Capitolo 34

Harry

Quando ho saputo che Noemi sarebbe venuta con noi nella casa di Liam in montagna non nego che il cuore mi ha saltato di un battito; era una vita che non passavo così tanto tempo in sua compagnia e mio malgrado il mio corpo e la mia anima smaniano di vederla e toccarla. Proprio per questo quando ho saputo che sarebbe venuta a patto di non incontrarmi, ho costretto Niall a farmi fare questo viaggio in macchina con loro: so che la casa di Liam é enorme e se davvero la bimba avesse voluto non mi avrebbe incrociato nemmeno per sbaglio.
Ho cercato di mantenere un comportamento freddo e distaccato nei suoi confronti per tutta la durata del viaggio e ci proverò anche quando arriveremo a destinazione, ma lei mi rende le cose difficili perché nell'esatto momento in cui si arrende a stare con me nei sedili posteriori si addormenta, cedendo pian piano al suo istinto e adagiando la testa sulle mie gambe.

Come posso allontanarla da me se tutte le volte che la vedo il mio cuore sussulta?
Come posso ignorarla se ogni volta che sento il suo nome la mia anima si ricuce?

Devo assolutamente trovare il modo di allontanarla il più possibile da me, cosicché entrambi possiamo continuare con le nostre fottute vite.

Arrivati a destinazione si rende conto di essere stata appoggiata a me per tutto il viaggio e un rossore si propaga sulle sue guance; evitando di fare commenti prendo i miei bagagli ed entro nella villa gigantesca del mio amico.
Sistemati i pochi vestiti nella camera da letto mi preparo mettendomi la mia amatissima tuta da sci.
Esco di camera aspettando i ragazzi quando sento Noemi e Sofia discutere perché la bimba vuole rimanere a casa data la sua inesperienza sulla neve.

Una volta pronti ci dirigiamo alla base della montagna per prendere la funivia che ci avrebbe portato fino alla cima; la faccia di Noemi é talmente paonazza che sembra abbia appena visto sette fantasmi tutti insieme. Ammetto che mi fa pena, quindi mi avvicino cercando di distrarla dall'avventura che la sta aspettando.
Nel tragitto che percorre la funivia prometto a Noemi che l'avrei aiutata, le avrei insegnato quelle piccole tecniche per riuscire a rimanere almeno in equilibrio, e nonostante le mie battute poco divertenti e tanto provocatorie sembra rilassarsi.

Arrivati alla vetta partiamo insieme mentre io cerco di rimanerle dietro urlandole le varie mosse che deve fare per schivare persone, alberi, dirupi.
Questa ragazza é tanto imbranata quanto fantastica; la adoro quando siamo così, tranquilli e spensierati anche se lei non lo saprà mai, e continuerà a vedere la parte stronza e menefreghista della mia anima.

Stiamo per arrivare esattamente alla fine della pista quando vedo il suo corpo atterrare al suolo come una pera caduta da un albero; cercando di trattenere le risate mi avvicino a lei, ma quando mi rendo conto che ancora non si é alzata un velo di paura si insinua nelle mie vene.
La sua caviglia non é messa nel migliore dei modi, quindi dopo aver rassicurato i nostri amici torniamo a casa.
La prendo in collo portandola su per le scale, ma quando mi indica la porta della sua camera da letto un lampo stiletta nella mia testa: Noemi ha scelto la stanza esattamente accanto alla mia; mi avrà visto o sarà un segno?

É da tanto che non mi diverto a darle noia, per questo decido di portarla nella mia stanza invece che nella sua.

« Lo so bimba, infatti é mia »

La mia risposta fa rabbrividire il corpo della mia morettina.

« Dai Harry lasciami andare »

« Oh bimba non credo proprio. Adesso ti curerò la caviglia e ci faremo compagnia a vicenda. Ho già in mente qualche gioco da fare per passare il tempo ».

Le guance di Noemi arrossiscono nel giro di pochi secondi e una risata di tutta pancia esce dalle mie labbra.

« Sei il solito stronzo pervertito Harry ».

La maggior parte delle ore che passiamo insieme il pomeriggio é concentrata sulla caviglia e sul film che mi ha costretto a guardare: Neverland.

Con mia grande sorpresa scopro che mi piacciono i film e non l'avrei mai detto, soprattutto quelli il cui genere é familiare o drammatico.

A circa metà del film Noemi si avvicina più del dovuto al mio corpo e muovendosi mi tocca una parte troppo sensibile al suo tocco:

"Bimba..." la ammonisco.

"Scusa Harry, non volevo" mi risponde timidamente.

"Ho in mente metodi di gran lunga migliori per farti perdonare"

"Harry non..."

Non le lascio il tempo di finire la frase che la mia bocca incontra la sua donandole un bacio appassionato, tormentato, deluso.
Era da tempo che non sentivo il sapore della sua carne, che non toccavo la morbidezza della sua pelle e il calore del suo corpo. Era da tempo che non mi avvicinavo così tanto alla bimba e farlo adesso di punto in bianco sono sicuro che mi incasinerà le idee.

Carico di passione e desiderio la spoglio dei pantaloni e della maglia lasciandola solamente con l'intimo. Il suo corpo, le sue forme, sono tutto ciò che possa esistere per me di arte.
Non mi dilungo nemmeno tanto per donarle piacere, non la soddisfo con preliminari che smania di avere; mi spoglio anch'io dei miei vestiti e rimandando completamente nudo mi posiziono tra le sue gambe pronto per penetrarla: al primo colpo un grido riempie la stanza, seguito da ansimi a volte più profondi, altre volte meno.
L'amplesso dura meno del previsto; mi ci voleva lei per tornare ad essere eccitato quanto lo ero un tempo?
Tra le urla della mia bimba e la voce roca che esce dalla mia bocca per gli sforzi, veniamo insieme dopo diverse penetrate di ritmo sostenuto.
Entrambi ci buttiamo nel letto stanchi dal sesso forte e selvaggio che ci siamo concessi poco fa mentre un brontolio proveniente dalla pancia di Noemi mi ricorda che é tardi e ancora non abbiamo cenato; prendo il telefono per ordinare due pizze mentre leggo il messaggio che mi ha scritto Niall.

"Io, Sofia e gli altri andiamo a mangiarci un boccone qui in città, torneremo tardi non ci aspettate svegli".

Comunico a Noemi che i nostri amici non sarebbero rientrati e ordino le pizze che nel giro di venti minuti arrivano. Ci sediamo sul letto e come due innamorato addentiamo le pizze mentre finiamo di vedere Neverland. La caviglia della bimba sembra che stia meglio, il gonfiore non c'é quasi più e riesce a muoverla con più facilità rispetto ad oggi.

Finito di cenare decido di farmi una doccia: lo sport di oggi, la camminata fino a casa con Noemi in braccio e il giro di sesso di poco fa hanno messo a dura prova il mio fisico seppur scolpito.

"Vado a farmi una doccia, aspettami qui se vuoi".

Informo Noemi e mi dirigo in bagno aprendo il getto del doccino. Quando mi spoglio noto dei segni rossastri sulle mie braccia, segni che mi ha lasciato la bimba selvaggia che ora é seduta sul mio letto; segni che mi ha lasciato la bimba selvaggia che mi ero ripromesso di non cercare più e di cancellarla dalla mia vita.

Sono stato un vero coglione a cedere al mio istinto e dovevo mantenere fede alle promesse che mi ero fatto: basta delusioni, basta amori e basta soprattutto dare fiducia a persone che non siano i miei amici. Adesso dovrò tornare di la e cacciarla, trattarla male e farla allontanare da me cosicché entrambi possiamo riprendere le nostre strade completamente separate.
Mi dispiace farle del male, ma questo é l'unico modo che conosco per proteggere me stesso.

Quando esco dal bagno, dopo essermi lavato, maledetto, incolpato e quasi picchiato da solo per il comportamento stupido che ho avuto, sono pronto a sbatterla fuori dalla porta della mia camera.

"Vatt..."

Non finisco la frase.
Non posso finire la frase: Noemi se ne sta distesa nel mio letto mentre dorme come un angioletto.

Possibile che non ne faccio una giusta? Ci penserò domani a far tornare le cose come erano, per adesso però cerco di riposarmi.

Aveva questo modo di proteggere i suoi sentimenti sotto strati di cinismo e ironia: a volte ci riusciva così bene da farli languire nell'ombra finché erano perduti.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top