Capitolo 8: Biblioteca
[Nella "puntata" precedente:
Accendo la luce.
Mi giro e...]
[Garry's Pov]
... non c'è niente. C'è solo un buco al mezzo della stanza.
Eravamo passati sopra una grande trave di legno.
È riuscito a sostenere il mio peso e quello di Jennifer.
Ma quando è passato il manichino si è rotto.
<Ma-ma il tuo amico ha dei problemi con me o cosa?> chiedo esaperato.
<N-non lo so...sembrava...senza controllo...> risponde lei a scatti.
<Fin lì c'ero arrivato anch'io grazie...> rispondo ironico.
<Non hai capito...è come se...non avesse il controllo di se stesso...non hai notato niente?> chiede lei.
<No, scusami, ero troppo occupato ad evitare di morire e prendere la chiave!> rispondo arrabbiato.
<Per tua fortuna io sì e mi sembra di aver visto dei sottili fili sulle braccia e le gambe> ribatte.
<E allora? Ha un vestito! È ovvio che si sia un po rovinato nel tempo> rispondo con naturalezza anche se credo di sapere dove vuole andare a parare.
<Non l'hai ancora capito? Erano fili rossi! Come quelle delle Doll! Secondo me sono riuscite a togliere il potete solo a me: la tua guida. Però non credo che sappiano dove siamo.> dice infine speranzosa.
<E come mai lo dici?> chiedo.
<Ci avrebbero presi appena saremmo passati. E il manichino era stato programmato così dalle Doll per sicurezza...non ti avrebbero fatto sfuggire così facilmente se sapessero dove sei...> conclude lei tetra.
Ci giriamo da un lato e vediamo una porta.
La apriamo.
Ci troviamo in un' "area" grigia deprimente.
È il miglior modo che trovo per descrivere questo colore.
Ci troviamo subito una porta davanti con su scritto: Per aprirmi risolvete questo indovinello:
"Ci sono tre fratelli.
A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli.
Il primo non c'è perché sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo, c'è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno degli altri due c'è.
Chi sono?"
<M-ma che cosa?> domanda Jennifer confusa.
<È un indovinello di logica, sai che è?> chiedo leggermente acido.
<N-no! S-sí. Cioè... so che cos'è...ma come mai c'è! Qui dentro ci dovrebbero essere solo indovinelli o domande sui quadri o sulla vita di Guertena!> risponde lei scioccata.
<Probabilmente un trabocchetto delle Doll...sai la risposta?> chiedo.
<No, così su due piedi no> scuote il capo lei.
<Va bene, vediamo se c'è qualcos'altro da vedere qui.> propongo io.
Lei accetta e cerchiamo.
Troviamo un'altra porta che stavolta riusciamo ad aprire visto che chiedeva qualcosa su un quadro.
Ci ritroviamo in una biblioteca di molti scaffali composta per un terzo da libri e il resto bozze di disegni.
Iniziamo a cercare e io vengo come attratto verso un libro marrone con la scritta in oro:" Quadri nascosti" è il titolo.
Lo apro curioso.
Stranamente molte pagine hanno solo il titolo come per esempio: Promise of Renunion, Memorie's crannies,__ all alone(la prima parola non si legge)e Welcome to the world of Guertena.
L'ultimo non mi piace per niente come titolo.
Ma ce ne sono altre due che hanno il titolo e una breve descrizione(ma non del disegno in se), ma nessun disegno.
Il primo è:
"Disperately Happy".
Questo quadro subì molto scalpore all'inizio per il fatto che non ci fosse nulla di eroico nei personaggi raffigurati. Venne poi rivalutato per la loro posa che dava un senso di romanticismo al tutto."
E il secondo :
"Puppets of evil".
Molto strano il titolo datogli ma, come detto dall'artista, "solo chi ha un certo dono può capirlo" ma nulla toglie al fatto che il dipinto rappresenti il bene in contrasto col male stavolta vincente. In un certo periodo della vita di Guertena è solito trovare questa contrapposizione.
<Hai trovato qualcosa?> chiedo a Jennifer.
<Niente! Solo inutili libri su come fare i colori "vivibili" e cose sui quadri che so a memoria. Ho provato a scuotere pagine per vedere se cadeva un foglietto con su scritto qualche nota importante ma NIENTE> sbuffa.
<Hai trovato niente tu?> chiede lei dopo mezzo minuto.
<No, ho letto solo uno strano libro ma... con niente di utile.> rispondo.
<Come sarebbe a dire "strano libro"?> mi guarda dubbiosa negli occhi.
<Strano perché il titolo era strano:"Quadri nascosti".> rispondo frettolosamente.
<Fa vedere> mi "ordina" e io le passo il libro.
Le da una sfogliata e legge i titoli.
<Di sicuro il nome è azzeccato. Io questi quadri NON li ho MAI sentiti.>
<Forse saranno stati bruciati? Ecco perché questo titolo?> suppongo.
<Potrebbe. È capitato che qualche dipinto fosse bruciato.> risponde lei e si rasserena.
<Ma ora siamo punto e a capo: ne sappiamo quanto prima> dice lei.
Vorrei dirle qualcosa ma non ci riesco.
Mi sento come trafitto e la nausea con un bel capogiro mi colgono di sorpresa.
Per fortuna passa dopo pochi secondi come è venuto ma questo non toglie che sia stato doloroso.
Guardo la mia rosa e altri due petali sono di plastica.
Jennifer è nel pallone e balbetta che non è normale tutto questo, che non dovrebbe succedere tutto così in fretta.
Ma io rispondo che sarà un altro trucco delle bambole.
Poi provo a farle un sorriso ma, non so come, vengo travolto da un altro mal di testa improvviso e le ultime cose che vedo prima di svenire sono Jennifer e la stanza che diventano sempre più buie.
N/A: *momento malvagio* mi piace fare così! Dai sono buona, vi anticipo che non è morto ma succederà qualcosa di interessante.
Detto questo ciaooooo!!!
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