Capitolo 9: Libri
[Ib's Pov]
[Nel capitolo precedente...
<Il nome del dipinto è...>]
...Forgotten Portrait> anche se ho provato a dirlo forte la mia voce diventa uno stridulo.
Ma la porta sembra capire e si apre.
Entro e mi trovo nella biblioteca immaginata.
Sono molti ripiani; ma più che altro pieni di scatole con su scritti "Colori da buttare" e degli album. Solo un terzo della roba lì sarà libri.
E sono comunque tanti.
Vado subito verso il fondo, come attratta da qualcosa, e pesco un libro dalla copertina di cuoio nero con su scritto elegantemente a caratteri d'argento "Dipinti scomparsi".
Il titolo mi incuriosisce e lo apro subito.
La prima pagina dice che saranno presentati dei dipinti rubati subito dopo la loro prima mostra; che quindi furono visti una sola volta.
E che oltre al disegno ci sarà una breve descrizione di come è fatto e come fu giudicato ognuno.
Inizio a sfogliare le pagine ma le trovo più che altro vuote con solo il titolo: Togheter forever, Goodbye e Painting's demise.
Le pagine non sono proprio vuote, di quel bianco della carta pulita, sembra che qualcuno ci abbia messo sopra un quintale di bianco e le parole scritte sotto non si riescono a leggere.
"Che inutile che è questo libro!" penso scocciata.
"Senza descrizione dei dipinti o l'immagine questo libro è buono solo per essere bruciato"
Lo sto per rimettere a posto.
Noto però che le ultime quattro pagine non sono del tutto bianche e che si riesce a leggere nelle prime due:
"The choise of love"
Questo dipinto dal titolo farebbe pensare ad una idilliaca scena con degli amanti in fuga; ma non è proprio così. Tra i due c'è molta differenza di età e il maschio rimane indietro a combattere mentre la ragazza scappa via non importandosene. Fu poi spiegato dall'artista che la ragazza, se si notava bene, aveva delle piccole lacrime agli occhi per significare che quell' abbandono la feriva ma che il suo amato l'avrebbe voluta libera.
E nelle ultime due:
"From the darkness born the light"
In questo quadro viene raffigurato il contrapporsi del bene contro il male col secondo vinto. Questo quadro fu molto gradito e subì molto scalpore quando fu rubato.
"Sono a punto e a capo! Ne so quanto prima!" rabbiosa ficco il libro con forza nello scaffale e do' un calcio ad una libreria.
Ne cade giù un libro con su scritto:"Curiosità nascoste nei dipinti di Weiss Guertena".
"Questo mi interessa molto" penso felice.
"Spero solo che non sia come l'altro!" prego interiormente.
Apro il libro, lo sfoglio e noto che tutte le pagine sono scritte.
La prima pagina dice:
Nel dipinto "Uguali" o detto ironicamente da Guertena "L'uno tra i mille" ha un difetto.
L
'uomo più in alto a destra ha un occhio azzurro e uno scuro; Guertena disse che era perché aveva finito la pittura ma si potrebbe supporre che l'abbia fatto per vedere chi ha l'occhio preciso ed è molto realista
Solo chi è estremamente preciso e coi piedi per terra può notarlo.
Alcuni non lo hanno nemmeno notato dopo che gli è stato detto dove si trovava.
Sinonimo del fatto che vivono nel loro mondo o che si disinteressano dei particolari; notando solo le cose più grandi."
Chiudo il libro emozionata.
Finalmente posso andare avanti! Finalmente posso uscire da questa schifosa area!
Grazie a non so chi, ma grazie!
Grazie!
Metto a posto il libro e sono a pochi passi dalla porta che un improvviso dolore mi attraversa tutto il corpo.
Veloce come una scarica elettrica e dolorante come se infilassero dei coltelli in ogni poro del mio corpo.
Mi accascio a terra quasi morente.
Tutto passa come è venuto: improvvisamente e in fretta.
È durato per pochi secondi ma mi sono sembrate ore.
Guardo d'istinto la rosa e noto che un altro petalo è di plastica.
"Non credevo che fosse così veloce!" penso terrorizzata e mi perdo per qualche secondo, notando la differenza tra i petali rossi reali con le loro venature e quelli finti con la loro innaturale lucentezza.
Mi alzo e barcolla verso la libreria più vicina: mi fanno male le gambe.
Passano pochi secondi e mi sento in piena forma.
Provo a muovermi verso la porta ma un'altra ondata di dolore mi pervade.
Nausea e una forte emicrania colpiscono per prime, poi risento quella spiacevole sensazione di sentire dei coltelli in tutti pori, ma questa volta solo nelle gambe.
Le braccia mi si afflosciano come comandate sulle gambe e precipito verso il terreno.
Tutto sembra muoversi a rallentatore mentre la mia nuca sta per sbattere per la seconda volta nel giro di poco il pavimento.
Tutto sta diventando più buio e mi sembra di scivolare via da lì, verso qualcosa di forse più spiacevole.
N/A: scusate se i capitoli dalla parte di Ib sono corti ma lei non può parlare con nessuno (e soprattutto Garry ha qualcuno che conosce la galleria molto bene e lo informa sempre se ha un dubbio).
Ib può solo supporre mentalmente e arrangiarsi.
Che succederà?
Chi lo sa!
Al prossimo capitolo.
Ciaoooooo!
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