Capitolo 18: end "From the dark born the light" p.1

[Garry's Pov]

Quelle bambole.

Non possono averla franca così facilmente.

Devo fargliela pagare uscendo con Ib da qui... ma come?

Io tutto quello che posso fare è la mia "Cornice" e ho paura, se la usassi per difendermi o per tentare in qualche astuto modo di liberare Ib, di farle solo del male.
Se non... farla morire.

Non voglio pensarci.
Noi due usciremo.
Ma non so ancora come.

Stringo le mani a pugno e metto la mia mano destra nella sua corrisponde tasca: lì si trova la mia rosa.

Vedo gli occhi di Dolly brillare maliziosi, vogliosi di prendere la mia rosa appena la farò sbucare fuori dalla tasca.

Una cruda verità mi si piazza allora davanti: non c'è via di scampo...
Qualunque cosa faccia finirà con uno dei due morto, se non entrambi.

Mi posso solo arrendere...

Vorrei consegnare la rosa e farla finita, ma...
Sento come qualcosa dentro di me che mi dice che non posso mollare, devo continuare a lottare.

Per Ib, per me e anche per Jennifer che ha sperato nella riuscita del mio ritorno nel mondo normale, morendo.

<~Allora?~> canticchia Dolly impaziente.

Che faccio?

Un qualcosa come una luce si fa spazio nella mia mente.
Per poco non mi faccio spuntare un sorrisino sulla faccia.

Come mai non l'avevo notato prima?
Dentro di me la risposta c'era fin dall'inizio.




[Ib's Pov]

Vedo Garry mettere la mano in tasca.
Garry, non ti arrendere...

Io credo in te.
Io credo che possiamo battere queste bambole del cazzo...

Io credo che riusciremo ad uscire insieme...

Devi solo crederci tu ora Garry, solo tu.

Non gettare la spugna!
Dopo tutto quello che ti è successo?
Non puoi farlo e basta!

Anche per quella Jennifer che ha creduto che tu usciti fino alla fine con me sacrificando, per questo, la sua... vita.

<Io non mi arrenderò così facilmente. Scordatelo!> intima Garry alzando lo sguardo verso le bambole.

Sento come dentro di me la speranza bruciare ardentemente.

<Io non mi arrenderò! E riuscirò ad uscire da qui con Ib!> grida pieno di rabbia.

Garry ci crede, crede nell'impresa ma il fuoco dentro di me si spegne, o almeno diventa meno potente.

Così, quello che ha detto, in questa situazione...
Sembrano solo parole al vento...
Tutto fumo e niente arrosto: non provano niente.

E anche Dolly lo sa...
Le risa divertite di quelle cose orride scoppiano nella sala.

<Tu... pensi veramente... di fermarmi?> ridacchia Dolly seguita dalle altre.

Ma Garry tiene saldo lo sguardo e aspetta.

<Siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico, carino... se fossi in te non farei tanto lo spavaldo> commenta divertita.

Garry solo la fissa e...

In poche parole accade dell'incredibile.



[Garry's Pov]

Mi sento ribollire.

Come se al posto del sangue dentro di me scorresse lava, ma non brucia: mi da energia.

Una strana luce mi circonda.
È accecante.

Dopo pochi istanti che ne sono avvolto si dissolve come è comparsa ma...
Ha cambiato qualcosa.

Sono conciato in modo che non sembro nemmeno io!

I miei capelli viola sono ora lunghi e raccolti in una codina bassa.

Al posto dei miei normali vestiti ho addosso una di quelle tute a mo' di imbianchino tutta colorata e sembra appositamente in quel modo, seguendo come uno schema.

Sulla schiena sento qualcosa di fastidioso e lo tolgo: ora in mano ho un enorme pennello.

Ib mi guarda scioccata ma allo stesso tempo felice; Dolly solo furente.

<Come può essere? Se anche tu fossi... Lui...> e lo pronuncia in modo spaventato che mi lascia stupito.

Di cosa può aver paura Dolly?

<... ma, avresti bisogno di...> farfuglia lei continuando spaventata.

<...tu.> conclude e si gira minacciosa verso Ib.

<Tu... sei la causa della sua trasformazione... senza di te... non ci sarebbe mai riuscito... Muori!> urla impazzita dalla rabbia per la scoperta negativa per lei e si scaglia contro Ib, puntandole al petto dei fili rossi uniti come un pugnale.

E sembra letale come la versione reale.

<No!> urlo disperato.

Non posso permettere che muoia.



[Ib's Pov]

Ecco... ora morirò...
Qui dentro...
Senza poter reagire e con Garry che mi guarda...

Chiudo gli occhi.

Non sento nessun impatto o dolore.

Li apro: sono circondata da una cupola di cristallo azzurro a forma di rosa.

<La sua... "Cornice"... non dovrebbe riuscirci... almeno non in questo modo.> dice piano Dolly mentre il pugnale di fili si è disintegrato facendola sbalzare di poco indietro.

<Però... ho ancora una cosa a mio vantaggio> aggiunge dopo trionfante e mostra la mia rosa.

"Cazzo!" riesco solo a pensare.

<La sua rosa è nelle mie mani e... fra poco rimarrete qui per sempre. Consegnami la sua rosa e la libererò.

"Non farlo!" riesco solo a pensare.



[Garry's Pov]

Di nuovo alle strette.

Voglio prendere tempo, anche se non troppo.

<Ok.. ma prima vorrei sapere... Che mi è successo? E perché c'entra Ib?> chiedo con una calma quasi innaturale.

<Tanto morirai fra poco e non sai come sfruttarne il potenziale quindi...
Si può dire.> risponde Dolly.

<Tu sei un discendente diretto di Guertena, Garry. L'avevo supposto, ma ora ne ho la totale certezza. È stata la tua "Cornice" a darmi l'impressione che potresti esserlo: il proprio potere che permette di affrontare o, di provarci almeno, a rispondere così di petto ai nemici e non dominandoli, uccidendoli o scappandone? Non era normale.> e si ferma un attimo, come a suggerire suspance e prendere tempo.

<Ma torniamo al discorso principale. Tu sei un discendente diretto del creatore di questo mondo e con ciò puoi farne quel che vuoi ma... Devi saper riuscire a dominare questo potere. Senza addestramento o suggerimenti non sai fare niente.> e fa un piccolo sorrisino soddisfatta.

<E allora che c'entra Ib con ciò? Lei... non è mia parente...> provo a dire.

<In un certo senso lo siete. E anche lei ha un potere.> mi risponde Dolly.

<Tu hai conosciuto Jennifer, "La donna in blu", giusto? Ebbene, ne esistono tante di copie "umane" ma la originale è "La donna in Rosso". Lei è la raffigurazione di un'amante di Guertena nel pieno del suo successo. Lui ha fatto così tanto per lei... ha avuto con lei perfino una figlia. Per lei, lui ha creato questo mondo dove andare e dove conservare l'essenza di noi sue opere. Lei allora apprese questo potere... e ne divenne la custode. Solo in sua presenza e col suo desiderio Guertena aveva deciso che poteva usare appieno i suoi poteri... Ma un giorno lei si stufò di lui e, presa la bambina, scappò via. Guertena impazzì per quell'abbandono che per lui non aveva motivi. Il suo mondo, senza lei e l'amore che provava, iniziò a corrompersi e a far diventare la nostra essenza crudele, malvagia. E questo mondo maledetti> si interruppe di nuovo.

Un sacco di cose mi girano per la testa ma voglio sapere come va avanti, che succede.

<Appena prima che lui morì stabilì delle regole.
La prima: chi avrebbe letto il nome del portale per il suo mondo, isolato dagli altri, sarebbe entrato qui dentro e ne sarebbe dovuto uscire. Se non ce l'avrebbe fatta sarebbe diventato un quadro o qualcosa del genere dimenticato da tutti... come per vendetta sul mondo. Perché gli aveva tolto chi amava e non gli importava se persone innocenti ci rimettevano.
La seconda: solo in presenza e volere di un discendente di "Donna in Rosso" uno dei suoi avrebbe potuto mostrare i suoi poteri. Sperava così che i suoi discendenti si riappacificassero.
La terza: noi quadri potevamo scegliere come essere. Bene o male. Il bene simboleggia che non ci si piegherà sotto questo mondo crudele e si andrà avanti col sorriso sulle labbra. Il male... Beh, che ormai in questo mondo è sottomettere o essere sottomesso.> conclude.

<Bene, ora sai ciò che volevi. Dammi la rosa.> ordina.

<Quindi io discendo da Guertena e ho i suoi poteri? E Ib da "Donna in Rosso" e solo lei può fare in modo che li abbia?> chiedo senza ascoltarla.

<Sì, è quello che ti ho detto. Pensavo che l'avessi capito.> mi risponde stizzita.
Mi stupisce che voglia così tanto la mia rosa, fregandosene che queste informazioni mi sono ritornate molto più utili di quanto possa immaginare.

<Era tutto quello che mi serviva.> sussurro raggiante.

<Che hai detto?> chiede Dolly.
Non credo che abbia capito le mie parole ma deve aver intuito che non le piacevano.

Prendo il pennello saldamente con due mani e, con un gesto, una lunga corda d'argento mi spunta a lato.
Essa, come a comando, si fionda a prendere la rosa di Ib e me la porta.
Con una mano la prendo e me la metto in tasca.

<No!> urla furente Dolly.

Faccio apparire un ovale col pennello e, infilandoci il braccio, esso spunta nella cupola di protezione su Ib.
La prendo per i fili e la tiro verso di me.
Mi compare accanto.

Con un taglio netto del pennello come lama riesco a toglierle i fili rossi che la legano e lei si alza.
Sembra star bene e mi si stringe accanto.

<All'attacco!> sbraita Dolly lanciando dei fili rossi.

Un attimo di reazione e le bamboline fanno altrettanto.

Verso di noi si sta dirigendo una marea di fili rossi.

<Fregate!> esclamo un istante prima che possano farci un qualsiasi danno.

Un enorme lastra compare tra noi e i fili e le bambole si prendono la scossa.

Cadono tutte a terra.
Le lego a distanza e mi avvicino.

<Co...me...?> sussurra Dolly dolorante.

[Ib's Pov]

<Da piccolo mi ricordo che mio padre mi ha allenato con la scherma e in qualunque sport bisognava fare gesti fluidi e rapidi e a pensare in tempi brevissimi cosa fare in situazioni disperate. Io non capivo il perché. Lui mi diceva "Tutto a tempo debito". Penso che avesse ragione. Ora eliminerò voi, questo mondo e il portale d'entrata ed uscita: la vostra minaccia scomparirà per sempre.> risponde Garry e sorride trionfante.

Io da dove sono gioisco interiormente.
Abbiamo vinto.
Garry deve solo distruggerle e, una volta fuori dal portale, anch'esso.

<Ride bene...chi ride...ultimo...> commenta Dolly ridendo come una pazza.

Si alza e spezza i fili.

Garry salta all'indietro per non essere nel suo raggio.

Il mio cuore perde un battito.

Dolly si ritrova circondata dal nulla nero e denso e quando esso scompare è molto diversa da come era prima.

Le sembianze sono come quelle di un umano.
I suoi occhi sono ancora più rossi e inquietanti.
La sua bocca ora è reale e munita di denti gialli e affilati.
La sua pelle è nero-viola.
I capelli-fili neri che le danno un'aria da ancor più pazza.
Il vestito fucsia le arriva alle ginocchia e mille fili rossi ora le avvolgono le gambe e le braccia.

Sembra in simbiosi con essi.

<Voi non uscirete di qui...> dice a voce bassa e roca.

Il tempo si ferma.

Non vuole che tutto questo scorra così velocemente, a quanto pare.
Se lo vuole gustare; come se stesse per vincere.

Ma Garry glielo impedirà.
Ne sono certa!

Sento come uno strappo sotto di me e cado nel vuoto, come prima col teletrasporto con Garry.

Chiudo gli occhi.
Una manciata di secondi passano.

Apro gli occhi e...
Qualsiasi posto lo preferirei rispetto a quello in cui sono adesso.

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