E se Embris fosse un Dothraki?

Per il concorso di Theblackfoxwitcher

Di tutte le persone che avevi conosciuto nessuna ti avrebbe mai definito un Dothraki, se non per la tua corporatura e la tua immensa statura: non condividevi la loro mentalità ristretta, anzi, vedevi il mondo come qualcosa da scoprire, da proteggere nella sua diversità... E non ti dispiaceva di certo esplorarlo a piedi, magari lasciando a volte il dorso del tuo cavallo per una semplice passeggiata tra i fiori.
Fu proprio per questo che, quando tu vedesti il mercante versare il veleno nel vino, capisti subito di cosa si trattava: una morte incolore, insapore, ma dolorosa come poche altre. Avresti permesso che la tua Khaleesi morisse, come avrebbe fatto ogni altro Dothraki della tua tribù? O saresti andato ad aiutarla, dimostrando di essere diverso dagli altri?
Tu l'avevi sentita parlare, una notte, con l'ombra di sé stessa; avevi ascoltato il suo monologo contro la schiavitù, contro il razzismo, e ne eri rimasto profondamente colpito. I suoi ideali avevano basi così solide che avrebbero potuto smuovere il mondo... Se solo avesse avuto un'armata di Dothraki al suo fianco per proteggerla, ovviamente.
Parlando con Jorah avevi anche scoperto che Daenerys Targaryen voleva DAVVERO che la schiavitù cessasse di esistere, nel mondo, sorprendendoti oltre ogni limite: una nobile che non vuole dei servi al suo fianco? Ti era sembrato un sogno, ma il cavaliere aveva un fuoco negli occhi mentre lo diceva che tu avevi capito subito che non mentiva.
Venivi da un passato burrascoso, il tuo popolo incatenato ed imprigionato dai padroni delle terre dove vivevate; tu eri scappato per miracolo, con l'aiuto di tua madre, e fin da allora avevi cercato vendetta contro i potenti... Ma lei era potente ed aveva anche un cuore. Un cuore puro, un'anima gentile, una capacità di guidare la sua gente con così tanta dolcezza che quasi quasi ti si scioglieva il cuore.
Sapevi, però, che nessuno nella tua tribù la rispettava per quel che era. A dire il vero neanche tu eri tanto convinto del suo atteggiamento: aveva sangue Targaryen nelle vene, poteva trasformarsi in un drago in qualsiasi istante ed uccidere migliaia di innocenti...
Un ghigno si propagò sul tuo viso, gli occhi verdi che brillavano maliziosamente. Ti avvicinasti al mercante da dietro e rubasti la fiala dalle sue tasche, volteggiandogli accanto e chiedendogli con voce suadente:
"Oh, cosa sarebbe questa fiala? Ci hai corretto la bevanda della mia signora; pensavi di ucciderla per ferire il nostro Khal o per assicurarti una morte lenta e dolorosa?"
Gli trafiggesti la gola senza dargli il tempo di rispondere:
"Non avrai nessuna delle due cose"
Daenerys sussultò mentre le sue ancelle urlavano, ma aveva compreso di aver appena evitato la morte e si affrettò a ringraziarti, intimidita:
"Voi chi siete? Cosa volete come premio per avermi salvata?"
Tu sorridesti, inchinandoti in modo giocoso:
"Embris Fireblood al vostro servizio, mia signora. Sono soltanto un individuo che vuole ciò che volete voi, un Dothraki in cerca della libertà... E di una donna con cui passare la notte, sia chiaro"

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