CAPITOLO 45
Part of Ale
In alcuni casi,dei piccoli gesti valgono più delle parole. Appaiono più sinceri e voluti e non si può far altro se non apprezzarli.
Il mio rapporto con lui è così, credo non servisse altro per manifestare l'affetto reciproco. Quegli sguardi che mi rivolgeva erano in grado di provocarmi i brividi, ogni sua manifestazione d'amore mi rendeva più consapevole di quanto io ci persi la testa.
"Gabri non voglio venire, potrei farti distrarre e non lavoreresti nel migliore dei modi" come ormai accadeva ogni giorno, mi prese per mano e mi incitò a seguirlo.
"Non potrai mai essere una distrazione, anzi sono emozionato all'idea di averti con me. Ti farò conoscere le persone che mi hanno permesso di essere come sono" al momento non capii chi fossero fin quando non mi trovai davanti della gente già vista in qualche foto. Le vidi abbracciarsi calorosamente e mi spostai cercando di non rovinare il momento.
Conoscevo solo una donna, aveva parecchi piercing e tatuaggi, ma non ricordavo il suo nome.
"Ehi Alessia piacere sono Macia l'insegnante del ragazzo che tu sopporti" scoppiai a ridere seguita dal resto dei ragazzi, che successivamente si presentarono uno ad uno.
Mi fecero accomodare in un angolo del salone, mentre i ballerini cominciavano il riscaldamento e la preparazione.
Da quando partì la musica non feci altro se non ammirare ogni loro singolo passo. Si muovevano in sincro, seguendo perfettamente le note e i passi della coreografia.
Venni interrotta dal suono del cellulare,corsi fuori preoccupata vedendo il nome del mio capo.
"Salve signore ha bisogno?" mentre mi dirigevo fuori dalla sala provai a dedurre il motivo della chiamata, non trovando una risposta sensata.
"Buongiorno Alessia, mi scusi il disturbo. Voglio darle una bella notizia. Ha tempo per parlare?" la calma con cui diceva le cose mi provocava sempre più agitazione,dopo tutto io vivevo di ansia e paura.
"Si certo ho tutto il tempo che vuole"
"Il suo libro ha due settimane dall'uscita ha già avuto un successo strepitoso. Molte case editrici nei dintorni hanno proposto una presentazione di esso anche nel resto dell'Italia."
Mi misi ad urlare, ringraziandolo, accettando la proposta di un tour. Iniziai a correre verso la sala di danza,con un sorriso sornione in volto.
Saltai addosso a Gabriele che si trovava davanti alla porta e mi strinse a se sorpreso. Quello era uno dei pochi momenti della mia breve vita in cui mi sentivo completa,felice.Ero fiera del mio lavoro,fiera di me stessa e consapevole di avere accanto a me una persona capace di darmi tutto.
Mi ripresi dal mio stato di sclero lasciandolo riprendere la sua lezione.
Stavamo battibeccando da quando ci sedemmo davanti al tavolino per mangiare. Qualsiasi persona che avrebbe prestato attenzione al nostro discorso ci avrebbe presi per pazzi.
"Gabriele te lo devo dire, hai studiato in un liceo artistico e non hai saputo riconoscere le opere che facevano vedere!" si era ormai aperto il dibattito riguardo uno degli "indovina giudice" che si facevano al Serale.
"E ti pare che in quel momento andavo a pensare alla scuola! Dovevo semplicemente azzeccare il personaggio, non c'era una volta in cui vincevo io!" continuò ad autodifendersi per tutta la durata del pranzo,facendo facce da offeso che mi facevano impazzire. Lo presi per il viso, schioccandogli un veloce bacio, venuto distinto.
Al mio gesto mi guardò con sguardo da pervertito avvicinandosi al mio orecchio.
"Brutta biricchina,se hai tanta voglia di baciarmi non farlo in pubblico c'è troppa gente che ci fissa" alla sua affermazione mi guardai intorno notando un paio di persone con gli occhi puntati verso il nostro tavolo. Arrossi istintivamente ponendo attenzione al mio piatto ormai vuoto, mentre Gab se la rideva.
Mentre pagava il conto mi diressi al lato opposto della strada, raggiungendo il solito parchetto in cui adoravo stare. Mi misi a gambe incrociate su una panchina osservando la varietà di fiori sul prato. Mi incantavano fin da piccola: la perfezione della loro forma, il colore così vivo che caratterizzava la primavera e davano un tocco più bello ad ogni paesaggio. Mi inginocchiai nell'erba prendendo la mia macchina fotografica ed iniziando a fare una serie di scatti ad essi, soffermandomi sulle particolarità di ognuno.
"Ciao Ale" alzai la testa cercando di capire da dove provenisse quel saluto. Avrei preferito ignorarlo piuttosto che incrociare per l'ennesima volta quello sguardo.
SPAZIO AUTRICE
Voi mi ammazzerete, lo so. Due settimane che non mi faccio sentire,vi avevo promesso che dopo gli esami sarei tornata e invece vi ho deluse. Scusatemi veramente, tra impegni con l'oratorio, la favolosa notizia che la scuola mi ha dato compiti e il resto degli impegni, ho lasciato voi tutte così, senza più notizie di me ma soprattutto della storia.
Vi giuro che ci sono,avevo già pronto il capitolo solo che la sistemazione di esso non la portavo a termine da un pò.
La finisco con le parole, spero non mi abbiate dimenticata, o almeno non abbiate dimenticato la storia.
Ale//
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top