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"La Black Nocturne era un edificio antico. Fu fondata nel 1873 dall'alchimista Lucius Nocturne ed edificata da un gruppo di quasi 200 maghi, che la costruirono in una sola settimana. Aveva una struttura a forma di falce di luna: sulla parte alta (o ala nord) si trovavano le classi e i dormitori degli studenti maghi (suddivisi in livelli per fasce d'età), insieme ad altre strutture minori, come palestre, biblioteche e mense. L'ala sud, che si trovava nella parte bassa, invece, ospitava le classi e i dormitori delle streghe. 

Vicino alle due punte, scorrevano due cascate di polvere nera finissima. Ho provato a disegnarla tutta, vista dal basso, ma mi sa che non sono molto brava, Jack dice che il mio disegno non si capisce.

Trovo molto interessante il fatto che il colore nero delle pareti era dovuto ai residui polverosi emessi dall'incantesimo gravitazionale, che permetteva  alla struttura di rimanere sospesa a mezz'aria. Ricordo ancora quella volta che dimenticai le scarpe fuori dalla finestra tutta la notte e la mattina dopo erano completamente ricoperte di pulviscolo."

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"Ho conservato la scopa che c'era nella mia classe prima che la smantellassero. Non è chissà quale oggetto pregiato, ma funziona bene e finché vola non ha senso per me comprarne un'altra.

Ho comprato però un casco, in un negozio di oggetti magici usati nella zona di Borgo Nuovo, ad un ottimo prezzo. Il casco ha una visiera nera anti UV, e un ulteriore protezione dietro la testa, che si può sia abbassare sul viso che rimuovere. Anche l'imbottitura è in buono stato, soprattutto d'inverno è perfetta perché tiene molto caldo."

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"Durante la mia ultima ricerca ho trovato uno spadone bellissimo. La lama è fatta di un materiale scuro e resistente, e ha i bordi dorati nella parte centrale e sull'impugnatura, che brillano come specchi. Il manico è avvolto da un bendaggio di cuoio bianco, che rende la presa antiscivolo, ma un giorno di questi dovrò cambiarlo perché tende a srotolarsi.

Credo fosse un'arma appartenuta ad una strega Bianca come me, per via della decorazione con il simbolo dello Yang all'estremità dell'impugnatura. È il mio dettaglio preferito, sembra fosse destino che la trovassi io! Infatti ho deciso di tenerla; piace anche a Jack, anche se lui la attraversa."

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"Ho comprato una scatola-inventario per metterci la mia nuova spada. L'ho presa da un negozio on-line, ma credo di aver fatto un po' confusione con le misure, perché pensavo fosse più piccola. Poco male, così posso metterci anche la scopa.

Non avevo mai comprato una scatola del genere: mi è davvero utile, penso proprio che ne prenderò una anche a Jack. È fatta di un legno chiarissimo, molto particolare, credo che appartenga a qualche tipo di albero magico, ed ha un meccanismo elementare: basta chiuderla con dei nastri appositi che ti vengono forniti insieme, e sigillarla con della ceralacca, sulla quale è sufficiente imprimere la propria impronta digitale. Il contenuto della scatola, infatti, può essere evocato solo dalla persona che ha lasciato l'impronta.
(NB: aspettare che la cera raffreddi un po' prima di imprimere l'impronta!)

L'unico difetto è che ci sono alcuni oggetti che non può contenere, come i portali Monouso e quasi tutte le pozioni (penso che per un alchimista questa scatola sia completamente inutile). Ovviamente, niente animali, piante e simili, neanche i cristalli. Ho scoperto che però ci posso mettere alcune tipologie di cibi, esclusa la maggior parte della frutta e verdura e salvo alcune eccezioni. Ciò mi rende molto felice!"

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"Sono riuscita finalmente a cucire i guanti anti-spettro per Jack. Ho trovato il tessuto che mi serviva in una bottega dentro cui non ero mai entrata prima; l'ho lasciato ammollo insieme ai cristalli sotto la luce della luna piena tutta la notte, e il giorno dopo ho fatto il rito con l'incenso e il cerchio bianco descritto nel manuale sugli spettri. Una volta che il tessuto era ponto (ha cambiato colore, da rosso è diventato nero!) ho trovato dei cartamodelli online e mi sono messa alla macchina da cucire. Benché alla Nocturne ci facessero fare il laboratorio artigianale, ho dovuto ugualmente cercare dei tutorial on-line. Non sono venuti male, però.

I guanti sono impermeabili e resistenti, e permettono a Jack di toccare qualunque superficie, perfino i liquidi. Purtroppo, però, traggono energia direttamente dal suo potere magico, quindi può indossarli solo per lassi di tempo brevi. Infatti lui non li indossa volentieri, dato che si stanca subito. Fa nulla, almeno così può aiutarmi nelle faccende domestiche.
Ah, sono tornati utili anche per la scatola-inventario che gli ho comprato, per lasciare l'impronta sulla ceralacca. Non resta il segno, ma a quanto pare la scatola riconosce il suo potere magico, che filtra attraverso i guanti. Perfetto, sono molto soddisfatta."

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"Jack mi ha consigliato di andare ad Hakodate. Dice che nei pressi del porto appare un misterioso castello bianco, chiamato "Midnight" dagli abitanti del posto, visto che si racconta fuoriesca dal mare nelle notti di mezzaluna, a mezzanotte per l'appunto (che fantasia questi giapponesi!)

Mi sono informata, e ho scoperto che in realtà la luna non c'entra niente. Per farlo apparire bisogna spezzare il cerchio trasparente sospeso nel cielo: quando si rompe, si illumina somigliando a due mezzelune, e il castello appare. È lo stesso meccanismo delle serrature magiche. All'alba però, non appena toccati dai raggi del sole, i due semicerchi si ricongiungono e il castello ritorna sott'acqua.

Si dice che sia abitato da un potente alchimista, conosciuto col nome di Jack Settevite. Ho provato a cercare qualche informazione su costui, ma non ho trovato assolutamente nulla. Strano, tuttavia poco mi importa: a quanto pare la fortezza conserva uno dei libroni oscuri che stavo cercando, dentro una biblioteca all'interno di una Blast Off. Andrò per quello principalmente, ma di certo ispezionerò per bene anche il resto delle sale. Comunque, mi fa sorridere che il proprietario del Midnight si chiami Jack."