Azzurro come te, come il cielo e il mare (pt.1)
▶ Come un pittore - Modà
Quella mattina la sveglia suonò alle sei meno un quarto, ma Alex era già sveglia da almeno dieci minuti: era troppo felice di andare a Maranello, soprattutto con le sue amiche. Si vestì, cambiò le bende del polso, e si precipitò al bar a fare colazione "un cappuccino e un cornetto, grazie" non appena le sue ordinazioni furono pronte Alex prese un pullman per andare a Cattolica, dove si sarebbe incontrata con le altre. Da lì avrebbero poi preso il treno e sarebbero arrivate a Maranello nel giro di un paio d'ore. La spiaggia alle sette del mattino era deserta, e Alex ne approfittò per togliersi le scarpe e andare sul bagnasciuga a scattare un paio di foto. Quando i piedi della ragazza entrarono in contatto con l'acqua fredda del mare un brivido le percorse la schiena, ma non ci fece caso, anche perché aveva appena visto due coppie di innamorati che avrebbero meritato una bella foto ricordo: Gaia e Nelli infatti erano appena arrivati con la moto di lui, mentre Gillian e Nady erano seduti ad un bar poco lontano dalla riva con una brioches in mano e la faccia mezza sporca di zucchero. Gillian avrebbe accompagnato le ragazze fino alla loro destinazione, le ragazze non conoscevano la strada, quindi onde evitare di perdersi avevano chiamato il ragazzo, che la strada la conosceva già.
Quando arrivarono a Maranello, le ragazze si diressero subito alla sede della rossa, una volta all'interno dello stabilimento si guardarono attorno meravigliate, quando arrivarono al museo che raccontava la storia delle Ferrari, incontrarono quattro ragazze, vestite con le maglie del team, che salutarono Gillian molto calorosamente, troppo per i gusti di Nady, tanto che se la ragazza avrebbe potuto incenerire la gente con lo sguardo, le quattro malcapitate sarebbero diventate un mucchietto di polvere in meno di dieci secondi. "amore, loro sono Sara, Margherita, Martina e Eliza, lavorano nel team" Gillian presentò le ragazze, che strinsero cordialmente la mano a Nady e alle amiche alle sue spalle che si stavano trattenendo per non scoppiare a ridere per le occhiate che Nady stava lanciando alle quattro, "ragazze, lei è Nady, la mia ragazza, e loro sono le sue amiche: Cate, Consi, Gaia, Alex, Alice e Bruni" "piacere di conoscervi" le quattro ragazze sorrisero, e si offrirono di accompagnarle dai pilotini, proposta che le ragazze accettarono di buon grado, dato che il loro obbiettivo era fare una sorpresa a Robert.
Quando arrivarono nella sala adibita a "sala playstation" notarono una decina di ragazzi, molto giovani tra l'altro, che si stavano contendendo un joystick, tra di loro c'era l'obbiettivo primario della gita a Maranello delle ragazze, che presero la Bruni di peso e la spinsero verso il suo ragazzo. Lei gli posò le mani sugli occhi, e lui la maledisse in tutte le lingue esistenti a questo mondo prima di accorgersi che era lei, e lasciar perdere il joystick e baciarla appassionatamente davanti a tutti. In quel momento tutti gli occhi erano fissi sulla coppietta che si stava sbaciucchiando. La ragazza era bordeaux dall'imbarazzo, ma sorrideva sulle labbra del ragazzo. "ho capito che vi amate, ma per cortesia contenetevi, non voglio diventare zia troppo presto" Alex interruppe quel momento così romantico in un modo degno di Mig, e scoppiò in una fragorosa risata, quando, solo per darle fastidio, Gillian prese per il fianchi Nady, la condusse al centro della sala e la baciò. "vabbè scusate, ma qui manca la coppia più bella dell'Accademy" disse un ragazzo alto e biondo, che poco dopo si sarebbe scoperto essere Mick Schumacher, prendendo per mano Martina e facendole fare una piroetta, un casquè e infine posando le sue labbra su quelle della ragazza. Alex notò che le ragazze che avevano conosciuto al museo si stavano nascondendo dietro al loro gruppo, probabilmente avevano paura che i loro ragazzi avrebbero fatto più o meno la stessa cosa che aveva fatto Mick con Martina. Tuttavia, dopo un primo momento di imbarazzo, Sara e Margherita uscirono allo scoperto, e Callum non esitò a prendere per sé la prima e portarla sul divano. Margherita invece non venne reclamata da nessuno, purtuttavia, chiunque avesse avuto un paio di occhi funzionanti, avrebbe notato gli sguardi che lei e Marcus si lanciavano, e a proposito di sguardi, nessuno dei componenti di quella banda scalcinata si accorse del fatto che Consi era stata completamente rapita dagli occhi scuri di Dino. I due si guardavano con un sorriso ebete dipinto sulla faccia, e a Consi sembrò che il tempo si stesse fermando a quel momento quando lui le passò accanto e le sfiorò una mano con la sua. La pelle della ragazza pareva di fuoco dopo il contatto con la mano di Dino, e lei si chiese se e quanto fosse arrossita, dal momento che si sentiva la faccia in fiamme. Cate, che si era stufata di quel teatrino, guardò le ragazze senza moroso accanto a lei, e tutte si capirono in un secondo, presero le loro bottigliette d'acqua e le stapparono, poi, in punta di piedi, si misero una alle spalle di ogni coppia e rovesciarono qualche litro d'acqua sulle teste dei malcapitati urlando "ABBIAMO FAMEEEEEEEEEE". Tutto quello che successe dopo fu il delirio: tra le urla di Bruni, che si lamentava che le avevano inzuppato la maglia bianca, e sotto aveva l'intimo scuro; Mick e Robert che si misero a rincorrere Alex e a farla morire di solletico; Callum che si lamentava dei capelli bagnati peggio di un bambino a cui avevano tolto la caramella; e le risate di Cate e di chi la scena la stava osservando dall'esterno, nessuno si accorse del fatto che nella stanza era appena entrato Mattia Binotto, che si guardò intorno e poi si tirò una manata sulla fronte borbottando "ma qualcuno di normale tra quelli che lavorano qui no?" per poi urlare un "Callum Illot, ti cercano in factory. E voi tutti, mettete in ordine questo disastro prima di subito".
Quel giorno, le sei amiche di Cattolica divennero le dieci ragazze del motorsport, nessuno poteva fermarle, e neanche nessuno voleva fermarle. Erano il gruppo di amiche più bello che ci fosse, senza contare che presto si sarebbero aggiunte al gruppo altre quattro ragazze: Lucrezia, che ora era a Monaco, Alice, che ra un'amica di Lucre e che, a quanto pareva, faceva parte del paddok da circa 2 anni come WAGS, Anastasia, la ragazza che avevano conosciuto a Monaco, al tempo della laurea di Lucre e Chiara, un'amica di Alice, conosciuta nel paddok. Alex, dal canto suo, era felice di avere delle amiche pronte a scalare l'Everest senza ossigeno per lei, e lei sapeva che avrebbe fatto lo stesso per loro.
Quella sera si trovavano tutti sdraiate su un prato ad osservare le stelle, non servivano parole, tutto quello che dovevano dirsi se lo dicevano con uno sguardo, e Alex, guardando tutte le coppiette che c'erano (compresa quella Dino-Consi, che non si sapeva quando e come si erano messi assieme), si rese conto che le mancava stare tra la braccia del suo Marco. Avrebbe voluto abbracciarlo forte e dirgli quanto lo amava, ma avrebbe dovuto aspettare ancora una settimana...o forse no.
Alex's space
Ieri ho scordato di aggiornare...per farmi perdonare oggi doppio aggiornamento☺
Ci si vede alle 21.00 miei piccoli raggi di sole🌻
(per chi volesse ho aperto un profilo instagram dove vi spammerò un po' di foto e dove vi farò qualche spoiler delle storie. Se volete seguirmi sono @_disagio_di_alex )
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