Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita

*15 agosto 2025 – un mese dopo*

Alex si svegliò di soprassalto, qualcuno stava bussando insistentemente alla sua porta. Ancora assonnata la ragazza andò ad aprire, e si trovò davanti Alice in lacrime, la fece entrare, inforcò gli occhiali e osservò la sveglia che aveva sul comodino, segnava le 3:30 del mattino. Cosa aveva Alice da essere così disperata alle tre del mattino? La bionda, nel frattempo, si era seduta sul letto, e continuava a singhiozzare, Alex notò che stringeva in mano un pezzetto di plastica, al buio della stanza non riuscì a capire di cosa si trattasse, tuttavia dedusse che quel piccolo oggetto doveva essere la causa del malessere dell'amica. "A-A-Alex" Alice era talmente scossa dai singhiozzi che neanche riusciva a parlare, Alex si alzò dal letto e andò a recuperare un bicchiere d'acqua e dei fazzoletti per la bionda, che nel frattempo pareva essersi un po' tranquillizzata, buttò giù l'acqua tuta d'un fiato e poi parlò "io s-sono incinta" "quando l'hai scoperto?" "l-la settimana scorsa, a-avevo un ritardo, e n-non s-stavo bene, q-quindi h-ho f-fatto il t-test" Alice riprese a singhiozzare "ma è una cosa bellissima, perché piangi? Luca lo sa? Di quanto sei incinta?" Alex tartassò l'amica di domande "L-Luca sono t-tre s-settimane che è freddo e d-distaccato. I-io non so più che fare, è una cosa bellissima questo piccolino, però come lo dico a Luca se quando gli chiedo di passare del tempo da soli mi dice che ha da fare?" "stasera c'è la festa di ferragosto no? Ecco diglielo lì, se hai bisogno di supporto ti darò una mano, stai tranquilla" "i-io non sono sicura di volerlo tenere" ad Alex venne un colpo al cuore "certo che lo terrai!" "m-ma s-se luca n-non..." "non dirlo neanche per scherzo! Luca ti ama da impazzire" Ali abbracciò Alex "come fai ad essere sicura che lo accetterà?" "tu vorresti tenerlo?" "certo!" "e allora lui non farà nulla per impedirtelo" Ali sorrise, poi all'improvviso si alzò e si fiondò in bagno a rigettare pure l'anima, Alex si inginocchiò di fianco a lei e le passò dei fazzoletti e un bicchiere d'acqua, poi, quando Ali si fu ripresa e seduta con le spalle appoggiate alla porta del bagno, si avvicinò alla pancia dell'amica e sussurrò "ei piccolino, benvenuto in famiglia, e vedi di non fare star male la mamma che sennò poi mi devo sorbire io i suoi sbalzi ormonali e le sue voglie di cioccolato bianco quando papà è a correre in qualche parte remota del mondo. La zia è sicura che sarai un campioncino, però ora fai il bravo, che ti aspettano ancora nove mesi lì dentro. Zia Alex non vede l'ora di spupazzarti e di viziarti" "ALEX!!!" Ali scoppiò a ridere " punto uno, come fai ad essere sicura che sia un maschio? Punto due, non lo lascerò solo con te neanche un secondo, ho paura di quelli che potresti farne" " punto uno, non so, ma sento che sarà un maschietto. Punto due, piccolino stai tranquillo la mamma è solo gelosa" le due amiche scoppiarono a ridere e si abbracciarono forte. Dormirono abbracciate nel letto della mora fino a mattina inoltrata, quando Vale entrò senza troppe cerimonie nella stanza e aprì le tende urlando "SORGETE E BRILLATE RAGGI DI SOLE, E SCENDETE CHE GIÙ DI SOTTO CI SERVE IL VOSTRO AIUTO PER PREPARARE PER LA GRIGLIATA!" Alex e Alice si tirarono le coperte in faccia e lanciarono alla cieca i cuscini contro Vale, e a giudicare dai lamenti che arrivarono dall'uomo in piedi davanti al letto avevano pure fatto centro. Vale strappò le coperte dalle ragazze e poco mancò a che le tirasse per i piedi giù dal letto, ma le due si alzarono a sedere, con due visini molto assonnati e con delle borse sotto agli occhi che avrebbero fatto invidia a Gucci, Louis Vuitton e Prada messi assieme. Le ragazze si vestirono e scesero in cucina, dove trovarono il delirio: Bez e Cele avevano fatto fronte comune con le palette delle mosche contro Mig, che cercava di mangiarsi le tartine che avevano preparato, nonostante fossero le dieci del mattino; Stefano e Franco stavano cercando di tagliare delle cipolle, imprecando perché gli bruciavano gli occhi; Pecco e Nicco stavano documentando il tutto con i propri telefonini. Di Luca invece nessuna traccia. Le due ragazze si guardarono e capirono che con quei sette in cucina non sarebbero riuscite a combinare nulla, quindi dopo un finto attacco di tosse per farli accorgere della loro presenza, li cacciarono tutti fuori dalla cucina a preparare i tavoli e la griglia per la sera, e si misero a controllare cosa di commestibile avevano preparato i ragazzi. Decisero che, oltre alle cose per quella sera dovevano preparare pure qualcosa per il pranzo, ed optarono per una pasta fredda con pomodorini (dato che i ragazzi ne avevano aperti fin troppi per le bruschette) tonno, mais e prosciutto cotto a cubetti. In meno di due ore avevano fatto circa il doppio di quello che i ragazzi avevano combinato mentre loro erano ancora nel mondo dei sogni, avevano imparato a difendersi dagli attacchi di Mig ai vassoi delle tartine e avevano preparato circa quattro ciotole di pasta fredda par il pranzo. Verso l'una le due ragazze erano riuscite a preparare pure una torta al cioccolato e due teglie di tiramisù, e uscirono dalla cucina brandendo due cucchiarelle di legno e urlando "A TAVOLA BRANCO DI SFATICATI" Mig, come da prassi, fu il primo a mettersi in fila per ricevere il pranso, e il primo a mangiare. Le due ragazze restarono a mangiare in cucina, usando come scusa il fatto che se fossero uscite al sole probabilmente sarebbero svenute, e si godettero un pranzo in santa pace tra donne.

Nel pomeriggio fu vietato a chicchessia di entrare nella cucina, dato che le ragazze avevano chiuso la porta a chiave, chiave che custodivano gelosamente come il ciondolo di una delle tante collane che portavano al collo. Dato che non avevano nulla da fare decisero di andare a fare shopping, e, armate di cappellino e occhiali da sole, salirono sul pullman che le portò a Cattolica, e si addentrarono per le strade del centro città. Comprarono un po' di tutto: da pantaloncini e canottiere, ai vestiti che sarebbero serviti a Alice, una volta che "sarebbe diventata una mongolfiera" come continuava a ripetere. All'improvviso la loro camminata si arrestò, per volontà di Alex, davanti ad un negozio che vendeva accessori per neonati: la ragazza aveva visto un body molto carino che sembrava perfetto per annunciare il nuovo arrivo in casa Marini, e costrinse Alice ad acquistarla. Una volta tornate al ranch, non trovarono nessuno in casa, dato che tutti erano in palestra ad allenarsi, così riuscirono ad incartare il "regalo" per Luca, nasconderlo in un armadio, insieme al test di gravidanza, e vestirsi "eleganti" per quella sera. Quando finirono di prepararsi erano circa le 18.00 e i ragazzi non erano ancora tornati. Decisero quindi di telefonargli per richiamarli all'ordine, dato che avrebbero dovuto farsi la doccia TUTTI e l'operazione, di solito, richiedeva circa due ore. Chiamarono pure Gaia, che era tornata a casa per studiare, ma che quella sera sarebbe stata dei loro per la festa, tutte le altre ragazze della combriccola avrebbero passato la serata in compagnia dei loro ragazzi, e Cate aveva ricevuto un invito per andare a Monaco da Daniel, nonostante i due non stessero assieme, erano molto legati.

Gaia arrivò al ranch prima dei ragazzi, che dovevano "smaltire quello che ancora non avevano ingerito" (parole di Vale che gli faceva da trainer), quindi le ragazze le raccontarono la novità di Alice, e la aiutarono a cambiarsi per la serata. Quando i ragazzi arrivarono, Gaia Alex e Alice li stavano aspettando con, rispettivamente, una mazza da baseball recuperata non si sa dove, un matterello e una padella in mano "ma vi sembra questa l'ora di arrivare?" Gaia si stava trattenendo dal non scoppiare a ridere davanti alle facce scandalizzate dei ragazzi "scusa, amore, la prossima volta facciamo più in fretta" Nicco cercò di abbracciarla ma lei lo tenne a distanza con la Mazza da Baseball "sei sudato, e io mi sono appena cambiata, gira al largo" "IDEM PER VOI" Alex e Alice stavano tenendo a bada i loro fidanzati con metodi poco ortodossi: il matterello era finito con poca grazia sulle mani di Bez, mentre la padella era finita sullo stomaco di Luca, e tutti e tre si allontanarono con le orecchie basse e la coda tra le gambe, e andarono a fare la doccia. Alice aspettava Luca in camera, le sue amiche la avevano convinta che se glielo avesse detto si sarebbe sentita meglio. Quando lui uscì dal bagno, con solo dei pantaloncini addosso, lei lo stava aspettando, seduta sul letto, con la scatolina in mano "questo è per te" "perché? Non è il mio compleanno" "diciamo che è una sorpresa" se si fosse fatta una foto di quel momento, Alice sarebbe stata la fotocopia dell'ansia. Luca scartò con calma il pacchettino, dentro c'era un biglietto con scritte due semplici parole "Ti amo". Lui guardò la sua ragazza con aria interrogativa: che significava quel biglietto? Ma una volta aperta la scatola, e visto il contenuto, gli occhi di Luca quasi schizzarono fuori dalle orbite per la sorpresa, e rimase ad osservare il contenuto della scatola per trenta interminabili secondi, durante i quali Alice ebbe il tempo di farsi mille paranoie, scoppiare in lacrime e credere che quel silenzio fosse una cosa negativa. "l-luca ti prego dì qualcosa" lei lo guardava con gli occhi colmi di lacrime, lui non disse nulla, solo, le prese il viso fra le mani e la baciò, la strinse forte, non sapeva cosa dire. Quella ragazza gli aveva appena fatto il regalo più bello del mondo, e lui era troppo felice, così felice che riempì il viso di Alice di piccoli bacini, e lei scoppiò a ridere tra le lacrime "sei felice quindi?" "non sai quanto, amore mio" lei si appoggiò al petto di Luca, sorridendo "ti amo" sussurrò, con la faccia ancora premuta contro il torace scolpito del suo ragazzo. Lui si abbassò all'altezza della pancia di Alice e vi lasciò tanti piccoli baci "ma ciao piccolin*, benvenuto in famiglia". Luca sorrideva, perché eraconvinto che la decisione che aveva preso, solo tre settimane prima, era la decisione migliore della sua vita, ovviamente Alice ancora non ne sapeva nulla, ma lo avrebbe scoperto quella sera. Alex e Gaia, nel frattempo, stavano facendo di tutto per tenere i ragazzi lontani dalla camera dei due neo-genitori, erano arrivate pure a proporre a Mig una tartina prima della cena, per farlo allontanare dalla porta della stanza dei due ragazzi, e, fortunatamente per loro, nessuno provò più ad avvicinarsi alla stanza di Luca e Alice.

"A TAVOLAAAA" Alex si spostava per i corridoi della casa richiamando tutti i ragazzi all'ordine con una cucchiarella e una padella per le mani, era meglio non contraddirla. Indossava un grembiule bianco macchiato di olio e pomodoro, e sotto aveva una salopette in jeans e una maglia rosa cipria, al contrario di Gaia e Alice che indossavano dei vestitini leggeri, rispettivamente azzurro e verde. Alex era felice, certo, però voleva in qualche modo riallacciare i rapporti con Celestino, insomma, in quel mese non si erano parlati, e lei non ne poteva più di stargli vicino e non parlargli, perché, nonostante i lori diverbi, lei aveva continuato a considerarlo come il suo migliore amico, e non sapeva quanto ancora avrebbe resistito in quella situazione. A cena, Alex si sedette sulla panca, di fronte alle sue amiche, che erano sedute una accanto all'altra, e con di fianco i loro fidanzati, la ragazza notò che Luca, di tanto in tanto, nel mentre che parlava con Vale e Stefano, osservava Alice con gli occhi a cuoricino, tuttavia sembrava parecchio in ansia. Affianco ad Alex si sedettero Bez, a destra, e Mig, a sinistra, certo la ragazza avrebbe preferito essere seduta accanto a Celestino, ma non poteva certo lamentarsi dei suoi vicini di posto, o meglio, avrebbe fatto a meno di Mig che le rubava il cibo dal piatto. Stranamente Alex non si ingozzò di cibo: era da qualche giorno che aveva la nausea, ma non ci aveva fatto troppo caso, dato che era una cosa che le capitava molto spesso per colpa della pressione bassa. "mi concede questo ballo, mia signora?" Alex osservò il suo ragazzo che, con una mano tesa verso di lei stava aspettando una risposta e sorrise "certamente mio signore" i due scoppiarono a ridere e si spostarono sulla pista da ballo improvvisata sul circuito del ranch; a loro si unirono pure le altre coppiette (Gaia e Nicco, Alice e Luca, Vale e Francesca) più mig che faceva l'idiota abbracciato a Cele. Luca e Alice stavano ballando al ritmo lento della musica, quando all'improvviso il ragazzo si fermò, aveva le mani di Alice strette tra le sue, gli occhi lucidi, e pareva che potesse svenire da un momento all'altro. La ragazza lo guardò con due grossi punti interrogativi al posto degli occhi e, quando lui le si inginocchiò davanti non poté fare altro che portarsi le mani alla bocca "Alice..." "si" "ma non ho neanche iniziato a parlare..." "non importa: io farei qualsiasi cosa con te" "allora, Alice, mi ero preparato un discorso, ma non so se sarò in grado di pronunciarlo, quindi andrò dritto al sodo: Alice, vuoi diventare mia moglie?" "si, certo che si" e i due si baciarono, tra gli applausi scroscianti dei loro amici. Un Vale un po' brillo urlò un "voglio i nipotini" e i due risposero "aspetta 8 mesi" e Vale, a quell'affermazione quasi svenne, rischiando di aprirsi la testa contro allo spigolo della panca in legno dietro di lui. Alex e Gaia si guardarono e iniziarono ad urlare e saltellare in giro per il giardino. Vale, ripresosi dall'emozione dell'annuncio dei due quasi-sposi, alzò il bicchiere di spumante "un brindisi a Alice e Luca" tutti, tranne la ragazza, che era incinta, alzarono il bicchiere e brindarono, non importava per cosa, bastava brindare e buttare alcool in corpo. Alex ebbe un giramento di testa, tanto che dovette sedersi sulla panca, caso vuole che fosse proprio vicino a Cele, e che lui le chiedesse "ei va tutto bene?" "s-si grazie Azzurrino, è solo la pressione che fa brutti scherzi" lei non si rese conto di averlo chiamato con il nomignolo che gli aveva dato al loro primo incontro, e nemmeno si accorse che lui, a sentire quel nome, aveva sorriso come un cretino, mentre le versava un bicchiere di acqua e zucchero; Alex bevve quel bicchiere, e si sentì un poco meglio, anche se la nausea non le era passata del tutto, e sorrise al ragazzo seduto accanto a lei, che rispose al suo sorriso, poi la prese per mano e si gettò nella mischia, sulla pista da ballo, con ancora la mano della ragazza stretta tra le sue, senza l'intenzione di mollarla, nonostante le occhiatacce di Bez, che se avessero potuto, lo avrebbero fulminato seduta stante.

Alex's space
Scusate mi sono scordata di aggiornare (di nuovo) ma per farmi perdonare oggi doppio aggiornamento (ci vediamo tra un ora su questi schermi)
Nel frattempo...
...COLPO DI SCENAAAAAAA la nostra Ali è incinta, e Luca sembra averla presa bene, nel frattempo Alex  ha risolto con Cele, e Bez pare non averla presa proprio bene.
Se questo capitolo vi è piaciuto lasiate un commento e una stellina (mi sento molto youtuber del 2015 a dire queste cose ma vi prego commentate🥺)

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