È l'usignolo, non è l'allodola
se ti vedessi nuda,
dopo averti di salmastro bagnata,
con la mano stringerei la gola
carezzando e togliendo il respiro
se ti vedessi nuda,
dipinta dal rosso dei morsi,
t'adornerei i polsi
strappando dell'edera il tralcio
se ti vedessi nuda,
la schiena inarcata,
traccerei le forme
e alla lingua seguirebbe la piuma
se ti vedessi nuda
come mai ti vidi,
nonostante del mio seme
t'abbia già macchiata,
ti succhierei l'inguine
fino a disciogliermi in grembo
e il mio nome alfine dimenticare
se ti vedessi nuda,
i polsi alle caviglie t'unirei,
e dell'usignolo,
non più dell'allodola,
per sempre il canto udirei
Julius Kronberg:
Romeo e Giulietta sul balcone
1886 - particolare
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