Vode An

Benvenuti in un nuovo capitolo. Qui parleremo di una fanfiction dedicata a The Mandalorian, ovviamente ogni citazione presente qui sotto sarà scritta dalla mano di Lightning070

L'autrice ha degli interessi variegati, infatti sul suo profilo si trova un po' di tutto, anche se per ora ha pubblicato solo fanfiction – e traduzioni, visto che è laureata in lingue e al momento studia per farne il suo lavoro. Come generi predilige la fantascienza e l'avventura, meglio se combinati, anche se ha scritto moltissime storie introspettive su vari fandom. Il racconto che ci propone oggi è su The Mandalorian, sua fissa del momento, e si tratta di un ipotetico continuo della prima stagione, scritto prima che uscisse la seconda e leggibile sia per i fan di Star Wars che per i neofiti della saga. 

La storia (il cui titolo bizzarro, giuro, troverà spiegazione), tratta della ricerca di Mando per trovare il luogo d'origine del Bambino. Questa ricerca si interseca con quelle di altri Mandaloriani sparsi per la Galassia, che lo coinvolgono e lo aiutano a loro volta, andando a formare una trama corale che lo porterà verso eventi molto più grandi di lui. Esploro inoltre il suo passato, che ho ricostruito e in parte inventato basandomi sul poco che sappiamo dalla serie. Come in ogni mia storia, vi è una particolare attenzione per i rapporti genitore-figlio, che sono di fatto il suo nucleo centrale.

*Queste citazioni sono state scelte dall'autrice*

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Vivo o morto. Era il suo tipo di contratto preferito. Libertà d'azione, spazio di manovra e uscita d'emergenza incluse nel pacchetto. 

[Din Djarin]

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«Dobbiamo onorarli,» dice la guerriera, rimboccandogli un lembo della calda coperta di bantha sotto il mento, in un gesto tanto inaspettato quanto naturale, quasi vi fosse abituata. «Bisogna sempre onorare chi è marciato via.» Din corruga le sopracciglia, tramutando quel concetto nella visione di due figure che, invece di volatilizzarsi in un rombo metallico, camminano lontane, verso l'orizzonte. Indistinguibili, ma vive, da qualche parte. L'esplosione gli rimbomba nei timpani ancora assordati, senza sfiorare quelle due sagome. Marciare via. Non sa cosa voglia dire, e lo sa al contempo. Gli piace, a un livello profondo che non riesce a carpire, ma che accoglie fertile le radici di quelle parole. Sanno di ritorno, e si ritorna sempre a casa. 

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Skull aveva aperto uno spiraglio della sua armatura alla fiducia, in quei giorni di viaggio: era una di quelle persone che odiava e amava senza mezzi termini, ma in grado di passare rapidamente da un estremo all'altro se gli si fornivano motivazioni convincenti. [...] Aveva la netta impressione che quella missione fosse un tentativo teleguidato di far loro appianare i dissapori: nulla porta risultati – od omicidi – come svariati giorni di viaggio nella ristretta metratura di un'astronave.

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Si lanciò un'occhiata sopra la spalla, verso il Bambino: si ritrovò i suoi occhi vigili già puntati addosso, come se avesse anticipato il suo sguardo. Din non riusciva a smettere di pensare che, in quel gioco di incastri e spostamenti, fosse stato proprio il piccolo a indirizzare lui su quell'esatto pianeta. Avvertiva ancora la lieve spinta che aveva mosso il suo sguardo sulla mappa, verso Awath. Era quella, la "forza" di cui tutti parlavano? Non avrebbe saputo dirlo. In quel momento, si sentiva nel bel mezzo del Canale di Kessel, in balia delle correnti e con masse di gas e ghiaccio in continuo movimento a circondarlo minacciose, capaci di ostacolare la sua rotta in modo imprevedibile nonostante avesse le mani ben piantate sulla cloche di volo. 

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Il Bambino alzò la testa verso di lui, aprendo gli occhi e illuminandosi a sua volta come i cristalli attorno a loro. Din avvertì una lieve pressione sullo sterno, come se una mano minuscola vi si fosse posata, incorporea, eppure reale. Portò una mano alla corazza, sull'esagono che la decorava. Trovò solo beskar, ma anche l'orma di un tepore invisibile. E per un attimo, nel suo petto in tumulto vi furono solo quiete, silenzio, e il sussurro di pensieri sereni, di voci amate, di ricordi tiepidi, vicini e lontani. Din'ika – un mormorio lontano, insabbiato nella memoria, accompagnato da una carezza sul mento – Din – un richiamo più vicino, infantile, sconosciuto e noto al contempo, accostato al cuore con un peso lieve. Trattenne il respiro, quasi a trattenere nel petto anche quelle sensazioni impalpabili.

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Il gundark, un concentrato di famelicità e istinto predatorio, si fece un poco indietro e raccolse il corpo sulle quattro zampe, i muscoli di nuovo tesi al balzo sotto la pelle spessa e sanguigna. I suoi passi facevano tremare la terra, accompagnati da un cupo vibrare di cristalli e da pietrisco che schizzava via. [...] Prese a girare loro attorno con più cautela, accompagnata da un costante ringhio gutturale, così basso che Din si sentì vibrare le vertebre e le radici dei denti. La penombra falsava in parte la stazza della creatura, ma la massiccia silhouette dalle orecchie a pennacchio era comunque ben distinguibile, e si intravedeva la folta criniera irsuta scossa da fremiti nervosi. Il gundark raspò a terra con uno stridio di pietra sbriciolata, preannunciando la carica, mentre il ringhio s'impennava di colpo in un ruggito.

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*Ora è il vostro turno! Inserirò qui sotto tutte le frasi o le mini recensione che vorrete dare a questo racconto! (Mandatemi privatamente le citazioni che volete aggiungere)*

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Questa recensione è stata lasciata da miryel.

"AAAAAAAH! Vode An ❤️❤️❤️❤️

Come si può spiegare Vode An? È il motivo per il quale ho iniziato a vedere The Mandalorian, perché conosco gli scritti di @Lightning070 e so che non è capace a deluderti manco volendo. Ho iniziato a leggerla e ho voluto capire, scoprire, infilarmi in mezzo a questo mondo.

È successo il processo inverso che accade di solito: invece di cercare Fanfiction dopo aver visto un'opera, io ho ricaricato l'opera dopo aver cominciamo una Fanfiction su di essa.

Volevo sapere se le atmosfere erano le stesse, se la serie era in grado di mostrarmi le stesse sfumature che Vode An mi aveva presentato.

Ma in Light c'è molto di più; è una storia personale, che ha molto di lei, che è meticolosamente studiata per essere in un modo, per ricordare gli episodi della serie (così tanti che è impossibile non sentire la sigla iniziale nella testa, quando si legge un capitolo) e i personaggi sono talmente ben delineati — Mando parla attraverso i suoi movimenti e il casco, e resta lui in tutto e per tutto —, le ambientazioni sono meravigliose (c'è un certo capitolo con i cristalli che vi farà impazzire). Le scene d'azione, le interazioni tra i personaggi, le evoluzioni. A Vode An non manca niente e se non l'avete letta vi conviene farlo. È una di quelle storie che andrebbero a prescindere nella biblioteca di chiunque e, se fosse possibile, in versione cartacea sul comodino.

Vode An è una delle mie 5 storie preferite in assoluto sulle piattaforme online, e il fatto che tra queste 5, 2 siano di Lightning... Beh, la dice lunga sulla sua bravura!!

Fatevi un regalo e leggete questa meraviglia **"

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Queste citazioni sono state lasciate da Cossiopea.

"Light è capace di creare forme e immagini reali nella testa del lettore, e il suo stile, a cui fin troppe volte mi ispiro e aspiro, è qualcosa di magico. Un fiume in piena che mi investe e mi lascia letteralmente "sospesa nel buio" semi-cit. ^^Il fatto di "abbracciare la situazione con uno sguardo" e "visualizzare i dettagli sospesi nel vuoto dello spazio" è stupendo e delinea magnificamente il come Din si approccia, a come è in grado di osservare la dinamica nel momento nel suo insieme. Mi affascina come Light riesca a entrargli in testa, far emergere il personaggio come lo conoscesse da sempre. <3Nel caso della seconda citazione, ha fatto emergere tutto il concetto della contemporanea reclusione di noi cittadini e a come, effettivamente, io mi senta relegata in un'astronave, dove i rapporti si inaspriscono fino a sfiorare l'omicidio o possono appianarsi in un'amicizia. Con quella frase ho rivisto il mio presente; Ruusaan, e Light con lei, hanno riassunto in un paragrafo quello che accade in casa mia da un anno a questa parte. E io la adoro per questo <3"

Citazioni: 

🖋 Abbracciò con uno sguardo la situazione, il cervello investito da fiotti di bollente adrenalina che gli diedero l'impressione di visualizzare ogni dettaglio come se fosse sospeso nel vuoto dello spazio profondo.

🖋 E aveva la netta impressione che quella missione fosse un tentativo teleguidato di far loro appianare i dissapori: nulla porta a risultati - od omicidi - come svariati giorni di viaggio nella ristretta metratura di un'astronave.

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Questa recensione è stata lasciata da BrcwnEyes.

"Aspetto sempre con trepidazione un nuovo aggiornamento di "Vode An". L'autrice ha una capacità invidiabile di catapultarti ogni volta nel mondo che ha magistralmente costruito, per poi farti detestare l'idea di doverne uscire a lettura ultimata. A tutto ciò si aggiunge il suo talento straordinario nel farti innamorare dei suoi OC e ri-innamorare dei personaggi già introdotti dalla serie. Il suo stile, poi, si adatta perfettamente al ritmo concitato tipico del canon starwarsiano, ma allo stesso tempo riesce ad essere meravigliosamente personale, ricco e profondo, mai frettoloso o banale nella scelta delle parole. Oltre all'impeccabile e minuzioso lavoro di world-building e le introspezioni da brividi, penso che descrizioni action come quelle di "Vode An" non ne ho viste davvero su nessun altro libro stampato. Non è per allargarmi troppo, ma se i romanzi di Star Wars fossero stati scritti così, penso che avrebbero avuto molto più successo e visibilità. Dovendo fare una summa, se siete fan di Star Wars e "The Mandalorian" e avete voglia di leggere qualcosa che vi dia l'impressione di essere di fronte ad uno schermo (piccolo o grande che sia)... Fidatevi. Questa è senza ombra di dubbio la fic che fa per voi!"

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Questa recensione è stata lasciata da Biancacomeneve.

"Quando apri le piattaforme di scrittura online, sai che il suo nome è garanzia di un prodotto di qualità, finemente curato, a partire dall'altissimo livello linguistico, continuando per un lessico ricercato, impeccabile, nei minimi dettagli. Che dire poi dell'originalità della parte grafica: sorprendente! Vode An ha già ottenuto riconoscimenti per l'originalità. Un genere avventuroso con profonde introspezioni, degne di un compassato fan di Star Wars che non ha badato a risparmiarsi per offrire al lettore emozioni che toccano le corde più profonde dell'anima. Una perla di raro splendore, che innalza notevolmente il livello delle letture dedicate alla Galassia lontana, lontana. Una dolcezza e una malinconia che riassumono pienamente lo spirito dei personaggi di Lucas, dal lontano sognatore di Tatooine fino a Din Djarin: un cuore pulsante sotto l'impenetrabile beskar, alla ricerca della Sua Via. Un capolavoro magistrale che merita di diventare il primo libro ufficiale dedicato a The Mandalorian."

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