Capitolo XL

Le giornate passano abbastanza tranquille.

Hina è partita in missione a cercare la pepper rainbow, una pianta color arcobaleno piuttosto rara che si dice cresca solo nei boschi di Tsuri.

Il padre di Kaoru la desidera da anni, ma molti ritengono la sua esistenza una leggenda.

Noi invece abbiamo fatto le dovute ricerche così da scoprire che in realtà esiste anche se difficile da recuperare.

Come pensavamo Hina non è cascata subito nella trappola e Ru ha dovuto fingersi il padre di Kaoru durante una chiamata e due lettere.

Ma in fine l'ha convinta.

Abbiamo fatto un paio di calcoli e tra andata, ricerca e ritorno non dovrebbe tornare prima di due mesi e mezzo.

Kaoru ha iniziato a pensare a cosa dire al padre e anche se gli sembra di non aver nulla di buono non vuole mollare.

Noi per quanto possiamo stiamo cercando di aiutarlo.

Intanto siamo arrivati alla festa di Primavera che si protrarrà per una settimana e mezza.

Ho appena finito le valigie per andare a casa in vacanza.

L'idea iniziale era che venisse anche Ru, ma si sentiva in colpa a lasciar qui Kaoru a lavorare.

Essendoci festa per pasticcerie e ristoranti c'è più lavoro altro che vacanza.

Però ci raggiungerà sabato visto che domenica compio gli anni.

Sono i miei venti, non può non esserci.

Mi spiace però che non ci saranno Aki, Kaoru e Masato.

Sto controllando per l'ultima volta i miei bagagli prima che arrivi Kyo.

- Hai preso tutto Nat? - mi chiede Ru sbadigliando.

- Ru, sono le dieci e mezza! Ti sei alzata ore fa e ancora sbadigli? -

- Dettagli! Hai preso tutto? - ripete guardando ironica le mie due valigie trolley e il mio zainetto.

- Credo.. in alternativa farò un incantesimo d'emergenza per farmi arrivare ciò che manca! -

Ru scoppia a ridere.

- Nat, hai portato roba per un mese! Come fa a mancarti qualcosa? -

- Stai pur certa che è così! Ci si dimentica sempre qualcosa! -

- Speriamo che almeno quelli Kyosuke se li ricordi.. - borbotta la mia amica.

Quasi mi strozzo con l'acqua che stavo bevendo.

- Che hai detto? Quelli cosa?! - sbotto sentendomi già il viso a fuoco.

- Ma i soldi ovviamente! O come fate se volete comprare qualcosa? - ribatte con aria innocente.

Stringo gli occhi a due fessure e la fisso.

- Oh, ma! A cosa pensavi mi riferissi?! Non quelli.. spero! - finge imbarazzo.

Le faccio sciò con una mano.

- Sta zitta va! -

Ridacchia tra se.

- Non pensavo fossi così maliziosa Nat! -

Solo il campanello la salva dal ricevere una botta in testa dalla sottoscritta.

Faccio salire Kyosuke che appena entra fa per salutarci, ma si blocca.

- Tutto ok? - chiede confuso.

- Oh, si! Devi solo stare attento Kyosuke! Nat è una vera pervertita! - ridacchia Ru.

Kyo mi fissa stranito.

- Ti prego non ascoltarla! - piagnucolo in imbarazzo.

- Ehm.. ok.. - acconsente confuso.

- Uffa! Sarebbe stato divertente! - brontola la mia "amica".

Le faccio la linguaccia e tiro per un polso il mio ragazzo.

- È meglio partire! -

- Ok, hai preso tutto? - mi chiede con un'espressione preoccupata dopo aver notato le mie valigie.

Annuisco e le indico.

Si scompiglia i capelli sulla nuca.

- Ehm.. lo sai che stiamo via una settimana, vero? -

- Certo! -

Sospira e prende il trolley della valigia più grande.

Ci avviamo per uscire, ma Ru mi ferma.

- Ehi! Non si saluta? -

Vado di fronte a lei e le do una sberla in testa.

- Ahia! -

- Ciao, ci vediamo sabato! - le sorrido.

- Antipatica! - sbuffa.

Le stampo un bacio sulla guancia.

- Se devi fare qualcosa in casa ricorda che la mia stanza è taboo! - l'ammonisco.

- Ok, ho capito! Scusa per la battuta! - sbuffa.

Le accarezzo la testa.

- Brava! Ma ero seria, lascia stare la mia stanza! - e dopo un ultimo abbraccio mi avvio con Kyo alla stazione.

Appena seduti in cabina Kyosuke prova a farmi parlare.

- A cosa si riferiva Ameru? -

- Niente! - rispondo secca per evidenziare che il discorso è chiuso.

- Credi che troveremo il tuo ex? -

- Può darsi! In una settimana è possibile! -

Sbuffa.

Si alza dal suo sedile di fronte a me per venirmi affianco con un sorrisetto furbo stampato in faccia.

- Beh, in ogni caso direi di approfittare di queste orette soli soletti visto che poi saremo circondati da molte persone curiose, no?! -

Sta per baciarmi quando bussano alla porta della cabina.

Sbuffando va ad aprire la porta pensando al controllore, ma si trova di fronte una ragazzina dai capelli scuri con le punte colorate.

Non avrà più di quattordici anni.

Mettendosi in punta di piedi guarda oltre le spalle del mio ragazzo scrutando la cabina.

- Posso sedermi con voi? -

Anche se leggermente delusa di non poter rimanere sola col mio ragazzo le sorrido.

- Certo, accomodati! -

Kyo la fa passare e da bravo ragazzo l'aiuta a mettere la pesante valigia sul vano apposito.

- Grazie! Nelle altre cabine c'erano persone così strane! - commenta sedendosi di fronte a noi.

- Voi dove andate? - ci chiede sorridente.

- Tsubaki! - risponde disinteressato Kyo mettendomi un braccio dietro le spalle e guardando fuori.

Non ha preso molto bene che io abbia acconsentito alla richiesta della ragazza.

- Oh, che bella città! Ci sono stata una volta! -

- Tu dove sei diretta? - le chiedo.

- La fermata dopo! Vado ad Ume! Andate a Tsubaki per vacanza? -

- Sì, ci vive la mia famiglia e andiamo a trovarla finché c'è festa dove viviamo! -

Kyosuke continua ad ignorare tutto.

- E da dove venite? -

- Sakura! Tu? Da Ume o anche tu ci vai in vacanza? -

- Vengo da Asa! La mia classe va in gita ad Ume, dovevamo trovarci alle nove e mezza davanti alla stazione per la partenza, ma sono arrivata in ritardo ed erano già partiti! La professoressa mi ha detto di raggiungerli col treno dopo ed eccomi qui! - sospira.

- Appena arriverò ad Ume mi devo preparare alla strigliata da parte di quell'oca d'insegnante! -

- Come mai sei arrivata tardi? - le chiedo.

- Eheh! Ho dormito troppo! - risponde imbarazzata.

- La sveglia si è rotta scommetto! - salta fuori Kyo.

- Ovvio! - risponde seria.

- Ah! Che sbadata, sono Momo! - si presenta.

- Vero, io sono Natsumi e il musone qui affianco è Kyosuke! - rispondo a mia volta.

- Non sono un musone! - brontola Kyo.

Io e Momo ridacchiamo.

- Quindi stai portando il tuo ragazzo a conoscere la famiglia? -

Scuoto il capo.

- No, ha già conosciuto tutti! È proprio una vacanza! -

- Che bello! Piacerebbe anche a me avere un ragazzo! - ribatte con occhi trasognati.

- Come vi siete conosciuti? -

Kyosuke sbuffa poggiando la testa sulla mia spalla.

Che asociale!

È una ragazzina, abbi pazienza.

O almeno fingi di essere cordiale per educazione..

- Ecco.. due ragazzi ci stavano provando con me contro il mio volere e Kyo mi ha salvata! -

Tralasciamo il fatto che mi pedinava dal mio arrivo a Sakura in quanto mia guardia.

- Che cosa romantica! - fa un urletto estasiato Momo.

- E a te Momo? C'è un ragazzo che ti piace? -

Arrossisce e capisco la risposta.

- Quindi c'è! È a scuola con te? -

- No, non è della mia scuola! È imbarazzante.. - si tormenta le mani.

- È stato amore a prima vista! -

- Che bella cosa! E come l'hai conosciuto? -

- Era la gita di terza media! Quindi l'anno scorso.. eravamo andati proprio a Tsubaki per quattro giorni! Il terzo era la giornata libera e stavo facendo compere con le mie amiche quando mi sono distratta.. insomma mi sono persa! Non riuscivo a capire dov'ero e in più avevo il cellulare scarico! E poi come se non bastasse che succede? Sono incampata come una pera cotta e mi sono graffiata tutte le ginocchia oltre ad una storta alla caviglia destra! -

Annuisco.

Che sfortuna poverina.

- Stavo per mettermi a piangere quando è apparso! Alto, bello, gentile! Mi ha aiutata ad alzarmi e mi ha fatta sedere su una panchina per poi medicarmi le ferite! In fine mi ha accompagnata al punto di ritrovo con la mia classe! -

- Oh, anche questo è molto romantico! - commento felice.

- Da allora non faccio che pensare a lui! Ma chissà quando mai lo rivedrò! - sospira.

- Ma non hai qualche indizio? Il suo nome? Età? Se studia o lavora? -

- Non mi ha detto il suo nome, ma era più grande di me! Credo più di vent'anni! - arrossisce.

Cerco di non sgranare gli occhi.

Considerando che ha quindici o quattordici anni per ora quel ragazzo se ci provasse sarebbe passabile per pedofilo.

Ma in ogni caso tra circa quattro anni la cosa non sarà più impossibile.

In più chi sono io per spegnere i sogni di una ragazza innamorata.

Mi sta solo raccontando la sua cotta, posso benissimo ascoltarla.

In più sono curiosa.

Bene o male conosco quasi tutti a Tsubaki quindi è possibilissimo che io sappia chi è il misterioso ragazzo.

- Altri indizi? -

- Mentre mi medicava diceva che non dovevo preoccuparmi perché ha una sorellina sbadata che fino ad un paio d'anni prima cadeva anche sul nulla! -
- Bene! Sai che ha una sorella più piccola! Ed esteticamente com'era? -

- Bello da togliere il fiato! -

Ok, non se lo ricorda chiaramente.

- Non ha detto altro? -

- Quando gli ho detto che non c'era bisogno che mi aiutasse ha insistito dicendo che tanto lavorava vicino e che i suoi datori erano come una famiglia per lui! Quindi non avevo di che preoccuparmi se si allontanava per una mezz'ora! Tanto più che già era uscito per fare delle commissioni speciali! -

- Mm.. che commissioni? Te l'ha detto? -

- Sì, mi pare che dovesse andare a prendere una torta panna e fragole nella pasticceria preferita di sua sorella! Ah, si! Lei era appena guarita dalla febbre e ogni volta che guariva dall'influenza si faceva viziare con quella torta per festeggiare! -

Rimango a bocca aperta.

- Non è che era una torta crema, cioccolata e fragole? - chiedo sapendo già la risposta.

- Ah, si! Hai ragione, niente panna! Ma.. come facevi a saperlo? -

Adesso anche Kyo è interessato.

- Sì, come lo sapevi? -

Prendo il cellulare e cerco la foto di famiglia con tutti al completo.

Beh, non tutti.

Bisogna rifarla con Kyo.

Mm.. no!

Voglio anche Aki, Kaoru e Masato.

Comunque..

Evidenzio il viso interessato e lo mostro alla ragazza.

- È lui per caso? -

Fa un urletto estasiato.

- Oddio si! Lo conosci? -

Kyosuke mi prende il cellulare di mano curioso e vede un primo piano di Hiro.

- È Hiroto? - chiede stupito alla ragazza.

- Sì chiama Hiroto? Come sono felice! -
Io e Kyo ci guardiamo pensando a che coincidenza sia.

- Sì, Hiro! E io sono la sorellina viziata! -

Si agita sul suo sedile tutta contenta.

- Senti.. è troppo se ti chiedo il numero di telefono? - sussurra timida.

- Il mio? - chiedo stupita.

Non quello di Hiro?

A parte, che non darei mai il numero di qualcuno senza il suo permesso.

Comunque annuisco e ci scambiamo i numeri.

- Non.. non ti disturberò.. solo.. -

- Tranquilla! In ogni caso se devo essere onesta Hiro.. ehm.. come dire.. - cerco di trovare le giuste parole.

- Sono troppo piccola! Lo so! Ma tra qualche anno potrei attaccare! - mi fa l'occhiolino.

- Per ora mi accontenterei di fargli sapere che esisto e magari diventarci amica! - sospira.

Le sorrido intenerita.

Da quel che vedo è una brava ragazza, ad Hiroto potrebbe piacere.. in futuro.

Lo so che l'amore non ha età, ma Hiro ha un'etica morale invidiabile.

Fino ai diciotto non la considererà più di una bambina.

- Comunque ha venticinque anni! - la informa Kyo.

Lei annuisce ancora nella sua nuvoletta rosa di felicità.

Passiamo poi il resto del tempo a parlare con Momo fino alla nostra fermata.

- Beh, noi andiamo! È stato un piacere! - la saluto.

- Piacere mio! -

Scesi dal treno Kyo mi cinge la vita con un braccio.

Poggia poi la testa sulla mia spalla e sbuffa.

- Uffa.. il nostro viaggetto romantico in solitaria.. - si lamenta.

Non posso non scoppiare a ridere.

- Eddai! Stiamo così spesso soli! Per una volta non muori! Poi Momo era così tenera! -

- Tenera come cadere su un fitto bosco di cactus! - sbuffa raddrizzandosi.

Gli accarezzo la testa e lo bacio sulla guancia.

- Sii più comprensivo! Era una ragazzina carina! -

- L'hai detto! Ragazzina! Ma te lo vedi Hiroto con una bambina? -

- Che discorsi che fai! L'età non conta! Se è amore è amore! Sarà Hiroto a decidere se gli interessa o meno! - lo ammonisco.

- Sì.. e se gli interessa ci penserà la polizia a fargli cambiare idea! - ridacchia.

Gli do una gomitata al fianco.

- Kyosuke! Hiro non è un pedofilo! -

- Ecco.. quindi Momo starà sola fino ai diciotto! O si può trovare uno della sua età! -

Alzo le spalle.

- Adesso basta! Sarà quel che sarà! Solo il tempo ci dirà che succederà! Ora muoviamoci! O non arriveremo in tempo per il the pomeridiano! -

E finalmente ci avviamo verso la mia casa di famiglia.

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