Capitolo 27

Alex non riusciva ancora a spiccicare una parola da quando Noah aveva smesso di parlare,era rimasto lì,immobile,con lo sguardo fisso in quello del demone seduto di fronte a lui.

Metà angelo e metà demone...un Nephilim...io?!

Ma scherziamo?!

Non è affatto divertente...

«È...è uno scherzo vero?»domandò scetticamente dopo qualche minuto speso a digerire il tutto.

«No,non lo è affatto Alex. Sono bastardo si»ghignò leggermente Noah«ma non così tanto da prenderti in giro su di una cosa così importante»replicò poi pacatamente,come se si aspettasse una reazione simile,se non peggiore,da parte sua.

Noo,ma certo che no! Come mi viene in mente?

Annuì appena con il capo e poi restò in silenzio ancora per qualche secondo,riflettendo«tu...come fai a saperlo?»

«Ho le mie fonti»disse semplicemente lui.

«Mh...»mugugnò per poi stropicciarsi gli occhi,ora tornati del loro consueto verde smeraldo,con le dita.«E...per caso sai anche chi sono i miei genitori?»domandò speranzoso tornando a guardare Noah.

«No»rispose lui con un tono di voce secco per poi ghignare nuovamente subito dopo«ma forse potrebbe saperlo mio padre»aggiunse guardandolo con occhi divertiti.

«Tuo padre...»Alex rabbrividì solo al pensiero di dover chiedere qualcosa a Lucifero,sarebbe rimasto col dubbio per sempre piuttosto anche perché aveva la sensazione che il demone non gli avrebbe rivelato nulla. Non senza ricevere qualcosa in cambio almeno;sarebbe stato una sorta di patto e fare patti con un demone immaginava non fosse affatto una saggia scelta,soprattutto se quel demone era il sovrano degli Inferi in persona.

«Si»confermò il demone guardandolo per qualche istante,senza che dalle sue labbra carnose sparisse quel ghigno fastidioso,poi si alzò.«Ora...ho da discutere di cose molto importanti con un certo demone,non uscire da questa stanza...ne va della tua sicurezza»disse con un tono di voce che non ammetteva nessuna replica mentre avanzava con passo elegante e sicuro in direzione della porta scura della stanza.

«Cos-...no,aspetta!»esclamò il moro alzandosi anche lui in fretta dal letto e raggiungendolo con poche falcate.«Dovrei rimanere chiuso qui dentro da solo?!»si sentiva male solo al pensiero,non lo avrebbe mai ammesso davanti a Noah ma aveva una paura fottuta e rimanere chiuso lì dentro da solo era l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento.

«Vuoi essere aggredito da demoni affamati che,credimi,sentirebbero il richiamo del tuo sangue anche a kilometri di distanza?»fu la risposta dura che ricevette,la sua espressione ora era mortalmente seria.

Deglutì visibilmente e si leccò le labbra,gesto che attirò per qualche istante l'attenzione del demone su di esse,decidendo in fretta che no...non era decisamente nei suoi piani venire aggredito da un demone bramoso del suo sangue.«E va bene...»borbottò nervosamente.

Noah gli lanciò un'ultima significativa occhiata e poi se ne andò,richiudendosi la pesante porta nera alle spalle.

Alex fece un lungo sospiro rassegnato e tornò con passo lento a sedersi sul letto dalle lenzuola cremisi,restando poi in silenzio. Non si udiva nessun altro rumore all'infuori del suo respiro regolare mentre si prendeva altro tempo per metabolizzare tutto ciò che aveva scoperto in pochi minuti.

Decisamente troppo da digerire...

Si sentiva la testa scoppiare e di certo l'ansia,che pian piano gli stava crescendo dentro fino a prendere possesso di tutto il suo essere,non lo aiutava affatto.

Sussultò quando,dopo quelle che gli parvero ore,la porta si aprì lentamente cigolando in modo inquietante sui cardini.

Istintivamente si alzò e indietreggiò fino a toccare con la schiena la parete che si trovava più lontana rispetto alla porta.

Una chioma rossa,color del sangue,comparve nella sua visuale,seguita da un paio d'occhi verde smeraldo contornati da pagliuzze dorate,che gli conferivano una sfumatura particolarmente insolita,e da un corpo scolpito,statuario.

Quello era il ragazzo che lo aveva trascinato laggiù insieme a Noah,non aveva mai capito chi fosse. Tutto di lui trasudava mistero,lo affascinava ma allo stesso tempo gli trasmetteva il forte impulso di tenersene alla larga.

Il ragazzo si richiuse la porta alle spalle e piantò quelle due gemme smeraldine sulla sua figura«Ciao Alexander...»disse accennando un leggero sorriso sfrontato,uno di quelli che aveva visto spesso comparire sulle labbra di Noah,mentre si avvicinava a lui.

«Chi sei? Che diavolo vuoi da me?!»sbottò restando lì dov'era,con la schiena che aderiva perfettamente alla parete,quasi avesse sperato di riuscire a fondersi con essa.

Il rosso si abbandonò ad una lieve risatina ed alzò le mani,portandone poi una sul petto«Vengo in pace,lo giuro...»i suoi occhi brillavano di divertimento e non si preoccupava minimamente di nasconderlo,notò Alex«E,per rispondere alla tua domanda,mi chiamo Kael e sono il cugino di Noah»

«Il cugino...»farfugliò come se avesse appena ricevuto una secchiata d'acqua gelida in faccia,faticando parecchio a realizzare quest'altra notizia.

Pensandoci,però,la cosa poteva essere alquanto plausibile dato che la prima volta che l'aveva incontrato Kael era stato intrattabile quasi quanto Noah...si,quasi perché ancora non aveva trovato nessun altro in grado di batterlo in fatto di bastardagine e bipolarità.

Poi,ora che stava avendo la possibilità di parlarci più a lungo rispetto all'ultima volta,iniziava a notare alcune somiglianze con il ragazzo che amava:lo stesso sguardo gelido ma al tempo stesso ardente,passionale,caldo,lo stesso sorriso sfrontato e a volte malizioso,la stessa innata eleganza e il portamento fiero,impeccabile.

«Esatto,vedo che hai afferrato il concetto ragazzino»Kael ghignò in modo beffardo,ridestandolo dai propri pensieri e costringendolo di nuovo a rivolgergli la sua più completa attenzione.

Entrambi fortemente egocentrici e pieni di sé...
Pensò,trattenendosi dall'urlare per la frustrazione. Non gli serviva un altro come Noah! Ne bastava ed avanzava uno...

«Che cosa vuoi da me?»ripeté cercando di mantenere la calma ed i nervi saldi,avvertiva un forte bisogno di esplodere,sfogarsi con qualcosa...con qualcuno...

«Volevo solo capire la motivazione di tanto clamore...»mormorò lui mentre con quei suoi occhi particolari aveva preso a scrutarlo con attenzione,la sua espressione divertita aveva lasciato ora il posto ad una mortalmente seria.«Capisco...»sospirò infine,come se fosse giunto ad una conclusione che però vedeva solo lui.

Alex non aveva la minima idea di cosa parlasse.«Cosa?! Cosa capisci?!»

Lui si avvicinò fino ad intrappolarlo contro la parete,le braccia ai lati della sua testa«Capisco perché Noah sia attratto da te,mezzosangue,non sei per niente male»detto ciò portò una mano sul suo viso ed incominciò,sotto lo sguardo esterrefatto del moro,ad accarezzargli una guancia con i polpastrelli delle dita. Il suo tocco era incredibilmente leggero e delicato.«Oltre al fatto che ti avrebbe tenuto sotto il suo più completo controllo possedendo il tuo cuore,mossa astuta da parte sua...devo riconoscerlo»concluse facendo scivolare via le dita dalla sua guancia mentre Alex si sentì morire a quelle parole.

E se fosse stato davvero così? Se Noah avesse mostrato interesse nei suoi confronti solo perché era un Nephilim?

Sentì il cuore sgretolarsi lentamente ed in modo doloroso,come cenere arsa dal fuoco,al solo pensiero«Non è così!»sibilò assottigliando lo sguardo e stringendo le mani in due pugni,cercando di convincere sé stesso per primo.

«Andiamo,non puoi saperlo questo»ribattè Kael con un ghigno sulle labbra,così belle ma al tempo stesso così dannatamente velenose,come le parole che sputavano fuori.

«Tu invece lo sai?»inarcò un sopracciglio guardandolo e respirando piano per mantenere la calma.

«Si che lo so!»esclamò lui senza che quel ghigno fastidioso abbandonasse le sue labbra«Lui e suo padre hanno richiesto personalmente il mio aiuto per riuscire a percepire i tuoi poteri mezzosangue,devo dire che il tuo amichetto angelo nero aveva posto davvero ottimi incantesimi di protezione su di te. Non abbastanza ottimi da impedire a me di dissolverli momentaneamente però...»concluse accennando una risatina che lo irritò ulteriormente.

«Ma di cosa stai parlando?!»sbottò cercando di non far trapelare nessun'altra emozione al di fuori della rabbia.

«Oh andiamo,il biondino ossigenato con il piercing! Non dirmi che non lo sapevi...»la sua voce assunse un tono fintamente compassionevole.

«Stà zitto!»urlò e lo spinse forte all'indietro,non voleva sentire altro,non voleva sapere in quale modo anche le persone di cui si fidava di più lo avessero ingannato.

Si accorse solo dopo qualche secondo,però,che le sue mani non avevano toccato il demone e che il corpo di quest'ultimo aveva formato un bel cratere proprio al centro della parete opposta a quella dove era appoggiato lui,mentre all'interno brillavano riflessi residui di una tenue luce chiara, blu e bianca.

Rimase totalmente immobile,sbalordito,spaventato,confuso,mentre Kael usciva a fatica da quel cratere e rideva tra qualche colpo di tosse causatogli dalla polvere che si era sollevata a causa del forte impatto«Diventerai un Nephilim davvero potente ragazzino,in pochi anche tra gli angeli posseggono il fuoco celeste»affermò con un sorriso soddisfatto e trionfante.

In quel preciso istante capì che lo scopo del demone era stato sin dall'inizio quello di mettere alla prova le sue capacità,di vedere quanto ci si potesse effettivamente aspettare da uno come lui,e si sentì un completo idiota che si era fatto ingannare dalle continue provocazioni dell'altro.

C'era una cosa,tra le tante altre,che però Alex non riusciva a capire:come aveva fatto Kael a scorgere in lui così tanto potenziale se lui stesso ne era all'oscuro,non sapeva da dove provenisse?

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Quando Noah era venuto a cercarlo dopo aver ricevuto l'ordine da parte di Lucifero di testare le abilità di quel ragazzino si era messo a ridere.

No,seriamente,quell'idiota non aveva nemmeno avuto il coraggio di farlo di persona. Di cosa aveva timore? Di farsi odiare ancora di più da quel ragazzino? Bè,prima o poi quello sarebbe accaduto comunque...come pensava che avrebbe reagito una volta venuto a conoscenza di tutta la verità?

Nonostante tutto però capiva le sue ragioni perciò aveva deciso di fargli quel favore e,doveva ammetterlo...si era divertito a provocare quel ragazzino.

Scosse la testa e,con un ultimo sorrisetto beffardo in direzione del ragazzino,uscì dalla stanza del cugino richiudendosi la porta alle spalle.

Doveva ammettere che ne era rimasto sorpreso,il fuoco celeste...Lucifero aveva decisamente trovato il Nephilim che faceva al caso suo.

Camminò tra gli interminabili corridoi fino a giungere in una sezione di essi molto poco conosciuta,lì tastò con la mano sulla parete destra fino a trovare un piccolo rialzo,per niente facile da distinguere ad occhio nudo,poi premette leggermente su di esso ed una parte della parete scivolò lentamente verso destra,spostandosi verso quella parte che invece era rimasta immobile.

Agli occhi del demone si palesò un altro corridoio immerso nell'oscurità,era illuminato solamente dalla fioca luce di alcune torce appese alle pareti laterali,che si affrettò a percorrere mentre la parete scivolava nuovamente al suo posto originario alle sue spalle.

Pochi minuti dopo giunse di fronte ad un'imponente porta in legno rosso,la aprì e ne varcò la soglia ritrovandosi all'interno di un'accogliente ma allo stesso tempo enorme stanza:mobili in legno laccati di vernice nera erano addossati alle pareti color mogano,in un grande camino circolare in pietra scoppiettava caldo e vivo il fuoco mentre il pavimento era ricoperto da innumerevoli tappeti persiani.

Su di una poltrona,lo sguardo puntato sul vivo fuoco ma allo stesso tempo distante e perso in un'altra dimensione, era seduto Noah. Il suo arrogante,presuntuoso e codardo cugino. Era proprio quello che era,un codardo,quando venivano tirati in ballo i sentimenti...per questo in genere tendeva a chiudersi ad essi,Kael lo aveva capito.

Si avvicinò a lui fino a pararglisi di fronte«Lucifero ha scelto bene direi,è speciale persino per un Nephilim quel ragazzino»gli riferì.

«Che vuoi dire?»la voce del cugino era priva di qualsiasi colore.

«Possiede il fuoco celeste»

«Ne sei sicuro? È...cazzo è più di un secolo che non si vede un Nephilim che abbia il fuoco celeste!»esclamò guardandolo finalmente negli occhi,i quali avevano preso ad ardere anch'essi di fiamme.

«So ciò che ho visto Noah,ce l'ha»

«Fantastico...»si lasciò andare ad un sospiro per poi passarsi una mano sul volto,che solo in quel momento notò mostrasse segni di evidente stanchezza.

«Noah...che intendi fare con lui? Sfruttare il fatto che sia cotto di te per fargli fare ciò che vuole Lucifero? Non lo merita e soprattutto non lo meriti tu»

«Non lo so Kael,davvero non lo so. So solo che sarebbe la scelta più logica fare come tu stesso hai appena suggerito»la sua voce era appena udibile ora.

«Ma non è ciò che vuoi...vero?»chiese guardando il moro con insistenza.«tu vuoi lui. Perché non te lo prendi e basta allora? Lucifero può usare un qualsiasi altro Nephilim per i suoi piani»

«Non lo convincerò mai Kael,sai quanto sa essere testardo»

«Ma sa cosa vuol dire provare amore,per tua madre lo ha provato Noah»ribattè il rosso poggiandosi con un braccio alla parete lì vicina.

Noah lo guardò con gli occhi che ardevano rabbiosi,violenti«Lucifero l'ha cacciata via Kael! L'ha bandita dagli Inferi e dalla mia vita!»disse con un ringhio.«E lei non ha mai cercato di tornare,nemmeno per conoscermi!»

Sospirò e si avvicinò a lui«ma l'ha lasciata entrare nel suo cuore,ora non so perché abbia agito in questo modo ma sicuramente un perché c'è. So solo che tuo padre non l'avrebbe mai lasciata andare,i miei lo vedevano così...perso per tua madre. Mai era stato così»

«Non importa ora...ora importa Alex»mormorò puntando poi lo sguardo sul fuoco che scoppiettava nel camino allo stesso modo di quello che c'era nei suoi occhi.«voglio proteggerlo, devo farlo. Io...cazzo Kael odio quando hai ragione!»sbottò alla fine facendo ridere il rosso.

«Su su,ti ci abituerai»Kael gli rivolse un ghigno ed un occhiolino,irritandolo come solo lui sapeva fare.

Noah sbuffò infatti poi si passò una mano tra i capelli ricci e corvini«Proverò a convincerlo a trovare un altro Nephilim,un qualsiasi altro mezzosangue...mi basta che non sia lui»

Kael accennò un leggero sorriso e per la prima volta osò un contatto con il cugino che non fosse fatto a posta per provocarlo,gli posò una mano sulla spalla«questo sei tu,non ti arrendere. Se ci tieni davvero a questo ragazzo ne varrà la pena Noah»

«Spero solo che non sia tardi per fargli cambiare idea e che ciò che mi chiederà in cambio,perché me lo chiederà,sia qualcosa di ragionevole...»lo guardò negli occhi,velati da un sottile strato di preoccupazione.

Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a terminare di scrivere il capitolo hahah
Volevo chiedervi di portare un po' di pazienza perché in questo periodo l'ispirazione non mi è molto vicina e la scuola non aiuta,quindi non so quando aggiornerò ma lo farò😓😂
Detto ciò...spero che il capitolo vi piaccia e vi auguro di passare bene  queste feste🙈
Baci,Vale💕

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