Appena raggiungiamo il ristorante viene ad aprirci Kaoru.

Guarda confuso la bionda con noi, ma è Kyosuke a fare per primo una domanda.

- Come mai fai il portiere? E che succede? Il ristorante è deserto! -

E ha ragione.

Entrati noto che a parte Kaoru accanto a noi e Masato seduto che ci guarda con Ameru siamo soli.

- Il proprietario ha avuto un problema e mi ha chiesto di chiudere, però ha aggiunto che potevo rimanere coi miei amici a patto che non combinassi guai! -

Ci avviamo al tavolo per raggiungere gli altri.

Ameru guarda confusa la ragazza vicino a noi.

Akira la fulmina.

Probabilmente perché Ru è seduta accanto a Masato.

La mia amica sostiene il suo sguardo, ma lei certamente sta pensando di non essere l'unica bionda del gruppo.

- Chi è la nuova? - chiede poi.

Akira fa per rispondere, ma viene interrotta.

- Aki, come mai sei qui? - sbuffa Masato.

Lei lo fissa seccata e intravedo anche la tristezza del tono irritato del ragazzo.

- Sono venuta a trovare mio fratello! Te l'ho detto quando ci siamo incrociati a casa! -

Kaoru e Ameru scattano in contemporanea.

- Sei la sorella di Kyosuke? -

Lei annuisce.

- Akira, piacere! -

I due si presentano, ma gli presta ben poca attenzione.

- Come hai fatto a convincere i tuoi a venire qui? - chiede freddo Masato.

Rimango a fissare il nostro amico confusa.

Sono abituata a vederlo così allegro ed estroverso.

Perché con lei fa così?

- Sapevano che qui oltre a Kyocchi c'eri tu! -

- E c'era bisogno di venir a disturbare tuo fratello a lavoro? -

Kyosuke scoppia a ridere.

- Senti chi parla! Quello che più disturba sei tu, a me fa piacere avere qui la mia amata sorellina! -

Masato lo guarda e sbuffa.

- Basta litigare! - protesto.

Questa situazione è troppo strana.

Tutti mi fissano e annuiscono.

Meno male!

- Allora.. - inizia Kaoru curioso.

- Quanti anni hai, Akira? -

Sorride soddisfatta.

Deve essere proprio orgogliosa di aver raggiunto i sedici.

- Sedici! Fatti la settimana scorsa! -

Poi diventa seria e guarda con la coda dell'occhio il fratello.

- Solo che qualcuno non è venuto alla mia festa! -

Kyosuke sospira nuovamente.

- Quante volte devo chiederti scusa? -

- Non lo so! Quanto posso rimanere da te? - chiede sorridendo furba.

Il biondo china il capo rassegnato.

- Quanto vuoi! -

Lancia un gridolino estasiato, ma come prima al parco si ricompone subito poi ringrazia il fratello.

Guarda di sottecchi Masato che scuote la testa esasperato.

Forse ora credo di capire.

Anche se è solo una mia ipotesi.

E se Akira si fosse dichiarata, ma Masato l'avesse respinta con la scusa che è troppo piccola?

È un'idea possibile.

Altrimenti la freddezza di Masato non avrebbe senso.

- E dove dormirà? - chiede curiosa Ru.

- Ho due camere per gli ospiti! - risponde Kyosuke sorseggiando il suo caffè.

- Che te ne fai di due camere per gli ospiti se vivi da solo? - domando.

- Ehi! Non vive solo! - ribatte Masato.

- Sei solo un ospite! Non vivi con me! - scatta subito il biondo.

Poi torna a guardare me.

- Avevo messo in conto che nel caso tu e Ameru foste state in pericolo serio avrei dovuto avere un posto dove farvi dormire in casa mia per non avervi lontane! -

- Che pericoli seri dovrebbero mai esserci qui? - chiede confuso Kaoru che non credo sappia che Kyosuke è la mia guardia del corpo.

Il biondo alza le spalle.

Meglio così.

Se gli avesse dato una risposta non sarei più stata tranquilla come ora.

Akira ci osserva indagatrice.

- Ma quindi qui.. - parte.

- Siamo tutti maghi? - chiede di punto in bianco.

Tutti ci congeliamo.

Non abbiamo mai detto a Kaoru ciò che eravamo.

Anche se Kyosuke ci aveva esposto la sua idea che anche lui fosse un mago, avevamo preferito non dirlo.

Almeno per il momento.

Questo si può anche considerare il motivo principale per cui Ru non ci ha ancora provato seriamente.

Notando che siamo rimasti tutti di sasso Akira ci chiede confusa - Perché state tutti zitti? -

Kaoru la fissa sorpreso per poi passare a noi.

- Ma davvero? -

La biondina finalmente comprende e si tappa la bocca capendo la cazzata.

- Siete anche voi maghi? - chiede Kaoru.

Ci scongeliamo all'istante per voltarci di scatto verso di lui.

- Anche? -

Il ragazzo annuisce.

Tutti tiriamo un sospiro di sollievo.

Akira ci osserva tutti confusi.

- Ma quindi.. lo siamo tutti o no? -

Ci scambiamo tutti delle occhiate.

Ormai le carte sono in tavola.

- Io si, lo sai Aki! Sono un mago che lavora come guardia del corpo! - inizia Kyosuke.

- Io sono come Kyocchi, ma preferisco gli incarichi di ricerca piuttosto che proteggere qualcuno! Sono tipo un cacciatore di tesori! -

Kyosuke sbuffa come ricordando degli episodi passati con Masato.

- Ru ed io non abbiamo specializzazioni particolari! Per aprire una libreria come la nostra dobbiamo avere una buona conoscenza di una vasta gamma di magie! - aggiungo la mia.

- Vero, ma comunque tu Nat sei più in sintonia con il fuoco, mentre io con l'acqua! - commenta Ru.

Akira annuisce.

- Io non ho seguito le orme di papà e Kyocchi! Preferisco la magia legata all'aria! -

Tutti puntiamo gli occhi su Kaoru.

Quindi è davvero un mago.

Che coincidenza.

E quale sarà la sua storia?

Perché è qui?

- Il mio forte è la magia del ghiaccio! -

Ci guarda poi tutti.

- Devo dire che avevo un certo sentore che foste maghi! -

- Anche noi su di te! - esclama Kyosuke.

- Beh, dopotutto siamo abbastanza riconoscibili dagli occhi, no?! - ci fa notare Akira.

- Sì, ma non sempre! Chi ha occhi particolari potrebbe essere solo un lontano discendente di creature magiche! - rispondo.

- Certo che però.. ormai sono quasi due mesi che vi conosceste? E non sapevate che eravate tutti maghi? -

- Non è che sia un argomento di cui discutere tranquillamente! Non bisogna farsi scoprire! - le risponde con un sospiro Kyosuke.

- E allora perché ci tenete così tanto a vivere qui? - chiede a noi ragazze.

- È un posto magnifico e qui abbiamo libertà che a casa nemmeno potevamo sognarci! E quindi anche se qua dobbiamo tener segreti i nostri poteri è un sacrificio che siamo pronte a fare di buon grado! - le sorrido.

- Vero Nat, ma devo dire che mi mancano le piccole magie! Quelle che ti facilitano i lavori quotidiani! - si lamenta Ru.

- Ru! Insomma! Usare la magia per lavare i piatti o spazzare a terra è uno spreco di energia magica! Oltre che ad essere ridicolo! Non muori se metti ad ammollo le mani per dieci minuti e spazzi per quindici! -

- Sono venticinque minuti che avrei potuto usare per qualcosa di più utile! -

- Tipo? -

- Quelle carte che vuoi che compili da due settimane! -

- Sono convinta che anche avendo quei venticinque minuti non le faresti comunque! -

- Può darsi! - ribatte sorridendo sorniona.

Scuoto il capo e tutti ridacchiano.

- Ma perché non potete dire che siete maghi? Non è contro la legge o roba simile! - chiede ancora Akira.

- Personalmente io e Ru abbiamo una sorta di scommessa con i nostri genitori! Non dobbiamo farci beccare per un anno o ci chiederanno, per non dire preleveranno a forza, di tornare a casa! -

- Io essendo la guardia di Natsumi devo proteggerla, non ho obblighi a non mostrarmi, ma lo preferisco così anche lei è più al sicuro riguardo la scommessa! Masato invece gliel'ho imposto io sempre perché loro due non vengano scoperte! -

Fissiamo poi Kaoru.

- Io.. non posso usare la magia! Mai! Per qualunque cosa o rischio che mi trovino! - risponde a disagio.

Vedo la preoccupazione negli occhi di Ru.

- Da chi non vuoi essere trovato? - scatta Kyosuke anche lui preoccupato.
- Non sono nei guai! Tranquillo! Non rischio la vita o roba simile! -

Ci rilassiamo un po'.

- Quindi da chi? - insiste il biondo.

- Non ho avuto la fortuna di Ameru e Natsumi, la mia famiglia non era d'accordo che ottenessi più libertà! -

Annuiamo tutti comprensivi.

Penso che ogni giovane mago abbia avuto problemi con i suoi genitori.

I maghi quando hanno iniziato a diminuire hanno deciso di stare tutti in comunità o comunque villaggi così da stare uniti.

Ancora oggi hanno la tendenza a voler stare tutti vicini per evitare problemi.

Ma il problema lo creano loro non accettando di dare libertà ai figli per paura che non vengano accettati e capiti in quanto diversi.

Ci guardiamo tutti sorridendo.

Ora tra di noi non ci sono più segreti.

Almeno credo..