13.

TheTommoconda24: Sto iniziando a preoccuparmi.

Lesse il riccio una volta fuori dalla classe. Mise il broncio notando che l'utente gli aveva risposto solo dopo una settimana.

OneAndOnlyHarr: ?

TheTommoconda24: Sì, insomma, "Io non ne sarei poi così sicuro, lol" ho paura che uccidi quel povero cristo ☹

OneAndOnlyHarr: Nah, non è lui che deve morire.

Rispose continuando a camminare nel corridoio deserto. Zayn si era sentito male durante l'ora di Algebra, quel giorno, e si era ritrovato solo a dover affrontare altre tre ore.

Stupido cornetto alla crema del cazzo. Pensò.

Ormai da una settimana Zayn aveva preso l'abitudine di portare un cornetto per entrambi, Harry si sentiva un po' uno scroccone, ma non poteva rifiutare ciò che, con tanta felicità, gli portava il pakistano.

Fatto sta che Zayn se ne era andato a casa prima quel giorno in preda ad un mal di pancia - a detta del corvino - "dilaniante" ed Harry si era ritrovato da solo ad affrontare le restanti tre ore.

TheTommoconda24: Okay, chiariamo una cosa: se Harry muore, io verrò a trovarti a casa e ti farò riscrivere l'intero capitolo sotto tortura.

Harry rise.

OneAndOnlyHarr: Abito ad Holmes Chapel, vieni pure, tanto non ti aprirò la porta di casa.

TheTommoconda24: Holmes Chapel? Serio? Io sono di Doncaster, lol.

Scrisse l'utente.

TheTommoconda24: Oh.. che idiota, non ci siamo presentati! Louis Tomlinson, diciassette anni, Doncaster.

OneAndOnlyHarr: Harry, sedici anni, Holmes Chapel C:

TheTommoconda24: Harry? Solo Harry? Oh andiamo amico, io ti anche detto il mio cognome :')

Harry sorrise sistemandosi meglio le spalline dello zaino. Stava per rispondere quando all'improvviso si trovò schiacciato contro il suo armadietto, una mano di Nick premuta con forza sul suo collo che gli rendeva davvero difficile respirare come si deve.

Nick ed il suo gruppetto lo stavano fissando ridendo come al solito.

«Cos'è frocetto, ti sei trovato la ragazza?» Lo canzonò Nick.

«Ah già, tu sei frocio» rise voltandosi verso il suo gruppetto, la mano ancora premuta sul suo collo, a stringere. Tutto il suo gruppetto iniziò a ridere di gusto.

Nick lasciò la presa sul suo collo, facendolo tossire. Il piu grande cercò di prendergli il cellulare con la forza, ma Harry glielo impedì.

«Uuuh, ha roba da nascondere il frocetto» disse Nick con finta aria sorpresa.

«Andiamo, frocetto, dammi il tuo cellulare» disse aspro. Harry scosse la testa appiattendosi al suo armadietto.

«Non costringermi a picchiarti» borbottò sollevandolo con forza per il colletto della sua maglia.

Harry scosse nuovamente la testa. Per nulla al mondo gli avrebbe dato il suo cellulare.

Nick alzò le spalle e poi gli diede un pugno dritto sullo stomaco, facendolo piegare in due dal dolore.

Tutti iniziarono a ridere ed Harry si sentì uno schifo. Lo spinse per terra ed iniziò a tirargli calci ovunque tranne che sul viso. Continuò a picchiarlo per un po', ma poi uno del gruppo di Nick intervenne.

«Dai, Nick, lascialo stare, non vedi che è tempo perso?» Era un certo Leyum, Luke, o qualcosa del genere. Fatto sta che Harry, che in quel momento era spaventato a morte, lo ringraziò mentalmente.

Nick roteò gli occhi e si voltò con ancora l'ennesimo pugno a mezz'aria. «Non dirmi cosa fare, Liam, non ne hai il diritto» disse roteando gli occhi, come se il faff di essere stato interrotto gli stesse dando noia. Liam alzò le mani in segno di resa e lo lasciò continuare.

Nick si voltò per osservare il riccio, gli scostò un ricciolo dalla fronte e poi tirò forte i suoi capelli, facendolo mugolare dal dolore.

«La prossima volta ti conviene ascoltarmi, frocetto» disse sbattendolo contro l'armadietto, poi se ne andò.

Harry, una volta rimasto solo, diede libero sfogo alle lacrime che con grande fatica aveva trattenuto.

In quel momento pensò che sì, forse era ora di uccidere Harry.

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