Capitolo cinque⚘

Mason🔹️

Oggi il corridoio della scuola è un via vai di ballerine e ballerini. Hanno tutti la faccia di chi spera in un buon esito, io per il resto ho guardato le ipotetiche ragazze che potrei portarmi a letto, nè  ho viste un paio che non erano niente male.

Sono a lezione, più che altro sono spaparanzato per terra,  a guardare i miei compagni che si allenano alla sbarra, io sono in attesa del mio turno.
"Su con quella gamba!" Sbraita il prof Davdison, un uomo sulla quarantina, i suoi capelli biondo ossigenato, a suo parere lo rendono più giovane, in realtà sembra mio nonno, soprattutto con quella barba curata con il mix dei capelli è imbarazzante.

Arriva già frustrato ogni mattina dal suo insoddisfacente matrimonio, scaricando tutto su di noi. L'unico che gli tiene testa sono io, uno perché nessuno può trattarmi come una pezza da piedi, e due sono il fratello dei proprietari, quindi ha paura di essere licenziato.

"Mason aggiungiti al gruppo b, e fai gli esercizi di riscaldamento"
Mi alzo controvoglia, dopo averlo guardato dalla testa ai piedi e mi metto all'ultimo posto.

"Ehi amico, stasera che facciamo?" Chiede quel simpaticone del mio migliore amico dopo la lezione. È un ragazzo molto attento alla linea. È alto, capelli biondi occhi castani, ha la faccia di chi non mangia un pasto decente da settimane. Ho provato a dissuaderlo ma non è facile conoscendo la sua storia. Quando era più piccolo era sovrappeso e questa cosa se la porta ancora dietro, anche se per il mio modesto parere non né ha bisogno.

"Non lo so amico, ci vediamo dopo al white chocolate e ne parliamo" dico a Brayden.
"Va bene!" Mi dà il cinque e va via.
Con la coda dell'occhio vedo entrare mio fratello Cameron, faccio finta di nulla continuando a raccogliere le mie cose.

Se ci vedesse qualcuno che non ci conosce, capirebbe subito che lui è mio fratello, se non fosse che lui ha trent'anni e io diciannove, sembreremmo gemelli, abbiamo lo stesso colore di capelli, li abbiamo neri e i nostri occhi sono verdi.

"Perché mi fissi Cameron?"
"Ho visto come hai fatto lezione"
"Quindi?"
"Quindi un cazzo! Ti stai giocando il tuo futuro"
"Appunto è il mio futuro. Sono cazzi miei!"
"Mamma e papà sarebbero delusi da te se fossero qui!"
"Ma non ci sono, un problema in meno."

Gli do una pacca sulla spalla ed esco.
Attraverso il corridoio e scendo al piano di sotto, uscendo dall'edificio.
Entro in macchina e mi accendo una sigaretta, quando dalla porta vedo uscire Amber. Questa ragazza mi sta dietro da quando è arrivata alla Parker, me la sono fatta un paio di volte, per evitare un suo coinvolgimento sentimentale non le do molta corda, tranne che per farmela.

È bionda, capelli lisci e occhi azzurri, e bassa per essere una che ha diciott'anni, ma ha un corpo da urlo ha un culo pazzesco, mi piace strizzarglielo quando lo facciamo. Esco dalla macchina e mi siedo sulla parte frontale della mia auto. Appena sta per attraversare le schiaccio l'occhio.

"Ciao Mason" dice con un sorriso ammiccante leccandosi il labbro superiore.
"Ti va di fare un giro?" Dico indicando la mia auto. Sa benissimo qual'è il mio intento, quindi si guarda intorno e poi annuisce.

Saliamo in macchina e dopo qualche isolato mi fermo a un vicolo cieco. Indietreggiò con il sedile e l'attiro a me, le infilo la mano dentro le sue mutandine e le inizio a toccare il clitoride, mentre lei mi bacia il collo. Abbasso lo schienale e mi sbottono i pantaloni. Prendo un preservativo dentro al cruscotto e lo metto.

Si mette a cavalcioni su di me ed entro subito in lei, metto le mie mani sul sedere e l'aiuto con le spinte, diventando sempre più veloci. Gli infilo la lingua quasi fino alla gola, per poi passare a leccarle il seno scoperto dalla maglia. La sento gemere e tremare sopra di me, mi piace l'effetto che faccio alle ragazze, e la cosa che mi fa eccitare di più.

Le spinte diventano più intense fino a quando vengo, mi lascio ricadere sul sedile assaporando tutto il piacere che sta invadendo il mio corpo.

Si riveste e ritorna sul posto da passeggero. Mi rivesto anch'io ed esco da quel vicolo in cui ho dato sfogo alle mie fantasie.

Per tutto il tragitto non parliamo, sa benissimo che lei è solo una scopata e basta, anche se io so che lei vorrebbe di più, ogni volta che lo facciamo dovrei pentirmene sapendo che per lei non è solo sesso? No! Perché sono stato chiaro fin da subito con lei.

Arrivo di fronte casa sua e spengo il motore.
"Grazie. Ci si vede?" Mi chiede con quel suo sorriso fastidioso.
"Si, come no" dico fingendo di essere interessato. Stava per dire qualcosa ma non la faccio nemmeno iniziare, avvio il motore e me ne vado al white chocolate dove mi aspetta Brayden.

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