CAPITOLO 12 - Fine di una lunga giornata

《Cosa vuole da noi la Preside?》chiese preoccupata Ruai arrancando per i corridoi, illuminati dalla tremolante luce delle fiaccole,《Abbiamo fatto qualcosa di male, Lady Kiala?》

《Assolutamente no, ragazzi!》rispose gentilmente la Grande Maestra,《In realtà... Mi serviva solo una scusa per convincere Calawui a lasciarvi andare.》

Ammise, lasciandosi scappare una soffocata risata.

Es calidia enca! Mi era quasi venuto un infarto.》rispose sollevata Ruai rendendosi conto di essere troppo stanca anche solo per sorridere,《La ringraziamo di cuore, Lady Kiala: ci ha salvato!》

《Non ho fatto nulla di eccezionale.》la Grande Maestra sorrise e si passò nervosamente una mano tra i capelli.
《Soprattutto se consideriamo il fatto che Cal si arrabbierà tantissimo quando scoprirà che Eifir non è neanche a Neshaavri questa sera!》

《Perché non è qui al Castello?》chiese sottovoce Sharu, non riuscendo a controllare quella domanda che gli era risalita lungo la gola, innocente e spontanea.

"Accidenti!"

Non appena si rese conto di essersi fatto sfuggire quel pensiero, il Jamail si morse con vigore le labbra e il viso si tinse immediatamente di un'accesa nota magenta.

《A essere sincera, non dovrei parlarne con gli studenti.》rispose Kiala, mentre Sharu faceva sprofondare la testa tra le spalle in preda alla vergogna,《Ma, in fondo, Eifir doveva solo sistemare un conto in sospeso a Silverfields.》

《Silverfields?》chiese perplesso Kation fermandosi nel bel mezzo del corridoio,《Cosa ci fa quella lì nella nostra città, Kai?》

Ruai tirò una violenta gomitata dritta sul fianco del possente Mayil facendolo piegare in due.

《Che ho fatto?》gemette Kation con il fiato corto stringendosi il bacino dolorante.

《Lo sai!》ringhiò sottovoce la ragazza dalle orecchie feline indicando la Grande Maestra con un cenno del capo.

《Che ci fa la Preside nella nostra città...》ripeté Kation sbuffando,《...Kiala?》

Alla Grande Maestra scappò una risata e riprese a camminare.

《Diciamo pure che ho combinato un bel casino per venire a prendervi.》rispose Kiala con un sorriso colpevole stampato in viso,《Credevo che, con l'aiuto di qualche genitore, avrei fatto passare inosservato il mio fantomatico ritorno, ma ho attirato troppa attenzione.》

L'ibrida si interruppe un secondo imboccando, con un agile balzo, la rampa di scale che, dal terzo piano, portavano fino ai Dormitori.

《Insomma...》continuò la Grande Maestra recuperando le fila del suo discorso,《Eifir è dovuta intervenire per cancellare la memoria a più di qualche...》

Improvvisamente, Kiala venne interrotta da un suono sordo, una specie di cavernoso brontolio.

《Cos'è stato?》chiese la Grande Maestra voltandosi di scatto e facendo ondeggiare in aria le lunghe appendici biancastre che le uscivano dalla chioma.

《Scusate, sono stato io!》sussurrò Kation portandosi una mano sullo stomaco,《Sto morendo di fame!》

《Poveri ragazzi...》disse Kiala con tono preoccupato,《Sicuramente, Calawui vi avrà fatto saltare pranzo e cena!》

《Infatti!》ridacchiò Kation, mentre il suo stomaco non accennava minimamente a smettere di brontolare,《Non mettiamo niente sotto i denti da ieri sera!》

《Domani mi sentirà quella pazza di Calawui!》borbottando la Grande Maestra ripercorse a ritroso la rampa di scale e raggiunse in fretta e furia il terzo piano,《Voi tornate pure nelle vostre stanze! Ci vediamo lì tra qualche minuto!》

Detto ciò, sparì dalla vista dei tre giovani ibridi che ricominciarono la loro tortuosa scalata verso i Dormitori.

《Ehi, guarda!》

Branchi di studenti dalle grandi orecchie di pipistrello o dai torvi occhi di gufo squadravano arcigni il trio di ibridi che aveva appena fatto il suo ingresso al quarto piano.

《Quello è Sharu.》

L'esausto Jamail intercettò i commenti che venivano sussurrati di orecchio in orecchio e puntò lo sguardo al suolo pur di evitare la valanga di sguardi troppo curiosi.

《Sì, è lui: il pazzo che ha puntato il pugnale al collo della Preside.》

Come se ognuna di quelle parole gli si fosse dolorosamente conficcata nella pelle, Sharu si strinse nelle spalle e non ebbe il coraggio di alzare gli occhi da terra fin quando non raggiunse la porta della sua camera da letto.

Solo allora, il suo sguardo crucciato riemerse dai riccioli smeraldini che gli coprivano la fronte; pigramente gli occhi andarono alla ricerca della piccola targhetta dorata, affissa in cima all'uscio, sulla quale era inciso il numero identificativo della camera.

"Liesek som-knee nol, sakae shubirad".
Stanza settantanove, quadrante ovest.

Assicuratosi che fosse la camera corretta, Sharu infilò la mano nel borsetto appeso al cinturone e ne estrasse una chiave dorata; rapido, il Jamail la infilò nella toppa e fece scattare la serratura.

"Non vedo l'ora che tutto questo finisca."

A stento, il ragazzo riuscì a trovare la forza per spingere l'uscio, ma non appena mosse un passo oltre la soglia e venne avvolto dal rigenerante abbraccio delle tenebre, il mondo parve finalmente concedergli un respiro: quel peso immenso che gli gravava sulle spalle si dissolse e la tensione che gli permeava ogni fibra del corpo scivolò via nel silenzio della stanza vuota.

《Buonanotte, Sharu.》la debole voce di Ruai infranse quel dolce incantesimo portando nella camera una ventata d'aria gelida,《Riposa bene.》

《Cosa?》come se i suoi muscoli si fossero violentemente contratti a causa del freddo, il timido Jamail si voltò verso i suoi improbabili compagni d'avventura,《S-state andando via?》

《Sì, cercheremo di arrivare tutti interi nelle nostre stanze...》rispose piano Ruai,《Al piano di sopra.》

《Mi stai prendendo in giro, spero?》si lamentò Kation abbandonando con rassegnazione la schiena lungo la parete,《Per favore, basta gradini!》

《Coraggio, Orsacchiotto.》Ruai iniziò a trascinare il suo fidanzato,《Dobbiamo andare adesso.》

《No, aspettate!》

Non appena i due ragazzi mossero un solo passo lungo il corridoio, un dolore lancinante compresse il petto di Sharu.

《Tutto ok, faccia di squame?》chiese Kation, ma Sharu non gli rispose.

Il suo sguardo era puntato verso il nulla, mentre il respiro si faceva sempre più rapido e intenso, eppure, sembrava che l'aria non gli bastasse mai.

"Cosa mi sta succedendo?"

Privo di forze, Sharu si gettò a peso morto sul cornicione dell'uscio portandosi una mano al petto che batteva freneticamente sotto le dita rigide e convulse.

"Cosa... Mi... Sta... Succedendo? "

Si sentiva freddo, vuoto, inerme: era come se quella scintilla che aveva visto accendersi in Palestra, quell'esile favilla che lo aveva tenuto al caldo si stesse inesorabilmente spegnendo.

《Ehi, Sharu!》Kation corse in contro al ragazzo e lo afferrò per una spalla, giusto un secondo prima che il Jamail finisse al suolo,《Non farci spaventare!》

《Scusa, scusa.》farfugliò rapido Sharu pentendosi amaramente di aver aperto bocca non appena sentì un conato risalire con forza lungo la gola.

《Sicuro di stare bene?》Ruai posò una mano sulla fronte del ragazzo, talmente frastornato da non riuscire neanche a sottrarsi a quel tocco estraneo,《Sei molto accaldato!》

《Sì, sto bene!》rispose rapido Sharu provando inutilmente a rimettersi in piedi,《Sono solo...》

Non fece in tempo a finire la frase che un nuovo conato cercò di arrampicarsi lungo la gola troncandogli il fiato.

《Se vuoi, possiamo aspettare Kiala con te?》chiese preoccupata Ruai, rivolgendo al ragazzo il più materno degli sguardi,《Non vorrei che ti succedesse qualcosa proprio quando non c'è nessuno.》

Sharu non rispose: dopo quella giornata tanto assurda, desiderava soltanto il buio e il silenzio della sua stanza; aveva troppi pensieri da rimettere in ordine per attendere ancora la tanto agognata solitudine.

Ma si sentiva così debole da sapere che si sarebbe accasciato al pavimento dopo aver compiuto appena un misero passo verso il letto.

"Maledizione!"

Senza altre vie di fuga, il timido Jamail annuì debolmente e i due ibridi lo scortarono nella piccola camera da letto richiudendo la porta alle loro spalle.

La stanza, tagliata fuori dal resto di quel mondo contro natura, era completamente avvolta dal meraviglioso abbraccio delle tenebre, infrante solo dai tenui raggi lunari che filtravano dalla finestra.

Gli esausti occhi di Sharu si illuminarono del lattescente riflesso della luna: anche in quella densa e scura cortina, il ragazzo riusciva ancora a scorgere il brillio delle stelle percorrere le venature del pavimento, come tanti e minuscoli fiumi di luce argentea, fino a confluire nei nodi del legno e nelle misere ammaccature dei mobili.

《Coraggio, Kation...》la severa voce di Ruai infranse il silenzio,《Aiuta Sharu a poggiarsi sul letto!》

《N-non so come ringraziarvi.》il ragazzo, saldamente sorretto dal possente Mayil, si mise a sedere sulle morbide coperte scarlatte,《Non c'era bisogno di prendersi tutto questo disturbo.》

《Nessun disturbo.》rispose Ruai,《Era il minimo che potessimo fare.》

《Davvero non ce ne era bisogno.》ribatté Sharu togliendosi gli stivali per mettersi seduto più comodamente,《Non... Non dopo tutto quello che vi ho fatto passare.》

《Fidati, faccia di squame, se non ti avessimo aiutato, questa peste non mi avrebbe fatto dormire.》Kation pronunciò quelle parole con un tono stranamente pacato stringendo tra le possenti braccia la sua fidanzata,《Sarebbe stata in apprensione tutta la sera!》

《E questo dovrebbe essere un male, Orsacchiotto?》rispose sarcastica Ruai assestando una seconda gomitata nello stomaco del Mayil.

《No...》rantolò lui massaggiandosi il ventre,《Ma questo di male me ne ha fatto tanto!》

Il Jamail lasciò che i capelli nascondessero la timida risata che era sbocciata sul suo volto.

《S-sedetevi anche voi, ragazzi.》disse poi Sharu cercando di fare spazio sul piccolo letto,《Non rimanete lì in piedi, accomodatevi pure.》

Senza farselo ripetere due volte, Kation e Ruai si gettarono di peso sul morbido giaciglio.

《Questa sì che è vita!》sussurrò entusiasta Ruai mettendosi comoda tra le braccia di Kation,《Non riesco a credere che questa giornata sia finita!》

"Già..." pensò Sharu tirando il primo vero sospiro di sollievo di quella sera e abbandonando pesantemente la schiena su una delle colonne che reggevano il baldacchino.

Ma quando la sua pelle sfiorò il legno, la spina dorsale venne percorsa da un intenso fremito.

《Cos'è stato?》chiese allarmato il ragazzo balzando in avanti e sfiorando la colonna con le dita,《Perché il letto vibra?》

Dopo aver rivolto a Sharu un'occhiata perplessa, un lampo balenò nello sguardo di Kation che sorrise con malizia.

《Tesoro...》disse rivolgendo gli occhi scuri alla fidanzata che si crogiolava nel tepore del suo abbraccio,《Stai davvero facendo le fusa?》

A Sharu scappò una risata che cercò subito di soffocare premendo con forza una mano contro la bocca.

《Santo cielo!》la ragazza si tirò immediatamente su e si coprì il viso imbarazzato con le mani,《Non ditemi che lo sto facendo sul serio?》

《Alla mia Micetta piace stare con il suo Orsacchiotto!》la prese in giro Kation stringendo la Wuampil contro il suo petto,《Coraggio, ammettilo!》

《Non mi chiamare più in quel modo!》Ruai si divincolò dalla presa del ragazzo facendo ricorso all'ennesima gomitata ben assestata, 《Oddio, che imbarazzo!》

《Lo prenderò come un sì, Micetta!》

Mentre Sharu e Kation ancora ridevano cercando di ignorare quanto dolore gli costasse farlo, qualcuno bussò alla porta.

《Questa deve essere Kiala!》disse stizzita Ruai tirando un pugno sul naso di Kation nel disperato tentativo di farlo tacere,《Vado ad aprirle.》

《No, non preoccuparti.》rispose Sharu provando a scendere dal letto,《Ci penso io.》

《Sicuro di farcela?》chiese preoccupata Ruai,《Non è che svieni un'altra volta?》

《Non credo...》ridacchiò Sharu poggiando i piedi nudi sulle scricchiolanti e caldi assi del pavimento,《Almeno spero.》

Il Jamail si alzò con grande cautela: le gambe tremarono e le ginocchia traballarono pericolosamente, ma il ragazzo riuscì a evitare un rovinoso capitombolo con un pronto colpo di coda.

"Ok... Ce la faccio!"

Incerto, Sharu mosse qualche passo in avanti, ma avvertì nuovamente un forte fremito irradiarsi attraverso le assi di legno del pavimento a intervalli regolari.

《Maledizione!》per lo spavento, il ragazzo perse l'equilibrio e finì al suolo.

《Tutto ok?》chiese allarmata Ruai,《Hai bisogno di una mano.》

《No, va tutto bene...》rispose Sharu, mentre quella strana vibrazione scuoteva ancora il pavimento,《Ma... Potresti smetterla di fare le fusa, p-per favore.》

《Non sto facendo niente adesso.》rispose perplessa la Wuampil agitando la scura coda in aria.

"Ah..." pensò terrorizzato il giovane drago, mentre la bizzarra vibrazione, diveniva sempre più intensa, "Perfetto!"

《Ehi, Sharu!》la voce di Kiala lo ridestò dai suoi pensieri,《Si può entrare?》

《Arrivo! Solo un attimo》

Con uno sforzo che gli parve immane, il ragazzo si alzò barcollante da terra e corse ad aprire la porta alla ragazza.

《Scusa se ti ho fatto aspettare, Lady Kiala!》accennando un sorriso sbieco e pieno di nervosismo, Sharu spalancò l'uscio e si ritrovò di fronte la Grande Maestra con un fagotto stretto tra le braccia.

《Non preoccuparti.》rispose la ragazza battendo ritmicamente il piede al suolo,《Ero venuta a portarti un paio di cosette!》

Ogni volta che il suo piede colpiva il suolo, le assi di legno vibravano e traballavano frastornando il povero Sharu.

《P-prego entra!》il Jamail invitò la ragazza ad accomodarsi osservando incredulo i suoi stivali produrre quel fastidioso fremito.

《Grazie, Sharu!》non appena la ragazza entrò nel buio della camera, la sua fronte venne immediatamente rischiarata da un piccolo disco che emetteva una debole luce color acquamarina.

《D-da questa parte...》ammaliato da quel barbiglio, Sharu richiuse la porta e condusse la Grande Maestra fino al letto sobbalzando ogni volta che un suo passo faceva irradiare una violenta vibrazione per tutta la stanza.

《Oh, ci siete anche voi, ragazzi!》esultò Kiala non appena scorse Kation e Ruai gettati sul materasso,《Fantastico!》

《P-poggiati anche tu sul letto, Lady Kiala!》esordì Sharu vedendo la ragazza rimaneggiare il pesante fagotto dal quale proveniva un profumo davvero invitante.

La ragazza adagiò con cura il prezioso carico sulle coperte e iniziò a slegare i grosso noto che lo chiudeva.

《Questo è tutto quello che è avanzato dalla cena di oggi.》disse la Grande Maestra spostando lentamente i lembi del canovaccio che avvolgeva qualche tozzo di pane, ben farcito di insaccati, e un paio di mele ammaccate,《So che non è molto, ma spero sia tutto di vostro gradimento.》

Quando alle narici dei tre ragazzi arrivò anche il dolce profumo di una piccola porzione di torta al cioccolato, anche la stanchezza parve passare in secondo piano: i loro stomaci si misero a brontolare in coro e, quasi all'unisono, il trio si gettò famelico sul cibo come se non mangiasse da giorni.

Il brivido che percorse il corpo di Sharu non appena sentì il sapore intenso e fragrante del pane lo ripagò di quella terribile giornata.

《Grazie mille, Kiala.》disse Kation addentando un grande panino,《È tutto fantastico!》

《Aspetta almeno di aver ingoiato, prima di parlare!》lo ammonì Ruai con le labbra sporche di cioccolato.

Kiala rivolse loro un sorriso tanto luminoso da eclissare la fioca luce che irradiava la sua fronte.

《Allora...》esordì poi la ragazza mettendosi a sedere sul comodino, 《Raccontate, come è stato il primo giorno qui al Castello?》

Il silenzio si impossessò rapidamente dei tre giovani ibridi e il delizioso boccone di pane e salame che Sharu stava assaporando gli finì di traverso.

《Scommetto che non è stato proprio una passeggiata.》continuò imperterrita Kiala,《Tra quello che è successo ieri sera e la lezione con Cal, penso siate distrutti.》

Il silenzio si fece ancora più pesante, ma venne improvvisamente interrotto da un soffocato singhiozzo.

《Ehi, Micetta...》Kation sentì le lacrime di Ruai bagnargli la pelle,《Va tutto bene?》

《Sì, sì... Sto bene.》disse la ragazza con voce rotta asciugandosi le gote, 《È solo che tutto ciò mi sembra ancora così assurdo...》

《Ti capisco, mia cara.》Kiala si alzò dal comodino per mettersi vicino a Ruai,《All'inizio, non è mai facile per nessuno.》la Grande Maestra le strinse la mano,《Ma, alla fine, anche voi capirete quanto siate legati a questo popolo; quanto tutto ciò sia sempre stato parte di voi.》

《Io però...》singhiozzò Ruai,《Non riesco a capire perché sia tutto successo in questo modo?》nuove lacrime si affacciarono ai suoi occhi felini,《Perché le nostre famiglie non ci hanno mai rivelato niente, neanche in seguito alle prime sparizioni?》

《Infatti...》sussurrò Kation stringendo a sé la fidanzata,《Perché non ci hanno mai detto cosa eravamo davvero?》

Il volto della grande Maestra si incupì e lei tirò in lungo sospiro.

《Dipende da qualcosa che successe molti anni fa.》iniziò a raccontare Kiala, mentre il sorriso le moriva in viso,《Prima di nascondersi tra gli umani, il popolo Miksta viveva in pace in questa foresta, ma poi successe qualcosa...》

《Cos'è accaduto?》chiese, Sharu prendendo un po' di coraggio e facendosi vincere dalla curiosità.

《L'esplosione: ilprimo ricordo che Eifir porta alla luce con la Cerimonia di Iniziazione.》rispose Kiala con la voce talmente piatta da sembrare innaturale,《Da allora, da quando Afir morì, hanno tutti abbandonato la Foresta.》

La ragazza di fermò per prendere il respiro, mentre i tre ibridi ascoltavano un silenzio.

《Non so perché i nostri ci abbiamo sempre tenuto la nostra identità segreta.》ammise Kiala abbassando lo sguardo,《Non so perché Eifir abbia deciso di nascondere a tutti la verità sulle sparizioni.》

All'improvviso un sorriso nervoso balenò sul volto della ragazza.

《Forse pensava di confondere gli umani, forse contava sulla complicità dei nostri genitori...》Kiala si alzò dal letto con uno scatto improvviso e si mise ad osservare la luna,《In realtà, non ho la più pallida idea di cosa ci sia nella mente della Preside... È sempre così con vuoi Jamail.》

La Grande Maestra rivolse il suo sguardo a Sharu che se ne stava zitto in un angolo del letto.

La ragazza sorrise con amarezza e si incamminò verso la porta.

《Mi piacerebbe rimanere oltre, ragazzi, ma ora devo proprio andare.》disse Kiala recuperando la sua solita aria frizzante,《Le vostre famiglie sono state avvertite del fatto che siete qui e, a breve, riceverete una loro lettera.》

Senza che nessuno dei tre ibridi se ne accorgesse, Kiala frugò nel suo borsetto; con un rapido movimento, estrasse tre piccoli calamai di vetro e li adagiò sul comodino della stanza.

《Grazie ancora di tutto, lady Kiala!》Sharu accompagnò la Grande Maestra fino alla porta.

《È stato un piacere.》rispose la ragazza, muovendo un passo oltre la soglia,《E, Sharu, non preoccuparti per lei...》disse, avvicinandosi all'orecchio del Jamail e indicando, con lo sguardo, il disegno che sporgeva dal borserto del suo cinturone,《La ritroveremo!》

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top