Capitolo LX
Da quando Yuyu è tornata a casa non faccio che chiedermi come ho fatto a non accorgermi che le piaceva Taiki.
Ogni tanto le scrivo come procede la conquista, ma vengo sempre liquidata freddamente.
Il modo in cui mi snobba però è l'unica cosa fredda qui.
Siamo ad inizio agosto e fa un caldo da crepare.
Benché io ami l'elemento del fuoco tra tutti non toglie che questo sia troppo!
Non vedo l'ora che finisca questa settimana così d'averne due di vacanza.
Davvero..
Tanto più che le giornate sono piuttosto noiose senza i ragazzi che sono ad un'altra missione.
Non che noi ragazze non ci divertiamo da sole, ma vogliamo mettere?!
Senza i ragazzi presenti non è divertente criticarli!
- Nat, è arrivata la bolletta! -
Sbuffo ritornando al presente.
- Vado in posta, ma.. so già che mi scioglierò lungo la strada! -
Prendo busta, soldi e borsa prima di avviarmi in posta.
Oltre al caldo infernale trovo una fila bestiale e impiego ben due ore del mio tempo ad aspettare prima di riuscire ad andarmene.
Quasi arrivata alla libreria vengo bloccata da una voce sgradevolmente familiare.
- Ci si rivede, signorina Hinode! -
Mi volto lentamente e mi trovo di fronte al nonno di Kyosuke.
- Signor Murakami.. se non fosse evidente il contrario oserei dire "che coincidenza"! - rispondo atona.
- Vedo che il suo linguaggio irrispettoso persiste! -
- Se sta cercando Kyosuke, è a lavorare! Come lei gli aveva intimato! -
- Non sono qui per mio nipote! -
- Oh, Sakura è molto più bella nel periodo di maggio! C'è la massima fioritura dei ciliegi! -
- Non sono qui nemmeno per la città! -
Accidenti..
Che vuole?!
- Akira è in libre.. -
- Sono qui per lei signorina! -
- Per me?! -
- Le pare così strano che io voglia dialogare con la ragazza di mio nipote? -
- Sinceramente si! Soprattutto dopo che ha ben messo in chiaro cosa pensa di me, perciò non comprendo cosa vuole! -
- Possiamo andare a parlare in un posto meno afoso? -
Anche se molto diffidente annuisco.
- C'è un bar/pasticceria molto buono qui vicino! -
Dopo qualche minuto di silenzio lungo il tragitto ci sediamo su un tavolo lontano da chiunque possa interferire.
Per correttezza ordiniamo qualcosa e appena il cameriere se ne va, dopo aver consegnato le nostre richieste, è il signor Murakami a prendere la parola.
- Allora signorina.. sono qui per parlarle di mio nipote! Nello specifico della vostra relazione! -
- E io che credevo volesse parlare del tempo! - commento sarcastica.
Ignora il mio acidismo.
- Non crede di essere un impiccio per Kyosuke? -
- Come scusi?! -
- Ascolti, sarò chiaro! Mio nipote è il migliore, sotto solo a me e suo padre! Confido però che riesca a superare pure noi! -
- E con ciò? -
- Lei signorina impedisce che lui faccia progressi! Prende lavori di basso livello, perde tempo con lei e le sue amiche e non si allena più come un tempo! -
- Lei come fa a sapere tutte queste cose?! Lo spia per caso?! - sbotto indignata.
- Controllo solo che mio nipote stia bene! Non è un crimine! -
- Lo stalking è un crimine! -
Ignora le mie parole probabilmente prendendole come l'ennesima battuta.
Ma ero dannatamente seria!
- Mio nipote non sta bene con lei! Con tutti quei lavori di basso rango non si metterà mai in gioco! E non mettendosi in gioco non supererà mai i suoi limiti! -
- Kyosuke può prendere tutti i lavori che vuole! Io non glielo impedisco! -
- Al contrario! È proprio per lei che prende proprio quelli! Non vuole far qualcosa di troppo rischioso per paura che gli capiti qualcosa e lei ne soffra! - sputa la parola paura con estremo disprezzo.
- Ho passato anni, insieme a mio figlio, ad insegnargli che non bisogna avere paura di nulla e lei ha rovinato tutto! -
- Tutti hanno paura! È umano provarla! -
- Per il nostro lavoro non bisogna provarla! -
Cerco di esaminare l'uomo che ho di fronte.
È impossibile che non abbia mai provato paura.
Tutti la provano.
Solo chi non ha più nulla per cui vivere, che ha perso pure la voglia di vivere non prova paura.
- Pure lei deve aver paura di qualcosa, signore! -
Mi lancia uno sguardo di fuoco, ma ormai non ho più paura di quest'uomo.
Mi fa solo pena..
Non riesce ad ammettere le sue debolezze.
Non sa come amare.
Non comprende cosa vuol dire vivere davvero.
Sembra tanto forte, ma il realtà non lo è.
I più forti sono coloro che hanno qualcuno per cui combattere.
Qualcuno da proteggere, ma lui..
Lui combatte per vincere.
Potere e prestigio.
Queste sono le uniche cose che contano per lui.
- Io non ho paura di nulla! - sibila.
- Solo gli stolti si convincono di questo! -
Parlo più tra me e me che a lui in particolare.
- Mi sta dando dello stupido?! - alza il tono di voce.
- Non mi permetterei mai! Solo.. è umanamente impossibile non aver paura! A meno che non si sia dei mostri! -
- Da stupido a mostro?! Incredibile la sua maleducazione signorina! -
Non mi farò mettere i piedi in testa da lui.
Sta cercando di mettermi in bocca parole che non ho detto.
- Le chiedo cortesemente di non capire ciò che vuole delle mie parole! -
- Ho semplicemente ripetuto le sue parole! -
- Come vuole credere allora! Posso sapere che vuole da me? -
- Non c'è ancora arrivata?! -
- Mi scusi, ma non ha fatto altro che girarci intorno! Anche se credo di aver intuito ciò che vuole! -
- Voglio che lei lasci mio nipote! -
- Lo sospettavo! -
- Non credo che sarà facile convincerla, dopotutto so quanto può essere testarda! -
- Infatti non ho intenzione di accettare! - ribatto indignata.
Lasciare Kyosuke?!
Solo perché io non gli piaccio?!
Caro nonnino, non contarci troppo!
- Aspetti a rifiutare! Ho una proposta da farle! -
Mi alzo in piedi mettendo in spalla la borsa.
- Nessuna proposta potrà farmi cambiare idea! -
- Nemmeno se di mezzo c'è la sua tanto amata libreria? -
Lo guardo accigliata.
- Come scusi?! -
Si poggia sullo schienale guardandomi con superiorità.
- Le propongo di lasciare mio nipote così che la sua libreria possa rimanere in piedi! -
Sgrano gli occhi.
- Sta forse minacciando di distruggere la libreria?! -
- Oh, questo è ciò che ha capito? Beh, non nego ne confermo! Ci rifletta, signorina Hinode! Dubito che mio nipote conti più della sua libertà, vero?! -
Stringo i pugni lungo i fianchi e serro i denti.
Non è giusto!
Così ci va di mezzo anche Ameru.
La libreria è di entrambe.
Ma non ho nemmeno intenzione di accettare.
Io amo Kyosuke.
Senza rispondere giro i tacchi e dopo aver pagato la mia parte alla cassa torno in libreria.
Appena entro Ru fa per salutarmi, ma vedendo la mia espressione mi si avvicina.
- Nat che succede? Hai un'espressione da funerale! -
- Ameru.. -
- Oh, cazzo! Mi chiami per nome intero solo se devi sgridarmi o quando succede qualcosa di brutto! E dalla tua faccia purtroppo credo sia la seconda.. -
- Sono appena tornata da un incontro col nonno di Kyosuke.. - sussurro a capo chino.
Inizio poi tutto il racconto non prima di essermi assicurata che Akira abbia altro da fare così da non sentirci.
Lo direbbe subito a Kyosuke e per il momento voglio solo sentire cosa ne pensa Ru.
- Rifiuta a basta! -
- Ma la nostra.. -
- No, no! Ti ho capita, sai?! Tu stai pensando che metterai in mezzo anche me, ma devi smetterla?! Credi che riuscirei ad apprezzare tutto sapendo che per mantenere la libreria hai rinunciato al tuo amore?! -
Sospiro.
- Quindi che dovrei fare? Rifiutare ed aspettare che distrugga la libreria che abbiamo aperto con tanta fatica?! -
- Affatto! - sogghigna.
- Che hai in mente? -
- Sfida il signor Murakami! -
- Ma cert.. cosa?!?!?!?!?! -
È impazzita!
Totalmente impazzita!!
- La famiglia Murakami ha come specializzazione gli incantesimi di combattimento e sono a capo dell'addestramento dei migliori cavalieri del popolo magico!! In che mondo o tempo potrei batterlo?! -
- Infatti non ho detto che devi batterlo! -
- Ah, quindi devo sfidarlo solo per farmi pestare?! Che ti sei fumata?! -
- Lasciami finire di spiegare! Non ho detto che devi sfidarlo a duello! La mia idea era proporgli tre sfide, una scelta da te e una da lui! La terza invece dovreste scegliere un campo neutro! -
Non è proprio una pessima idea.
Crede che io non ami abbastanza Kyosuke per rinunciare alla mia libreria.
Ma il punto non è se lo amo abbastanza, solo che non ho intenzione di perdere nessuno dei due.
Voglio combattere per ciò a cui tengo.
Voglio dimostrargli che se si ha qualcosa da proteggere si può diventare molto forti.
Ma..
- Come faccio a convincerlo ad accettare? -
Non accetterà mai la sfida di una donna.
- Basta che calchi sul suo orgoglio! Se rifiuta ipotizza che lo sta facendo per paura di perdere e sono certa che accetterà! -
Un sorriso maligno mi cresce in volto.
- Sei un diavolo Ru! -
- E fiera! -
- In ogni caso però.. credo sia già partito per tornare a Renge! Come faccio a contattarlo?! -
- Aki! È pur sempre la nipote! -
- Spero solo non lo dica a Kyosuke! Voglio cavarmela io stavolta! Devo essere io a combattere o non avrà alcun senso! Se lo scopre tenterà di fermarmi! -
- Ci penso io affinché non lo dica! -
Annuisco e appena Aki torna le spieghiamo tutto.
- Ecco.. quindi in fine pensavo di andare direttamente a casa vostra a sfidarlo! -
- Tu sei fuori di testa Natsumi! Mio nonno non è un tipo da sfidare a meno che tu non voglia essere polverizzata! -
- Grazie della fiducia Aki.. -
- Non è questione di fiducia! Ma conosco mio nonno! -
- Anche se dovessi perdere non ho intenzione di arrendermi prima di aver tentato! -
- E nel caso non andasse come penso accada ciò che accada! Siamo disposte a perdere la libreria! -
Mi viene da piangere alle parole di Ru.
Non è giusto che ci vada di mezzo pure lei.
Akira sospira.
- Hai vinto! Ti accompagno! -
L'abbraccio ringraziandola.
Sospira nuovamente.
- Kyosuke mi ucciderà quando lo scoprirà! -
- Se riesco a battere tuo nonno ti difendo io da Kyo! - rido.
Decidiamo quindi di chiudere la libreria un giorno prima del previsto.
Così da poter partire prima che i ragazzi tornino.
Spero che Kyo non se la prenda troppo.
Lo faccio per noi.
Stavolta sarò io a lottare per la nostra felicità.
Fidati di me..
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