Capitolo 7

Era notte, tutte le luci della reggia erano già state spente da qualche ora, le camere da letto erano state chiuse a chiave e nei giardini reali sembrava non esserci nessuno.
Alef si trovava in camera sua, aveva acceso una candela e l'aveva posata delicatamente sulla scrivania stracolma di numerosi libri di magia antica e di storie sul vecchio regno di Yltria.
Si mise seduto su una sedia e cominciò a sfogliare la sua agenda per rileggere alcuni vecchi appunti:
"Quando la luna sarà al culmine di una notte senza stelle,
l'ombra si impossesserà della psiche,
per uccidere l'erede dal cuore ribelle
fuggito dall' Abisso che vaga in eterno."
Così recitava la prima frase che aveva scritto sulle pagine bianche di quel diario. Era una frase antica, ritrovata su una pergamena risalente ai tempi del valoroso cavaliere che era riuscito a sigillare il Male dentro all'Abisso, colui che era stato il primo re di Yltria e il suo nome era Levi.

Alef era interessato a risolvere tutti gli enigmi che il palazzo nascondeva, li considerava una sorta di via maestra per scoprire gli antichi segreti delle tribù che costituivano il regno e solo grazie ad essi si sarebbe trovato un modo per distruggere il Male definitivamente.
Il principe osservò meglio il testo: le prime due righe mettevano in contrasto la luce con il buio, in particolare la prima nominava la luna e le stelle, la seconda parlava dell'ombra e dell'animo mentre le ultime due righe erano le più complicate, parlavano di un erede scappato dall'Abisso.
Alef si grattò la barba mentre si dirigeva alla finestra di camera sua, notando che il cielo era nuvoloso e che non erano visibili né le stelle, né la luna.

Prese il suo diario e voltò la pagina:
"All'alba del secondo plenilunio di sangue, la luna diventerà l'occhio del Male..."
Il testo era strappato.
Alef non riusciva a capire se i due indizi trovati a palazzo fossero collegati tra di loro ma aveva calcolato tutti i pleniluni di luna rossa, anche chiamata luna di sangue, che accadevano uno ogni cento anni.
Prese il calendario per verificare la fase lunare e vide che il giorno di oggi era già stato segnato da una "X" rossa.
Si diresse velocemente alla finestra, ma non vide nulla, fuori tutto era tenebra e il cielo era nero eppure sembrava essere la notte tanto attesa.
Improvvisamente sentì un rumore nel corridoio di camera sua e chiudendo il diario prima di appoggiarlo sulla scrivania, girò la chiave e aprì la porta.

"Luke sei tu?"
Chiese vedendo un'ombra nel corridoio, poi prese la candela e si avvicinò con cautela al ragazzo.
"Hai fatto quel che ti avevo detto di fare?"
Bisbigliò una volta avvicinatosi.
Luke si passò una mano tra i suoi capelli rossi e successivamente si sistemò la bandana.
"Si, gliele stavo portando ma avevo paura di svegliarla."
Disse sottovoce il ragazzo, poi allungò una mano e consegnò al principe alcune bacche.
"Dove sei stato in tutto questo tempo?"
Chiese.
"Mi hanno catturato alcuni Cavalieri Neri e mi hanno portato fuori strada."
Disse facendo un inchino prima di congedarsi e di rientrare nella sua camera.

Alef chiuse la porta alle sue spalle mentre in mano teneva ancora le bacche che gli erano state consegnate dal suo più fedele servitore.
Erano dei frutti piccolissimi e viola dalla forma ovale, anche chiamati "le bacche del diavolo" che servivano a sconfiggere l'insonnia di cui il principe soffriva.
Diede di nuovo un'occhiata al cielo scuro, ormai era quasi mezzanotte e la luna avrebbe raggiunto il culmine.

"David sarà il nuovo re che unirà le tribù di Yltria."
Diceva una frase che era stata tempo prima ritagliata da una pergamena e che adesso giaceva sulla scrivania di Alef, che in tutto questo tempo non era riuscito a darsi le giuste risposte.
Scosse la testa e dando un'ultima occhiata fuori dalla finestra osservò qualcosa di strano: la luna si iniziava ad intravedere e brillava di una luce rossa opaca.
Velocemente cercò di prendere il suo diario dalla scrivania ma qualcosa lo bloccò, si accasciò a terra e mentre provava un forte senso di dolore alla testa, tutto intorno a lui sembrava muoversi e mutare forma.

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