Capitolo 6 "Il Provino"
Luna (p.o.v.'s)
Mi diressi a passo strascicato verso il campetto :-Come mai così mogia?- mi chiese Aki :-Nulla, semplicemente odio fare qualsiasi tipo di attività fisica- risposi. I ricordi delle corse campestri erano peggio dei flashback del Vietnam :-Questo corpo è fatto per leggere manga, mangiare schifezze e fare cosplay- dissi indicandomi. Suscitai la risata di Aki :-Sei proprio una nerd- disse ridacchiando. La guardai confusa e lei mi rispose :-La tipica fan degli anime che ha il privilegio di vivere in Giappone. Conosci le tradizioni e la lingua soprattutto grazie agli anime- disse semplicemente. Io non potei ribattere. Ero proprio una weeb. Arrivate al club andai subito in contro a mio fratello e lo abbracciai da dietro :-Devi mettere su peso, sei tutto sciupato- dissi ridendo. Mi staccai da lui, tutta la squadra ci fissava :-Hai fatto conquiste- disse una voce con fare derisorio :-Siamo fratelli- rispose seccamente. Cavoli, faceva proprio paura. Feci in segno della pace alla squadra ma sembravano alquanto assenti. Mi accorsi solo dopo di una scia di calciatori che lasciavano la sede :-Che mi sono persa?- chiesi :-Certo che vivi sotto una roccia- rispose un ragazzo con un paio di occhiali tondi :-Ascolta, figlio dei fiori- iniziai :-so di essere ignorante come pochi- lui mi guardò confuso. Riccardo sospirò e mi spiegò che molti avevano deciso di lasciare la squadra per paura delle conseguenze :-Ora più che mai ci servono risorse, ci faresti comodo. E poi, ci sono altri ragazzi del primo anno a fare il provino- fece un piccolo cenno con la testa. Cinque ragazzi si stavano riscaldando. Due in particolare trasudavano fibrillazione da tutti i pori. Il primo aveva la pelle olivastra e i capelli castani, mentre il secondo era bassino e portava una fascia sulla fronte. Sospirai :-D'accordo- mi avviai verso gli spogliatoi per cambiarmi e notai che c'era già qualcuno al suo interno. Aki si era appena allacciata le scarpe e mi salutò con entusiasmo :-Anche tu per il provino? Avevo paura di essere l'unica ragazza in campo. Ma ci sei tu! Sbrigati a cambiarti- non ebbi neanche il spiccicare parola che già ero sul campo vestita con la divisa della squadra. Gli occhi dei ragazzi erano puntati principalmente su Aki e me. Mi sentivo a disagio. Odiavo stare al centro dell'attenzione. Da bambina facevo danza. Amavo ballare ma quello era un ambiente troppo competitivo per me. Per questo abbandonai e mi dedicai al calcio. Lì a nessuno fregava niente di niente. L allenatore Trevis si fece avanti con una cartellina in mano :-La modalità è semplice: uno alla volta ci mostrerete le vostre abilità nel dribbling, nel possesso di palla e nel tirare in porta- sentii i commenti sessisti di tre dei cinque ragazzi del provino. Io e Aki fummo le ultime (e te pareva). Dei cinque solo i due nominati in precedenza superarono il tutto senza intoppi. Gli altri incespicarono e il loro temperamento rese il tutto più catastrofico. Aki padroneggiò il pallone con maestria lasciandomi completamente allibita e un tantino in soggezione. Ora toccava a me ma l'allenatore Trevis mi fermò :-Rendiamo le cose più interessanti-
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