CAPITOLO 37

Decidemmo di andare a cena insieme, per concludere in bene la serata e subito dopo lo invitai a casa mia per assistere alla puntata. Camminavamo per le strade deserte,si sentivano solo il rumore dei nostri passi e le risate a non finire. Avevo bisogno di un ritorno dal "passato",per alleviare la mancanza e per sentirmi di nuovo felice.
"Scusami se me ne esco con questa domanda improvvisa,avevo notato particolari sguardi che facevi ad un certo signorino a me conosciuto come u' Esposito,ma che è successo tra voi??" La sua voce non seguiva per niente l'espressione del suo viso,sembrava titubante nel parlare ma con la faccia da pervertito.
Emisi una risatina che non definii nemmeno tale,riempiendo i polmoni d'aria cercando di mantenere la calma.
"Sinceramente non so nemmeno io cosa sia accaduto o meglio,non abbiamo mai definito in qualche modo la nostra situazione. Abbiamo passato molto tempo insieme,conoscendoci come semplici amici..." mi bloccai aprendo la porta di casa facendolo accomodare al suo interno.
Impaziente mi incitò a continuare.
"E poi bhe,il nostro rapporto è cambiato così tanto senza nemmeno accorgercene. Mi ha invitata a stare con la sua famiglia ed è lì che forse è avvenuto il vero cambiamento." Arrossii seguita da una risata compiaciuta di Ale.
"Mamm' quant' si bella quando sorridi!" Mi prese tra le sue braccia scompigliandomi i capelli,un pò come un fratello maggiore.
Venimmo distratti dalla sigla d'inizio puntata e mi appoggiai con la testa sulle sue gambe,un pò per godermi a pieno la sensazione di avere accanto un vero amico.
Vederlo interpretare le coreografia con il sorriso sempre in faccia,con la potenza adatta ad ogni passo,mi faceva sentire sempre più fiera di lui. Mi ripromisi di colmarlo di complimenti una volta uscito,che avrei cancellato tutte le parti mancanti della nostra relazione. Saremmo cresciuti insieme.
Arrivò il momento cruciale della serata. La puntata trascorse molto velocemente,il momento in cui Gab uscì cominciai a provare molta paura ed ero ansiosa,aspettavo la benedetta sfida finale. Poco più tardi uscì dallo stanzino il mio uomo,pronto per metterci tutto se stesso.
"Alee svegliati! Gabriele in ballottaggio!" scossi Alessio che andò a sbattere con la testa contro il mobile al lato del divano e rispose all'urto con un urlo.
"Vedi di cambiare sti arredamenti,dove ti giri c'è qualcosa per farsi male e compra una lampada!"
Flashback
Aprii di colpo gli occhi a causa di un tonfo. Mi ritrovai sdraiata sul divano con addosso una coperta. Mi alzai e vidi Gabriele a terra che ti toccava la testa.

-Ti prego di alla tua amica di comprare una lampada,al buio non si può camminare senza sbattere su qualcosa. Quanti caspita di arredi ha!-

Non smisi di ridere per un paio di minuti. Una scena spettacolare.

-Ti accompagno io non voglio che te ne vai da solo- dissi già indossando le scarpe pronta per uscire

-Grazie mamma ma ho ormai l'età per poter uscire da solo-

Non risposi alla sua affermazione presi il giubbotto e aprii la porta per uscire di casa. Mi girai verso di lui, ancora imbambolato e gli feci una linguaccia. Correndo giu per le scale.

Fine flashback

Tornai in me focalizzandomi sul viso preoccupato di Gabri,mentre osservava i professori scegliere da che parte andare. Riconoscevo quello sguardo,era titubante,non credeva in se stesso e aveva gli occhi tremendamente lucidi.
Appena vidi la maggior parte dei professori da Ale,cominciai a imprecare.
"Razza di idioti ma lo vedete! Cos'avete nel cervello paglia! Gabriele dovete andare da Gabriele!" Feci volare il telefono per terra,imprecai nuovamente facendo un sorrisino divertito ad Alessio,non abituato ai miei improvvisi scleri.
Iniziai ad agitarmi sempre di più eravamo arrivati a cinque prof da Ale e solo due da lui e la paura si fece sentire.
Tutto cessò quando i professori che ne seguivano andarono da Gabriele ed io esultai in silenzio.
In quell'istante amai la Celentano. Gabri si alzò di corsa andandogli in contro e prendendola in braccio urlando dalla gioia. Non smetteva di sorridere,sorridere incapace di fare altro.
Quella maglia alzata verso l'alto era la sua meta ed era finalmente tra le sue mani.
Vidi Alessio sorridere lievemente,mentre il suo sguardo era fisso su quei quattro ragazzi. Vedevo la sua espressione malinconica e percepii in fretta i sentimenti che provava.Fremevo dalla voglia di farmi capire che io per lui c'ero,ma preferii lasciargli quel momento tutto per sé.

Salutai Alessio ringraziandolo della serata e mi feci del thé prima di andare a dormire. Mi capitavano spesso momenti in cui mi trovare da sola a convivere con i miei pensieri.La mia premura nel vederlo era ancora più forte,desideravo affondare il viso nell'incavo del suo collo e godermi il suo profumo,le sue braccia strette intorno a me e l'aria di essere finalmente a casa.

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