CAPITOLO 42

Ale's part

"Caro il mio Gabriele mi devi spiegare un pò di cose tu" lo guardavo con aria di sfida,ormai da mezz'ora cercando di farmi dire come fosse riuscito a sapere quella frase del libro e il luogo preciso in cui mi trovavo.
Attraversavamo gli stradoni del centro mano nella mano,mentre mi tirava ripetutamente incitandomi a camminare ed io continuavo a guardarlo in attesa di risposta.Ricevevo solamente disinteresse e altrettanti sguardi provocatori.
"Ehi mi vuoi rispondere?! La finisci di ignorarmi" si girò di colpo facendo scontrare il suo petto al mio. Non potei evitare di immergermi nei suoi grandi occhioni castani. Ci soffermammo in quella posizione per svariati minuti fin quando non si decise a parlare.
"Lo saprai a tempo debito" mi fece la linguaccia e mi lasciò un veloce bacio all'angolo della bocca che mi lasciò spiazzata. Non ero abituata a tali situazioni,sopratutto in presenza di gente estranea a noi due.
Era così bello vederlo guardarsi intorno come se fosse un bambino alla scoperta del mondo,come se non avesse mai visto Milano. Io non facevo altro che godermelo a pieno: rimanevo stregata dal modo in cui i suoi muscoli delle braccia e della schiena si contraevano ad ogni singolo movimento che faceva. Potevo definirlo qualcosa di paradisiaco.
"Ti va di andare a prendere una pizza?" Ritorno con i piedi per terra guardando l'orario,rendendomi conto dell'ora di cena già superata.
Mi lasciai guidare da lui che pareva conoscere meglio la città di me.
Passammo per una stradina piena di gente,c'era chi parlava al telefono urlando,chi attirava l'attenzione per il trucco stravagante piuttosto che per l'acconciatura.
"Un giorno potresti vestirti come lei" indicò con lo sguardo una ragazza che camminava davanti a noi. Portava dei pantaloncini cortissimi,e un top molto stretto. Guardai con faccia schifata Gabriele che rideva,tirandogli uno schiaffo sul braccio.
"Che schifo Gabriele ma l'hai vista! È più nuda che vestita".
Improvvisamente lo sentii ridere di gusto mentre cercava di descrivere le mie facce buffe al vederne passare una più strana dell'altra.

Mi portò in un ristorante molto vistoso all'esterno. Mi prese per un fianco,rivolgendomi uno sfuggente sorriso mentre mi guidava al tavolo. All'interno era molto carino,diversamente dall'entrata era semplice ma allo stesso tempo elegante,il giusto equilibrio. C'erano tante persone,uomini e donne vestiti elegantemente e giovani ragazzi come noi,riuniti in lunghe tavolate.
Vedevo Gabri sorridere a 32 denti,ma a causa della mia bassa statura,non riuscii a vedere a chi fosse rivolto. Una volta finita la fila si avvicino' al mio orecchio sussurrandomi
"Ecco la seconda parte della sorpresa" rimasi scioccata vedendo i ragazzi davanti a me,già seduti in una tavolata. Sergione seduto con il suo solito sorriso,Elodie che batteva le mani contenta mi venne incontro abbracciandomi e infine Lele venne verso di me con la sua solita calma e mi salutò rivolgendomi domande imbarazzanti su me e il ballerino al mio fianco.
Tremavo dall'emozione al vederli tutti insieme. Erano delle persone fantastiche che si rivelarono gentili e disponibili fin dal primo giorno in cui le ho conosciute.
Ci sedemmo al tavolo tutti insieme,iniziando a parlare dell'esperienza ad Amici,della vittoria di Sergio e delle nostre famiglie,un pò per aspettare l'arrivo dei camerieri.

Stavamo mangiando tranquillamente quando sentimmo urlare il nome di Gabriele. Ci girammo di scatto notando delle ragazze correre verso di lui. Cominciarono ad abbracciarlo a chiedere autografi,foto e lui rispondeva sorridendogli felice. Qualche minuto dopo fecero lo stesso con gli altri tre iniziandoci a parlare e io rimasi in silenzio,capendo la situazione. Giustamente loro non mi conoscevano e nemmeno io avevo intenzione di attirare l'attenzione posta in quel momento sui ragazzi che erano i veri protagonisti. Non avevo mai fatto scene in pubblico o pubblicato foto per far capire qualcosa alla gente della mia "relazione" con Gabri e quindi potevo capirne a pieno l'indifferenza. Ripensando al mio percorso con lui mi domandai in che rapporti fossimo in realtà noi due. Ci siamo sempre comportati come due buoni amici,almeno questo è quello che traspariva. Tranne quel bacio e tutto ciò che mi provocava quel ragazzo,noi due eravamo due semplici amici...credo.
Venni chiamata in causa quando ricevetti una gomitata da Elodie ed alzai di scatto la testa.
Una ragazzina che mi ricordava tanto me da piccola mi pose una domanda.
"Scusami ma tu sei Alessia la scrittrice del romanzo?"
Alla mia affermazione le ragazze sbarrarono gli occhi e una di esse tirò fuori dalla borsa il mio libro.
"Lo porto dovunque,adoro leggerlo!" Sorrisi emozionata facendole avvicinare per poter firmare la prima pagina. Era tutte contente e saltellavano sul posto felici di aver incontrato tanta gente famosa. La parola "famosa" non l'avevo mai immaginata rivolta a me,eppure mi calzava a pennello.
"Ehi tu,ci hai rubato i fan" Sergione con la pizza in bocca mi guardò fingendo una faccia arrabbiata che sembrava piuttosto un orsacchiotto.

Elodie mi invitò fuori,incitandomi a fare una passeggiata con lei.
Misi il giubbotto di jeans,dando un veloce bacio sulla guancia a ognuno dei ragazzi scappando poi dalla fenicottera.
Pur essendo a Maggio l'aria la sera era ancora fresca e camminando per le stradine meno affollate di Milano,i brividi percorrevano tutta la spina dorsale.
"Aw che bello l'amore eh?" Si girò verso di me guardandomi mentre fumava la sua sigaretta.
Arrossii instintivamente cercando di capire i suoi motivi,ma a quanto pare riuscì a leggermi nel pensiero.
"Siete così carini tu ed Esposito,vi vedo..cercate in ogni modo di non dare nell'occhio,cercate di nascondere la vostra affinità ma mi dispiace dirti che vi viene molto male" scoppiammo in una sonora risata prima di rispondere.
"Devo essere sincera con lui mi trovo molto bene,ma non ne ho la pallida idea ti giuro,non so come andrà a finire" improvvisamente le mie scarpe erano molto interessanti...
"Gioia io ho molti anni in più di te,esperienza non tanta ma quel poco per dirti che vi state comportando benissimo. State facendo con calma senza dare conclusioni affrettate. Solo un ultimo consiglio e poi cambiamo discorso.." ringraziai Elo per aver intuito il mio imbarazzo.
"Non lo fare scappare perché anche se santo e bravo Gabri è anche tanto timido e scemo" adoravo il suo accento la ascoltavo e me ne innamoravo sempre di più.
Tornammo indietro incontrando per strada i ragazzi.
"Bene noi tre scappiamo in hotel che abbiamo da fare domani,quindi buonanotte ragazzi" Elodie salutò frettolosamente prima di lasciarci soli.

SPAZIO AUTRICE
1086 parole wow! In questo capitolo ho messo tanto impegno!! Il prossimo sarà molto speciale.
Vi ricordo che se volete farmi domande su di me o sulla storia scriveretemi pure!!
Ale//

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