7. La festa
Gli inviai un messaggio con una stupida scusa.
*Ciao, scusa il disturbo ma siccome oggi ho avuto una discussione con delle mie amiche volevo sapere, soltanto se tu me lo vuoi dire, dove abiti.*
Passa il pomeriggio e non ricevo risposta. La sera dopo cena...
*Ehi ciao, comunque abito vicino Padre Pio. Ma che discussione hai avuto con le tue amiche?*
Rimango allibita nel ricevere una sua risposta.
*Grazie. Ma no, niente di che, soltanto che parlavamo dei ragazzi ... più belli e abbiamo parlato anche di te.* Le guance mi si infuocarono e sorrisi della mia sincerità.
*ah... e cosa avete detto di me?*
Perché è così curioso di sapere cosa avevamo detto? *Niente loro dicevano che eri stronzo perché mi avevi trattato di merda e io ti ho, in un certo senso, difeso dicendo che avevi fatto bene.* Arrossisco di nuovo stupendomi della mia spontaneità nel dire il vero.
*ah... capito. E di chi avete parlato anche?*
*Di Mattia Torre e di altri che non conosco.*
Continuiamo a parlare così per un po' fin quando ci salutiamo.
. . .
Passano tre mesi come sempre monotoni. Tranne per il fatto che legai molto di più con Desirée, lasciai perdere Laura perché mi accorsi che non faceva per me e siamo amiche soltanto perché eravamo legate a desy e siccome dovevamo stare per forza insieme ci sopportiamo facendo come le cagne. Legai anche con Gaia che per un motivo molto stupido, ci chiamiamo Cataline. Lei ha UNA fossetta a sinistra che io AMO baciare all'impazzata ogni volta che sorride perché io AMO le fossette!!!!
Comunque...
è arrivato il giorno tanto atteso della festa e io ho il vestiti pronti da un mese e mezzo... una maglietta bianca con sul colletto un striscia di strass neri, una gonna a vita alta blu scura con due cerniere finte, calze fini color carne, scarpe nere col tacco interno e con i lacci (le solite convers) e i capelli erano dei perfetti boccoli pieni di sfumature bionde date dal mio shatush fatto in casa. è venuta Ester a casa mia, ci prepariamo insieme, questa sera deve dormire a casa mia perché i suoi genitori tornano tardi e io le ho offerto il secondo letto dei tre che si trova nella mia camera.
-fotoooo!!!- grida Ester tutta felice.
-yesssss-
Facciamo delle foto e poi do una spintarella a mio padre verso le scale per farlo scendere.
Papà ci accompagna, passano una decina di minuti e ci troviamo davanti la discoteca.
-ciao pà- smack.
-ciao- dice timida la mia amica
Prima di chiudere l'anta della macchina poso il mio giubbotto e quello di Ester dato che in quel maledetto locale non c'è un posto dove possa poggiare qualcosa senza che un minuto dopo la trovi per terra.
Entriamo nell'anticamera titubanti e subito un uomo ci chiede i soldi, paghiamo e l'omone ci dà un fogliettino che possiamo usare per prendere un bicchiere di coca-cola, un altro uomo ci stampa un trio di carte da poker sul polso per identificare chi ha pagato e chi no. Ed entriamo con due sorrisi eccitati in faccia. Ester si dirige decisa dalla sua comitiva, quella che una volta era anche la mia - Sciau belli come ve la passate?!- e schiocca un bacio su ogni guancia di ogni ragazza e ragazzo. Subito lei si butta letteralmente tra le braccia di Nicolò, che da quanto ho capito si chiama così, e incominciano immediatamente a baciarsi e muoversi senza alcun ritmo, è come se stavano ballando un lento.
bha...
Ester ha il fidanzato e... mi sa che continueranno così per tutta la sera pomiciando e stando avvinghiati senza mai staccarsi. Non è un vero amore, io lo so, è uno di quei soliti fidanzamenti da "adolescenti" soltanto per dire in giro sono fidanzata, guarda ho qualcuno da baciare e fare le coccole.
Mi allontano dal gruppo e mi dirigo verso Dafne, questa discoteca è così soffocante, e per di più ci si mettevano anche loro a pomiciare come se non hanno mai visto una lingua, mi dà troppo fastidio.
-Ehi bellissimaaaaa- dissi mascherando un sorriso
-ciao splendore- fece la stessa cosa
-posso stare con te ?-
-certo-
lei ha un'altra comitiva e tra loro c'è un ragazzo che non ho mai visto prima, né ne ho mai sentito parlare, si chiama Mattia di Bartolo, questo nome mi perseguita UFFA, ha un sguardo da pervertito ma è davvero bello! Occhi verde chiarissimo, capelli a spina castano scuro e molto alto e magro. Subito noto che mi guarda in un modo strano...
Io e la comitiva di Dafne incominciamo a ballare come i matti e daffy si sbellica dalle risate guardandomi ballare. Sono molto esagerata e mi piace far divertire ma soprattutto divertirmi. Quel Mattia non smette di ballare e guardami. Dopo una mezzora, 21.36, andiamo verso il bar e adopero il mio bigliettino.
-Daffy con il mio bigliettino da visita mi prendo la coca-cola, tu che prendi?-
con le lacrime agli occhi risponde a fatica - non è un bigliettino da visita scema, comunque io prendo l'acqua!-
sorseggio la cola che sta mio striminzito bicchiere e poi ci sediamo su delle poltrone bianche vicino ah un pianoforte nero. Questo posto è arredato davvero bene ed è molto moderno! Mi piace...
Poso il bicchiere di plastica, con un goccio di bevanda rimasto sul fondo su un tavolino nero e vedo che Mattia si posiziona accanto a me.
-questo lo prendo io!- prendendo il mio bicchiere, beve in fretta il liquido rimasto e io gli mollo una pacca sulla spalla
-stronzo era mio!!- cantileno come una bimba a cui hanno rubato il gelato... bhe una cosa simile XD
-infatti era!- di rimando mi dà anche lui una pacca sulla spalla ridendo e io gliene do un'altra e lui un'altra ancora continuiamo così per una manciata di secondi quando mi stufo
-BASTA!- grido divertita sopra la musica
immediatamente si ferma e senza accorgermene la parte superiore delle dita sono intrecciate. Lo guardo e lui con un sorriso cerca di incastrare ancora di più le nostre mani ma io svelta mi sciolgo dalla presa e do uno schiaffetto sulla mano colpevole.
-babba- dice mostrandomi la lingua
io sorrido e trascino Dafne in pista mettendoci vicino le casse giganti che propagano la musica nella stanza. Dopo qualche minuto che balliamo Mattia si abbassa avvicinanodsi al mio orecchio. Sussulto.
-p.............o..............ti- mette le mani sulla mia vita
io mi avvicino al suo orecchio e grido
-COSA?-
-ho detto ..........sso....rti......cio?- sussurra sempre al mio orecchio
-NON HO CAPITO!!!!-
-......rti.......ba...........- continua a sussurrare. Porca pulla ma perché non parla più forte?!
-NON CAPISCO UN CAZZO! GRIDAAA!!!!!-
-POSSO BACIARTI?!- perplessa e imbarazzata per la situazione alzo un sopracciglio
-no!- grido e lo spingo via. Alla mente riaffiorano velocemente i ricondi del bacio appassionato tra me e Giorgio e incomincio a provare le stesse emozioni di quel maledetto giorno.
Non capisco come una persona può provare sensazioni così brutte per un semplicissimo bacio, in fondo non era né la prima volta e neanche qualcosa di più spinto.. insomma era soltanto un bacio! perché mi dovevo vergognare così tanto ?! CHE PALLE
-dai... un piccolo bacino- riflettendo mai nessuno ci ha provato con me fin ora e non so come comportarmi...
-ho detto no!-
-UFFAAAAA- piagnucola
faccio una smorfia e prendendo Dafne me ne vado in bagno
-daffy ma lo hai capito quel pervertito del tuo amico?!?!?!-
-cos- la interrompo
-mi ha chiesto se mi può dare un fottuto bacio!!!-
-wow serè! Perchè non glielo hai dato?-
-ma sei pazza? io non bacio il primo pingopallino che si presenta davanti?!-
-vabbè va...- datti una sistemata che sembri una pazza e usciamo!-
mi guardo allo specchio e noto che ho tutti i capelli scompigliati allora mi metto a testa in giù e scuoto energicamente la testa e mi risollevo guardando mi allo specchio.
-perfetto andiamo-
Dafne mi guarda come fossi scesa dal cielo, io la prendo per mano e la porto via quando appena uscita da quella porta qualcuno mi prende dal polso. Mi irrigidisco e lentamente mi giro vedendo quei piccoli occhi penetranti di Mattia. Era rimasto vicino la porta del bagno ad aspettarmi
-che cazzo vuoi?!-
-eddai un bacino- e mi tira verso di sè
-ma tu sei pazzo lasciami!- e saldo di più la presa sulla mano della mia amica
-dai per favore!!- questo ragazzo vedo che non accetta per niente rifiuti
-Ho detto no!!! LASCIAMI- grido e con un forte strattone mi libero dalla presa. Allora lui sta subito zitto e mi giro verso Dafne che guarda divertita la scena.
-cazzo ridi?-
-niente, niente- dice continuando a ridere
ci mettiamo in fila indiana per passare tra la folla e ritrovare la comitiva dove eravamo. Appena giunti quello stronzo mi prende nuovamente dalla vita e appoggia ad una colonna...
OK LO AMMETTO mi piace da impazzire quando mi prende per la vita, ma in fondo a quale ragazza umana non piace?
-quindi niente bacino?-
Guardai un secondo di troppo i suoi occhi poi mi stacco bruscamente da lui dandogli una spinta che però non lo fa allontanare troppo.
serena no! chi cazzo è questo? ma veramente vuoi diventare troia come le altre?! credo proprio di no, quindi adesso cerca di essere più autoritaria possibile e digli NO
feci lo sguardo più duro possibile
-ENNE O. CI SENTI O SEI SORDO?- grido scandendo bene le parole
-ok ok...- alza le mani in segno di resa, fa qualche passo indietro, si gira e comincia a ballare.
missione compiuta!
guardo nuovamente il cellulare che segna le 22.56 allora vado da Ester e gli altri e sto con loro. Non sapendo che fare mi siedo in una delle tante poltrone e percepisco dietro di me qualcuno. Sento un po di forza pressarmi la schiena. Mi giro e spalanco occhi e bocca O.o
cosa ci fa lui qui????? ah... già fa pure parte di questa scuola. Chiudo bocca e cerco di far tornare il battito del cuore regolare. Appoggiato alla poltrona proprio dietro di me c'è Mattia, Mattia Amaro! Elegante come non mai con i capelli tenuti su dal gel o quello che è.
Si gira. Trattengo il respiro. Mi guarda. Sorride. Sorrido. Mi guarda. Mi guarda e mi guarda poi imbarazzata dalla sua presenza mi volto e in uno slancio vado da Ester che si stava ancora baciando con quel coso... no comment.
. . .
23.48
Guardo impaziente verso l'uscita nella speranza che mio padre mi salvi da questa tortura quando vedo una mano grossa scostare la pesante tenda di velluto che separa l'anticamera dalla discoteca. Sì è mio padre, è così cicciotto!!! Viene verso di me e tra l'imbarazzo più assoluto mi giro di scatto e chiamo Ester per non farsi sorprendere da mio padre. Lei si gira e usciamo dal locale.
L'aria è così rigenerante!
-pà ma sei scemo!!! cosa entri in discoteca mi hai fatto fare una figuraccia davanti a tutti!!!!!!!!-
-mi scusi signorina ma io faccio quello che voglio- dice in falsetto imitando la mia voce. Ester sghignazza trattenendosi e io accigliata guardo la strada senza pronunciare più parola.
Angolo autrice
ciaoo scusate il ritardo :P Ho cambiato la copertina, vi piace?
ho fatto un capitolo in collaborazione con _sour_ e si trova nel suo libro che si intitola Due occhi verdi come casa. Per chi lo volesse leggere...
-Giu<3
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