Flights

Viaggiare in aereo mi era sempre piaciuto, amavo la sensazione di pressione sul corpo e le orecchie che si tappavano alla partenza, il veicolo che prendeva velocità mi dava un senso di potenza tale da farmi sorridere ogni singola volta, i passeggeri accanto a me di solito mi prendevano per pazza ma ormai il mio Harry ci aveva fatto l'abitudine, avevamo viaggiato molto insieme, non avrei mai dimenticato il primo volo insieme al mio ragazzo...


"Heathrow airport"

La scritta a grandi lettere si presentò dinanzi ai miei occhi, sorrisi come una bambina davanti ai Simpson al solo pensiero di poter prendere ancora una volta un aereo, di poter vedere il mondo dall'alto, di immergermi nelle nuvole per poi ritrovare poco dopo il sole e l'azzurro meraviglioso del cielo limpido, quello che trovi solo così in alto e nei tuoi sogni. Un brivido di freddo scosse il mio corpo costringendomi ad abbottonare il giubbotto e ad affondare il viso nella grande sciarpa di lana che sapeva di Bleu de Chanel, sapeva di Harry , il mio ragazzo da due mesi ormai

<< Ehi ma sotto tutti questi strati di lana c'è una ragazza! >> mi prese in giro Louis mentre mi guidava all'interno della struttura

<< E che ragazza oserei dire >> si unì Harry facendomi l'occhiolino

<< Attento Styles, la tua ragazza potrebbe sentirci e credo che ti staccherebbe le palle >> lo rimbeccai con il sorriso sulle labbra

<< Meow >> miagolò il mio migliore amico

<< Tomlinson ma quanto sei checca?! >> rise Zayn bello come pochi con il suo giubbotto di pelle anche con tre gradi sotto lo zero e l'immancabile sigaretta dietro l'orecchio

<< Almeno io scopo regolarmente >> si difese Lou

<< Oh Malik, colpito e affondato >> dissi io battendo il cinque al castano accanto a me

La guardia del corpo dei ragazzi ci distrasse dai nostri giochi da ragazzini e ritirò i nostri passaporti, li presentò ai poliziotti all'entrata che ci fecero passare per raggiungere i metal detector, facemmo passare i nostri bagagli a mano sul nastro, ci facemmo perquisire come consueto e ci avviammo verso il gate, erano appena le dieci del mattino e dalle grandi vetrate dell'aeroporto trapelava una luce bianca tipica dei giorni nevosi in Inghilterra; mancava ancora del tempo prima di imbarcarci così presi posto su un divanetto nero di pelle imbottito dell'ala destinata ai viaggiatori della prima classe e mi persi nella lettura del Grande Gatsby, era una storia che mi aveva sempre affascinata, quell'uomo così facoltoso che sembrava avere tutto ma a cui mancava la cosa più importante in assoluto: l'amore della sua vita, mi faceva un po' di pena ma lo capivo perfettamente, se solo avessi perso Harry avrei fatto di tutto per riaverlo, non avrei guardato in faccia a niente e nessuno.

Sentii la parte libera del divano abbassarsi e due braccia cingere la mia vita

<< Ehi >> soffiò Harry al mio orecchio

<< Ehi >> risposi sorridente posando la mia fronte sulla sua

<< E' sempre il momento giusto per immergerti nella lettura, eh Scheggia? >> mi domandò divertito

<< Mi piace leggere >> mi giustificai << E mi piacciono gli aeroporti >>

< Come scusa? >> mi chiese lui alzando un sopracciglio

<< Mi piace l'aria che tira in posti del genere, ci sono sempre tante persone: chi atterra e corre verso l'uscita per riabbracciare i propri cari, chi piange per la partenza di qualcuno che non sa quando rivedrà ma sa che ne sentirà la mancanza fino allo sfinimento, chi parte per un viaggio tanto desiderato o ancora chi fugge da qualcosa verso una meta improvvisata >>

<< Tu in quale categoria sei? >>

<< In quella degli innamorati che seguirebbero la propria ragione di vita anche in capo al mondo >> sussurrai, era la prima vera confessione che gli facevo riguardo i miei sentimenti per lui

Harry non rispose, mi sorrise solamente per poi posare le sue labbra sulle mie e dare inizio ad un bacio mozzafiato, bagnò il mio labbro inferiore chiedendo l'accesso alla mia bocca che si richiuse come se fosse ormai automatico e prese ad accarezzare la mia lingua con la sua e dirmi tutto ciò che provava solo con quel gesto, non c'era bisogno di ulteriori parole.

<< Mi spiace rovinare questo momento catartico ma dobbiamo accomodarci sull'aereo, piccioncini >> ci interruppe Niall che si abbassò gli occhiali da sole sul naso quanto bastava per ammiccare verso di noi facendoci ridere

Harry ed io ci alzammo tenendo intrecciate le nostre mani e seguimmo il resto del gruppo verso gli imbarchi; non ero mai stata su un aereo così grande, avevo sempre preso voli brevi, era la prima volta per me, non ero mai stata in America, non ero mai stata a New York ed ero totalmente in fibrillazione

<< Non ci credo, anche la cioccolata! >> quasi urlai meravigliata quando notai dei cioccolatini posati sul tavolino dinnanzi a me ed Harry che se la rideva di gusto << Non prendermi in giro superstar, per me è la prima volta ai " piani alti" >> roteai gli occhi al cielo facendolo ridere ancora più forte

Non appena tutti i passeggeri si furono imbarcati le hostess avviarono le procedure di sicurezza, allacciamo le cinture e ci preparammo a partire; non appena l'aereo iniziò a prendere velocità un sorriso prese posto sulle mie labbra

<< Perché sorridi? >> mi chiese il mio ragazzo

<< Perché amo questa parte del volo >> spiegai come una bambina che aveva mangiato troppe caramelle ed era in overdose di zuccheri


Sorrisi a quel ricordo e mi preparai all'atterraggio.

Dopo essere arrivati recuperammo i bagagli e ci dirigemmo verso l'uscita; ci fermammo poco prima delle porte scorrevoli perché sentivamo un frastuono pazzesco: le fan avevano saputo del nostro arrivo. Harry chiamò Paul che ci venne a prendere insieme a delle altre guardie del corpo che ci aiutarono con i bagagli e ci fecero strada tra le directioners urlanti, non capivo nulla, eravamo sommersi dalla gente, Harry mi teneva per mano mentre sfilavamo in quei corridoi, c'era un sacco di gente, molte ragazze urlavano frasi del tipo " Niall sei bellissimo" o " Harry ti amo", sorrisi e cercai di non prendermela sul serio certamente quelle parole mi fecero un po' ingelosire, ma sapevo che questo era un aspetto della fama del mio ragazzo, dovevo condividerlo con le sue fan e sapevo che molte di loro miravano al suo cuore che sapevo essere mio. Mentre camminavamo i paparazzi ci fotografavano e i miei occhi scorrevano centinaia di volti di ragazze felicissime, una, però, attirò la mia attenzione, Harry aveva fatto delle foto con le ragazze che erano accanto a lei e quando arrivò il suo turno il mio ragazzo tornò da me, vidi la ragazza diventare triste e le lacrime iniziarono a rigarle il volto. Capivo come si sentiva, qualche anno prima anche io avrei dato via qualsiasi cosa pur di avere una foto con Harry, così mi bloccai subito fermando anche lui

<< Scheggia perché ti sei fermata? >>

<< Guarda quella ragazza, sta piangendo perché non hai fatto la foto con lei. So come si sente, non è bello, va' da lei , io vi farò una foto >> lo incitai

<< Sei una persona meravigliosa piccola >> mi disse sorridendomi, in quel momento avrei voluto baciarlo, ma c'erano i paparazzi e non volevamo dare motivo di parlare di noi.

Io ed Harry ci dirigemmo verso quella ragazza che fu felicissima della proposta, mi porse il suo cellulare e io le scattai una foto con Hazza più bello che mai; la ragazza smise di piangere e ci ringraziò entrambi.

Paul ci portò al nostro albergo proprio al centro di Berlino, era maestoso e degli uscieri che sembravano dei pinguini ammaestrati erano fermi dinnanzi all'ingresso pronti a sorridere forzatamente a chiunque entrasse nella struttura, compresi noi. Non appena entrammo la mia mascella toccò il pavimento, quel posto era uno dei più lussuosi che avessi mai visto, certo ero stata parecchio in giro con i ragazzi e avevo visitato case di gente straricca me per una povera mortale come me era sempre stupefacente trovarsi immersa in tutto quell'agio. Riuscimmo a registrarci in poco tempo fortunatamente così io ed Harry ci sistemammo nella nostra stanza , era meravigliosa, si vedeva tutta la città, e poi ci dirigemmo nella solita che prendevamo in comune per tutti.

Non appena entrammo i miei due migliori amici mi corsero incontro abbracciandomi forte e chiedendomi come stavo, ero felicissima di rivederli, mi erano mancati un sacco, al loro abbraccio seguì quello di El, mi era mancata tantissimo anche lei, non volevamo più scioglierci.

<< Quanto mi sei mancata, acidona >> sussurrò tra le mie braccia

<< Mi sei mancata anche tu, zucchero >> ridacchiai

Dopo aver salutato anche Liam altre persone che non vedevo da tanto, troppo tempo, attirarono la mia attenzione, in quella stanza c'erano mio fratello, sua moglie Diana e la mia meravigliosa nipotina Aurora.

<< Caccola! Come stai? Cavolo non ti vedo da troppo! >>

quasi urlai correndo ad abbracciare mio fratello che mi accolse con un sorriso bellissimo e mi lasciò un bacio tra i capelli.

<< Bene Giuggiola, mi sei mancata >>

<< Diana come stai? Sei sempre bellissima >> mi rivolsi a mia cognata

<< Smettila di dirmi queste cose, quella sempre più bella qui sei tu >> mi disse dopo avermi abbracciata.

Una risata meravigliosa mi fece voltare verso Harry, stava giocando con Aurora e lei stava ridendo come una matta; cavolo che bella visione, pensai che Harry sarebbe stato un ottimo padre...Scrollai quell'idea dalla testa e mi diressi verso di loro.

<< Allora, la mia nipotina non mi saluta? >>

<< Tia Giuia! >> urlò Aurora sporgendosi verso di me.

Era cresciuta tantissimo, oramai aveva quasi tre anni e io non la vedevo dall'estate precedente, era diventata più alta e i capelli biondi le arrivavano a metà schiena e le incorniciavano quel visetto dolcissimo facendo risaltare i suoi occhioni azzurri, presi in braccio quella bambina stupenda e la strinsi forte al mio petto; mi sedetti sul divano facendola accomodare sulle mie gambe ed iniziammo a giocare e , poco dopo , coinvolgemmo anche lo zio Louis , il suo zio preferito dopo il mio Hazza. Mio fratello e la sua famiglia tornarono a casa dandoci appuntamento al giorno successivo, noi restammo a chiacchierare ancora un po', dovevo aggiornare i miei migliori amici, e poi ci recammo ognuno nella propria stanza.

Appena Harry ebbe chiuso la porta alle sue spalle lo afferrai per il colletto della camicia e lo baciai, intrecciammo le nostre lingue, ed iniziai a sbottonare lentamente l'indumento; ci spogliammo con molta lentezza facendo crescere sempre di più la nostra eccitazione e la voglia che avevamo l'uno dell'altra e ci adagiammo sul letto senza staccare le nostre labbra. Harry mi lasciò un succhiotto sul collo e poi passò ai miei seni mentre io gli accarezzavo il capo, era il primo vero contatto con lui dopo la vicenda con Chase ed avevo un certo timore, ma sapevo che di Harry dovevo fidarmi, era l'amore della mia vita e avrebbe portato via i ridondi delle mani di quel viscido su di me sostituendolo con il suo tocco amorevole e delicato. Tornammo a baciarci e, dopo esserci guardati negli occhi, Harry mi penetrò, furono spinte lente, lo sentivo entrare ed uscire, fare movimenti rotatori mentre io lo accompagnavo con il mio bacino ; quella notte volevamo fare solo l'amore, unirci, non volevamo fare nulla di sfrenato.





NOTE DELL' AUTRICE:

Finalmente sono tornata!!!! Chiedo scusa per il mio immenso ritardo, spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo! Cosa ne pensate? Finalmente la banda si è riunita, riusciranno ad avere un po' di tranquillità? Lo scopriremo solo leggendo ;)


vi ringrazio immensamente per i voti, spero sarete in tanti anche questa volta e che commenterete <3


Vorrei proporvi un giochino: mi piacerebbe che twittaste la frase che più in assoluto vi piace di questa serie  utilizzando l'ashtag #HazzaeScheggia.... Dedicherò il capitolo e, se vi va, farò pubblicità alla persona che riceverà più rt <3

vi aspetto numerosi!!!

a presto

vi amo

baci

SCHEGGIA<3


P.S.

Spero passerete dalle mie storie

" Neutron star collision" sequel della mia ff su Louis

" Invincible" storia originale

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top