Capitolo 44

Quel profumo, quelle labbra, quel tocco. Mi é sembrato tutto così familiare, era come se mi sentissi di nuovo a casa. Il calore che solo lui poteva emanarmi anche solo stando accanto a me adesso é tornato vivo a farsi sentire dentro me.
É tutto sbagliato, é tutto dannatamente sbagliato e in primis lo é perché al piano di sotto Noah mi aspetta convinto e consapevole della mia fedeltà. Non mi sarei mai potuta immaginare di ritrovarmi qui in camera mia insieme ad Harry, non mi sarei mai immaginata che mi avrebbe seguito e soprattutto che mi avrebbe baciata. D'altronde é stato lui a chiudere definitivamente con me, anche se in modo indiretto. Lui ha preso questa decisione, l'ha presa da solo, senza consultarmi oppure provare a parlarmi. É stato lui e invece adesso é qui, nel mio letto, che mi bacia e mi abbraccia come se non fosse successo niente in passato.

É vero che mi era mancato e che fino a questo momento non ne ero pienamente consapevole, ma il comportamento che ha avuto in passato e il dolore che mi ha provocato sono ancora vivi nella mia mente e nel mio cuore; ho bisogno di sapere, ho bisogno di una spiegazione e credo di meritarmela.

"Mi sei mancato anche tu", dico, "ma ho bisogno di dialogare con te Harry. Non basta un bacio ed un abbraccio per aggiustare le cose. Sempre che tu abbia intenzione di farlo".

Sento il suo copro irrigidirsi dopo aver pronunciato queste parole, ma non ho intenzione di lasciarlo andare senza una spiegazione.

"Non uscirai da questa stanza finché non mi dirai il motivo del tuo comportamento, sono seria Harry. Quando mi avrai spiegato tutto allora sarai libero di fare quello che ti pare, ma fino a quel momento starai qui e mi parlerai. Non mi importa se urlerai, tirerai pugni al muro, oppure se mi tratterai male.
Voglio sapere, ho bisogno di sapere, ed é giusto che io sappia".

Nonostante l'alcol riesco a ragionare abbastanza lucidamente e ho intenzione di mantenere fede a tutte le cose che gli ho appena detto, anche a costo di litigare tutta la notte.
Dopo minuti interminabili di silenzio, dopo essersi irrigidito e alzato dal letto, va verso la finestra ancora aperta ad ammirare il quartiere immerso della notte.
Mi siedo sul bordo del letto in attesa che inizi a parlare.

"Non mi piace essere messo alle strette in questo modo Noemi, mi conosci bene. Amo fare l'opposto di quello che mi viene detto".
Sto per perdere la pazienza, cosa che non succedeva da tanto. Questo ragazzo mi porta al limite di qualsiasi sopportazione.

"Non fare il bambino Harry e parla, una volta per tutte, perché credimi che se non mi dai una spiegazione adesso, non mi vedrai mai più e lo dico seriamente. E dubito che non te ne importi, hai un cuore anche tu".

Vedo le spalle di Harry che si alzano e si abbassano, le mani chiuse a lungo sui fianchi, segno che sta per perdere la pazienza, ma non demordo.
Stasera mi darà una spiegazione logica.
Dopo qualche lungo sospiro inizia a parlare...

"Non c'é un motivo ben preciso Noemi per quello che ho fatto. Non so darti una vera motivazione va bene? Mi sono spaventato, ho avuto paura di iniziare a provare un sentimento più grande di me e ho avuto paura di essere poi abbandonato. Non é facile per una persona come me donare tutto se stesso ad una ragazza, non é facile fidarsi. Ti ho trattata in questo modo e mi sono comportato in questo modo perché volevo trovare un modo per farti allontanare da me senza che te lo dicessi direttamente guardandoti negli occhi, per evitare di vedere tutto il male che ti avrei fatto. Così per me é stato più semplice, perché ti sei allontana tu, da sola. Non volevo rovinarti con il mio carattere del cazzo e egoista. Sei una ragazza che si merita molto più di quello che potrei darle io ed é stato più facile fare come ho fatto piuttosto che vederti allontanare poco alla volta stando insieme; avrebbe fatto molto più male".

Non riesco a vedere Harry in faccia e va bene così, le parole che prima erano tante adesso si sono tutte cancellate e non mi é rimasto molto da dire. É possibile che nonostante tutto il male che mi ha fatto, io capisca e comprenda il suo comportamento? É possibile che la rabbia che nutrivo fin'ora nei suoi confronti, sia svanita così nel nulla?
É proprio strano l'amore a volte. A volte? O forse sempre?

Ci teniamo tutti ad essere accettati ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani ed impopolari. Come ha detto Frost "Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso".

Ed é proprio come disse Frost che io presi la decisione forse più istintiva e pericolosa degli ultimi tempi.

"Ti ho conosciuto ad una festa di inizio estate; l'unica impressione positiva che mi lasciasti quella sera fu che mi salvasti da quel maniaco pazzo che mi aveva stretta davanti la porta di casa. Che poi positiva é un parolone, nemmeno mi conoscevi e mi seguisti fino a casa. Avrei potuto avere paura di te, ma qualcosa dentro me mi diceva che non mi avresti fatto del male. Con il tempo ho scoperto mille lati di te, quello vulnerabile, quello stronzo, quello felice, arrabbiato, triste, quello bambino. Ho conosciuto un ragazzo maturo che mi parlava con gli occhi lucidi della casetta costruitagli dal nonno, un ragazzo vulnerabile, che io so che non vede l'ora di affidare il peso di metà cuore suo ad un'altra persona, per condividerlo e vivere con più leggerezza. Ho visto parti di te Harry, che credo nemmeno i tuoi migliori amici abbiano visto, come sicuramente sarà successo a parti opposte. Non abbiamo più motivo di nasconderci dietro le nostre insicurezze e le nostre paure, godiamocela questa vita Harry, godiamoci questa cosa che c'é tra di noi perché un giorno potrebbe essere troppo tardi e potremmo pentircene amaramente. Qualsiasi cosa ci sia tra di noi io non voglio perderla".

Finisco di parlare e noto che Harry per tutto il tempo é rimasto a contemplare il cielo notturno: chissà a cosa starà pensando in questo momento il mio dolce incasinato. Prendo un respiro profondo e continuo a parlare.

"Possiamo essere ciò che vuoi, possiamo essere anche solo amici Harry, ma non sbattermi di nuovo fuori dalla tua vita, non lo sopporterei di nuovo".

Dopo qualche minuto di silenzio vedo il corpo di Harry, illuminato dai bellissimi raggi della luna, voltarsi lentamente verso di me; sembra un po' sconvolto e provato dalle nostre parole, ma dopo aver preso un respiro profondo si gira completamente verso
di me:

"Io e te non potremo mai essere amici bimba, ogni volta che ti ho attorno il mio mondo inizia a girare al contrario".

A grandi falcate, in due passi, é subito da me. Mi spinge di schiena sul materasso morbido del letto e mi bacia. Con amore, sofferenza, felicità e consapevolezza. Quella consapevolezza che ha tardato ad arrivare, ma che finalmente é arrivata.
Lo amo, amo tutto di lui e se pensa che potrei lasciarlo per qualcun altro, allora non ci ha capito niente.

Harry

Con la sua delicatezza quasi insopportabile, con le sue labbra carnose e rosee, i suoi occhi marroni come cioccolato, la sua voce dolce e candida e il suo tocco da fata, Noemi é riuscita ad entrarmi dentro, fin dentro le vene e le ossa, fin dentro al cuore come nessuno era mai stato in grado.
Non so perché proprio Noemi. Forse perché a quella maledetta festa di inizio estate l'intento di tutte le ragazze e di tutti i ragazzi era quello di accaparrarsi il partner perfetto per concludere la serata, e invece quello della mia bimba era passare un po' di tempo in compagnia delle sue amiche. O forse perché lo si leggeva da come camminava e dai suoi occhi che era speciale, magari un angelo mandato dal nonno.

É stata l'unica persona che non ha avuto bisogno di abbattere i mille muri che mi ero costruito attorno e le mille difese, perché proprio come un dolce angelo é entrata nella mia vita in punta di piedi, e con le sue bellissime ali da fata, ha volato più in alto del muro che mi circondava.

Anche l'uomo più forte del mondo ha bisogno di avere una donna al suo fianco, perché quando la vita è un casino, proprio come in una partita a scacchi, la regina protegge il re.

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