almeno avrebbe avuto qualcuno. Sarebbe stato lì qualche giorno. Non avrebbe causato nessun disturbo.

Michael era steso sul letto di Jason mentre leggeva un libro, lo stesso faceva il biondo. Ad un tratto il telefono del moro iniziò a suonare. Era Freddy. "Freddy?" disse prendendo il telefono che era sul comodino, Jason alzò lo sguardo interrogativo. -Pronto...-, -Ciao Michael!-, -Oh, ciao Freddy-, -Umh, stavo pensando...che ne dici se tu e Jason uscite con me ed Ethan appena io e te siamo guariti del tutto?-, -Ehm...per me va bene, aspetta che chiedo a Jason...-. 

Michael? Freddy ti ha stuprato. Okay, va bene, tutti reagiscono a modo loro, ma dovresti tipo... odiarlo? Come hai fatto per la maggior parte del libro, tra l'altro? 

"Mi ha chiesto se possiamo fare un uscita a quattro quando io e lui guariremo del tutto...per te va bene?", "Se va bene per te, allora anche per me va bene..." disse secco mentre ritrovava a leggere, "Lo prendo per un sì!" esclamò il moro entusiasta. -Si ok ok, va bene, quando?-, -Penso la prossima settimana dipende da come ci sentiamo...-, -Ah, è vero...ma come mai me lo hai chiesto una settimana prima allora?-, -Così... Mi sono divertito in questi giorni...mi sei mancato Mike. Da quanto tempo che non parliamo?-, -Giá anche io mi sono divertito, è da meno di un annetto che non parliamo...mi sono mancati i vecchi dialoghi...-, -Giá...-. 

A Freddy è ovvio che manchi Michael, perché è uno stronzo ossessionato e lo sappiamo tutti, ma il fatto che a Michael manchi Freddy è sintomo di qualcosa che non va, qualcosa che dovrebbe essere analizzato da uno psicoterapeuta al più presto possibile. 

'E guarda come gli parla! Si sente lontano di un miglio il tono che sta usando. Perché cazzo non si fa i fatti suoi con Ethan, invece di romperci i coglioni...o meglio di rompermi...perché ha quel tono Michael?' pensò ad alta voce, il moro lo guardò interrogativo. -Freddy ora devo andare, salutami Ethan e digli anche a lui dell'uscita...-. Si salutarono e Michael chiuse la chiamata.
"Hey...si può sapere cos'hai?", "Non ho niente...", "Vieni qua, mi scoccio di alzarmi...".Jason si alzò e andò anche lui sul letto. "Hm?". "Sei geloso?", "No...", "E allora che hai?", "Stavo pensando...", "A cosa?", "Stavo pensando ai fatti miei...", "Certo...". Jason stava per superare l'uscio della porta, "Perché c'è l'hai con Freddy?", 

Perché ti ha torturato e stuprato, Michael? Magari, eh, poi non so. 

"Ha...ha...ha...<<perché c'è l'hai con Freddy?>>...ha...ha...ha, ma che divertente che sei eh...come se non lo sapessi...Lo sai benissimo! Ci prova un altra volta con te cazzo! Perché cazzo non te ne accorgi! Ma poi è da notare come gli parli tu! Come cazzo fai a parlargli con quel tono di voce dopo quello che ti ha fatto l'anno scorso! Sorridi pure mentre lo ascolti! Ti fa tenerezza il fatto che sia stato così tanto male per te dopo che non gli hai parlato più, vero?! Ti ha fatto rabbrividire il discorso di Ethan qualche mese fa?! Si e come se non ti ha fatto rabbrividire! Ci sei rimasto male! Sei felice ancora sentendo la sua voce, ancora che gli sorridi! Sorridi alla persona che ti ha fatto del male cazzo! Perché non te ne accorgi! Hai ancora le cicatrici di quello che ti ha fatto! Me lo ricordo come se fosse stato ieri...quando urlavi dal dolore mentre ti stava violentando, mentre sanguinavi per colpa di quei tagli!",

GRAZIE JASON. Siccome ha già detto tutto quello che penso io, non ho altro da aggiungere. 

 "Adesso basta! *si alzò di scatto dal letto, si dimenticò di avere la gamba ingessata, non aveva le stampelle a portata di mano* A-AH!-" urlò mentre stava cadendo, ma venne preso al volo da Jason. Lo fece stendere di nuovo sul letto. "Porca Eva...aglia...". "Sta attento cazzo! Non voglio morire di infarto..." disse il biondo. Il moro ridacchiò. Jason piombò su Michael e lo baciò, "Scusa per prima...", "Sei un bambino certe volte...", "A chi hai detto <<bambino>>?" gli chiese in tono di sfida, "No...no no no, NO! Non il solletico, aiuuuto! Non mi posso neanche muovere cazzo! No e dai!" disse il moro, il maggiore iniziò a fargli il solletico. Michael iniziò a ridere a crepapelle proprio come Jason...

Ah, viene risolto tutto così? Senza discussioni, litigi, chiarimenti? Nulla? Nulla di nulla? Comunque il "a volte sei un bambino" di Michael è terrificante perché implica che sia Jason quello nel torto, quando ha solo fatto notare una cosa ovvia che stavano pensando tutti. 

Quando finalmente si stancarono, Jason disse: "Quando sarai guarito sai cosa ti farò?", "Sentiamo, cosa mi farai?" chiese ridacchiando, "Ti trombo!", "Come prego?!", "Ti bombo!", il moro iniziò a ridere, "Peccato che non posso adesso...", "E perché?", "*iniziò a ridere* Perché non ti puoi mettere a pecora...", "Ma che cazzo? Volgare" e disse ancora, "Non ti preoccupare che appena posso ti farò urlare dal piacere...", "Non vedo l'ora...e comunque io sono l'attivo...", "No, l'altra volta hai detto che toccava a te fare il passivo...", "Uff, non possiamo fare tutti e due gli attivi?", "In che senso", "Prima mi fai le seghe, poi ti inculo e viceversa...prima stai sotto tu...poi io sto sotto e blá e blá...", "Quanto sei volgare...", "E come devo dire sennò...", "Non lo so" disse il moro e subito dopo baciò il maggiore.

Vi lascio come dessert questo meraviglioso dialogo, molto fine e di classe. 

La prossima recensione concluderà la storia, con i capitoli 17, 18 e 19. Preparatevi e respirate a fondo, perché contengono il peggio del peggio. 

Auf Wiedersehen,

Dark

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