38.

«Cos'è successo?» Chiese Harry una volta arrivato a casa del suo migliore amico.

Non appena aveva ricevuto quel messaggio si era subito precipitato fuori dalla sua stanza.

Il corvino si passò una mano fra i capelli e, con lo sguardo, lo invitò a sedersi accanto a lui sul divano.

«Quello che sto per dirti forse non ti andrà a genio, ma voglio che tu sappia che ti voglio bene» Iniziò il pakistano.

«Adesso però mi stai spaventando, parla e basta» Disse Harry, mordendosi il labbro, in preda al panico.

«Sai quando sei venuto a casa mia e ti ho raccontato di quello che Liam aveva fatto?» Domandò Zayn spostando lo sguardo altrove pur di non guardarlo.

Harry annuì.

«Ecco, vedi, io Liam ci stiamo frequentando» disse in un sospirò.

Harry non rispose, ma si limitò a fissarlo.

«Dì qualcosa» mormorò guardando l'amico diritto negli occhi.

«Liam Payne?» Chiese soltanto. Zayn annuì.

Proprio quando Zayn si aspettava un rimprovero da parte dell'amico, Harry sorrise dandogli un piccolo pugno sul braccio.

«Perché non me lo hai detto prima?» Chiese Harry, alzandosi di scatto, per poi essere imitato dall'amico.

«Lui è amico di Nick e quindi io ho pensato che si, insomma... » disse lasciando la frase incompleta.

Harry scosse la testa con un sorriso.

«Liam non è come Nick» Chiarì subito Harry.

L'aveva visto spesso a scuola e l'aveva osservato arrivando perfino ad una conclusione: Liam era una persona buona.

L'aveva osservato quando più volte aveva detto a Nick di smettere di fare l'idiota.

Liam aveva sempre cercato di difenderlo, di farlo smettere.

«Per me va benissimo» concluse Harry.

«Ma se ti tratta male dimmelo ed io ti difenderò, sono forte io» Disse Harry, cercando di apparire coraggioso, facendo scoppiare a ridere Zayn.

«Vieni qui» sorrise Zayn spalancando le braccia.

«E tu invece, hai niente da raccontarmi?» Domandò Zayn quando il più piccolo si staccò dall'abbraccio.

Harry spalancò gli occhi perché oh... lui aveva tanto da raccontare.

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