La vita nel villaggio non é mai stata l'emblema della tranquillità, anche la più piccola delle realtà é uno specchio sulla società di quel tempo.

In quello specchietto da taschino emergevano tutti i problemi che fuori di lì sarebbero sembrati soltanto briciole.

Ma intanto Nellie in quei quattro ettari di terreno si ritrovava a fare i conti con un primo assaggio delle difficoltà che la vita le riservava fuori di lì.

Nellie, si distingueva tra i suoi conterrenei come colei che della vita non aveva capito l'andazzo, la scansafatiche che puntava alle stelle seduta su di uno scalino a far nulla, mentre intorno a lei la vita continuava il suo corso.

Ma quell'apparente dolce far niente é il fruscio delle idee che si trasferivano macchinosamente su di un taccuino.

"Fanne buon uso.. "

Una penna stilografica e della carta gialla, il regalo della sua nonna, l'unica che sembrava vedere nel suo ozio un barlume di speranza.

L'unica che credeva in lei e l'unica che sembrava aver letto in quegli occhi il riflesso dell'utopia che le riempiva il cuore.

Mentre il vociferare aumentava, la non curanza della giovane, ormai determinata ad emergere, aumentava con esso...

Nellie aveva dalla sua la forza di volontà e il coraggio; proprietà che mancavano a tutti coloro che dalla vita ottennero soltanto compromessi, senza contrattare mai.

Ad incrementare questo sovrapporsi di indesiderati giudizi fuori luogo si aggiungeva il cruciale parere del padre di Nellie, colui che taceva sempre e quando non zittiva,urlava...

Un uomo dottrinario,impassibile ed irremovibile. Ma che nelle sue ramanzine celava la voglia di vedere un giorno sua figlia ottenere tutto ciò che lui si é visto negare dalla vita.

D'altra parte troviamo sua madre, un angelo del focolare annullato di tutti i diritti di cui il resto della società godeva...
Una donna abbandonata al suo destino, una donna scalfita e logorata dal tempo che di tempo ne aveva poco ma che ne dimostrava il doppio.

La donna ormai denominata come anziana seppur ancor di fiorente età, si occupava poco delle questioni di sua figlia, la sua vita era costituita da un virtuoso e tumultuoso ripetersi continuo degli stessi identici eventi.

Una situazione che rifletteva la situazione di tutte coloro che prima di donne erano moglie e madri e come tali perdevano tutto ciò che le precedeva; una lunga catena che Nellie voleva spezzare.

Così Nellie scrisse di quelle vicende del quotidiano di cui osservava dall'esterno e raramente prendeva parte. Ogni racconto aveva un volto e ogni vicenda aveva un nome e cognome che fa parte della storia raccontata da Nellie ma anche della storia di cui vi sto narrando io stessa.

Nellie non avendo altro mezzo per viaggiare se non la sua visione onirica, quando la sua immaginazione non trovava più appiglio si ritrovava a raccontare della realtà che le si presentava, di quel pezzetto di società a lei allora conosciuto...

I racconti di una giovane ed inesperta Nellie rappresentavano una prima idea di contestazione di una società intenzionata ad assopire il tumulto di una voce bianca pronta ad urlare.