Capitolo VI

Ala Kraan si guardò rapidamente alle spalle e vide con sollievo che gli occhi dei soldati erano tutti puntati su Shimti.

Sgattaiolò oltre la rampa e si trovò nel corridoio buio che si trovava sotto la stiva della navetta.

Lo percorse in fretta e si arrampicò sulla piccola scala a pioli, sgusciando fuori dal cunicolo. Cercò subito di orientarsi nel vano passeggeri: c'erano due file di sedili, in totale venti. Secondo Ala, premendo qualche pulsante si sarebbero inclinati diventando quasi dei letti, ma in quel momento aveva i secondi contati e non avrebbe perso tempo a curiosare.

Devo trovare qualche posto ingombro e isolato si disse mentre si osservava intorno.

C'erano alcune porticine che dovevano portare ai bagni e ai vani di carico. Camminando leggiadramente raggiunse i portelli e lesse le etichette: aveva intuito correttamente.

Aprì uno dei vani di carico e si ritrovò in uno stanzino in cui erano appese armi, pezzi di armatura e equipaggiamenti militari. Decisamente il posto scorretto per nascondersi.

Richiuse il portello e passò a quello accanto: conteneva provviste, abiti e alcuni medipac. Neanche questo.

Passò al terzo, e proprio allora sentì una voce avvicinarsi. Imprecò a fior di labbra e con grande sorpresa trovò uno stanzino praticamente vuoto, ad eccezione di un paio di imballaggi. Non esitò ad infilarsi dentro, ma si accorse di un problema: anche se lo avesse chiuso, chiunque aprendolo l'avrebbe vista.

Allora ebbe un'idea: aprì nuovamente il vano delle armi e prese una carabina lucida e scintillante.

Si infilò nel suo nascondiglio e decise di affidarsi alla sorte: infatti, si stava avvicinando una sola voce, e con molte probabilità si doveva trattare del pilota della navetta. Questo si sarebbe chiuso nella cabina di pilotaggio e la porta di questa di solito, oltre che antiblaster, era anche isolata.

Chiuse il portello del vano e attese. Sentì i passi e una melodia canticchiata, quindi il tonfo della porta che si chiudeva.

Aprì leggermente il portello e sbirciò nel vano passeggeri: non c'era nessuno e la porta della cabina di pilotaggio era chiusa.

Allora, facendosi coraggio, Ala regolò al minimo la potenza della carabina e, applicandovi il silenziatore che ancora aveva appresso, fulminò la serratura.

Da quel momento, ogni cosa sarebbe potuta accadere.

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