27.
Quando arriviamo, da casa mia, si sente della musica e so già a chi devo dare un colpo in testa.
<Potresti assistere ad un omicidio, quindi sei in tempo per scappare.> dico a Domenico mentre cerco le chiavi di casa nella borsa, ma la sua risata mi fa voltare verso di lui.
<Che mai qualcuno mi prendesse seriamente quando parlo.
Non credi sia capace di farlo?>
Ma lui continua a ridere, senza riuscire a spiegarmi.
<Che c'è?> e comincio a ridere anche io, pur non riuscendo a capirne il motivo, ma se continua così lo vedrò rotolare a terra.
<Dai Domi, che succede?>
<Oddio...> ma non riesce a continuare e mi fa segnale di guardare in alto, sul balcone.
Ora capisco tutto e comincio a ridere pure io.
Mio fratello, con sua moglie piegata a terra per il troppo ridere, sta dando spettacolo sul balcone con una specie di ballo che sembra più l'omino verde che si vede nel video di Dame tu cosita.
<Giacomo, abbassa la musica.> urlo da sotto, ma non mi da retta e continua la sua strana danza, facendomi segnale di raggiungerlo, ma quando sento Nora ridere, e vedo mia madre correre sul balcone con una ciabatta in mano, l'istinto di ritornare in macchina e scappare è tantissimo.
Domenico comincia a ridere più forte, mentre io vorrei sprofondare.
<Non poteva venire niente di buono da una famiglia che è un casino.> dico sorridendo.
<Ma sei arrivata tu.>
<Già, l'eterno casino, perché sono solo un casino.>
Domenico mi tira tra le sue braccia
<La specialità sta proprio nelle cose incasinate.> e lascia un tenero bacio tra i miei capelli.
<Sorellina, sali che aspetto te.>
<No, non salgo e non ballo.> dico sorridendo.
Mio fratello è uno stronzo e so già a cosa si riferisce, tanto che lo capisce pure mia madre che comincia a colpire mio fratello in testa con la ciabatta, mentre noi scoppiamo a ridere.
< Ci conviene salire, altrimenti sarà mia madre a commettere un omicidio.> così mi prende per la mano e inizia a correre per arrivare prima a casa, ma già mio padre sta davanti alla porta, con le mani tra i capelli.
<Io vorrei capire cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo.> dice, mentre alle sue spalle si vede mio fratello correre con mia madre che lo insegue e lui parte per cercare di fermare mia madre.
Mi volto verso Domenico.
<Non venirmi a dire che non ti avevo avvisato, io non pagherò nessun danno che questa famiglia possa provocarti.>
Domenico si abbassa e sfiorando le mie labbra.
<Ti dovrò pagare io.>
<Mamma...> mi allontano tipo fulmine da lui e mi volto verso la mia bambina.
<Amore.>
<Vieni vieni, la nonna non riesce a prendere lo zio, aiutiamola noi.> e vengo tirata da mia figlia mentre mi volto verso Domenico, mimando scusa.
E così mi ritrovo a correre intorno al tavolo del salone rincorsa da mia madre che urla, come i vecchi tempi.
<Ti conviene che vi fermate, più non vi prendo, più mi altero e più ve le suono.
<Ma cosa c'entro io?
Ha cominciato lui.> indico mio fratello ed è proprio in quell'attimo che mia madre lancia due scarpe.
La prima prende me sul sedere, la seconda mio fratello sulla testa.
Un attimo di silenzio, che viene riempito subito dopo dalle nostre risate.
<Oddio> dice mio fratello tra le lacrime, e stiamo ridendo per lo stesso motivo, e continua.
<Mi è sembrato di rivederci tantissimi anni fa. Ricordi Mia?>
<E come lo posso scordare!
Mamma mi voleva ammazzare quel giorno.>
<La colpa è stata tua, tua e della tua mania per il ballo, ma anche tua...> dice rivolta a Giacomo.
<E te pareva.>
< Certo, tu l'appoggiavi sempre.
Tu le hai fatto vedere quel video e lei l'ha imitato, quindi colpi di scarpa ad entrambi.
E tu non ridere perché se sbagli ce ne stanno anche per te.> dice rivolta a Domenico che non riesce a respirare per il troppo ridere.
In mezzo a tutto quel caos si aggiunge anche Francesca accompagnata da mio padre,
con quel casino non abbiamo sentito suonare al citofono e quando la vedo le salto addosso, non volevo essere scortese con lei la mattina, ma mi ha dato fastidio vederla così in confidenza con Domenico e ho bisogno di capire, così la tiro per un braccio e portandola in cucina e chiudendo pure la porta.
<Mi dispiace Franci, ma ho bisogno di sapere...>
<Non c'è nulla da sapere puoi stare tranquilla, comunque ne parliamo dopo se vuoi.>
<A te interessa? Dimmi solo questo?>
<Che hai bevuto?
Ma più che altro come hai potuto bere senza di me?
Ascolta Mia, non mi interessa e dico davvero, e poi piace a te.>
<Ma...>
<Senza ma, io ho la mia di vita e se non l'avessi avuta, prima di tutto viene l'amicizia che mi lega a te.>
Legò le braccia al suo collo, mi è mancata.
Nonostante ho passato la giornata con Domenico, Francesca mi è mancata.
Sono anni che fa parte della mia vita e non riesco a trascorrere un solo giorno senza nemmeno sentirla.
<Andiamo di là, che quelle immagini mi stavano piacendo.
Mia, fallo uno.>
< No, assolutamente no.
Sono passati anni e mia mamma non capirebbe> le dico mentre entriamo nel salone e troviamo mia mamma che continua a colpire Giacomo.
<Cosa non capisco?
Giacomo continua e giuro che ti ammazzo, io ti ho messo al mondo io ti stacco la testa.> continua mia madre mentre io non mi trattengo più, ma decido di salvare mio fratello.
<Francesca vuole vedere quel famoso ballo.>
Sapevo che si sarebbe fermata con Giacomo, ma non credevo mi fulminasse con lo sguardo.
< Non ci devi nemmeno provare.>
Alzo le mani in segno di resa, ma proprio in quel momento mio fratello fa partire quella famosa canzone, Get busy/like glue, ed è più forte di me, quando parte determinata musica, compresa quella latino/americana, il cuore comincia a pompare sangue che in automatico mi fa muovere.
Non ballo più da anni, non potevo farlo perché ad Alessio dava fastidio e quindi mi privavo anche di ascoltarla, ma adesso è più forte di me...
Comincio a ballare tirando verso di me anche mio fratello mentre tutti gli altri si siedono e i bambini cominciano a battere le mani.
Ma il mio sguardo resta rivolto verso mia madre che, in questo momento sembra la bambola assassina pronta a colpire e quando mi trovo sola a ballare, muovendo il sedere proprio come le ragazze del video, è tutto un deja vu.
***
<Vai Mia.> urla mio fratello incitandomi a continuare ed io lo faccio.
Ho imparato a ballare la breakdance con alcuni amici di colore e non me la cavo male, quindi continuo il mio folle ballo.
Ma non tutto può andare bene,
Mia mamma comincia a correre verso di me dandomi un calcio sul sedere, che in quel momento muovevo mentre stavo poggiata sulle mani, facendomi finire con la faccia a terra, mentre lei comincia ad urlare che non è un ballo, ma una volgarità.
***
Mi riprendo con la faccia spiaccicata a terra mentre rido come una pazza, e mia madre che urla.
<Pensavo ti fosse passata, ma mi sono sbagliata.
Adesso sono qua e non smetto di colpirti finché non la smetti.>
Poi si volta verso tutti e capisce che in questa missione è sola.
<Cose de pazzi, sono finita in covo di pazzi.> dice rimettendosi le scarpe e andando a chiudersi in camera, mentre io non riesco nemmeno ad alzami.
Mi tengo le coste perché il movimento non ha fatto bene, ma continuo a ridere, mentre mio fratello mi urla di continuare.
Non mi divertivo e non ridevo così di gusto da anni.
E buon pomeriggio...
Come state?
Io rido 😂😂😂
Ho fatto un capitolo leggero perché dal prossimo non si riderà più.
Fatemi sapere.
Baci Chiara❤
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