Segrete
Pov's Light
Fa caldo.
No, fa freddo, sento le gambe e le braccia gelide.
Vedo tutto nero.
Apro gli occhi.
Sempre nero.
-Dove sono?-
Mi accorgo di essere sdraiato sul pavimento, probabilmente di marmo, considerandone la freddezza e durezza.
Mi tiro su a sedere e nel farlo sento il tintinio del metallo.
Mi guardo, noto che sia le mie caviglie, che i miei polsi, sono legati da anelli di ferro intorno ad essi.
Le catene sono ben salde al muro grazie ad altri quattro anelli.
-Ch'è successo?-
Cominciavo ad allarmarmi.
Da quanto ero lì? Come ci ero arrivato? Mi stavano cercando?
Iniziai a strattonare le catene, ma non appena ci provai, esse rilasciarono una scarica elettrica fortissima alle caviglie e un'ondata di calore inimmaginabile ai polsi.
Facendomi urlare a squarciagola e procurandomi lesioni e bruciature.
Mi accasciai nuovamente a terra.
Sentì il cigolio di una porta che veniva aperta.
Dei passi farsi sempre più vicini.
Lo schiocco di una frusta contro il pavimento.
Vedevo tutto sfocato, non che si fosse molto da vedere.
Qualcuno mi afferrò il volto con forza e mi legò qualcosa intorno agli occhi, era troppo duro per essere una benda.
«Finalmente una nuova vittima~»
Fu improvviso, venni sbattuto di petto contro la parete, sentì le catene legate alle manette dei polsi venir tirate verso l'alto, impedendone il movimento.
Poi, sentì la schiena bruciare.
La prima frustata.
Urlai.
«Che bel suono»
Le frustate continuarono, seguite dalla risata agghiacciante del mio aguzzino
La mia voce si stava disperdendo, la gola mi doleva, così come la schiena.
Facevo fatica a rimanere cosciente.
Ad un certo punto, non sentì più la frusta venire a contatto con la mia pelle.
Al suo posto, sentì qualcosa di freddo, ma sentivo anche qualcosa di caldo...
Un liquido caldo, in contrasto con una consistenza fredda come il vetro.
«Non male»
Fu tutto ciò che udì, prima di abbandonarmi alle tenebre.
Pov's ???
Quelle urla erano durate per ore, che non mi sono di certo messa a contare perché sarebbe stato il colmo.
«Ah, eccoti qua»
Un ragazzo dai capelli corvini, di media lunghezza, mi si avvicinò.
«Mi stavo godendo la musica»
Lui ghignò, probabilmente aveva capito a che mi riferivo.
Prima che potesse dire altro, un ragazzo uscì dalla camera in cui era segregato il prigioniero che avevamo condotto qui con l'inganno.
«Ciao Bloody, hai ottenuto una nuova tinta per i tuoi quadri?»
Il ragazzo con lo smile annuì, mostrando le boccette con dentro il sangue del giovane malcapitato.
Non so come mai, ma ogni qual volta ci vedevamo, mi guardava con astio.
Ma io non ricordo di avergli mai fatto un torto...
«Avete finito di perdere tempo?»
-Va bene che questo è il suo regno, ma gli farebbe male avvertire della sua presenza?!?-
I ragazzi si irrigidirono, mentre io non feci una piega, in fondo non poteva farmi nulla.
«Il prigioniero è cosciente?»
Bloody scosse negativamente la testa in risposta
«Bene, sarò io ad occuparmi di lui, voi non interferite»
Sul suo volto andò a disegnarsi un ghigno perfido.
Riuscì a scorgerlo chiaramente, prima che varcasse la porta che lo divideva dal prigioniero.
«Mi domando perché si ostini a sdoppiare la voce quando si rivolge alle sue vittime.
Voglio dire, tremerebbero comunque e noi ci risparmieremmo un'emicrania»
Mi lamentai, dando voce ai miei pensieri
«Non puoi farci nulla»
Ribatté Helen con tono canzonatorio
-Lo strangolerei quando fa così!-
Pov's Offenderman
Avevo setacciato ogni angolo del bosco, spingendomi pure ai margini di esso.
Ma nulla.
Non riuscivo a trovarlo.
-Cazzo, cazzo, CAZZO!!!-
Ero in panico, cosa avrei detto a Crystal?
Mentre continuavo a cercare, capitai senza neanche accorgermene, nella parte proibita dal bosco.
Non avevo mai compreso il perché, Slenderman non ne aveva mai parlato, ma ormai, ero così disperato che mi dissi: "Al diavolo"
Cominciai a guardarmi intorno, gli alberi erano spogli, inusuale dato che eravamo vicini all'estate.
Non c'era nessun tipo di fauna, la flora era ridotta all'osso, le cortecce degli alberi ricordavano il carbone
-Fiamme?-
Mi venne subito in mente lei, non vedevo altro collegamento, se non fosse per un particolare.
Un enorme cerchio rosso ricopriva gran parte della zolla di terreno su cui ero capitato.
Lo tastai.
Sangue. Secco.
Doveva essere avvenuto un rituale.
Un pensiero spaventoso si fece largo nella mia mente.
-Non può essere...-
It's me :D:
Heeeey, lo so che mi odiate, lo so u.u
Ma! In mia difesa! u.u
È colpa sua! * indica CorvixVolentis *
Corvix: Ma che centro io?!?
Dato che non ti posso menare nei tuoi libri, per sfizio di romperò le scatole pure qui u.u
P.s. Andate a leggere le sue storie, è un mito! Idem per LunabyAnime =P
Stellinate e commentate.
Adieuuu😘 *scappa in Germania*
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