Capitolo 20
Erano trascorsi esattamente due giorni da quando Alex aveva deciso di restare da solo per un po'.
Non aveva più cercato nessuno.
Noah spariva pressapoco per tutto il giorno e si vedevano solo la sera tardi ma era come se l'uno non esistesse per l'altro.
Alex stava facendo una fatica enorme per evitare di avere qualsiasi tipo di contatto con lui,voleva risposte dato che quello che gli era stato detto gli aveva messo addosso abbastanza ansia, ma lo amava,continuava ad amarlo anche se lui lo odiava.
Si,ormai di questo era convinto...
Perché non riusciva a farsi amare..? Era una creatura così ignobile da non meritare nemmeno una briciola di amore o felicità nella propria vita?
Gli era stato negato il diritto di conoscere i propri genitori e di crescere con loro per colpa di un maledetto incidente d'auto ed ora che aveva trovato qualcuno per il quale il suo cuore aveva ripreso a vivere non poteva averlo...
Cominciò a pensare che se davvero esisteva una cosa chiamata destino,bé...chiunque aveva deciso il suo ci godeva davvero tanto a farlo soffrire.
Stava camminando per il giardino della scuola perso in questi "pensieri felici" diretto verso il roseto,dove aveva appuntamento con Aaron e Blake per decidere dove sarebbero andati quel weekend che avevano libero,e prestava veramente poca attenzione a tutto ciò che lo circondava quindi non si stupì più di tanto quando realizzò di essere andato a finire a sbattere contro qualcuno facendo l'ennesima figura da idiota.
Quando alzò gli occhi per guardare chi aveva accidentalmente "investito" si maledisse mentalmente per essere stato così disattento:si ritrovò davanti un ragazzo dai capelli rosso fuoco e dagli spettacolari occhi verdi con pagliuzze dorate,che li facevano sembrare due rare gemme,alto e slanciato,con muscoli ben evidenti anche se non indossava una maglia particolarmente aderente come quelle che indossava Noah.
Perché lo stava paragonando a Noah? Doveva toglierselo dalla testa...e poi c'era il fatto che quel ragazzo nemmeno lo conosceva.
<<Hey tu,guarda dove vai!>>il rosso sembrava piuttosto irritato,come dargli torto? Se il ragazzo non lo avesse afferrato prima che gli fosse arrivato addosso probabilmente a quell'ora sarebbero caduti entrambi.
<<Scusami...davvero mi dispiace moltissimo>era davvero mortificato per la pessima figura che aveva appena fatto.
Il rosso però non stava prestando attenzione alle sue parole;lo guardava e mentre lo faceva i suoi occhi si accesero diventando più brillanti,quasi fossero fatti di diamante puro.
Alex si sentì insignificante sotto allo sguardo di quei suoi magnifici occhi,non seppe il perché ma non riusciva a reggerne il confronto quasi lo spogliassero della sua corazza,smascherassero tutte le sue paure e lo scrutassero nel profondo,trovando cose che nemmeno lui sapeva ci fossero.
<<Come ti chiami?>>chiese quello continuando a studiarlo,quasi ci fosse davvero qualcosa di enorme interesse in un tipo come lui.
<<Ehm...Alexander>>accennò un sorriso ma l'altro non lo ricambiò. Un fantastico inizio insomma...
<<Bene,Alexander...ci si vede presto>>gli disse il rosso per poi distogliere lo sguardo dalla sua figura e andarsene tanto velocemente come era arrivato.
Alex rimase a guardarlo andarsene,probabilmente aveva un'espressione da idiota in volto perché Blake,che nel frattempo vedendolo da lontano lo aveva raggiunto,gli posò una mano sulla spalla.<<hey tesoro,va tutto bene...?>>la sua voce era preoccupata,forse anche più del dovuto,e il suo sguardo puntato esattamente sullo stesso ragazzo che stava guardando anche lui.
<<Blake,lo conosci quel ragazzo? Io...non l'ho mai visto prima..>>mormorò girandosi verso l'amico.
<<No,non lo conosco... che ti ha detto?>>gli chiese il biondo tornando a guardarlo.
<<Bè,penso che più che altro si sia trattenuto dal prendermi a botte stando a come mi guardava. Gli sono andato a finire addosso>>si morse il labbro aprendosi poi in una risatina imbarazzata.
Blake aveva un'espressione pensierosa in volto,sembrava quasi che non stesse davvero ascoltando le sue parole,poi sembrò tornare al presente.<<Alex quel tipo è strano,se vuoi un consiglio,stagli alla larga>>più che un consiglio sembrava un ordine.
Alex si accigliò,perché doveva stare lontano anche da quel ragazzo?
Insomma,entrambi non lo conoscevano quindi poteva benissimo dare una cattiva impressione ma in realtà essere una brava persona.<<dai Blake,nemmeno lo conosci. Come fai a dire che è strano? Insomma,anche io probabilmente mi sarei imbestialito se qualcuno mi fosse inciampato addosso...>>provò a difendere il rosso e non ne capì bene il motivo,forse perché lui stesso detestava essere giudicato da persone che nemmeno sapevano com'era veramente.
Aveva come l'impressione,però,che Blake non si stesse riferendo a quel piccolo incidente di poco prima. Doveva esserci di più sotto,altre bugie. Di nuovo.
Credeva infatti che in realtà Blake sapesse perfettamente chi fosse quel ragazzo.
~~~~~~~~~~~~~
Esattamente come previsto da Lucifero,Kael aveva raggiunto suo cugino Noah all'Accademia due giorni dopo l'incontro di quest'ultimo con il padre nel suo palazzo.
Appena arrivato lì la prima cosa che aveva pensato era stata:inutile e mediocre.
La struttura non era di certo paragonabile a quelle lussuose ed eleganti a cui era abituato laggiù negli Inferi.
Stava camminando per il giardino della struttura,studiando tutti i ragazzi che gli capitavano a tiro o anche solamente che vedeva da lontano;del resto Lucifero lo aveva mandato dal suo odioso cugino proprio per quel motivo,aiutarlo nella ricerca di quel maledetto ragazzo a cui il Signore degli Inferi e suo figlio davano la caccia per i loro piani di conquista.
Stando a quanto suo zio gli aveva detto,il ragazzo era protetto da un potente incantesimo di magia nera e Noah,per quanto forte ed abile potesse essere,non aveva la capacità di vedere oltre questi incantesimi e di riconoscerli quindi.
Per quel motivo gli serviva il suo aiuto.
Lui sapeva farlo...
Sapeva vedere oltre...
Vide un ragazzo alto e slanciato con una zazzera di capelli scuri che stava camminando nella sua direzione,assorto nei pensieri;gli venne a sbattere contro e lui non fece nulla per impedirlo.
Quel ragazzo aveva qualcosa di speciale,voleva studiarlo più da vicino. Ovviamente,per non destare sospetti si comportò come chiunque altro avrebbe fatto in quella situazione:si rivolse a lui in modo alterato,scoccandogli un'occhiataccia.
Mentre lui si scusava poi,ne approfittò per utilizzare i suoi poteri ed infrangere per un istante la barriera magica che lo proteggeva e,si cavolo...era lui! Lo aveva trovato!
Rimaneva solo da scoprire chi diavolo fosse quel ragazzo,ma a quello si poteva rimediare facilmente.«come ti chiami?»gli chiese troncando in anticipo qualunque altra idiozia stesse per aggiungere il bel moretto.
Si,doveva ammettere che non era male. Peccato dovesse andare in altre mani.
«Ehm...Alexander»l'altro accennò un lieve sorriso,aspettandosi probabilmente che anche lui si presentasse.
Kael sospirò mentalmente,chiedendosi per quale assurdo motivo si era lasciato convincere ad andare lì.
Oh,giusto...Lucifero...
«Bene,Alexander...ci si vede presto» detto ciò non lasciò all'altro il tempo di aggiungere nulla,gli diede le spalle e se ne andò verso l'ingresso di quella topaia camminando a lunghe falcate mentre con lo sguardo cercava Naoh.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top