Capitolo 13

Alex passò le feste natalizie e il capodanno in compagnia di Blake e della sua adorata zia.

Non poteva essere più felice,soprattutto ora che aveva saputo che non sarebbe più stato da solo all'Accademia.

Si,nonostante negli ultimi mesi avesse avuto Aaron a rendergli le giornate migliori,non era uguale all' avere Blake;lui era come il fratello che non aveva mai avuto.

Era profondamente dispiaciuto nel sapere la zia completamente sola,soprattutto in quel periodo dato che aveva avuto delle crisi più frequenti,ma alla fine lei lo convinse lo stesso a tornare a Londra insieme a Blake,intimandogli di non preoccuparsi e di pensare alla sua vita.

Così,si ritrovò insieme al suo migliore amico sull'autobus che li avrebbe portati di fronte ai cancelli dell'Accademia.

Mille pensieri gli vorticavano nella mente;pensava a sua zia da sola ad Edimburgo,a Blake che da quel momento in poi sarebbe tornato ad essere una presenza costante nella sua vita e a Noah...cosa sarebbe successo quando si sarebbero rivisti?

Sinceramente,Alex aveva paura di scoprirlo.

Aveva paura che il riccio tornasse ad ignorarlo, come sempre aveva fatto prima di quel fottuto bacio che gli aveva definitivamente sconvolto l'esistenza,ma aveva anche paura di quello che sarebbe potuto succedere se invece non l'avesse ignorato.

Passarono all'incirca 15 minuti prima che l'autobus si fermasse proprio di fronte agli imponenti cancelli.

Alex e Blake presero le loro valigie e si apprestarono a scendere insieme agli altri studenti;si incamminarono poi lungo il largo viale che dai cancelli in ferro battuto portava all'enorme portone in legno scuro.

Una volta che furono entrati,Blake si guardò attorno curioso di scoprire ogni più piccolo dettaglio della grande struttura,mentre Alex andò in segreteria a farsi dare le chiavi delle stanze di entrambi e poi tornò dal biondo.

Blake lo guardò,un sorriso ad aleggiargli sulle belle labbra. <<bene,andiamo?>>

Annuì col capo. <<ti faccio vedere dove sono i dormitori,vieni>>gli sorrise e si avviò lungo il corridoio che avrebbe portato ai dormitori maschili,seguito dal biondo.

Lungo la strada,però,Alex si distrasse perdendosi nei suoi pensieri e,così facendo,si ritrovò a sbattere contro un petto muscoloso ricoperto da una maglia nera aderente.

Alzò lo sguardo e per poco non gli venne un colpo:capelli più neri dell'oscurità stessa,viso delicato ma comunque dai tratti decisi e due occhi di zaffiro che lo stavano fissando intensamente.

Alex si mordicchiò il labbro,incapace di distogliere lo sguardo da quelle gemme di ghiaccio,perdendosi a cercare di cogliere ogni più piccola loro sfumatura.

Era ancora più bello di quanto ricordasse...vederlo lì,di fronte a lui,non era assolutamente paragonabile al sognare di rivederlo,perché si gli era capitato di sognarlo.

Si ritrovò nuovamente a dare ragione al suo migliore amico,del resto l'aveva sperimentato di persona,al cuore non si comanda.

Blake aveva osservato tutta la scena in silenzio,deducendo dalla reazione che aveva avuto il suo migliore amico che fosse quello il famoso Noah che lo stava facendo impazzire.

C'era qualcosa di strano in quel ragazzo però,emanava una sorta di energia oscura...ed era potente,poteva percepirlo. Non gli piaceva. <<ehm>>tossicchiò attirando così l'attenzione di entrambi su di sé, Alex era leggermente arrossito e Noah lo guardava,studiandolo.

Alex stava per presentarli ma il moro lo battè sul tempo. <<chi è questo biondino ossigenato?>>chiese mentre continuava a studiarlo.

<<Lui è Blake,il mio migliore amico>>si ritrovò a precisarlo,più o meno inconsapevolmente.

Noah continuava a studiarlo e per Blake il suo sguardo stava cominciando a diventare irritante,questo fino a quando le sue iridi cristalline si sfumarono leggermente di rosso sangue.

Il moro gli aveva inviato un chiaro segnale,bè almeno era chiaro per lui.Sapeva,aveva percepito che era speciale,così come Blake aveva percepito che lo fosse lui.

Alex li guardava confuso,così si decise a rispondere. <<per la cronaca,non sono biondo ossigenato ma biondo platinato>>disse con fare noncurante.

Noah roteò gli occhi. <<si si,come ti pare>>disse per poi lanciare un ultimo sguardo ad Alex e andarsene,superandoli.

Blake fece una risata divertita quando in realtà era preoccupato.

Non gli piaceva quel tipo,ma voleva far sì che Alex non si accorgesse di nulla,almeno fino a quando non fosse stato sicuro della sua teoria.

Alex guardò l'amico mordendosi il labbro. <<ehm,bè...ora hai conosciuto Noah>>sorrise nervoso.

<<Già. Devo dire che è proprio un gran bel pezzo di ragazzo,ma ha un carattere di merda...mi chiedo dove tu abbia trovato il coraggio di innamorartene>>scherzò il biondo per poi scompigliargli affettuosamente i capelli.

Gli lanciò un'occhiataccia e poi prese a risistemarsi come poteva i capelli. <<lo so anch'io che ha un carattere di merda Blake>>disse sospirando. <<vieni,andiamo>>aggiunse facendogli cenno di seguirlo lungo il corridoio.

I due ripresero a camminare fino ad arrivare al dormitorio. C'erano davvero molte stanze, situate lungo due corridoi opposti.

Alex condusse l'amico verso la parte destra,la percorsero fino in fondo,fermandosi di fronte all'ultima porta.

<<Eccoci qua,questa è la tua stanza>>disse al biondo,girandosi per poterlo guardare.

Blake annuì. <<sistemo le cose e poi ti vengo a cercare,voglio vedere tutto>>gli disse,distendendo le sue labbra in un sorriso.

<<Okay,la mia stanza è la 226,l'ultima in fondo all'altro corridoio>>gli fece sapere per poi salutarlo con un cenno e tornare indietro,diretto verso il corridoio opposto.

Il biondino lo guardò andarsene,un leggero sorriso ad aleggiargli sulle labbra,poi sospirò e si decise ad inserire la chiave nella serratura e aprire la porta di quella che da lì ai prossimi 5 mesi sarebbe stata la sua stanza.

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