Capitolo XXXIII

Appena siamo fuori dalla vista di Taiki fulmino il mio ragazzo.

Mi guarda confuso.

- Che c'è? -

- "Che c'è?" Mi chiedi che c'è? Non ci arrivi da solo pezzo di scemo?! -

Aggrotta la fronte.

- Scusa se non sono intelligente come il tuo universitario! -

Sgrano gli occhi.

- Come fai a sapere che è un'universitario? Non avrai fatto ricerche su di lui?! E non dire cazzate del genere! Tu sei ben più intelligente per questo ti chiamo pezzo di scemo! Proprio perché mi aspettavo di meglio dalla tua testa! -

Sbuffa.

- Ho tirato ad indovinare! Ha la faccia da secchione! E mi vuoi dire cos'è che ti aspettavi? -

- Che non lo ribeccassi! Hai praticamente gettato una tanica di benzina su un fuocherello che avrei potuto spegnere! -

Scoppia a ridere.

- Come no! Dal momento stesso in cui mi hai presentato ha deciso che ti avrebbe riavuto! Non lo avresti smorzato nemmeno con tutte le moine del mondo! -

- Beh, anche se fosse tu lo hai istigato! Ho come la sensazione che la questione non finirà tanto presto! -

Sorride facendo un ghigno malefico.

- Che ci provi! Avrà pane per i suoi denti! -

Gli do uno scalpellotto.

- Ma ti senti?! Parli come se in palio ci fosse uno stupido premio dei giochi a tiro al bersaglio! Ma io sono una persona in carne ed ossa, con sentimenti e non mi piace questo tuo modo di fare! - sbotto.

Si massaggia il punto dove l'ho colpito.

- Lo so che sei una persona! E non penso affatto a te come ad uno stupido peluche da vincere a quegli altrettanto stupidi giochi! Se proprio vuoi tu sei quella a cui regalerei gli stupidi peluche! Se parlo così non è perché ti vedo come un oggetto solo che mi ha irritato la sua sicurezza e ho risposto a tono! Se però tu scegliessi lui al posto mio io non potrei far molto oltre ad impegnarmi con tutto me stesso per farti capire quanto ti amo! -

Arrossisco e sospiro esasperata.

Che fidanzato problematico.

Così cocciuto. 

Gli prendo la faccia tra le mani quasi dandogli degli schiaffi.

- Ahio..! - borbotta con il viso schiacciato per la pressione che sto facendo.

Lo avvicino a me costringendolo a guardarmi negli occhi.

- Sei un idiota! Te l'ho già detto mi sembra, ma meglio rinfrescarti la memoria! Sei un deficiente! -

- Se hai finito di insultarmi potresti mollarmi? Inizio a non sentire più le guance! -

- No! Non ho finito! Come ti salta in mente di sparare cazzate come "se tu scegliessi lui"? Ma dico! Hai sentito almeno mezza parola di quello che ho detto ieri?! -

Mi leva le mani e abbassa il viso a terra sospirando per poi tornare a guardarmi.

- È vero che i sentimenti possono cambiare col tempo.. per questo non esiste un futuro certo al cento per cento, nemmeno nella chiaroveggenza.. -

Non pensavo che ragionasse così.

Sapevo già che non era sicuro di sé come vuole far credere a tutti, ma credevo si fidasse un po' di più di noi.

Beh, se non è così sarò io a fidarmi per entrambi.

- È vero, i sentimenti sono mutevoli.. - inizio.

Fa per ribattere, ma proseguo.

- ..ma non credo affatto che i nostri muteranno in calare! Da quando ci siamo messi insieme hai iniziato ad amarmi di meno? -

- No al contrario io.. - lo blocco di nuovo.

- Appunto! Per me è lo stesso! Non pretendo di vivere felici e contenti sempre, una vita perfetta è impossibile! Vorrei solo amarci così come siamo difetti inclusi e che anche se mai litigheremo lotteremo per risolvere! E dopo aver fatto pace ci ameremo più di prima! Abbi fiducia in noi! -

Rimane a fissarmi in silenzio.

Vedo che mi crede, ma ha delle domande che lo tormentano.

Sospiro e gli sorrido.

- Dai! Sputa il rospo! Fammi tutte le domande che hai in testa! Risponderò a tutto! -

Si scompiglia i capelli con una mano incerto su dove cominciare.

Sbuffo e lo tiro per un braccio fino ad una panchina vicina.

- Devo iniziare a parlare per conto mio? -

- È che non so cosa chiederti.. in più non credevo che il tuo ex potesse turbarmi tanto! Mi sento così ridicolo! -

- Perché lo sei! - ribatto di getto.

Sussulta come se lo avessi colpito.

- Tu si che sai come rassicurare il tuo ragazzo! - ridacchia.

- Lasciami finire! Sei ridicolo, ma non perché sei turbato, dopotutto è normale! Dimostra solo che sei preoccupato di perdermi! Il che vuol dire che ci tieni un sacco a me! E questo mi fa più che felice! Sei ridicolo perché non me ne vado da nessuna parte! Il mio posto è con te! - appena finisco il discorso arrossisco per l'ultima frase.

Sorride molto più sicuro.

Ora inizio a riconoscere il mio Kyo.

- Allora? - chiedo.

- Allora cosa? - rigira confuso.

- Da dove vuoi partire a farmi domande? Ti dirò tutto ciò che vuoi del periodo in cui sono stata la ragazza di Taiki così ti metterai il cuore in pace notando le sostanziali differenze! -

- Ok! Chi è stato il primo a dichiararsi? -

- Io, avevo una cotta per lui dalle medie e mi sono dichiarata a inizio delle superiori! -

Rimane un attimo in silenzio.

La cosa non gli piace molto.

- Cosa facevate quando uscivate insieme? -

- Passeggiate per mano, ogni tanto un film, mi aiutava a studiare in biblioteca e di rado anche dei giri per negozi! -

- I baci? -

- I baci? - ripeto non capendo.

- Sì, insomma.. com'erano? - ribatte a denti stretti.

È così impacciato.

È così carino.

Lo guardo sorridendo intenerita poi mi avvicino e gli sussurro all'orecchio.

- Sicuro di volerlo sapere? - lo istigo.

Considerando lo stato in cui è non è la migliore delle idee, ma è troppo adorabile per lasciarmi sfuggire l'occasione.

Si tappa le orecchie ed alza la voce.

- No, no!! Hai ragione! Non voglio saperlo! -

Ridacchio.

È un amore!

Con l'indice picchietto la sua spalla attirando la sua attenzione.

Si volta e lo colgo di sorpresa con un bacio a stampo.

Staccandomi lo trovo sorpreso che mi fissa.

- Così, ma.. con lui non mi saltava il cuore in gola per un semplice bacio a stampo! - rispondo timida.

Passato il momento di shock sorride malizioso.

Mi si avvicina pericolosamente.

- Quindi.. in questo preciso momento hai il cuore a mille per quell'innocente bacetto? -

- Sì.. e sei.. troppo.. vicino.. - sbiascico le parole.

Si avvicina ulteriormente e mi bacia.

Quando si allontana ha ancora quel sorrisetto stampato in faccia.

- Sei tremendo! - mi lamento coprendomi il viso con le mani.

Le leva subito.

- Non nasconderti! - ribatte ridendo.

Lo guardo cercando miseramente di sembrare arrabbiata.

- Di chi credi che sia la colpa?! -

Ride ancora mentre io sbuffo, ma in fondo non sono per nulla arrabbiata.

Mi piace vederlo ridere.

Anche se sta ridendo di me.

Forse sono pazza..

O forse è solo che sono innamorata!

- Dai! Va avanti con le tue domande! Non sono finite, vero? - cerco di tornare al discorso iniziale.

- No, ma sono contento già così! - mi sorride.

- No! Via il dente! Finiamo sta cosa così da chiuderla definitivamente! Non voglio che tu abbia mai più dubbi su di noi! -

Mi guarda dubbioso per un attimo poi annuisce.

- Mm.. siete mai andati oltre i baci? -

- No!! - esclamo allibita.

- Sei pazzo?! Ti ho detto solo poco fa che appena ci siamo baciati a stampo! - aggiungo offesa.

Alza le spalle.

- Lo sapevo, ma avevo voglia di sentirtelo dire! - ribatte sorridente.

Scuoto il capo.

- Va avanti con le domande, idiota! -

- Cosa provavi quando vi baciavate? -

- Mm.. direi.. calma! Diciamo che era come se baciassi sulla guancia papà per salutarlo! Forse solo il primo bacio è stato leggermente emozionante perché non sapevo cosa aspettarmi e ora che ci ripenso è stato piuttosto deludente rispetto a ciò che mi ero immaginata! -

- Hai mai provato il batticuore per lui? -

- Non posso dire di no! Ma non era come dovrebbe essere! Dopo averti conosciuto ho capito cosa significava avere il cuore a mille! Basta che tu mi sia vicino e se mi baci è mille volte peggio! Mentre con lui era molto più tranquillo.. e comunque più tempo passavamo insieme meno mi agitavo! Credo fosse tutto causato da quelle esperienze nuove! -

Sorride soddisfatto.

Sto alimentando il suo ego.

Non so se sia un bene o un male.

- La cosa più romantica che vi siete detti? -

- Mi piaci! - rispondo subito.

Aggrotta la fronte.

- Sei seria? -

Annuisco.

- Cioè.. siete stati insieme più di tre anni e il massimo è stato "mi piaci"? Mai detti "ti amo"? -

Sorrido timida alla sua espressione tanto stupita quanto felice.

- No, tu sei la prima persona con cui ho sentito il bisogno primario di dirlo! -

È ancora più compiaciuto.

Tra un po' imploderà nel suo stesso ego.

- Credo di essere a posto così! - conclude con un sorriso scemo stampato in faccia.

- Bene! - faccio arrossendo.

- Ora smetti di fare quella faccia però! - aggiungo.

- Impossibile! Sono troppo felice! - ribatte allargando ancor di più il sorriso.

Lo guardo con la coda dell'occhio.

- Idiota.. - sussurro.

Si volta di scatto e mi si piazza davanti.

- Idiota? - ripete divertito.

- Idiota! - ripeto più sicura.

- Ah si? - fa malizioso.

- S..sì.. - balbetto.

Mi soffia vicino all'orecchio per poi iniziare a farmi il solletico sui fianchi.

Mi agito come un serpente cercando di sgusciare via mentre tento di non ridere troppo forte.

- F-fermo! Da-da-dannazione! N-non ce l-la faccio p-più! -

- Chi è idiota? Chi? -

Anche se quasi non riesco a parlare non voglio cedere.

- T-t-tu!!! - quasi urlo.

Va avanti a farmi il solletico.

Ora capisco perché la usavano come tortura.

- Io sarei un idiota? -

Non ce la faccio davvero più.

Mi arrendo!

- N-no! -

- No? No, cosa? - mi da un attimo di tregua.

Riprendo un attimo di fiato.

- Non.. sei.. non sei un idiota! -

Sorride soddisfatto.

Appena si allontana di poco schizzo via come un fulmine.

Mi guardo furiosamente intorno.

Siamo in un parco dannazione!

Per fortuna non c'è nessuno.

- Se qualcuno ci avesse visto ti avrei ucciso! Sei fuori di testa! - sbotto.

Lui scoppia a ridere.

- Eddai! Io mi sono divertito così tanto! -

Scuoto il capo, ma appena lo guardo e vedo quanto davvero è felice non posso non sorridere.

Oh, va beh!

Questo nostro modo di essere non mi dispiace.

Siamo noi stessi nella nostra pazzia e ci amiamo lo stesso.

Mi fermo un attimo quando mi affianca.

- Che c'è? - mi chiede confuso.

- Ho trovato un'ultima differenza! - rispondo.

- Cioè? -

Lo guardo sorridendo.

- Con Taiki cercando sempre di essere impeccabile e di rado lasciavo intravedere il mio vero io, come credo anche lui! Mentre con te sono fin troppo me stessa! -

Mi bacia la fronte ricambiando poi il sorriso.

- A me piace la mia gattina! -

Divertita lo osservo.

Si fa poi più serio.

- Non preoccuparti di Taiki! Se ci proverà risolveremo le cose insieme! -
Oh, finalmente ha capito!

Sorrido soddisfatta prendendolo per mano.

- È ora di tornare a casa! Andiamo a recuperare Ru per la cena! -

E ci avviamo a salvare la mia amica dai suoi stessi genitori.

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