6. Perché fa male
Nel primo mese di vacanze avevo mantenuto la stessa comitiva ( di compagni di scuola) uscendo insieme quasi ogni sera passando pomeriggi tranquilli e altri spericolati.
Poi presi le distanze. Loro non facevano per me... erano troppo perfettini, antipatici e quando avevo voglia di divertirmi un po' e facevo la pazza mi dicevano sempre di smetterla che ero ridicola e che mi facevo prendere per bimba minchia da tutti. Ma a me non fregava niente del parere degli altri, io ero così e nessuno poteva cambiarmi soltanto perché non gli andava a genio il mio comportamento.
Mi iniziai ad avvicinare solo un pochino a Desirée e Laura che mi facevano quasi sentire felice. Ogni tanto uscivamo insieme. Passavamo i nostri compleanni in intimità senza interpellare persone inutili e false e ci divertivamo con poco.
E poi... quel tesoro di ragazzo.
Giorgio.
Ok lo ammetto! Non ve l'ho presentato nei migliori dei modi ma lui è un ragazzo dolce, con i capelli corvini da emo però non davanti agli occhi! Alto più o meno quanto me con gli occhi castani. Pelle bianchissima e sul viso appaiono di lentiggini che gli partono da una guancia, attraversano il suo bel nasino tondo e arrivano all'altra guancia.
Però è uno di quelle persone che davanti agli altri non dimostra il suo affetto, ti ignora come se non esistessi e se proprio ti dovesse considerare ti tratta di merda.
Beh... questo mi fa soffrire.
Tanto.
Perché, vedere la persona che tanto vuoi bene trattarti come un estranea e rifiutare ogni gesto d'affetto come se fosse fatto di veleno, fa male.
Perché, guardare un tuo amico comportarsi di merda con te per sembrare più figo, per sembrare un duro che non ha sentimenti e farsi apprezzare da persone inutili, fa male.
Perché, veder i suoi occhi così dolci diventare disgustati e derisori soltanto per un cazzo di "amico", fa male.
Perché, rifiutare una tua offerta di passare un pomeriggio insieme semplicemente perché aspetta che un altro suo amico lo inviti a casa sua, fa male.
Perché, sapere che il tuo migliore amico ha due facce completamente opposte l'una dall'altra, fa male.
Perché, vedere che non sia capace di amare veramente e congiungersi con un'altra persona soltanto perché dotata di due belle tette, un culo e una lingua, fa male...
In sostanza avete capito di che persona si tratta... di una che non vorreste mai conoscere perché da una parte vi fa sentire al settimo cielo dall'altra vi fa sentire morta sepolta e con la messa fatta.
Passai l'estate molto poco con Desirée e Laura e tanto con Giorgio e la nostra comitiva di sempre. Ma le ragazze non stavano con me e Giorgio, loro neanche sapevano della sua esistenza.
Giorgio non conosceva nessuno dei miei amici, al massimo di vista qualche mio compagno. Non volevo che conoscesse i miei amici perché lui era diverso, lui era una ragazzo che aveva altri tipi di amici e altre abitudini.
Arriviamo finalmente, con monotonia e tristezza, al primo giorno di scuola.
Seconda media.
Mi sembra solo ieri di aver iniziato la prima media.
Il tempo vola. Molto velocemente. Troppo.
Già dal primo giorno Ester mi dice se verrò alla festa d'istituto, che si svolgerà come ogni anno in discoteca, e io confermo. Anche se i miei genitori esiteranno un po' all'inizio,sono sicura che mi avrebbero dato il permesso.
Mi balenò all'improvviso l'immagine di me al primo anno in discoteca con dei jeans scuri e una maglietta grigia. Oddio la vergogna!!! Tutti messi in ghingheri e io come una sciatta in jeans!
Era stata la mia prima volta in discoteca e quest'anno volevo assolutamente rimediare al danno provocato!
Dopo qualche giorno io e alcuni compagni della mia classe uscimmo alle 11.15 perché erano ancora i primi giorni e io vidi Mattia.
Decisi che dovevo seguirlo, non si sa mai mi sarebbe servito sapere dov'è casa sua...
Dissi ad Ester, che sapeva un po' la mia situazione, che dovevamo seguirlo almeno fino l'ufficio di polizia e lei accettò. Lo seguimmo appunto fino l'ufficio di polizia, poi mi nascosi dietro un muretto e vidi che entrò in una macchina gialla e se ne andò.
Gli inviai un messaggio con una stupida scusa.
Avevo bisogno di un suo messaggio. Mi mancava troppo.
Quattro mesi senza sentirlo era come una morte lenta e sofferente.
Se dovevo proprio morire per lui perché non farlo felice e indolore?!
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