capitolo 1

Seduto comodamente al tavolino di un bar, Zayn stava osservando un articolo di giornale da più di venti minuti, forse anche quaranta; nonostante ciò la sua espressione non era affatto mutata da quando aveva iniziato a leggere a ora. Era sorpreso, senza parole e forse anche un po' a disagio.

Continuava a sorseggiare il suo caffè mentre i suoi occhi non smettevano mai di leggere le pagine di quel quotidiano, a voce sua così interessante.

Al lato opposto al suo Louis Tomlinson, volto del brand Burberry, giocatore della serie A calcistica nonché uno tra i ragazzi più influenti d'Europa, stava continuando a fissare il moro esasperatamente. Non c'era da sorprendersi, per il liscio innervosirsi era come bere un bicchiere d'acqua, davvero troppo semplice. Alzò gli occhi e continuò a mescolare il suo macchiato caldo fino a far sciogliere del tutto lo zucchero.

Erano le nove di mattina quando Zayn aveva letteralmente buttato giù il castano dal suo amato letto che, dopo avergli lanciato in faccia la prima cosa che gli era capitata sotto tiro, ovvero il suo cuscino, ed aver maledetto tutti i santi in cielo ed in terra, si era deciso a prendere un caffè insieme al ragazzo.

Era vero, Zayn aveva dovuto sudare sette camicie per convincerlo, ma dopo non poche lamentele ce l'aveva finalmente fatta.

Tuttavia le vibrazioni complessive erano piuttosto buone e Louis miracolosamente aveva
apprezzato l'idea di prendere un tavolino all'aperto avendo sempre amato sentire il sole battergli dolcemente sulla schiena mentre illuminava la piazza.

"Malik, quand'è che renderai me partecipe del tuo grande entusiasmo?" Domandò Louis con un sorriso beffardo sul volto mentre metteva sul piattino in ceramica la sua tazza color crema.

Zayn finalmente lo guardò e Louis poté tirare un sospiro di sollievo; il moro non lo stavo più ignorando. Chiariamoci; Louis non amava particolarmente stare al centro dell'attenzione, ma una cosa che non aveva mai sopportato era l'essere ignorato e questo lo poteva confermare chiunque conoscesse sinceramente il ragazzo.

"Leggi!" Disse con tono preoccupato Zayn porgendo verso l'amico il giornale con la pagina aperta sull'oggetto interessato.

Il titolo colpì in maniera immediata i suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio, attirandoli rapidamente.

"Louis Tomlinson e la sua nuova fiamma"

Il liscio rischiò quasi di sputare l'acqua che aveva appena messo in bocca (e forse lo fece anche, dato che intravide con la coda dell'occhio Zayn asciugarsi rapidamente le guance). Tuttavia non poteva esserne sicuro, ed anche se fosse stato, il ragazzo non se ne sarebbe mai reso conto considerando che, era troppo preso da quelle voci così inesatte.

"Com'è possibile?!" Chiese Louis urlando mentre i suoi occhi pian piano diventavano sempre più grandi, attenti e furiosi.

Zayn lo guardò scuotendo la testa in disaccordo, mentre le sue labbra si stiravano ironicamente. "Tommo, serve che ti ricordi io che sei uno tra i modelli più influenti di Londra se non di tutta Europa o no? Sei il volto maschile del brand Burberry o sbaglio?" Chiese retorico il moro. Non aveva tutti i torti. Ed ad essere onesti nei suoi lucenti ventiquattro anni Louis non potrebbe essere più fiero di così, perché c'era solo una cosa peggiore del far parlare di sé; il non far parlare affatto di sé "È strano piuttosto con chi pensano che tu abbia una relazione" Continuò in seguito Zayn.

"Chi cazzo è Harry Styles?" Tuonò il liscio spostandosi successivamente i capelli all'indietro con la mano libera.

Louis prese in mano il suo cellulare e digitò il nome: "Harry Styles" su Instagram, aspettando che uscisse il suo profilo. Non ci mise molto a trovarlo, in realtà questo ragazzino, (perché sì, Louis constatò subito che dovesse avere all'incirca vent'anni) era al quanto famoso; raggiungeva quasi lo stesso numero di follower del liscio e cosa più assurda era che si trattasse del nuovo volto del Brand Gucci.

Sembrava essere un damerino da due soldi, ma si permise di guardarlo meglio. Occhi verdi come due smeraldi, grandi e profondi stanziati su un viso fine. Louis non sapeva cosa pensare, continuò a guardare le sue foto con stupore mentre non poteva fare altro se non restare a bocca aperta.

Sull'immagine che Louis stava osservando erano presenti due ricci che scivolavano sulla fronte del modello in modo delicato, erano ben definiti come il resto dei suoi capelli che con leggerezza si adagiavano sulle sue spalle.

Era davvero molto bello, Louis non poteva nascondere la verità, purtroppo.

"Allora come è questo Harry Styles?" Chiese Zayn con gli occhi attenti che aspettavano, palesemente, una risposta positiva.

"Bello..."

"Bello?"

"Sì" Mormorò Louis "sì. Davvero molto bello, ma non mi va comunque a genio il fatto che mi abbiano messo in una relazione con uno che neanche conosco" disse con fermezza.

Quando Louis si era finalmente deciso a fare comming out, mandando a fanculo il suo ex manager, credeva vivamente che le cose sarebbero cambiate beh, non si era mai sbagliato così tanto. Era vero, almeno ora era libero di mostrare il vero Louis Tomlinson ma era ancora intrappolato in queste relazioni in cui non era mai stato coinvolto.

Perché la vita di Louis Tomlinson era stanziata su un esorbitante bugia; Louis stesso ogni volta che si guardava allo specchio si dava del bugiardo e persino il suo riflesso sembrava volerglielo ricordare senza neanche preoccuparsi di sembrare sgarbato.

Un fidanzo dopo l'altro, una serie di ragazzi per cui Louis non nutriva nessun sentimento. Era questa la sua bugia; un amore non realistico, senza affetto( o qualunque altra cosa ci sarebbe dovuta essere dietro a tutto ciò).

Perché no, Louis Tomlinson non sapeva neanche spiegare a parole cosa fosse l'amore e non se ne era mai interessato.

"Ne parlerai con Grimshaw?"

"Oh fidati se ti dico che lo farò." Gli fece eco Louis prima di alzarsi dalla sedia, per poi sistemarla sotto al tavolo.

*

Dopo diverse imprecazioni, a causa dell'acqua che detta sua era decisamente troppo fredda e che gli sembrava, gli investisse la schiena come se ci fossero delle fastidiose puntine, il ragazzo uscì finalmente dalla doccia, si asciugò ogni goccia che stava scivolando lungo il suo corpo. Si arruffò i capelli con un asciugamano e poi corse a vestirsi.
Perciò trenta minuti dopo, Louis si stava sistemando la chioma  in modo casuale; e mentre si stava allacciando al polso il suo amato orologio, aspettava che arrivasse il proprio autista che lo avrebbe portato fino all'ufficio di Nick, nonché il suo manager.

Nel frattempo guardò Twitter; ormai la notizia del suo presunto "fidanzamento" era ovunque, ogni qualvolta che gli arrivava una nuova notifica che provenisse da Twitter o Instagram perdeva almeno dieci battiti. Louis però non poteva farci niente ed odiava tutto ciò.

Si accese una sigaretta con l'inutile tentativo di sopprimere, almeno per il momento, quei pensieri. Socchiuse gli occhi, ma li aprì poco dopo per osservare le volute del fumo raggiungere il cielo, prima di assaporare l'ultimo tiro. La gettò infine per terra e la spense definitivamente con la suola della scarpa.

Quado l'auto ebbe finalmente parcheggiato nel modo più causale possibile davanti all'ingresso, Louis scese ed entrò all'interno dell'ufficio con passo svelto e sicuro.

"Cosa cazzo significa sta storia di me e Harry Styles?" Arrivò subito al dunque senza troppi giri di parole.

"Salve anche a te, Louis" disse Nick non guardandolo neanche negli occhi, troppo impegnato a scrivere degli appunti su un taccuino.

"Allora?" Domandò il liscio appoggiandosi allo schienale della poltrona davanti a quella del suo manager, un ghigno furtivo comparve sulle labbra di Nick.

"Non la trovi un' idea geniale?"

"Geniale?, tu sei totalmente andato, neanche lo conosco questo Harry Styles" disse Louis procurandosi di non filtrare minimamente la sua rabbia.

"Suvvia, Louis tutte le persone con cui hai avuto una relazione non le conoscevi, non credo cambierà molto con Styles" disse Nick, i suoi occhi guardavano il liscio come due serpenti pronti ad attaccare: vigili e attenti.

"Questa cosa è diversa, io ho chiuso con quelle robe." Annunciò con tono fermo Louis. Nick rise, una risata che però non trasmetteva alcun tipo di divertimento, al limite della falsità.

"Ti devo ricordare del contratto che hai firmato senza neanche preoccupati di leggere?" Chiese retorico l'uomo incrociando le braccia davanti al petto.

Louis si alzò di colpo dalla sedia, c'erano così tante emozioni che gli stavano ronzando per la testa, alcune erano più persistenti e riuscivano facilmente a sovrastare le altre.

"E questo Harold..."

"Harry" lo corresse Nick

Louis si fermò per guardare l'uomo negli occhi, per un istante il liscio giurò di aver lanciato veri e propri fulmini ma si accorse che era solo frutto della sua fantasiosa immaginazione, sfortunatamente. "Si, vabbè, lui è a conoscenza di questa cosa?" Continuò poi.

"Certo che lo sa"

"Lo avete costretto?"

"Non direi che lo abbiamo costretto"

"Okay, ...lo prendo come un sì. Ottimo!" Disse ironico Louis con una punta di amarezza.

"E dai, Louis, non fare l'esagerato, non dovrai fare niente che non hai già fatto in passato, ne uscirete entrambi con dei vantaggi, fidatevi. Pensaci: Il volto del brand Burberry e quello di Gucci" disse Nick. Non c'era nessun'altro lì con loro, quindi il sussulto del ragazzo fu solo per le sue orecchie, ma non diede voce ai suoi pensieri perché sapeva che non sarebbe stata la cosa giusta da fare, anche perché ormai in fondo c'era poco da discutere.

***

Harry aveva appena finito di leggere gli innumerevoli tweet dove era coinvolto con un certo Louis Tomlinson (in realtà sapeva perfettamente chi era, ma lo conosceva solo tramite le innumerevoli foto e interviste che aveva guardato) quando vide che Liam, il suo manager lo stava chiamando. In realtà c'erano diverse chiamate arretrate anche da Niall il suo migliore amico, ma il ragazzo constatò che era meglio parlare prima con Liam per chiarire il tutto.

Si spostò con una mano i capelli lunghi e ondulati dietro le spalle e rispose alla chiamata.

"Ehi, Harry" disse subito Liam, la sua voce era tranquilla, docile e non trasudava neanche un briciolo di disagio o qualsiasi emozione negativa ci potesse essere all'interno di un essere umano.

"Ehi, Liam dimmi tutto" rispose lui con voce calda.

"Credo tu sia entrato su Twitter no?" La voce di Liam mantenne sempre quella velatura di docile tranquillità.

Harry annuì ma si accorse immediatamente che il ragazzo non poteva vederlo "sì. Ho visto, che significa?" Domandò curioso, ma ben presto la sua curiosità iniziò a mutarsi in terrore, il silenzio di Liam riuscì solo che ha confermare il tutto.

"Non puoi averlo fatto sul serio" disse Harry e poteva sentire il groppo di saliva che gli si formava in gola.

"Sì..." Harry sperava con tutto il cuore non fosse quella la risposta. Forse, Liam gli stava giocando solo un brutto scherzo, che giorno era? il primo di aprile?. Preso dall'ansia guardò il numeretto scritto nella zona alta dello schermo del cellulare: 10 luglio 2018 , no. Non era uno scherzo.

"Sai che odio questo genere di cose." Disse il riccio, la sua voce era tenue come la notte

"Lo so, ma l'agente di Louis sa essere fin troppo persuasivo" rispose Liam con dispiacere.

Harry non c'è l'aveva particolarmente con il ragazzo, sapeva che non aveva preso quella decisione con cattiveria e che, anzi, teneva a lui, si grattò la fronte agitato e poi continuò la conversazione.

"E cosa dovrei fare?" Chiese il ragazzo del tutto nuovo al settore delle finte relazioni.

"Niente di che, basterà che posiate per alcuni shooting assieme, che vi scambiate tweet e che alcune volte vi facciate vedere assieme dai paparazzi" biascicò Liam

Harry ormai rassegnato accettò, anche se c'era poco da fare, ormai era stato già tutto scelto e non c'era niente che si potesse fare per cambiare il destino. Liam ne sembrò parzialmente contento, voleva sinceramente bene al ragazzo e odiava vederlo giù di tono.
Sospirò e poi terminò la chiamata con un sorriso aspro sulle labbra.

Harry rimase con il cellulare attaccato all'orecchio per un paio di secondi prima di constatare che la linea fosse del tutto caduta.

Si accomandò adagiamente al suo comodo divano rosso bordò, appoggiando i piedi al soffice tappeto bianco sottostante e ritornò a guardare Instagram, c'erano diverse richieste ancora d'accettare e davvero troppe chat archiviate che non avrebbe mai letto. Decise però di rispondere ad alcuni commenti, a Harry era sempre piaciuto avere un bel rapporto con i suoi follower, non voleva che la gente pensasse che era quel tipo di persona alla quale non importi dei sui fan, perché Harry ci teneva sul serio.

@harrymylove_ ha commentato: "Harry sono vere le voci che girano tra te e Louis Tomlinson?" Harry non se ne sorprese era inevitabile che prima o poi qualcuno glielo avrebbe chiesto sperava solo che il processo fosse molto più lento. Tuttavia rispose, se doveva fare le cose almeno le voleva fare per bene. " certo che non vi si può nascondere proprio niente, comunque si io e @louist91 stiamo assieme " il ragazzo dai capelli ricci si maledisse per aver mentito così spudoratamente e a malincuore aspettò che incominciasse il vero e proprio putiferio sui social.

Dieci minuti dopo arrivò una notifica da Instagram a Harry, che non era affatto strano, di notifiche ne arrivavano a migliaia, ma questa non la "ignorò" come faceva con le altre.

@louist91 ha risposto al tuo commento: "eh, già,curly" Harry mise in mostra le sue bambinesche fossette, sapeva che stava mentendo ma non poteva fare altro se non immaginarsi il suo vero amore che gli dava nomignoli stupidi, mettiamo in chiaro. Il suo vero amore, non si parlava certo di Louis Tomlinson. Perché era Louis a parlare ma Harry immaginava fosse qualcuno che amasse veramente.

Il ragazzo decise che era arrivato il momento di rispondere alle chiamate di Niall quando vide che ne stava arrivando un altra, Sbuffò esageratamente e poi... "ehi sconosciuto" disse Il riccio mentre cercava di mantenere il cellulare in equilibrio tra la spalla e l'orecchio.

"Fai un po' meno il prezioso la prossima volta, eh" rispose offeso Niall.

Le labbra di Harry si incurvarono verso l'alto e una risata cristallina non potè fare a meno di prendere voce.

"Sono il tuo migliore amico, non uno dei tuoi tanti fan" gli ricordò il biondo senza convenevoli.

Ed era buffo, ma Harry non poteva fare altro se non pensare a Niall che diceva quelle cose con un bel piatto di salumi in grembo.

"Comunque, non ti ho chiamato per la tua assenza ma per parlare d' altro" al riccio non servi sentire altro aveva già capito.

"Louis Tomlinson " dissero in coro, la voce di Harry fu più un sussurro che altro quella di Niall invece arrivò alle orecchie del ragazzo in modo chiaro e deciso.

"È sul serio il tuo ragazzo?"

"No."

"No?"

"No. Non è il mio ragazzo. Non so neanche chi sia" rispose Harry con decisione.

Il ricciolino riuscì a vedere, anche senza averlo davanti, lo stupore e la confusione del biondo, si gratto la nuca e poi andò a riempirsi un bicchiere d'acqua in cucina.

"Quindi fammi capire, a parte il fatto che tutti conoscono Louis Tomlinson, Tu sei coinvolto in una relazione finta?" Disse con titubanza Niall.

"Esattamente, Niall"

"E non lo ami."

"Non lo amo."

Harry finì di bere il suo bicchiere d'acqua e lo appoggiò all'interno del lavello.

"Ma non capisco, perché? " disse Niall con tono cupo.

"È solo e unicamente per pubblicità, la gente ama vedere due bei ragazzi, entrambi famosi, stare assieme e scambiarsi effusioni d'affetto in pubblico" rispose con voce tremante e fu davvero inevitabile cercare di nasconderlo.

"Magari scopri che è un bravo ragazzo" cercò di rassicurarlo Niall

"Lo scoprirò tra meno di due ore, visto che ho un servizio fotografico con lui" rispose amaramente Harry.

"Allora ti lascio, Hazza poi fammi sapere"

"Ciao, amico" rispose il riccio prima di terminare la chiamata.

Harry sorrise e poi corse a farsi una bella doccia calda per rimuovere i residui di sporco e stanchezza che continuavano ad accompagnarlo dalla mattina.

***

Louis non era sicuro di molte cose, forse fin troppe. Ma era certo almeno su una, non voleva posare con Harry Styles.

Non perché non sapesse fare il suo lavoro o perché fosse insicuro o altre cavolate del genere, semplicemente non era pronto a rendere reale questa finta relazione.

Era da una mezz'ora che Nick stava cercando in tutti i modi di convincere Louis ad entrare nel set fotografico. Ma il liscio non ne voleva proprio sapere.

Perché sì: Louis Tomlinson aveva ventiquattro anni, ma questo solo all'anagrafe. Era testardo, pieno di sé e troppo, davvero troppo orgoglioso.

Ci volle non poco tempo prima che Nick potesse convincere il liscio. Ovviamente facendo leva sul suo essere fin troppo persuasivo.

Ma comunque, sette camicie di sudore dopo, Louis era finalmente sicuro di voler entrare all'interno del maledettissimo set fotografico.

Purtroppo però non fece in tempo a compiere un altro passo che venne urtato da un ragazzo, alto e al quanto muscoloso.

"Cazzo, scusami" quelle parole erano uscite da una delle persone più belle che Louis avesse mai visto, i suoi capelli erano tirati all'indietro in modo che neanche il più piccolo ciuffo potesse ricadergli davanti, e gli occhi marroni così profondi erano capaci di incastrarsi alla perfezione su quel viso dai lineamenti così fini. Il ragazzo guardò Louis con gli occhi pieni di vera umiltà e lineamenti tirati su dal dispiacere.

"Non fa niente" era davvero Louis Tomlinson quello che stava parlando? Forse era tutta colpa dell'espressione naturalmente gentile che accompagnavano il volto del moro, ma Louis trovava difficile arrabbiarsi con il ragazzo.

"Liam, va tutto bene?"

E fu in quel momento che Louis iniziò a sentire perdere dei battiti. no: Non voleva assolutamente girarsi, l'imbarazzo era troppo persistente all'interno della sua persona. Poteva tranquillamente sentire il suo stomaco sprofondare verso il basso a ogni secondo che passava.

Serrò i pugni e cedette, si girò lentamente.

E che cazzo, era fin troppo bello, le foto non rendevano minimamente la sua bellezza, e ora che lo vedeva davanti a lui con un completo floreale color bianco panna capiva, che non avrebbe retto a lungo. I boccoli perfetti gli ricadevano in modo così delicato sulle spalle e un filo di lucidalabbra era stato messo sulle sue labbra così rosse e piene.

"No no, tranquillo. Ma è arrivato Louis" il liscio si paralizzò per due motivi, primo. Non pensava che il moro lo riconoscesse, secondo. Aveva paura nel scorgere la reazione di Harry.

Tuttavia il riccio non ne sembrò sorpreso, sorrise mettendo in mostra le sue bellissime fossette e poi porse la mano, con le lunghe dita che sembravano avere la consistenza di perle, verso il liscio che la guardò con esitazione prima di stringerla.

"Piacere, Louis" pronunciò con esitazione

"Piacere, Harry..." disse con un flebile filo di voce che arrivò alle orecchie del liscio in modo poco chiaro e ovattato.

Louis sorrise cordialmente prima di...

"Forza, Louis entra all'interno del tuo camerino" lo incitò Nick di colpo dandogli un paio di pacche sulla schiena..

Louis Sbuffò roteando gli occhi e poi acconsentì.

Una volta entrato Louis chiuse la porta e si adagiò al divanetto in pelle nera, mentre aspettava lo stilista che lo avrebbe preparato, chiuse gli occhi e gongolò dentro di sé, contendo che in fin dei conti avrebbe solo dovuto fare un paio di foto e niente di più. E poi avrebbe potuto prendere (finalmente) i suoi meritati giorni di vacanza.

Nick glielo aveva promesso, era uno dei punti di forza alla quale aveva maggiormente puntato per convincerlo a fare queste maledettissime foto.

Comunque, quando Louis sentì finalmente la porta aprirsi aprì gli occhi e si alzò in piedi per essere preparato come si doveva.

Era una ragazza quella che era appena entrata. Alta, ma non troppo... okay, sì più alta di Louis, dai capelli castani che gli ricadevano appena sulle spalle e i grandi occhi marroni decorati da delle folte e lunghe ciglia. Il castano avrebbe tanto voluto avere un unica stilista per tutta la sua vita ma questo era un desiderio che per qualche strano motivo non poteva essere realizzato.

"Piacere Loui..." Tentò il liscio

"Non mi serve sapere il tuo nome, hai un set fotografico da fare e siamo già in ritardo" disse con tono fermo la ragazza prima di prendere dalla sua cintura un pennello che appoggiato sulla pelle di Louis gli copriva l'intera guancia.
Il liscio aggrottò le sopracciglia ma fece comunque correre tutto ciò.

Tuttavia, quaranta minuti dopo Louis era finalmente pronto, indossava una maglia a maniche corte nera sotto a un cappotto a scacchi e dei pantaloni in Denim.

Nessuno gli aveva ancora spiegato come dovevano essere queste foto, sapeva solo che se tutto andava per il verso giusto, sarebbero comparse sulla copertina di Vogue. E questo era un vantaggio abissale sia per il volto di Gucci che di Burberry.

Quando Louis vide Harry per la seconda volta notò che era stato cambiato, non esageratamente, era bello prima e continuava a esserlo, ma in quel momento sembrava esserlo ancora di più. Il suo volto non lasciava spazio neanche alla più piccola imperfezione e i capelli erano pettinati in maniere ancora più perfetta di quanto non lo fossero già prima.

"Prego, ascoltatemi." Sentì Louis alle sue spalle "Louis, Harry sarà Carl a dirvi come posizionarvi, voi dovrete solo seguire gli ordini e posare come mai avete fatto finora" terminò la ragazza che pochissimo tempo prima avevo sistemando Louis.

Il suddetto signore venne verso di Harry e Louis.

"Senti, non voglio che questa cosa sia un peso" disse a bassa voce Harry con lo scopo di farsi sentire unicamente da Louis.

"Neanche io lo voglio" rispose il liscio.

"Diventiamo la più bella coppia finta mai vista"

"Facciamolo" gli diede man forte Louis.

Louis sentì uno schiocco di dita "Allora visto che con queste foto vogliamo mostrare la tranquillità nei vostri sguardi ma soprattutto nel vostro corpo dovrete solo baciavi nel modo più pacato possibile "

"COSA? no, no, mi state prendendo in giro? " disse Louis sorpreso, era davvero brutale il ciò, come una schiaffo in pieno volto, non se lo immaginava credeva che avrebbero iniziato da qualcosa di più...sobrio ecco.

"Niente capricci, Louis questa è la scelta e non si cambia, punto." Lo sgridò Nick, il liscio continuò a guardarlo incredulo.
Spostò poi lo sguardo verso Harry per cercare una sua qualunque espressione, ma niente di niente era del tutto calmo e rilassato e il castano non riusciva a capire come ci riuscisse.

"Siete entrambi omosessuali dichiarati e questa è una campagna a favore" Continuò la ragazza con fare ovvio.

Louis fece un respiro per darsi una calmata e si girò verso il riccio, c'era qualcosa nei suoi occhi che inaspettatamente lo calmava.

"Cominciamo" disse il ragazzo, e da lì entrò completamente nel suo lavoro, ignorando ogni cosa al di fuori del suo partner e delle macchine fotografiche.

Le sue narici vennero immediatamente inondare dal profumo di cannella del riccio, ben presto Louis iniziò a capire per quale motivo c'era quel filo di lucidalabbra sulle labbra piene di Harry, era per lasciare il segno sulle sue di labbra così fine come fili da cucito.

Il disagio durò ben poco, perché poco alla volta entrambi iniziarono a sciogliersi, Louis fece vagare le sue mani istintivamente lungo i fianchi del riccio che rispose aggrappandosi al suo collo, posando le sue lunghe e affusolate mani dietro la nuca del ragazzo.

Ben presto i due ragazzi iniziarono a essere sempre più esigenti, la voce del manager di Louis e quello di Harry che ripetevano che potevano anche darsi un calmata, faceva da sfondo alla situazione.

Louis ormai non si stava più limitando unicamente ad assaporare il sapore del riccio lo stava proprio mangiando, con lo sguardo con l'anima e con il corpo.

Harry non riuscì in alcun modo a reprimere un gemito che uscì dalle sue labbra più come una supplica che altro, Louis era completamente e inevitabilmente fuori controllo, spostò la sua attenzioni dalle labbra al collo e succhiò la pelle fino a lasciare il segno, e fu nel esatto istante in cui Louis senti un principio di erezione sbattere contro la patta dei sui pantaloni che capì di aver fatto raggiungere il culmine al riccio.

"Okay, così può andare bene" qualcuno aveva parlato? Louis non ne era così sicuro, sentiva solo un fastidioso brusio.

"Abbiamo le foto ragazzi potete staccarvi" Sentì Louis, e sta volta arrivò alle sue orecchie in modo chiaro e deciso.

Ma semplicemente lo ignorò, continuò invece a premere le sue labbra su quelle del riccio che sembrava volere chiedere sempre di più.

"Può andare bene così " disse Nick con tono fermo alla quale Louis rispose con uno sbuffo prima di staccarsi dalle labbra di Harry, al quanto scocciato.

Il liscio guardò incredulo Harry, non poteva essere vero, l'unico rumore presente in quel posto era quello di sguardi pungenti, per il resto il silenzio più totale.

"È tutto okay" lo rassicurò Harry che aveva notato il suo disagio al quanto evidente.

Ma Louis sapeva che non era tutto okay, non lo era per niente, nulla era okay in quello che avevano fatto e la cosa più grave era che il liscio sapeva che non conveniva iniziare a provare dei sentimenti per qualcuno che sarebbe stato costretto a non vedere più dopo massimo tre mesi.

Quindi tutto sarebbe iniziato da quel giorno, Louis avrebbe fatto del suo meglio per non cadere nella trappola della volpe e se era necessario avrebbe cominciato volentieri a odiare il riccio.

Angolo autrice:
OLÈ, salve, questo è il primo capitolo, spero vi sia piaciuto, e prometto che appena troverò il nome della smut che vi dicevo nella premessa, lo scriverò. Credo sia giusto dare i crediti se si ha preso spunto da qualcosa, come dicono tutti i professori "il rispetto prima di tutto"

All the love~

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top