Capitolo 1.

Era ormai Dicembre, e il vento fresco di inizio stagione stava incominciando a farsi sentire sempre più freddo.
Kylie Robertson si era trasferita da un paio di giorni in una casetta di montagna, in un paesino molto frequentato in estate, ma tranquillo ed isolato in inverno.
Dalla pianura alla montagna c'erano circa 10°C di differenza, e lo sbalzo di temperatura era notevole.
A comprare quella casa l'aveva convinta il balcone spazioso con una vista mozzafiato sul bosco e tutta la valle.
Infatti, a dividerla dalla natura era solo una stradina di ghiaia, il resto era tutto una grande macchia verde.
Le piaceva stare nella natura, sentire gli uccellini che cantavano e il fruscio delle foglie; ma la cosa che amava di più erano le stelle.
Ogni sera, sistemava la sua sdraio sul balcone e le osservava, magari bevendo una tazza di cioccolata calda, quando la temperatura si abbassava.
Kylie, a inizio stagione 2017, avrebbe iniziato a correre in Formula Uno.
Ormai già tutti i maggiori appassionati ne erano a conoscenza, ma lei preferiva restare nel suo piccolo, almeno finché le era concesso.
Ogni giorno si svegliava con i raggi del sole che illuminavano la stanza grazie alle due finestre. In seguito, si preparava i toast con la marmellata, un bicchiere di latte e presto si recava nel suo garage proprio di fronte casa. Li teneva il suo vecchio Go-Kart, di chissà quanti anni fa.
Aveva iniziato a correre all'età di 6 anni, il padre e lo zio si erano impegnati per farle vivere il suo sogno.
Passava giornate intere a curare il suo piccolo amico di avventure, per lei era prezioso, quasi più di qualsiasi altra cosa.
Era un bel Go-Kart, nero e argento, con un bel 16 bianco sul muso frontale.
Verso le 18:00 rientrava a casa, faceva qualche mestiere e dopo aver cenato, guardava qualche film in TV.
Era una vita semplice e solare, non aveva preoccupazioni e complicazioni particolarmente intralcianti, stava solo attendendo l'inizio di quella nuova vita.

Un giorno, un giovane uomo si era trasferito nella casa di fronte, non usata da una decina di anni.
Non era bella quanto quella di Kylie, ma si poteva far notare.
In paese si parlava già molto del nuovo arrivato, tutti dicevano che fosse un bel trentenne biondino con due occhi azzurri interessanti.
Lo si riconosceva subito, tutti lo conoscevano, in un modo o nell'altro.
Ogni ragazza del paese si soffermava a guardarlo per qualche secondo, poi sospirando riprendevano per la loro strada.
Erano troppo timide per chiedere una foto, un autografo o qualsiasi altra cosa; ma tanto, avevano la certezza che sarebbe rimasto li per un lungo periodo.
Lui non si accorgeva però di tutto ciò, era completamente estraneo alla realtà, come se avesse in testa una sola ed unica persona.
Se fosse stato così per davvero, nessuno lo sapeva, tranne lui stesso.
Camminava per il paese con il cellulare fra le mani, che ogni tanto accendeva per guardare le notifiche. Il giacco di Jeans agli anni Novanta, sopra alla maglia bianca e dei semplici pantaloni neri.
Il cappellino delo stesso colore dei jeans lasciava intravedere qualche ciuffo biondo, riduceva anche l'area del volto visibile.
I due occhi azzurri spiccavano nell'ombra della visiera.
Era diverso, incredibilmente diverso da tutti gli altri.
Aveva modi gentili ed educati, si poneva dolcemente e aveva interessi particolarmente affascinanti.
Ma la cosa che di lui si potesse amare di più era il suo sguardo intelligente, ma non di quelli superficiali e con sfide di superiorità, no, non quelli, era semplicemente attratto dal sapere ciò che lo circondava ed apprezzarne il tutto.

Ogni giorno, Kylie compiva la sua routine, mentre il suo affascinante vicino, Sebastian Vettel, la osservava dalla finestra.
Ogni tanto lo sguardo della ragazza finiva sulla finestra della casa di fronte e intravedeva la tenda bianca di lino leggero muoversi.
"Sarà l'aria condizionata, o qualche finestra aperta in qualche stanza che crea corrente", pensava.
Invece, era sempre lui, affascinato dai movimenti aggraziati della giovane mora dagli occhi verdi.
Ma la cosa che lui più apprezzava maggiormente di lei era quando alla sera osservava le stelle, Sebastian non capiva che cosa ci fosse di attraente in quei puntini gialli, era l'unica cosa che non guardava con stupore.
Eppure, Kylie lo faceva ogni sera, cosa c'era di tanto speciale?
Avrebbe imparato a capirlo col tempo, probabilmente, solo osservando.

Una mattina Vettel aveva deciso di andare a far la spesa, ma per strada si trovó a conversare con la ragazza che fino alla sera precedente aveva visto solo attraverso il vetro della sua finestra.

<<Ancora non ci credo>>

Stava piangendo.
La ragazza, proprio quella che abitava accanto a lui, stava piangendo.

<<Scusa, ho per caso detto qualcosa di sbagliato? Non era mia intenzione...>> aveva chiesto preoccupato Sebastian.

<<Credo che adesso debba svegliarmi. Non può essere reale, in meno di un anno mi si è stravolta la vita. Mi hanno presa in Formula Uno e presto correrò con la Renault e ho appena scoperto che l'uomo che mi ha salvata per tutta la vita abita accanto a me.>> aveva singhiozzato Kylie.

<<Io, io non capisco>> si era sforzato Sebastian

<<Per anni, per moltissimi anni ti ho visto solo attraverso lo schermo di un televisore, di un cellulare, attraverso una fotografia, un video o ti ascoltato solo attraverso i team radio e le interviste. Adesso sono qui, davanti a te, con una vergognosa voglia di saltarti addosso e ripeterti quanto tu sia importante per me. Non riesco, non riesco proprio a spiegartelo. È troppo da dire ed io non sono in grado.>>

<<Mi piacerebbe sapere cosa io abbia fatto di importante nella tua vita, io non sono nulla>> aveva biascicato Sebastian.

Avevano continuato a parlare, lei aveva cercato di fargli capire ma risultava più difficile di quello che già era. Sebastian era una persona umile, non vedeva di sé quello che vedevano gli altri. Aveva di certo però una storia triste, che Kylie già sapeva, ma aspettava di sentirsela raccontare da lui stesso, per sapere come fosse veramente andata quel giorno.

Lui, era rimasto affascinato dal viso dolce e solare di quella ragazza, che avrebbe potuto fare tutto ciò che avrebbe voluto nella vita, invece si ritrovava a parlare con un solito ragazzo che come lavoro faceva ciò che amava.

Si trovavano interessanti a vicenda, ma nessuno dei due lo sapeva.
Lui la osservava sempre.
Lei sperava di incontrarlo per strada un'altra volta.
Erano due sconosciuti che probabilmente erano destinati ad incontrarsi, senza poi lasciarsi più.
Forse era proprio quello il loro destino, o forse prima o poi sarebbe cambiato.

Circa una settimana dopo, Sebastian stava camminando nel viale dei giardinetti davanti al panificio, col suo solito sorriso e con le RoshRun calciava un sassolino.
Non stava badando a ciò che ci fosse davanti a sé, e neppure la ragazza che stava andando con passo veloce.
Lei, era proprio Kylie, che stava cercando di non arrivare in ritardo al negozietto di alimentari sperduto fra le valli di quelle montagne.
Aveva una borsa in spalla che aveva tirato fra le mani per frugarci dentro, stava cercando il suo cellulare probabilmente.

I due si erano scontrati, quasi fosse ancora il destino a volerli far stare insieme per forza.
Sebastian felice aveva chiesto scusa, poi, aveva preso coraggio e aveva invitato la ragazza a cena. Non era una cosa in grande, solo per conoscersi meglio. D'altronde lei avrebbe iniziato a correre in Formula Uno e sapere un po' di più su di lei non avrebbe di certo danneggiato il futuro di entrambi.
Kylie aveva insistito e quindi, avevano deciso che la cena sarebbe stata a casa sua, Sebastian aveva mugugnato qualcosa ma poi s'era lasciato convincere.

<<Porta anche le tue bambine.>> aveva detto Kylie prima di andarsene.

Spazio autrice:
Salve ragazze carine carine, questa storia la sto preparando da quest'estate ma non ho mai avuto tempo di pubblicarla, e neanche il coraggio.
Mi sono resa conto di non aver mai scritto una storia su Seb e quindi eccoci qua.
Spero che vi possa piacere, bacioni.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top