Capitolo LIII

Ru fa un grande respiro appena aprono la porta e chiude gli occhi.

Quando li riapre vediamo la sagoma di chi aspettavamo avanzare.

Rimaniamo tutti e quattro di sasso e parliamo all'unisono.

- Kaoru?? -

- Ragazze?? -

Il nostro amico e ragazzo di Ru avanza verso di noi estremamente confuso.

Subito dietro ci raggiungono i genitori di Ru e quella stronza di Hina.

Questa appena ci vede sgrana gli occhi, ma non fa alcun commento.

- Ameru cara.. - inizia suo padre.

- Lui è il tuo promesso sposo! Kaoru Sakuya, secondo genito della famiglia sacra dei Sakuya! -

Lo guardo confusissima.

- Sakuya? -

Annuisce.

Non era Otsuki?

Beh, ha sempre detto di essere scappato da casa.

Dovevamo immaginarlo.

Ru lo guarda a bocca schiusa.

Si stanno osservando con mille domande negli occhi.

Noi non potevamo fare un collegamento con un cognome differente, ma lui?

Perché non si è accorto che il cognome della sua ragazza e quello della sua promessa sposa erano uguali?

- Ameru! Sarebbe cortese un saluto! -

Ma Ru non sta ascoltando il padre.

Si avvicina a Kaoru con gli occhi lucidi.

Anche lui prova le stesse emozioni.

Si sentono graziati.

Come non esserlo?

Insomma.. che culo!

È davvero una manna dal cielo.

- Kaoru.. - sussurra Ru.

Quando le cade una lacrima, lui l'asciuga accarezzandole una guancia.

Il signor Himawari li osserva aggrottando la fronte.

La mia amica poi abbraccia il suo ragazzo iniziando a singhiozzare.

Lui ricambia sussurrandole parole dolci.

Sono entrambi sollevati.

Il padre s'intromette.

- Che diavolo sta succedendo? -

La coppia scioglie l'abbraccio imbarazzata.

- Signor Himawari.. -

- Papà.. lui è Kaoru, il mio fidanzato! -

Lui la guarda come se fosse pazza.

- Lo so! L'ho scelto io come tuo promesso sposo! -

- No, non quello! È il ragazzo di cui ti parlavo! -

Sua madre avanza verso di loro.

- Il tuo innamorato? -

Ru si asciuga le lacrime e annuisce sorridendo.

Per la prima volta in diciannove anni che frequento questa casa vedo un'emozione forte in almeno uno dei suoi genitori.

Infatti Minako abbraccia forte la figlia iniziando a piangere.

- Come sono felice! -

- Minako contieniti! - l'ammonisce il marito.

La donna si alza ricomponendosi.

Hina invece li guarda sprezzante.

Sono certa che non sia per nulla contenta di questa svolta.

A parer mio ci gode a rovinare le vite altrui.

È un'arpia e senza offesa per le arpie!

- Quindi Ameru.. stai dicendo che il ragazzo di cui sei innamorata è lo stesso che io ho scelto come tuo sposo? -

- È un'incredibile fortuna, ma si! -

L'uomo la guarda davvero stupito.

Poi sorride un po' troppo il che lo rende inquietante.

Si vede che non è abituato a sorridere.

- Ma è perfetto! Così non farai più storie per sposarlo! -

Il sorriso di Ru si spegne e guarda Kaoru.

Torna poi con lo sguardo al padre.

Gli parla con estrema calma.

- Papà.. io non voglio sposarmi! -

- Come scusa? -

- Non voglio sposarmi! -

- Ma.. non hai detto che lo ami? E che lui ama te? -

- Si e si! -

Scuote il capo.

- Non capisco! -

- Non voglio sposarmi a diciannove anni! -

- O cara.. tranquilla! Non intendevamo farti sposare subito! -

- Beh, nemmeno tra qualche anno! Voglio decidere io quando! Poi per quanto ami Kaoru e speri di passare la vita con lui chi mi dice che sarà lui l'uomo che sposerò? -

Suo padre torna serio.

- Io lo dico! -

Kaoru s'intromette.

- Signor Himawari, credo di aver capito cosa intende Ameru! Non dice di non volermi sposare, ma di voler la libertà di scegliere il suo futuro! -

- Questo non mi da la certezza di un'alleanza!  -

Fin troppo diretto.

Beh, tanto si sapeva che era il suo unico interesse.

Ru s'impunta.

- Per ora dovrà andarti bene così! -

- Come hai detto? -

- Già il fatto che entrambe le parti siano d'accordo col fidanzamento ti porterà la tua alleanza! Perciò almeno per i prossimi anni, finché staremo insieme sei apposto, no? -

- E se doveste lasciarvi? -

- Devi essere per forza negativo? -

- Sei tu Ameru ad aver detto che il futuro non è certo! -

- Ciò non vuol dire che per forza andrà male! Almeno per questa volta puoi darmi il beneficio del dubbio? -

- Glielo chiedo per favore anche io, signor Himawari! -

Li osserva estremamente dubbioso.

- Ad una condizione! -

Lo guardano confusi, ma abbastanza grati che voglia almeno contrattare.

- Quale? -

- Riparleremo di questa cosa tra due anni! In questo lasso di tempo però dovete rimanere insieme e dimostrarmi che posso darvi fiducia! -
C'è una piccola lacuna nella sua richiesta.

Nel caso, praticamente impossibile, che si lascino, per mantenere la loro libertà basterà fingere di stare ancora insieme.

E nel frattempo si può escogitare un piano.

Ma non sarò certo io a fargli notare tale falla.

I due sorridono annuendo.

Ru avanza poi di un passo.

- Visto che siamo d'accordo.. posso tornarmene a Sakura? Io e Kaoru avremo entrambi un lavoro li! -

Sbuffa annuendo solo col capo.

Poi agita una mano per mandarci tutti via.

- Andate! Sono già abbastanza stressato così! -

Non ce lo facciamo ripetere e corriamo fuori.

Appena rimasti soli in corridoio ci becchiamo l'occhiataccia indispettita di Hina, ma siamo troppo contenti per calcolarla.

Aki e io saltiamo addosso alla coppia per un abbraccio di gruppo.

- Ragazzi, come sono felice per voi! -

- A chi lo dici Nat! Non mi pare vero! -

Prendo una mano di Ru e una di Kaoru e le stringo forti.

- Ragazzi, bisogna festeggiare! -

- Andiamo a casa tua Nat? -

- Assolutamente! Bisogna raccontare a Kyo e Masato di questa cosa! Ma soprattutto dobbiamo festeggiare in grande il tuo compleanno! -

Piroetto sul posto.

Hina sbuca fuori acida.

- Kaoru, i tuoi genitori ti aspettano! -

- Oh, non c'è bisogno! Saremo noi ad avvisarli! - esce dalla porta Minako.

Si avvicina poi alla figlia e le bacia la fronte.

- A volte il destino riserva fortune inimmaginabili! Ma dopotutto te la sei più che meritata! So che saprai sfruttarla al meglio! Divertiti tesoro! -

Detto ciò ci saluta prima di congedarsi.

Ok.. è meno insensibile di ciò che credevo.

Più che altro è troppo controllata.

Torno a guardare Hina che anche se contrariata accetta la proposta della signora Himawari prima di avviarsi da sola a casa.

Noi subito dopo che Ru si è cambiata corriamo a casa mia.

Ho avvertito Kyo del nostro arrivo per messaggio e lo troviamo con Masato fuori dal cancello di casa.

Appena vedono Kaoru sgranano gli occhi.

Salto addosso al mio ragazzo abbracciandolo stretta.

- Kyo! Non hai idea di cosa sia successo! -

Raccontiamo ai due tutto e al finale si complimentano della grande fortuna.

Quel pomeriggio festeggiamo in mega grande con la mia famiglia.

Quella si che è stata una festa come si deve.

Festoni, un sacco di buon cibo, ma soprattutto risate e amore.

Perché è questo che da una famiglia.

Amore.

E se la famiglia Himawari fa tanta fatica a darne ci penso io con la mia a distribuirne a tutti quelli a cui tengo.

Tutta casa Hinode fa si che si sentano tutti amati, questa è la mia grande famiglia.

Stavolta davvero al completo.

Tra tutto questo caos gioioso inizia a comparire un leggero mal di testa.

Penso sia ancora un residuo di quando hanno troncato l'incantesimo di collegamento.

Altro che "passa in poche ore".

Per riprendere fiato esco in giardino.

Mi siedo su una delle belle panchine al sole e prendo delle grandi boccate d'aria chiudendo gli occhi e beandomi del calore dei raggi.

- Troppo rumore? -

Ridacchio.

- Nah, ci sono abituata! Ho vissuto per più di diciannove anni in questa casa! Semmai.. non è che era troppo rumore per te Kyo? -

Apro gli occhi e guardo il mio ragazzo con i gomiti poggiati sullo schienale della panchina, il viso inclinato e un sorriso dolce.

- Beccato! Per me è tutto nuovo! A casa mia era tutto così rigorosamente silenzioso! Forse anche di più che in casa di Ameru! -

- Dev'essere stato molto noioso! -

- Decisamente! Ma quando è nata Aki tutto si è animato un po' di più! È stata quella boccata d'aria fresca in una stanza con aria viziata tanto da non riuscire a respirare bene! -

- Almeno tu hai avuto Aki! Ru invece è figlia unica! -

- Non è vero! -

Lo guardo confusa.

- Ameru ha te.. e Hiroto, Yukino, Eriko e Brigitte! Siete tutti suoi fratelli! E ha anche altri due genitori e un sacco di zii! -

Gli sorrido radiosa.

- Hai ragione! E tu hai anche Masato! -
Fa un'espressione disgustata che mi fa ridere, ma una fitta alla testa mi fa bloccare per premermi le tempie.

- Tutto bene? -

- Mm.. ho mal di testa! Credo sia ancora il residuo di quel cavolo di troncamento! -

Leva una mia mano e bacia la tempia.

- Meglio? -

Mi mordo il labbro intenerita.

Mi guarda malizioso.

- Ti fanno male anche le labbra per caso? -

Arrossisco.

- No scemo! -

E affondo la faccia nelle mani.

- Dai, scherzavo! Mi stavi guardando come se volessi che ti saltassi addosso! -

Scatto verso di lui guardandolo scioccata.

- Io..? Cosa..? Ma sei pazzo?? -

- Pazzo di te! -

Sento salire il rossore e abbracciando le gambe affondo il viso nelle ginocchia.

- Sei un idiota! - mugugno.

Scoppia a ridere.

- Ti amo anche io! -

Faccio un respiro profondo per calmarmi.

- Kyo..? -

- Sì? -

- Cosa pensi di questa famiglia? -

- Cosa penso di quella manica di matti? -

- Ero seria.. -

Rimane un attimo in silenzio ed inclino la faccia per poterlo guardare bene.

- Mm.. mi piace! -

- Tutto questo silenzio per un "mi piace"? Nemmeno fosse il post di un social network! -

- È che non so come spiegarmi.. -

- Prova, vedrò di capirti! -

- La tua famiglia mi piace e molto! Non credevo che mi sarei trovato bene con qualcuno di così espansivo e rumoroso, eppure mi trovo davvero bene! È così diverso da tutto ciò che ho conosciuto da quando sono nato, il massimo di esagitazione con cui ho avuto a che fare è stato Masato e lui non mi andava molto a genio all'epoca! Però con voi è diverso, mi avete subito accolto come se fossi sempre stato presente in questa famiglia! In più per la prima volta nella mia vita ho capito cosa intende la gente per affetto familiare! In riassunto come detto prima.. la tua famiglia mi piace! -

Gli sorrido contenta.

- Questa non è la mia famiglia, ma la nostra! E mi spiace dirtelo, ma ne fa parte anche Masato! -

Ariccia il naso.

- Vedrò di farmene una ragione! -

Mi alzo in piedi sorridendogli.

- Torniamo in casa, è il compleanno della mia migliore amica! Non posso starmene in giardino ad amoreggiare col mio ragazzo! -

Ridendo mi porge una mano.

- Pronta per i pettegolezzi su cosa abbiamo fatto mentre eravamo fuori soli? -

Accetto la mano.

- No, ma non ho scelta! Andiamo in guerra! -

Appena torniamo dentro casa veniamo assaliti.

Ru mi salta al collo.

Inizia a sbiascicare.

- Furrrbona! Volevi scappare dalla mia feshta? -

- Ru? Tutto ok? -

- Io shto alla grrrande! -

La stacco leggermente da me e l'osservo.

Ha le gote rosse.

Ma soprattutto gli occhi lucidi.

Divento immediatamente seria.

- Ameru, apri la bocca? -

Obbedisce all'istante.

Subito vengo investita dall'odore dell'alcool.

La prendo per le spalle.

- Ru! Hai bevuto? -

Scoppia a ridere.

- Che schema che shei! Ovvio! Shi muorrre she non shi beve! -

- Hai bevuto alcool? -

Ride nuovamente e si stacca dalla mia presa per iniziare a piroettare.

Volto di scatto verso i presenti.

- Chi è l'idiota che le ha dato alcool? -

Tutti si guardano confusi.

Sbuffo.

- Allora.. chi è l'idiota che ha messo alcool in tavola? -

Nessuno sa o vuole dirlo.

È poi Hiro a prendere la parola.

- Oh, andiamo! È una festa, ci vuole un goccio! -

- Quindi stai ammettendo.. -

- No! E anche se fosse non l'avrei dato a Rurin, lo so che non lo regge! Come te! -

Scansiono faccia per faccia in sala fino a trovare colui che evita il mio sguardo.

Avanzo e mi piazzo di fronte a Masato a braccia conserte.

Sarà anche alto quasi un metro e ottanta contro il mio sessanta, ma lo vedo che teme la mia reazione.

- Hai qualcosa da dire? -

Mi guarda di sottecchi.

In fine stringe gli occhi e si gratta nervosamente la nuca.

- Io non volevo! -

- Non volevi cosa? -

- Ameru mi ha chiesto di portarle un bicchiere e visto che è la festa per il suo compleanno mi sono detto che potevo anche fare da facchino per questa piccola cosa, ma non ho fatto caso di ciò che prendevo! Non mi sono reso conto di aver preso un bicchiere di vodka alla fragola! -

Sgrano gli occhi.

- Vodka alla fragola??? - quasi urlo.

Annuisce colpevole.

Guardo tutta la sala.

- Siete tutti pazzi! -

Kyosuke mi si avvicina e poggia le mani sulle mie spalle.

- Nat.. calmat.. -

- Non osare dirmi di calmarmi! - ringhio.

- Kyocchi non sai che non bisogna mai dirlo ad una donna arrabbiata? - lo informa Hiro.

Lui lo ignora.

- Nat.. guarda Ru! -

Cerco di far defluire la rabbia e guardo la mia amica.

Sta girando e girando.

Sempre ridendo.

- È ubriaca! -

- Sì, ma non in modo brutto! Sta solo ballando e ridendo! L'importante è che non si senta male o racconti cose strane! Per il resto basta aspettare che le passi la sbronza! -

Gira e gira e gira.

- È questione di minuti che vomiti! -

- Ha bevuto solo un bicchiere, dai! -

Sospiro rassegnata.

Non è che possa fare molto.

La mia amica brilla poi piroetta verso di noi.

Mi mette un braccio intorno al collo e fissa lo sguardo sul mio ragazzo.

L'osserva pensierosa poi si decide a parlare.

- Lo shapevi Kyoshuke che Nat è ancorrra verrshin.. -

Le tappo la bocca, ma la domanda era più che chiara.

Avvampo all'istante.

Lei mi leva la mano.

- Shu shu! Non è un male Nat! Lo shono anche io! -

- Ru, sta zitta! -

Mi guarda truce.

- Non mi dirrre di shtare shitta! -

- Ru, perché non andiamo a dormire? -

Scoppia a ridere.

- Ma cosha dici? Shei ubrriaca? È shiorno! -

- Andiamo a fare un pisolino? -

- No! Voglio parlarrre con Kyoshuke! -

Guardo supplicante il biondo, ma lui sta osservando confuso Ru.

Lei torna a guardarlo.

- Cosha shtavo dicendo? -

Attimo di silenzio.

- Ah, shi! Della verrshinità di Nat! Vedi.. lei è la mia migliorre amica! Devi trrattarrla bene o ti shtrappo le palle! Shono shtata chiarra? -

Inizio a trascinarla verso l'uscita.

Sta parlando troppo.

- Sì, chiarissima! Ora vieni con me! -

- Dove mi porrrti? -

- In camera! -

- Nat.. ti voglio bene! Ma non voglio perrdere la verrshinità con te! -

Sbuffo continuando a scortarla.

Inizia a ridere e ad agitare le braccia in aria rendendo più difficile il mio intento.

- Aiuto!!! Mi vuole shtuprrrarrre! -

Ed è con le risate di tutti alle spalle che mi chiudo la porta dietro.

A fatica porto Ru a letto.

Appena tocca il materasso crolla in un sonno profondo.

Grazie al cielo!

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