Capitolo XXX

Appena entriamo in sala da pranzo si innalzano un sacco di grida entusiaste.

Sorrido vedendo tutti.

La tavolata con i miei e Yuyu al centro, quella a destra delle cameriere e maggiordomi e quella a sinistra delle guardie.

In verità sono un po' mischiate, ognuno si siede dove vuole senza problemi o richiami.

Più di una volta ho mangiato con Bri o Eri affianco a me.

Molte altre famiglie ritengono la nostra scelta di mangiare con la servitù ridicola, ma chi se ne frega!

Con la sala disposta così è tutto più allegro.

Ho sempre detestato quando invitavamo altri delle famiglie sacre e dovevamo confinare tutti nell'altra sala.

Suzuka però non voleva sentir ragioni.

"È giusto così quando ci sono ospiti!" ci rimproverava sempre tutti.

A nessuno, a parte Yuyu, la cosa andava bene.

Ci è sempre sembrato di non considerarli degni così.

Ma Suzu è peggio di un carro armato quando ci si mette.

- Natsumi! Ameru! - ci mette una mano sulle spalle Hiroto, una giovane guardia di soli cinque anni più grande di me.

Hiroto è stato contagiato dal padre, che lavora come guardia per la mia famiglia da che ho memoria.

Si può infatti dire che sia come un fratello maggiore sia per me che per Ru.

Sento una scossa al mio fianco e con la coda dell'occhio vedo Kyosuke guardare Hiroto in modo assassino.

Il mio amico si accorge del biondo e il suo sorriso si smorza di poco.

- Tu devi essere la sua guardia del corpo! Sono contento che sia un pezzo grosso come te a badare alla sua sicurezza! Kyosuke Murakami, giusto? - chiede allungando una mano.

Pezzo grosso?

Diceva di essere uno dei migliori, ma non pensavo che le guardie di casa mia conoscessero il suo nome.

Vedrò di chiedergli qualcosa a riguardo.

Kyosuke stringe forte la mano tesa di Hiroto e gli fa un sorriso affilato.

- Guardia e suo ragazzo! - risponde.

Nella sala si leva un unico boato di "Eh?!"

Sospiro e guardo Kyosuke nel suo gioco del gallo alfa del pollaio.

- Kyo.. lui è Hiroto! Un mio caro amico, è il fratello maggiore che non ho mai avuto! -

Hiroto e Kyosuke continuano a fissarsi stringendosi le mani.

- Già! Per questo se le spezzi il cuore io ti spezzo ogni singolo osso che hai in corpo! - lo avvisa Hiro facendo un sorriso falso.

- Non succederà! Lei è estremamente importante per me! - risponde con sguardo di fuoco.

È talmente serio che quasi mi immago a fissarlo.

Stavolta Hiro sorride sincero e con la mano libera gli da una pacca sulla spalla.

- Bene! Così lo voglio il ragazzo di Nacchan! È raro che qualcuno riesca a tenermi così testa! - ribatte soddisfatto mollando la mano.

Kyosuke è confuso.

Non sa se fidarsi o meno.

Probabilmente sta pensando al fatto che non abbiamo legami di sangue, ma non per questo non possiamo essere fratelli.

Non ho mai visto Hiro in altro modo.

Beh, forse all'asilo..

Quando mi proclamavo sua futura sposa.

Ma ero piccola!

E lui era l'unico ragazzo con cui interagivo, gli altri non facevano che farmi dispetti.

A pensarci ora mi sento così in imbarazzo!

Finalmente ci sediamo a tavola.

Inizia quindi una raffica di domande.

- Come vi trovate a Sakura? - chiede Suzu.

- Meravigliosamente! - rispondiamo in coro io e Ru.

Tutti ridono come ogni volta che ci sincronizziamo.

- Dovreste venire a trovarci! - propongo.

- Magari non tutti insieme! O dove vi mettiamo?! - scherza Ru.

- Ma ovviamente sugli scaffali con i libri! - ribatto ridacchiando.

- Come va con la libreria? - domanda mia madre.

- Molto bene! Abbiamo aiutato molte persone e comunque vendono bene anche i libri normali! -

- Certo che si! Siamo la libreria più rifornita e rapida di Sakura! - aggiunge fiera Ru.

- Mangiate regolarmente? - ribatte preoccupata Bri.

- Io si! Ru invece fa mille spuntini fuori dai pasti, ma di certo non la lascio a secco! - rido dopo la sua linguaccia.

- E tu Kyosuke? Parlaci di te! - indaga Hiro.

Tutti lo fissano curiosi.

È decisamente in gabbia.

Kyo gli sorride tranquillo.

- Cosa volete sapere? -

- Oh, ciò che vuoi! - ribatte.

- Hai fratelli? Magari non svalvolati? - domanda mia sorella.

È ovvio che voglia sapere se ha un fratello per lei.

- Raffredda le tue fantasie Yuyu! Ha una sorella di un anno meno di te! - ribatto guadagnandomi un'occhiata assassina da lei.

- Chi si è dichiarato per primo? - salta fuori Eri.

Io avvampo, mentre Kyo le sorride.

- Beh, abbastanza in sincronia! -

Eriko lancia un gridolino estasiato.

- E tu Ameru? Hai trovato qualcuno a Sakura? - si sporge verso di noi Bri.

Ru diventa bordeaux e inizia a balbettare cose senza senso.

- Ok, abbiamo capito! - ridacchia rispondendo per lei.

Passiamo quindi il resto della cena a rispondere ad un sacco di domande fino all'arrivo del dolce.

- A proposito Natsumi! Quando mi hai avvisata che venivi qui hai accennato che dovevi portarci qualcosa! - salta fuori mia madre.

Annuisco.

- Perché sei stata così misteriosa? -

Estraggo dalla tasca dei pantaloncini il cofanetto in cui tengo la spilla e lo poggio sul tavolo per poi passarlo a mia madre.

Inizialmente pensa ad un regalo, ma appena apre sgrana gli occhi.

Mi fissa allibita.

- È davvero..? -

- Sì, è la spilla di Heru Kurosaki! Quella vera! -

Mio padre accanto a lei si sporge per vederla e sbianca.

Ora tutti in sala ci fissano in silenzio.

- Quell'Heru Kurosaki? - chiede Hiroto.

Annuisco.

- Come fai ad averla? - domanda preoccupato mio padre.

- Ce l'aveva un uomo che stava subendo l'effetto della negatività che trasmetteva! -

- Ma non ha magia negativa ora! - commenta mia madre.

- Ti ho chiesto come fai ad averla, non dove l'hai trovata! - puntualizza ignorando mamma.

- L'ho purificata! - rispondo calma.

Mezza sala scatta in un urlo corale.

- Che cosa?!?!?! -

- Vedi? L'ho detto che hai fatto una cazzata! - mi sussurra Kyo al mio fianco.

Sbuffo e osservo la sala per poi fermarmi al viso accigliato di mio padre.

- Ho purificato la spilla! Hai presente? Cristallo per passare la magia e incantesimo? -

- L'hai fatto da sola? - domanda con sguardo arrabbiato.

Decido di usare una mezza verità.

- Kyosuke mi ha aiutata! -

Papà si alza di scatto.

- Tu sei pazza Natsumi! Hai idea di che cosa pericolosa tu abbia fatto? Questa spilla conteneva un potere maligno così grande che poteva schiacciarti! Potevi morire! -

Lo guardo seria alzandomi in piedi.

- Papà, sono viva e vegeta! Sto bene e sono abbastanza grande per fare da sola le mie scelte! Non ho bisogno che mi controlli in ogni cosa che faccio! Non sono una pazza scriteriata! -

Vedo con la coda dell'occhio Kyosuke osservarmi scettico.

Per lui era stata una cosa più che folle.

Ma se lo ammettessi a mio padre sarebbero guai.

Devo mantenere la mia posizione di calma.

- Su, su! Sedetevi voi due! O sprecherete il delizioso dolce fatto da Suzuka! - cerca di calmarci mamma.

- Ma cara! Nostra figlia ha fatto una cosa folle! Poteva morire! -

Lo guarda sorridendo dolce.

- È qui però! Quindi che senso ha arrabbiarsi per qualcosa già successo e superato? -

Papà si smorza e annuisce borbottando.

Dopo di che ci sediamo entrambi.

- In ogni caso perché l'hai portata qui? - interviene mia sorella.

- A casa non abbiamo un sistema di sicurezza come qui! Di certo stando qua correrà molti meno rischi! Lascio a voi decidere se dire del suo ritrovo alle altre famiglie sacre! - concludo.

Detto ciò finiamo abbastanza in silenzio il dolce.

L'atmosfera gioiosa si è decisamente smorzata.

Prima di dirigerci nelle nostre stanze, perché esausti, veniamo fermati da mia madre.

- Per quanto ti fermi, tesoro? -

- Lunedì nel primo pomeriggio partiamo per tornare a casa! -

- Fa un certo che sentirti definire quella casa.. - commenta malinconica.

Vado ad abbracciarla.

- Sono entrambe casa mia! - e staccandomi con uno sbadiglio mi avvio con gli altri.

È stata una lunga giornata.

- Domani che si fa? - chiede Kyosuke prima di entrare nelle nostre camere.

- Potremo portarti a visitare la città! - propone Ru.

- E posso raccontarti tante storielle imbarazzanti su Nat! Di ogni periodo della sua vita! - aggiunge.

La guardo minacciosa.

- Sta pur certa che mi vendicherò! -

Ridacchia prima di entrare in camera precedendomi.

Così facendo rimango sola in corridoio con Kyosuke.

Mi si avvicina pericolosamente costringendomi a poggiare la schiena sulla porta chiusa.

Piazza il viso davanti al mio.

Il suo sguardo intenso mi inchioda.

Mi guardo intorno per controllare che non ci sia nessuno.

Morirei di vergogna se ci vedessero in questo momento.

- Devo chiederti una cosa! - sussurra riportando la mia attenzione su di lui.

Nel suo sguardo leggo una sfumatura di preoccupazione.

Mi concentro.

- Dimmi.. -

- Perché con il tuo ex eri più naturale che con me? -

Arrossisco di colpo.

Dovevo immaginare che mi avrebbe chiesto questo.

Gli metto le mani sul petto e gli sorrido dolce.

Anche se è imbarazzante gli dirò la verità.

- Perché di Taiki non sono mai stata veramente innamorata! -

- Che vuoi dire? -

- La mia era più ammirazione e rispetto che amore! Non ho mai avuto un batticuore da infarto solo perché mi guardava, non mi sono mai rattristata dopo esserci appena divisi, non era costantemente nei miei pensieri, non mi ha mai agitato averlo accanto, è sempre stato tutto tranquillo.. l'amore è un mix letale di emozioni non la serenità pacata e spesso noiosa che c'era con lui! In più.. - faccio abbassando tono e sguardo.

- In più..? - ripete.

- In più non ci siamo mai baciati come me e te.. non c'è mai stata.. pa.. passione.. - concludo in un sussurro appena udibile.

Visto che non risponde alzo appena lo sguardo pensando che non mi abbia sentito.

Lo trovo con il viso di lato poggiato su una spalla che cerca di nascondere il rossore e il sorrisino ebete che ha in viso.

Torna poi a guardarmi con il sorriso trionfante.

- Quindi tra noi c'è amore? E passione? - chiede suadente.

Deglutisco e mi mordo il labbro col cuore a mille.

Annuisco sentendo aumentare il rossore.

- Quindi mi ami? - aggiunge ancor più soddisfatto.

Non voglio dargliela vinta stavolta.

L'ho assecondato già troppo durante questi giorni.

Cerco di prendere coraggio e lo afferro per la maglia tirandolo a me.

Lo bacio e dopo essermi staccata rispondo.

- Sì, ti amo Kyosuke! -

Mi guarda interdetto per un istante.

Detto ciò mi volto aprendo la porta.

- Buonanotte! - gli dico in fine prima di entrare senza nemmeno guardarlo.

In camera mi chiudo la porta alle spalle e mi ci accascio contro avvampando, sempre se possibile, di più.

Appena alzo lo sguardo vedo Ru che mi osserva divertita.

L'anticipo prima che possa commentare.

- Non una parola! -

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