23.
Non è stato facile per Domenico cercare di preparare qualcosa di particolare, visto che non avevo molto e ci siamo accontentati delle scaloppine ai funghi, che stranamente ha mangiato pure Nora, senza fare i capricci nel vedere "le foglie verdi".
Siamo tutti seduti a ridere e scherzare ed io mi sento serena.
Guardo Nora che fa anche la scarpetta col pane.
<Mi sa che approfitterò volentieri di te, se Nora comincia a mangiare tutto.>
<Ma io non ho usato quello che usa la mamma, diglielo Nora.>
< Vero mamma, Domenico ha usato le magiche foglie, quelle che mi fanno crescere più forte, e non sono gli spinaci di Braccio di ferro, sono le magiche erbe delle principesse queste.>
< Oh allora devo farmi dire dove procurarle, così posso cucinarle anche io.>
< Veramente lui cucina meglio>
<Addivati figghi> sussurro
<Addi cosa?> mi chiede Domenico mentre noi scoppiamo a ridere, ma mi è presa così male che non riesco a spiegarlo ed è costretto a farlo Giacomo.
<Ah ora ho capito.
È che voi avete un dialetto che sembra più arabo.>dice sorridendo.
<Discendiamo dagli arabi, che ci vuoi fare.> poi mi rivolgo a mia figlia
<Adesso vai a sistemarti per riposarti e poi, quando ti sarai svegliata, possiamo fare tutto quello che vuoi.>
Nora sembra pensarci su e poi spara la bomba.
<Mamma possiamo chiamare papà? Non lo vedo da ieri e mi manca.>
Ecco, io lo sapevo che quella che ne avrebbe sofferto sarebbe stata lei, ma come posso privarla di suo padre?
Come posso evitarle di vederlo?
Mi alzo e comincio a sparecchiare la tavola, mentre cerco il modo migliore di dire a mia figlia che non possiamo, che non posso prendere il telefono ed inoltrare la chiamata a suo padre.
Non voglio che le venga fatto il lavaggio del cervello da lui, perché sarebbe capace di farlo.
<Che ne dici se lo chiamiamo insieme Nora?> dice Domenico rivolto a mia figlia, e lancio il piatto nel lavabo, perché sta cosa non mi piace.
<No.> dico subito voltandomi verso di loro.
<Lo chiamiamo insieme.> aggiungo subito dopo aver visto il viso spaventato di Nora.
<Scusami Mia, non volevo intromettermi.>
<Non scusarti, volevi solo aiutare e ti ringrazio, ma questa è una cosa che devo sbrigarmi da sola.
Adesso amore mio,> dico a Nora < vai a sistemarti, quando ti svegli lo chiamiamo.
Io finisco di sistemare e ti raggiungo.> le lascio un bacio tra i capelli e mi volto per non far vedere i miei occhi lucidi.
<Tesoro...>
<Lascia stare mamma, me la sbrigo da sola.
Se Nora vuole vedere Alessio, la porterò da lui,ma in un parco e con altre persone.
Non ho intenzione di lasciare mia figlia a lui, tranne se non sarà un giudice a dirlo, ma cercherò in tutti i modi di evitare una cosa di queste.>
<Spero che sia così, ma ci credo poco.
Non ha mai toccato la bambina e non ha mai toccato te davanti a lei.>
<Non sono una stupida, lo so bene pure io, poi ho fatto solo una denuncia cautelativa, adesso vedi quanto sarò cautelata.>
Comincio a fare i piatti e cerco di non pensare a niente se non al discorso che dovrò avere con Alessio e quando finisco raggiungo Nora, che già dorme nel mio letto.
Mi metto accanto a lei accarezzandole i capelli.
Mi è sempre piaciuto guardarla dormire, mi trasmette serenità e sicurezza,mi fa credere di essere importante,addirittura indispensabile per qualcuno.
<Ci sarò sempre, se mai dovessi cadere io sarò sempre lì ad aiutarti, non permetterò a niente e nessuno di farti male, sarò i tuoi occhi quando starai di spalle e non vedrai chi può colpirti.
Sarò il tuo sostegno e la spalla su cui vorrai piangere, sarò una donna più forte per te, solo per te amore mio.
E giuro che non vorrei mai dirti di no, ma ci sono cose che ancora non puoi capire e so che fa male, ma sei forte, più di quanto non lo sia mai stata io.
Dicono che i bambini assimilano ciò che fanno gli adulti, ma spero che tu non prenderai mai la strada che ho preso io.
Ma ne sono sicura, riuscirai a camminare a testa alta sempre e comunque.
Continua a dormire piccola mia, a sognare ciò che ti farà stare bene e segui sempre il tuo cuore, in qualunque occasione o decisione ascoltalo, non sbaglia.
Quando ti sveglierai sarò già a casa.>
Apro l'armadio tirando fuori vecchi vestiti che non ho più usato e trovo proprio loro, i miei vecchi compagni di avventura, i miei jeans tutti strappati.
Adesso sono tornati di moda, ma quando li tagliai io, nemmeno si sapeva cosa erano qui.
Provo ad indossarli sperando che mi stanno ancora e fortunatamente vanno bene, il mio top nero che lascia la pancia scoperta,ma metto sopra una camicia, non voglio che si veda ciò che deturpa il mio corpo.
Passo una mano sopra, ricordo perfettamente quel giorno, ma subito mi copro quando sento qualcuno che si avvicina.
<Mia.> è Domenico.
Gli faccio segno di fare silenzio e mi avvicino a lui, chiudendo la porta alle mie spalle per evitare di far svegliare la bambina.
<Ehi, due minuti e sono pronta.>
Mi scruta dalla testa ai piedi e abbasso lo sguardo.
Quando mi guarda così, mi fa uno strano effetto e non è affatto negativo.
Alza il mio viso mettendo due dita sotto al mio mento e quando i nostri occhi si scontrano, un brivido attraversa il mio corpo, facendo alzare la mia temperatura.
<Sei bellissima.> dice continuando a guardarmi e lasciando un bacio sulla mia guancia.
<Ti aspetto di là.>
Resto imbambolata a guardare le sue spalle, mentre come gesto automatico, la mia mano si posa proprio sul punto dal lui baciato.
Sospiro e vado in bagno a finire di sistemarmi e quando esco ho le idee abbastanza chiare su ciò che voglio fare.
Torno in cucina e quando mio fratello mi vede, mi abbraccia.
<Ricordo questi pantaloni.>
<Sono l'unica cosa che mi resta della vecchia vita.
Possiamo andare se vuoi.>
<Mia stai attenta però, io eviterei.> dice mia madre ma non le rispondo e prendo le chiavi della macchina e la borsa, ma risponde Domenico.
<Non vi preoccupate, ci sarò io con lei.
Non le farò fare colpi di testa e non la lascerò sola un solo attimo.>
<Ma dove stavi gli anni passati?
Doveva incontrarti prima mia figlia.> dice mio padre poggiando la mano sulla sua spalla.
<Papà...>
<Forse ha ragione, forse ci saremmo fatti bene insieme, ma lo stiamo facendo adesso
.> risponde Domenico guardandomi , mentre sono sicura che le mie guance abbiano preso un colorito molto acceso.
Lo prendo per un braccio, tirandolo via, altrimenti se penso a quello che ha detto, e se continuiamo a restare qui, non farò mai niente.
Buon pomeriggio e scusate l'immenso ritardo...
Bi bi biiiiiiii che succede tra i due?😍😍😍😍😍😍.
Ok, spero di non farvi aspettare tanto per il prossimo capitolo.
Domani starò in spiaggia tutto il giorno e domenica vado a Marzamemi in barca, se non mi sentite piú, sono affondata con tutta la barca😂...
Se volete sapere come è Marzamemi, sappiate solo che si mangia benissimo, e la busiata è ottima.
Grazie RicaAlbe per la foto bellissima, fai capolavori.
La prossima starà nel prossimo capitolo, tu sai quale❤❤❤❤❤
Un bacione Chiara❤
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