* Colin *
[ Cocchiere《Sì, signorina.》]
Sono ancora ansimante e fremente,
ansioso di conoscere la risposta
alla domanda che mi tormenta.
Pen mi appare distante e turbata, così diversa
dalla ragazza sorridente e premurosa
con la quale amo conversare e trascorrere il mio tempo.
Il tempo, appunto: non ne avremo tanto,
il tragitto fino alle nostre case non è lungo.
Ma spero che sarà sufficiente a chiarirci
e soprattutto a esprimere ciò che provo.
Stavolta, se c'è ancora anche solo una minima speranza
di legarla a me, andrò fino in fondo,
non mi nasconderò più
dietro alle vesti del vecchio amico.
No, un amico non può provare la gelosia pungente
che ho provato questa sera e in questi giorni,
non può sentire un tale tormento,
una tale angoscia, non può:
queste vesti cominciano davvero a starmi troppo strette.
Desidero altro, desidero di più.
《Che cosa vuoi?》
Finalmente saprò, finalmente avrò la risposta:
sarà la mia rovina o la mia gioia?
Mi piego leggermente in avanti, più vicino a lei,
mettendo le mani una sopra all'altra
per tenerle ferme e placare il loro tremore.
《Lord Debling ti ha chiesto la mano?》
《Perché sarebbero affari tuoi?》
Insisto: ho bisogno di saperlo immediatamente,
mi sembra quasi di non riuscire più a respirare.
Vorrei afferrarla per le spalle e scuoterla
perché mi risponda al più presto,
perché non mi tenga qui sulle spine,
ma cerco di restare calmo e fermo
per non sembrarle un pazzo.
《Devo saperlo! Ti ha chiesto la mano?》
Lei abbassa gli occhi per un attimo,
poi sorride amaramente e mi guarda
con una strana espressione sul viso,
come se riflettesse tra sé sull'ironia della sorte.
《È strano... Domandandoti aiuto per trovare marito,
non ho pensato che ti saresti sentito legittimato
anche a negarmene uno..》
Che sta dicendo?
Questi giri di parole mi stanno uccidendo:
per l'amor del cielo, Pen, rispondimi!
Non lasciarmi in quest'atroce agonia e ragiona:
Lord Debling non ti amerà mai quanto io amo te!
Non puoi passare la tua vita con lui, te ne pentiresti,
ne sono sicuro; forse, non ami me,
ma non puoi sposare lui soltanto per... sistemarti!
Tu meriti di essere felice, felice sul serio
con qualcuno che apprezzi, ami
e adori ogni singola cosa di te.
Devi comprendere quanto sarebbe sbagliato
e quanto io tenga a te! Ascoltami,
tu che tieni il mio cuore
tra le tue mani senza neanche saperlo,
tu che potresti spezzarlo in quest'istante,
con un sì alla mia domanda,
oppure guarirlo e custodirlo e farlo tuo
per sempre, come già è.
《Sono affari miei perché io ti voglio bene.
Non puoi sposare quell'uomo.》
Cerco di trovare le parole giuste per descrivere
il mio rivale e per aprirti gli occhi.
Quegli occhi chiari che ti vedo alzare al cielo
mentre vai scuotendo la testa amareggiata,
come se io proferissi delle assurdità.
Sei tu quella assurda, non io:
non puoi davvero volerti sposare con lui,
io so che non lo ami - se così fosse, magari lo accetterei
o almeno mi riuscirebbe più facile accettarlo -
e una ragazza speciale come te...
è solo per amore che dovrebbe andare all'altare.
Ti prego, non scegliere nessun altro, a parte me.
《Lui... ti abbandonerà,
è un tipo troppo...》
Chiudo gli occhi per un secondo,
nel tentativo di trovare un aggettivo adatto
ma al contempo non eccessivamente maligno
o scortese: in fondo, l'unico vero motivo
per il quale non sopporto Lord Debling
è che potrebbe portarti via da me per sempre.
Niente di personale, insomma...
《...particolare... Non è la persona giusta
per te, Pen.》
Io sono quello giusto per te.
L'ho sentito quando ti ho baciata,
l'ho sentito quando mi hai fasciato la mano
e ho percepito una scossa al tuo tocco delicato,
quando hai tenuto le mie dita per le tue
e il mio mondo si è fermato attorno a te.
E lo sento anche adesso,
adesso che sei di fronte a me, così vicina
che vorrei annullare ogni distanza
e assaporare le tue labbra
ed esplorare la tua femminilità
fino a rimanere stordito nella beatitudine...
Questo è quello che vorrei aggiungere,
ma mi trattiene il pensiero spaventoso
che tutto sia perduto o che tu possa rifiutarmi.
Ti prego, rispondimi.
《Non me l'ha chiesto.》
Finalmente lo so.
Qualcosa dentro di me si scioglie,
liberandomi dall'angoscia
che minacciava di soffocarmi.
Hai idea di quale macigno
tu mi abbia levato dalle spalle?
Non credo proprio, ma la colpa è mia,
perché sono rimasto fermo a guardare finora,
senza far nulla per impedire
che qualcuno ti allontanasse da me.
No, non ho intenzione di commettere
lo stesso stolto errore un'altra volta
o non mi chiamo più Colin Bridgerton.
《Anzi, mi ha respinto per colpa tua!
Perché la tua scenata lo ha mosso a credere che tu
nutra dei sentimenti per me.
Un'idea così assurda che non so fare altro che ridere.》
Oh, non è assurdo, Pen:
Lord Debling è un uomo intelligente e l'ha capito.
Possibile che per te sia così assurdo
concepire che io possa amarti?
Non vedi come stiamo bene insieme,
come ti cerco sempre e ovunque,
come lascio che solamente tu conosca il mio vero io?
Lo trovi assurdo perché mi consideri un amico
o perché non ti ritieni abbastanza per me?
Sono io che non ti merito, però, del resto,
non conosco nessuno di animo così leale, buono
e sincero che possa meritarti.
《Ora, per cortesia: vuoi tacere
fino a casa mia e lasciarmi in pace?》
Rispondo subito, d'impulso: perdonami,
ma devo far parlare il mio cuore,
devo esprimerti ciò che provo,
non posso e non voglio più nascondertelo.
《Non posso.》
《Ti prego!》
《Non posso tacere! Perché...》
Devo dirlo, ora o mai più:
sto per esplodere.
Bene, qualunque cosa succeda,
da adesso in poi non potremo più
essere quelli di prima.
Mai più.
In un senso o nell'altro...
Mi terrorizza il pensiero di poter perdere
la tua amicizia, una delle cose
- oltre alla mia famiglia -
alle quali tengo di più al mondo,
ma ancora di più mi terrorizza
quello di poter trascorrere un'altra serata
come questa, ad attendere con sgomento struggente
che tu ti allontani da me per sempre.
Voglio essere io l'unico uomo al tuo fianco.
《E se nutrissi dei sentimenti per te?》
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