Capitolo 13

CONTENUTI ESPLICITI🔞⚠️

Noemi

Siamo sdraiati sul letto e io sono senza maglia; nessuno, se non in costume, mi aveva mai vista così esposta.
Sento la mano di Harry scorrere per il tutto mio busto mentre mi accarezza le curve.
La sua mano piano piano arriva alla zip dei miei pantaloni; ancora una volta con lo sguardo fisso su di me chiede il permesso di poter procedere. Acconsento e mi sbottona i pantaloni facendoli scivolare sulle mie gambe, fino a farli finire per terra insieme alla maglia.
Sono sollevata dal fatto che la stanza sia buia: non ho mai accettato del tutto il mio fisico.

Poco dopo Harry si alza sopra di me togliendosi a sua volta la maglia che anch'essa cade sul pavimento.
Mi concedo un attimo per ammirare il corpo di Harry, è stupefacente.
Non staccando gli occhi dai miei, la sua mano arriva sopra le mie mutandine, accarezzandomi in un punto che scopro essere sensibile.
Senza sforzo le abbassa continuando a massaggiarmi, sempre con più insistenza.
Non avevo mai provato sensazioni del genere e un sospiro mi esce dalla bocca quando affonda un dito dentro di me.

"Ti piace?". Chiede Harry.

Non so se io abbia o meno la forza di rispondere, ma dopo un pochino di trance lo faccio.

"S-si". La mia voce esce tremante e percepisco le mia guance accaldare

Entra ed esce ad un ritmo costante e quasi il mio corpo chiede di più.
Aiutata dai fianchi mi spingo contro di lui, cercando di farglielo capire.

"Cos'è che vuoi?". Mi domanda Harry con un ghigno in faccia.

"H-Harry".

Non riesco a pensare lucidamente, non riesco nemmeno a parlare.

"Dimmelo, cos'è che vuoi?".

Non molla la presa.

"Di più, per favore".

La mia voce è un sussurro e tutto ciò che è udibile nella stanza sono i nostri respiri un po' affannosi di desiderio, un po' per il calore e un po' per l'eccitazione che cresce tra di noi.
Harry esce da me entrandoci di nuovo con più prepotenza, aumentando il ritmo e aggiungendo un altro dito.
Le mie mani, che prima erano sui suoi bellissimi capelli riccioli, adesso stanno stringendo con un pugno le lenzuola del suo letto.

Vedendomi in questo stato, aumenta sempre di più il ritmo fino a farmi tremare le gambe e non appena lo nota, estrae subito le dita.

"Non ancora cerbiatto".

Rimango un po' delusa fino a che non capisco le sue intenzioni.
Noto dopo poco che si sta abbassando i pantaloni, facendoli finire nel pavimento assieme a tutti gli altri vestiti.
Si sdraia accanto a me e noto un rigonfiamento nei suoi boxer.

L'ansia mi sta mangiando viva, non ho mai toccato un ragazzo e un ragazzo non ha mai toccato me, non sarò in grado di soddisfarlo, non fino in fondo.

"Sei sicura?". Mi chiede.

Sono sicura?

Non lo so nemmeno io, però mi fido di lui. Mi fido e in questo momento non vorrei essere con nessun altro.

"Si". Rispondo, nonostante le mie incertezze.

Essendo inesperta, mentre la mia mano si dirige verso la sua erezione, trema.
Harry è andato a letto con tante ragazze e io sono sicura di non essere al pari nemmeno di una di loro.
Come se mi avesse letto nel pensiero Harry mi tranquillizza.

"Ei, rilassati, se non te la senti non fa niente. Non penso di aver provato mai sensazioni simili con nessuna ragazza. Prima si trattava solo di divertimento ma con te tutto è diverso".

Gli occhi diventano lucidi per la confessione di Harry: nessuno mi aveva mai fatto sentire tanto spacciale con solo poche parole.
Gli credo, il suo sguardo e la sua voce sembrano sinceri.
Cerco di farmi un po' di coraggio e afferro con decisione l'erezione.
Non sapendo perfettamente come muovermi, Harry mi guida per un piccolo momento con la propria mano.
Quando nota che ho preso il ritmo, mi lascia fare.
Sospiri affannosi lasciano la sua bocca confermando i miei movimenti, ora delicati, ora più decisi.
I nostri occhi non si sono lasciati nemmeno per un secondo, segno di trasparenza e di lealtà.

Gli occhi sono sempre stati una parte importante per me.
Dagli occhi di una persona, puoi capire tante cose. Ed io negli occhi di Harry, di quel verde smeraldo che sembra una pietra preziosa, leggo si tanto dolore, leggo amarezza, rabbia, delusione e frustrazione, ma la cosa più importante e quella che quasi nessuno si sarà soffermato a studiare è l'amore.
L'amore che una persona, se rassicurata, se aiutata, esterna da un momento all'altro facendoti rimanere di stucco; quell'amore passionale, vero anche se tormentato.
E io so che Harry è tormentato, ma se lui rimarrà con me, io non avrò paura.

Ti terrò sempre stretto tra le mie braccia, fino a quando tu lo vorrai.

Harry

Per la prima volta nella vita, sento che ciò che sto facendo insieme a Noemi non è solo divertimento.
Per quante volte sia andato a letto con le ragazze, tante e per tanto tempo, nessuna di loro mi ha mai fatto sentire così tanto vulnerabile come il tocco della mia brunetta; non so cosa mi stia succedendo ma penso che in poco tempo riuscirò ad accettarlo.
Stare con lei mi fa stare bene, riesce a tenermi su quando sto per precipitare nel mio baratro buio.
Mai nessuno ne è stato in grado, ma lei, contraddicendo i miei pensieri, non mi ha mai abbandonato.
Forse è anche per questo che è diventata l'unica persona importante per me, nessuno prima d'ora ha mai cercato di controbattere qualsiasi cosa io dicessi, nessuno mai ha avuto il coraggio di fare la faccia tosta nei miei confronti e nonostante lei avesse paura di me mi ha sempre tenuto testa.
Nessuno ha mai provato realmente ad entrare nel mio mondo e nonostante le facessi male, nonostante le facessi paura, lei non ha abbandonato il suo obiettivo.
Lei mi piace.

Non ho staccato per un secondo gli occhi dal suo bellissimo corpo: credo che nessuno l'abbia mai vista così e questa cosa mi piace, mi rassicura e mi eccita.

Noemi è mia e di nessun altro.

Il suo dolce e innocente tocco su di me provoca sensazioni indescrivibili, il mio corpo sotto al suo cede e perdo il controllo dei sensi.
Non è mai successo: di solito sono io quello che comanda e quindi colui che riesce a ribaltare la situazione a proprio favore, ma con lei tutto sembra andare nella direzione opposta e questa cosa mi piace nonostante non sappia cosa un domani accadrà.

Sono pronto?
Sarò in grado di affidarmi ad una persona?
Sarò in grado di fidarmi di una persona di nuovo? Posso rischiare?

Tante cose brutte l'esperienza con mio padre mi ha lasciato, ma la più brutta è stata e sarà sempre la perdita di fiducia. Non mi fido più di nessuno.
Mi volterà le spalle quando le cose si faranno più complicate?

Sto per arrivare al culmine quando getto la mano contro il suo corpo, tornando con un ritmo regolare a stuzzicare quella parte che ho scoperto essere sensibile.
Nonostante la sua innocenza, nonostante sia la sua prima volta non è male.
Anzi, proprio perché è lei è tutto magicamente perfetto.
Sono contento di essere il primo.

Dopo qualche minuto veniamo insieme, ci gettiamo nel letto cercando di regolarizzare i nostri respiri che fino ad ora erano diventati un unico suono.
Non mi basta, voglio di più, voglio sempre di più, ma cerco di trattenere i miei impulsi perversi di sbatterla a pancia sotto nel letto e prendermi di lei tutta l'innocenza e la purezza che si é custodita con tanta gelosia.

Noemi

A volte succedono cose strane,
un incontro,
un sospiro,
un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore.
Il resto arriva da solo.

Questa sera con Harry l'intimità ha raggiunto un altro livello e non tanto perché ci siamo visti vestiti di niente, non tanto perché ci siamo permessi di toccare i nostri copri nudi.
Questa sera la nostra intimità ha raggiunto un altro livello perché la nostra nudità ha rivelato insicurezze, paure, ha rivelato amore, dolcezza.
Ci siamo spogliati poi, non solo dei vestiti, ma di tutti i nostri dubbi, dei nostri dolori. L'intimità raggiunta in questo modo, vale più dell'intimità derivata dal sesso.

Mi volto verso Harry che mi guarda un po' preoccupato.

"Tutto ok?". Mi chiede.

Un sorriso si fa largo sulle mie labbra, adoro quanto a volte questo ragazzo possa essere dolce e trasparente.

"Si, tutto bene". Il sorriso non lascia il mio volto;

Notando la mia tranquillità Harry si rilassa, mostrandomi le sue bellissime fossette.

"Adoro le tue fossette". Mentre pronuncio queste parole un rossore prende spazio nelle mie guance.

"Io adoro te, noi, quando siamo così, in pace".

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi non essendo più in grado di mantenerlo, la sua mano conduce il mio viso a rialzarsi facendo appoggiare il mio sguardo su di lui.
Il poco spazio rimasto tra di noi viene annullato da Harry che poggia le sue labbra rosee e gonfie a causa dei tanti baci sulle mie.
Sussulto non essendo abituata a questo comportamento del mio ricciolo ma ben presto mi abituerò a questo suo lato dolce.

Prendo il telefono per guardare che ore sono e scrivere a Sofia che stanotte non sarei tornata a casa, quando noto un messaggio.

Se vuoi vivere la tua bellissima storia d'amore ti conviene presentarti domani nel vicolo presente vicino al tuo posto di lavoro. Se non ci sarai, non oso immaginare cosa succederà ne a te, ne al tuo amichetto dagli occhi verde smeraldo.
Ci vediamo alle 22.

Anonymous

Mi si gela il sangue nelle vene ma cerco di ricompormi il prima possibile per non far notare ad Harry il mio sguardo impaurito: stranamente, per la prima volta nella mia vita riesco a mascherare le mie emozioni.
Non voglio metterlo in pericolo, non voglio che gli succeda niente di male: rischierò per lui e domani mi presenterò in quel posto ad aspettare non so chi, per non so cosa.
Metto via il telefono in meno di due secondi e mi volto verso Harry che con uno sguardo interrogativo mi fissa da non so quanto.

"Tutto bene cerbiatto?" Mi chiede; sembra preoccupato ma cerco di rassicurarlo.

"Si tutto bene non ti preoccupare; ho scritto a Sofia che stanotte non sarei tornata, ma evidentemente nemmeno lei sarà a casa stanotte".

Lo guardo con un sorriso a 32 denti.

"So che è con Niall, cosa c'è tra i due?". Mi chiede Harry: è super curioso!

"Beh sinceramente non lo so nemmeno io, Sofia non è una che si apre subito su queste cose. So solo che la maggior parte delle notti durante la settimana è come se vivessi da sola in quella villetta".
Gli dico sorridendo.

"Avresti potuto chiamarmi". Con un ghigno sulle labbra pronuncia queste parole.

Scoppio a ridere e lui con me. Era da tempo che aspettavo un momento così con Harry e sapevo che sarebbe arrivato.

Harry

Non credevo di potermi sentire così tanto a mio agio con una ragazza che dopo essermela quasi portata a letto sarebbe rimasta lì con me, tutta la notte.
È la prima volta che succede, mi sembra tutto quanto un po' strano ma lo accetto.
Voglio provare questa nuova esperienza con Noemi, sono pronto.
Non riesco a stare lontano dalle sue labbra, è come se ogni volta che mi stacco loro chiamassero il mio nome, perché anch'esse hanno bisogno del mio tocco costantemente.
Noemi riesce ad esternare tutti i miei sentimenti più sinceri, la parte buona di me, che credevo avessi perso.
In un certo senso, mi ha fatto ricredere di me stesso, ha sempre creduto che in me ci fosse qualcosa di buono quando nemmeno io lo facevo più.
Lei lo ha fatto al posto mio e in questo modo
mi ha dato la possibilità di riscoprirmi, di sapere che anche io, che anche la mia vita vale qualcosa.

Mentre prende il telefono per scrivere a Sofia noto nel suo sguardo una scintilla di paura, che ben presto lascia spazio a stanchezza.
Cerco di non farle notare che ho capito che qualcosa non va e continuiamo la nostra serata.
Le porgo una delle mie magliette bianche da usare come pigiama,
ma prima..

"Harry posso usare la tua doccia?". Wow.
Cerbiatto mi sorprende sempre di più, non è timida come una volta.

"Certo". Le dico con un ghigno sulle labbra.

Quando si alza per andare in bagno la seguo: poco prima di entrare si volta verso di me.

"Che fai?" Mi chiede con agitazione nella bocca.

"Vengo con te, ovvio".

L'ironia è percepibile, ma sembra non capirla.

"Non ci pensare nemmeno, tu aspettami lì". Mi dice, indicandomi il letto.

Con sguardo divertito e deluso allo stesso tempo mi allontano lasciandole un po' di intimità.
Prendo il telefono per controllare se ho qualche messaggio non letto e ne trovo uno: la rabbia che cresce dentro di me mi percorre tutto il corpo.
Con i miei amici, che anche loro sono stati informati di questi messaggi anonimi che mi arrivano, stiamo cercando di scoprire chi ci sia dietro a questo scherzo spiacevole.

Le cose stanno iniziando a prendere forma non ti preoccupare, in poco tempo riuscirò ad ottenere la mia vendetta. Dopodiché, non mi vedrai ne sentirai più. Riuscirò a strapparti ciò che di più ami in questa vita, o perlomeno, una parte.
Mi basta quello.

Anonymous

Non so questo messaggio cosa significhi, ma so che le uniche persone importanti per me sono i miei amici e Noemi.
Cazzo, Noemi.
E se parlasse di lei? Non posso permettermi che le faccia del male, non adesso, mai.
La proteggerò, ci riuscirò.
Nessuno mai nella vita ha osato mettersi contro me e i miei amici, anche solo per le brutte voci che girano su di noi: questa persona, ci conoscerà tutti?
La conoscerò anche io?

Queste domande mi tormentano fino a quando una porta si apre.
Quando Noemi esce dal bagno con la mia maglia bianca che la copre fino a metà delle cosce, noto che si è legata i capelli in una coda alta.
I suoi lineamenti dolci, il suo viso perfettamente disegnato, con quegli occhi che ti tolgono il respiro con un solo sguardo e con quella maglia che le fa da vestito, sembra una Dea.

La mia Dea.

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