CAPITOLO 19

Gab's part

Ormai ero troppo nervoso per stare seduto su quella poltrona decisamente troppo scomoda.
Uscii e mi misi per terra davanti all'entrata dell'hotel e feci ricominciare l'audio:
"Gabri...tra 4 giorni parto. Torno a Milano perché lì ho la scuola,la mia famiglia e la scuola. Sono venuta qui a Roma solo per conoscere la donna che forse potrà cambiare il corso della mia vita. Milano è la mia casa...Ma non ci sei tu."
Sentii un singhiozzo simile ad un pianto e poi l'audio si interruppe.
Non l'avrei più vista. Odiavo spudoratamente me e le idee assurde di quelli della redazione.
Preso dalla rabbia scaraventai a terra il porta cenere che si trovava su uno dei tavolini li vicino e lo ruppi.
Solo dopo essermi sfogato mi resi conto della idiozia che feci,tirai su tutto il casino creato e tornai in camera mia.

Ale's part
Ero di nuovo lì su quel treno che però quella volta,prese una direzione diversa.
Quel pomeriggio Silvia mi lasciò alla stazione dandomi un piccolo pacchetto. Era un'agenda con la copertina del tramonto ed una scritta
"This time a ready to run,escape from the city and follow the sun"
Era una delle frasi di una canzone che più adoravo. Mi disse che descriveva me e ciò che dovevo continuare a fare. Scappare dalle paure e trovare la felicità.
Cercai in ogni modo,per tutto il tempo che rimasi seduta, di non guardare i cartelli fuori dalla finestra.
Mi stavo allontanando dalla mia soluzione. Sembrava senza senso come cosa però lui era ciò che rispondeva alle mie domande.
Sperai vivamente che non sentisse l'audio che gli mandai qualche sera fa. Avevo paura che si sarebbe rovinato la sua bellissima esperienza solo per me.
Decisa a non pensare a nulla provai a concentrarmi sugli ultimi capitoli del mio libro.

Sollevai la testa da quel computer, dopo due ore mi trovai davanti il cartello "Milano".
Riordinai come mio solito il casino creato,pronta a tornare alla quotidianità.

Gabri's part
Non feci altro che svolgere il mio lavoro nel peggiore dei modi. Quel giorno feci le prove nel modo più schifoso possibile e non parlai con nessuno. Mi sentivo male,un male interno.
La notizia mi aveva spiazzato. Chi sarebbe riuscito ad aspettare fino a giugno prima di vederla? 4 schifosi e lunghissimi mesi.
Ma allo stesso tempo mi sentivo come umiliato. Non mi aveva detto nulla,quella era la cosa più importante. Se l'avessi saputo avrei lottato di più.
La cosa impressionante era che quello che pensavo mi sembrava altamente ridicolo. Eppure quella ragazza mi mandò il cervello in fumo.
Entrai in camera e ripetei l'ormai noiosa routine. Feci una doccia fredda,scesi a mangiare e poi mi buttai sul letto.
"Gabri tutto ok? Sono giorni che fai sempre le stesse cose..come sta Alessia?" Arrivò Lele e si sedette accanto a me.
"Alessia è tornata a casa. Sarà solo un semplice ricordo."

SPAZIO AUTRICE
È un pò breve lo soo...ma mi rifarò domani se riesco con un capitolo super pieno di coseee!
Ok sono pazza...cosa ne pensate del ruolo di Lele? E per Alessia come sarà il rientro a casa? Per piacere ditemeloooo vorrei sapere cosa vi aspettate!!
Kiss byeee

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