Capitolo LIV

Partiamo per Sakura già il mattino dopo.

Riusciamo ad accaparrarci una delle cabine medie del treno così da poter stare tutti insieme.

Kaoru è l'ultimo ad entrare e chiude la porta.

- Dio!! Fa piano Kaoru!! - mugugna Masato premendosi le tempie.

- La prossima volta sbatti la porta come se fossi incazzato nero Kaoru! -

- Sei crudele Natsumi! - si lamenta il moro.

- Te lo meriti tutto quel mal di testa! -

- Io sto divinamente! - esclama Ru sorridente.

Kyosuke la guarda.

- Per forza! Natsumi ha usato un incantesimo di trasferimento per passare a Masato il tuo post sbornia! -

A Ru si allarga il sorriso.

Col gomito puntellato sul bordo della finestra e il mento poggiato sulla mano guardo fuori.

- Mi chiedo come hai fatto a non accorgerti che stavi bevendo alcool! -

- Eh.. la fragola ne copriva il gusto! -

- Ma avrai sentito bruciare la gola! -

- Effettivamente si, ma.. non ricordo molto.. che ho fatto dopo aver bevuto? -

Ricordando il suo ultimo discorso inizio a sentire arrivare il rossore.

- Niente! Giravi e ridevi! -

Scatta fuori Akira.

- E hai accusato Natsumi di volerti stuprare! -

- Grazie Aki.. -

Inizia a ridere.

- Eddai! Era troppo divertente! -

- Come sbandierare a tutti che siamo ancora illibate! - sbuffo.

Vedo il riflesso di Ru, sul vetro, che mi fissa scioccata.

- L'ho detto sul serio? -

- Purtroppo si.. -

Kaoru, Kyo ed Aki cercano di strozzare le risate.

- Vedila così Nat.. ai tuoi ha fatto certamente piacere saperlo! Pensa se Ru avesse detto il contrario! -

Mi appare in mente la scena di mio padre con una spada puntata alla gola di Kyo.

Rispondo continuando a non guardarli.

- Avresti un fratello di meno! -

- Eh no! Ne ho solo uno cavolo! -

- Fate silenzio.. vi.. prego.. -

Masato si accartoccia su se stesso.

Gli lancio giusto un'occhiata di disappunto.

- Pensa che stavi per far passare questo a Ru! -

- Non hai.. cuore Natsumi! -

- Mm.. eppure lo sento battere! Dormi Masato! -

Sbuffa e poggia la testa sull'angolo del sedile chiudendo gli occhi con espressione dolorante.

Akira lo guarda con un sorriso tirato.

Un po' gli fa pena, ma sa che se l'è meritato.

Verso pranzo arriviamo finalmente a destinazione.

Kyosuke voleva fare uno scherzo a Masato lasciandolo dormire così che finisse chissà dove.

Devo dire che era un po' troppo pesante come scherzo.

In ogni caso Aki l'ha fulminato svegliando poi il suo ragazzo.

Decidiamo con gli altri di trovarci al pomeriggio.

Voglio valutare l'entità dei danni di casa.

Arrivate al nostro appartamento scruto la porta ancora a terra.

Se non fosse che tutta la struttura è soggetta a magia protettiva sono certa che sarebbero passati i ladri.

Ru sbuffando recita un incantesimo che ormai sa a memoria e la porta torna come nuova.

- Gli anni passano, ma quell'incantesimo non lo dimenticherai mai! -

- Per forza! Ho rotto diverse cose nel corso degli anni.. credo che questa sia la prima volta che lo uso per danni fatti da altri! -

- Hai fatto esplodere il laboratorio di pozioni, vari oggetti per puro divertimento, qualche cestino del pranzo mentre il proprietario stava per aprirlo.. potrei andare avanti all'infinito! -

- Però coi cestini del pranzo mica li ricomponevo, esplosi e ciao! Al diavolo che quegli stronzi patissero o meno la fame! -

- Sì, sì.. -

Mi avvio poi alla cucina e apro timorosa il frigo.

Non ho nemmeno il coraggio di guardare.

Apro giusto un occhio e..

Appunto!

Li apro entrambi rassegnata e sospiro.

A parte le uova e un paio di alimenti preconfezionati il resto ha iniziato ad andare a male, lo si vede dal colore e si sente un pessimo odore.

- Oh.. mi spiace Nat.. -

Sussulto.

Non mi ero accorta che Ru mi avesse affiancata.

- Tranquilla! Non è colpa tua! -

- Ma se non fosse stato per i miei non.. -

- Sono stata io a scegliere di seguirti, loro volevano solo te! In conclusione la colpa è mia.. e sai una cosa? -

- Cosa? - chiede dubbiosa.

Le sorrido soddisfatta.

- Non me ne pento affatto! -

Stiracchio le braccia per poi prendere dei guanti e iniziare a pulire il frigo.

Ru mi segue a ruota.

Passiamo le due ore successive, dopo un pranzo apparso per magia, a levare la puzza di freschino.

La mia amica tra scherzi e risate sul mio comportamento da schizzinosa mi ha pure quasi sbattuto in faccia della carne con un odore orripilante.

- Oddio!! Noooooo!!! - urlo tappandomi il naso con un braccio.

- Che esagerata! Non lo sai che la carne è più buona frollata? -

Ribatto con voce acutizzata dal disgusto.

- Lo era già quando l'ho comprata! Ora è solo andata a male! -

- Puoi abbassare il tono di qualche ottava, signorina Schizzinosa? -

- Non è questione di essere schizzinosa! Lo sai che ho il naso sensibile! Nemmeno cucino cibi con l'aglio perché non ne sopporto l'odore! -

- Vampira! -

- Mah.. chissà! Magari ho un lontanissimo antenato vampiro! -

- Sì, come no! Sei solo una snobbettona con la puzza sotto il naso! -

Faccio un'espressione disgustata alla sua battuta.

Perché è una battuta, vero?

Io non sono snob!

Ru ridacchia riprendendo a pulire e la seguo sbuffando.

Dopo aver finito di pulire ci buttiamo sul divano stanche.

Testa contro testa sospiriamo per aver finalmente terminato.

- Nat? -

- Mm..? -

- Perché non abbiamo usato la magia come per la porta? -

Giro la testa di scatto verso di lei.

- Adesso te lo fai venire in mente? -

- Eh.. -

Scoppiamo poi a ridere, che sceme!

Sento poi gli occhi appesantirsi prima di cadere in un bel sonno.

Appena apro gli occhi non capisco dove mi trovo.

Sono in un giardino molto spoglio.

Anzi più che giardino direi un grande prato.

Alle mie spalle c'è una grandissima casa, quasi quanto la mia.

Però l'atmosfera che emana è del tutto differente.

Ritornando ad osservare il prato noto che sarà anche spoglio di piante ornamentali, ma pieno di strane attrezzature.

Mi ci avvicino per esaminarle meglio.

Solo attrezzi d'allenamento.

Dei manichini di paglia, vari pali di bambù, dei sacchi da box appesi ai rami più robusti, delle corde legate ad altri alberi e molto altro.

Mentre sto osservando tutto questo sussulto nel sentire una voce alle mie spalle.

- Lo abbiamo istruito fin dalla nascita per succederci e ora? Si fa fregare da una donna! Anzi, donna è una parola grossa! Sei solo una ragazzina! -

Mi volta di scatto riconoscendo la voce infatti trovo a guardarmi sprezzante il nonno di Kyosuke.

Non ho più intenzione di farmi intimorire da quest'uomo.

- Voi non avete istruito Kyosuke! Lo avete privato di un'infanzia normale! Gli avete ficcato in testa che bisogna sempre contare solo su se stessi e per questo gli è stato difficile aprirsi! Ancora non comprende bene il mio voler che si appoggi a me quando è in difficoltà! È una fortuna che ora non sia una macchina da guerra priva di sentimenti! -

Scoppia in una raccapricciante risata che mi fa accapponare la pelle.

- Appoggiarsi ad una donna?! Quanto vuoi far cadere in basso mio nipote?! È un Murakami e se ha un po' di rispetto per la sua famiglia non lo farà! Solo i deboli si appoggiano ad altri e soprattutto ad una donna! -

- Fortuna che suo nipote ha più cervello di lei! E sa ragionare con la sua testa! -

- Ragionare? Il suo è solo un momento di ribellione! Suo padre l'ha lasciato troppo libero e ha sfortunatamente sviluppato un comportamento alquanto ingrato nei nostri confronti! -

- Ha solo deciso di vivere come ogni ragazzo della sua età dovrebbe! -

- Ma lui non è come ogni ragazzo! È l'erede dei Murakami e deve comportarsi come tale! -

- Si comporta come crede! -

- Sei davvero impertinente ragazzina! -

- La capisco! È irritante quando qualcuno racconta le scomode realtà che non si vogliono sentire! -

Ride nuovamente in maniera lugubre e parla ancor più terrificantemente.

- Realtà? La realtà è che Kyosuke tornerà presto in riga! -

Faccio per ribattere, ma inizio a sentire "Signal Graph", la mia suoneria.

Inizialmente è come un leggero sottofondo, poi diventa sempre più assordante.

Il volto del nonno di Kyo inizia a sfocarsi come il luogo che ci circonda.

Alla canzone ci si aggiunge un'altra sovrapposta.

Mi pare sia "Rèsonnance", la suoneria di Ru.

Mi sveglio e sono sul divano di casa.

Dopo un grande sbadiglio ricominciano a suonare in contemporanea le suonerie.

Alzandomi a sedere sento un tonfo alle mie spalle.

Ops, ho fatto cadere Ru che dormiva appoggiata a me.

Ma non è un grave incidente visto che dorme ancora profondamente pur avendo entrambi i nostri cellulari che suonano come matti.

Afferro il mio e rispondo senza guardare.

- Si? - sbadiglio.

- Alla buon ora! Che fine avete fatto? È più di un'ora che vi aspettiamo al parco dietro casa! Che state facendo da non sentire i telefoni? -

Mi stropiccio un occhio con la mano libera.

- Mm.. scusa.. ma che ore sono? -

- Le cinque! -

Ora sono sveglissima per la sorpresa.

- Cinque?? -

- Sì, che stavate facendo? -

- Oh.. ehm.. ci siamo addormentate! -

- Dormivate??? Ma è da mezz'ora buona che vi stiamo chiamando! -

Mi tornano in mente degli scorci di quello strano sogno.

- Eravamo davvero stanche.. anzi.. Ru sta ancora dormendo! -

- Davvero? -

- Sì.. senti Kyo.. forse è meglio se ci troviamo per cena! Anche se è finito tutto bene sono stati dei giorni pesanti! -

Sospira.

- Va bene.. -

- Venite qui per le sette e mezza, ceniamo da noi! -

E dopo esserci accordati riattacco.

Guardo Ru che dorme beata.

Mashiro fa le fusa acciambellata accanto alle sue gambe.

Scosto i capelli dal viso della mia amica e la copro con una coperta prima di avviarmi al bagno.

Ho bisogno di una doccia.

Quel sogno mi ha resa irrequieta.

Pian piano sta tornando alla mente sempre più nitido.

Sembrava così reale.

Sotto il getto d'acqua cerco di prendere fiato.

Come i brividi recenti nemmeno questo è un buon segno.

Stasera vedrò di parlarne con Kyo.

Finito di vestirmi noto che sono già le sei e mezza.

Alla faccia!

Ho fatto una doccia di più di un'ora.

Vado in sala dove Ru ancora dorme e mi avvio alla cucina.

Come sempre quando cucino allontano tutti i pensieri negativi.

Non si cucina col cattivo umore o il cibo non viene buono!

Alle sette e un quarto è quasi tutto pronto, manca solo sfornare al suono del timer.

Vado nuovamente in salotto e mi avvicino a Ru.

- Ehi, Ru?! Sveglia! -

Questa si volta con la faccia verso lo schienale facendo cadere Mashiro che stranita si guarda attorno.

- Ameru?! Tra poco è pronta la cena! Sono quasi quattro ore che dormi! -

Mugugna alzando la coperta fin sopra alla testa.

- Ameru!!! Sta per arrivare Kaoru! -

Ancora nulla.

So che è mezza sveglia.

Solo non vuole alzarsi.

Inizio ad intonare le prime parole di un incantesimo che conosce molto bene.

Quello che tempo fa ha sbagliato.

Invece di fare l'incanto che voleva ha fatto quello che ho inziato io per farle diventare tutti gli abiti rosa.

Si alza di scatto e mi fulmina.

- Non azzardarti! -

Le sorrido soddisfatta.

- Ma buongiorno tesoro! Ben svegliata! -

Borbotta qualche offesa prima di avviarsi al bagno.

Appena tolgo le teglie dal forno suona il campanello, ma Ru è ancora in bagno così decido di aprire con la magia.

I ragazzi entrano e mi raggiungono in cucina.

- Oh, una bella addormentata è sveglia? - chiede divertita Aki.

- Anche l'altra, dovrebbe finire a breve la doccia.. spero! -

La biondina si avvicina sorridente a me.

- Posso aiutare? -

La guardo attentamente e ricambia divertita e confusa mentre aspetta una risposta.

Che differenza da quando l'ho conosciuta.

Allora era tanto se rispondeva alle domande dirette che le ponevo, e lo faceva pure scocciatamente.

Chi l'avrebbe mai detto che saremo diventate così amiche?

In più.. guardandola non posso non pensare a che infanzia differente ha passato in confronto al fratello.

Ma anche se differente era comunque difficile da avvicinare come lui.

È così deprimente che una famiglia insegni a fidarsi solo di chi è sangue del proprio sangue.

- Natsumi? - mi richiama con la fronte aggrottata.

Mi riscuoto.

- Ah, si dicevi? -

Mi risponde incerta, ma ancora sorridente.

- Posso.. aiutare? Hai ancora sonno per caso? -

- No, no! Sono sveglissima! E no.. tranquilla faccio io! -

Guardo poi tutti.

- Sedetevi su! Che metto in tavola! -

- Ehi! Non mi aspettate? - compare sulla soglia Ru con un asciugamani sul collo per impedire ai capelli di gocciolare in giro.

Considerando la lunghezza quel misero pezzo di stoffa serve a ben poco.

- Dopo asciughi tu! - le ribatto iniziando ad impiattare.

Dopo cena mi sento ancora frastornata dal sogno.

Non vuole proprio lasciare la mia mente.

I ragazzi propongono di andare a visitare il nuovo locale aperto in centro, ma non ne ho proprio voglia.

Mi sorprende anche che Ru abbia accettato, non le piace ballare.

Beh, in fondo non sono i balli da sala che siamo tenute ad imparare per il nostro "status".

Probabilmente più che per la musica vuole far man bassa degli stuzzichini che offrono gratuiti per tutta la settimana.

Aki fa per correre a casa per cambiarsi, ma propongo a lei e Ru di prendere in prestito dei miei vestiti.

- Non ho molta voglia di venire, penso starò a casa! Ciò non toglie che voglia aiutarvi a trovare dei vestiti! -

Kyosuke mi fissa preoccupato.

- Non ti senti bene? -

Alzo le spalle.

- Insomma.. -

Ru mi abbraccia da dietro e sorride al mio ragazzo.

- Da bravo fidanzato direi che sia tuo obbligo farle compagnia! -

- Non c'era bisogno di dirlo! -

Le due ragazze poi mi trascinano in camera.

- Questo è un rapimento!!! - urlo mentre mi fanno entrare per il corridoio che porta alle stanze da letto.

- Siiiii, sei un nostro ostaggio! - urla maligna Ru.

Sento i ragazzi ridere prima di iniziare il mio lavoro come costumista.

Mi siedo sul letto dopo che mi ci hanno praticamente buttata.

Ru mi guarda leggermente preoccupata.

- Se vuoi puoi stare tranquilla, se non stai bene! -

Rido - E far mettere a te le mani nel mio armadio? Poi mi ritroverei un campo minato! Faccio io, grazie! -

Inizio a cercare e cercare mentre loro mi aspettano fuori.

- Nat, niente rosa!! -

- Sì, signora! -

- Io potrei chiederti di evitare il verde? Mi fa sembrare malata! -

Sbuco fuori con la testa e l'osservo immaginandomi Aki con un abito verde.

Arriccio il naso.

- Decisamente! Non è il tuo colore! -

Torno al lavoro.

Ru si lamenta ancora.

- Non voglio pizzi, balze, rouge o roba troppo frufru! -

- Ma come siamo esigenti! -

- Nat, non scherzo! -

- Stai per andare in un locale notturno, un abbigliamento troppo romantico non sarebbe in stile! -

- Non voglio sembrare una escort, grazie! -

Sbuco di nuovo e la guardo falsamente triste.

- Ma come?! Avevo l'abito perfetto! -

- Ah ah! - finge una risata scatenandone una vera in me ed Aki.

In fine esco dalla cabina con le braccia piene d'abiti.

Faccio spostare le due comode sul mio letto e ci scaravento sopra le mie scelte.

Sorrido maligna scatenando uno sguardo preoccupato da parte di entrambe le bionde.

- Che il gioco abbia inizio! -

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