CAPITOLO 17

Feci un lungo e profondo respiro. Non emisi parola dopo l'affermazione che fece la mia amica.
Sapevo che quello che stavo per dire era un'enorme bugia. Ma non potevo fermarmi a metà strada solo per quello.
Dovevo tornare a Milano e finalmente pubblicare gli ultimi capitoli del libro.
Sentivo l'esigenza di raggiungere il mio scopo e rimanendo li non sarei riuscita a fare nulla.

"Non ci vedremo più,lui stesso l'ha detto. E poi mi aspettano a Milano,ho lasciato tutti quanti senza nemmeno dare notizie." Mi resi conto di non aver risposto precisamente alla sua domanda ed inoltre usai la scusa più banale per non darla.

"Fai come vuoi Ale. È una tua scelta,ma sappi che non è mai troppo tardi per tornare indietro. Sai che se vorresti tornare a Roma ci sono qui io che ti ospiterei anche a vita" la ringraziai mentalmente per non aver insistito di più. Mi aspettava solamente un'ultima giornata con lei prima di tornare alla mia normale vita. Rimisi la mia ormai abitudinale maschera sfoggiando il migliore dei sorrisi.

"Ora tu ti fai una doccia così ti rilassi,ti vesti comoda che facciamo un ultimo giro per Roma solo io e te." Sorrise affettuosamente e scappò dalla stanza.

Gabri's part
Mancava poco al serale. Non facevo altro che prove,allenamenti e ancora prove e arrivavo sempre sfinito in camera senza riuscire a muovere un muscolo.
Lasciai Alessia alla stazione tre giorni fa,con un banale bacio sulla guancia e augurandole in bocca al lupo per il libro.
Che deficiente nato.
La allontanai da me senza nessuna spiegazione e notai il suo sguardo interrogativo ogni volta che la salutavo in modo distaccato. Quella sera fu tutto una serie di sbagli.Ero furioso con me stesso perché sapevo che gli avrei provocato un'enorme mancanza.
Perché si,ero certo che in quel momento lei era li nella "sua" tenera stanzetta a piangere. O forse no. Speravo vivamente che si riprendesse e che si dimenticasse di me.

"Fratè che c'hai? Oh so' due giorni che arrivi in camera e che fai? Doccia e poi a letto...mi spieghi un pò che succede?" Lele era forse l'unica persona che si accorgeva di tutto.

"Niente Lele sono solo stressato"

"Senti un pò non conosco la situazione ne tanto meno la ragazza ma possa solo dirti che vedevo come la guardavi e come tornavi con un sorriso tremendo ogni volta che la vedevi. Ti ha reso felice. E secondo me più forte. Ma come so,ora non puoi più vederla." Era impressionante il modo in cui lui capiva le cose.

"Ma dimmi il motivo per cui non possiamo vedere più nessuno! Potrebbero distrarci dal nostro lavoro...dovrebbero essere i professori a dirlo solo quando non si vedono risultati! E non mi sembra di star retrocedendo uscendo con lei"
Sbattei la mano contro il tavolo nella sala da pranzo. Immediatamente tutti gli occhi si puntarono su di me.

"Calmati e vieni fuori"
Lo seguii fuori sedendomi nella hall.

"Lo so ti capisco non ha un senso logico la decisione che hanno preso. Però a te spetta almeno dirgli il perché,almeno capisce la verità. Non l'hai abbandonata per tua volontà ed è suo diritto saperlo."

"Frà tra poco entriamo in casetta cosa posso fare? Non potrò vederla fino a giugno." Sbuffai abbandonandomi completamente sulla poltrona. Quella situazione doveva essere risolta in qualche modo.

Ale's part
Eravamo in cerca di un bar,non uno dei soliti noiosi ed affollati. Bensì uno che faceva la differenza,che avrebbe lasciato un ricordo in più di quella giornata.
Era nostra abitudine,quelle rare volte che uscivamo,cercare un posto diverso da quelli comuni per poter ricordare quel momento in un modo un pò più carino.
Improvvisamente arrivammo davanti ad un edificio con l'entrata quasi del tutto coperta da quello che sembrava, un enorme arbusto e scambiandoci uno sguardo d'intesa entrammo decise a passare un'oretta in pace e tranquillità,isolate dal resto dei problemi che ci aspettavano al di fuori.

SPAZIO AUTRICE
Hei ragazze! Come state?
Cosa ne pensate del rapporto tra silvi e ale? Personalmente lo amo!!
Ditemi un pò come vi immaginate la loro amicizia. Un bacio!

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