Capitolo LII
[AMERU]
Appena chiudo la chiamata con Nat mi affretto a far entrare chi sta bussando.
Entra una delle impeccabili cameriere di casa.
- Signorina, i suoi genitori l'attendono in salotto! L'accompagno! -
Annuisco seguendola.
Accompagno?
Meglio dire che si sta assicurando che io ci vada sul serio.
Che cazzo sta succedendo comunque?
Quando sono entrati in casa ho capito che non era nulla di buono, ma ho accettato ugualmente di seguirli.
Che potevo fare?
So per certo che i miei amici si sarebbero battuti se mi fossi opposta e certo non volevo che si facessero male contro tutta quella gente.
Che giornata di merda!
Non bastava il rapimento di Kaoru?
No! Dovevano rapire pure me!
Che ironia della sorte..
Entrambi rapiti dai propri genitori.
Appena entro nel salotto trovo i miei genitori seduti composti al tavolino.
Possibile che siano così impeccabili anche alle cinque di mattina?
Non sono umani, cazzo!
- Ciao Ameru, cara! - si alza mia madre per venirmi a salutare.
Faccio un passo indietro quando solleva le braccia per stringermi a sé.
Le lascia ricadere sui fianchi guardandomi triste.
- Perché sono stata "portata" qui? -
- Siediti figlia mia! - mi fa cenno col capo mio padre.
Rimango in piedi.
- Prima gradirei una risposta! -
- Prima gradirei che ti sedessi! -
Mi siedo sbuffando.
- Ora posso avere una risposta? -
- Ti ricordi qual è stato il motivo per cui ti abbiamo lasciata vivere a Sakura? -
- Perché Natsumi era con me e soprattutto perché il mio promesso sposo era sparito! -
- Si da il caso che sia ricomparso! -
Mi gelo sul posto.
- Come scusa? -
- È ricomparso il tuo promesso sposo! -
Inizio ad avere il fiato corto.
Sudori freddi anche se ho un caldo infernale.
Sono in preda ad un attacco di panico.
Kaoru, Kaoru, Kaoru!!!
È lui il mio ragazzo!
È lui che amo!
Non ho intenzione di sposarmi con uno sconosciuto!
- Io.. io.. io ho un ragazzo! - sbotto.
Mio padre mi guarda furente.
- Come?! -
- Io ho un ragazzo!! Io amo il mio fidanzato! Non mi sposerò con uno sconosciuto solo per rafforzare le tue fottute alleanze!! -
- Modera il linguaggio signorina! -
- Me ne frego del linguaggio! Io non mi sposerò con nessuno se non è per amore! -
- Non è una decisione che spetta a te! -
- Come scusa?! Certo che spetta a me! Sono io quella che si sposa! E sposo chi cazzo voglio! -
Digrigna i denti.
- Ho fatto estremamente male a concederti tutta questa libertà! Sei diventata una selvaggia! -
- Concedermi libertà? Tu non puoi decidere della mia vita! Sono maggiorenne perciò non hai più potere su di me! -
- Tu sei l'unica erede Himawari! Perciò non sei tu a decidere! -
- Non puoi obbligarmi! - urlo.
Sbuffa battendo l'indice sul tavolo dal nervoso.
- Sei davvero testarda! -
- Vorrei ben vedere! Mi vuoi far sposare per affari! Ma hai un minimo di sentimento verso di me? Sono tua figlia! -
- Certo che ti voglio bene! Ti ho infatti trovato un bravo ragazzo come sposo! Oltre ad essere perfetto per un'alleanza! -
Rido senza allegria.
- Affari! I tuoi sono solo affari! Se davvero mi volessi bene vorresti la mia felicità! -
- Sarai felice con lui! -
- Ma ti senti? Quante palle puoi sparare in una sola volta? -
- Modera il linguaggio! Sono tuo padre!! - urla.
- E io tua figlia.. - sussurro iniziando a piangere.
Perché?
Perché tutto questo?
Io amo Kaoru.
Io voglio solo Kaoru.
Perché i miei stessi genitori mi fanno questo?
- Ameru.. - sussurra mia madre.
La guardo e vedo il senso di impotenza del suo sguardo e.. tristezza.
Tristezza per me.
Papà sta costringendo pure lei a farmi sposare.
Beh, è già una piccola consolazione.
- Caro.. - inizia.
Lui la zittisce.
- Niente lamentele! Ne abbiamo già parlato! -
- Posso proporre una cosa almeno? -
La guarda un attimo in silenzio prima di annuire.
- Perché per iniziare non fai si che s'incontrino? Non puoi farli sposare senza presentarli prima! -
- Questo non le farà cambiare idea! Anzi, potrebbe far ritirare la proposta! -
Devo guadagnare tempo.
E devo far si che si fidino di me.
Se riesco a farli fidare posso giostrarmi meglio in questa situazione.
Ma essere subito accondiscendente insospettirà solo mio padre.
- Hai ragione, non cambierò idea! Ma è già un buon punto di partenza! Vuoi che io venga in contro alle tue maniere da despota? Allora tu vieni in contro a me! Se non ti fidi di farci incontrare soli puoi stare con noi! -
Rimane in silenzio a riflettere.
In fine anche se poco convinto annuisce.
- Dopodomani! -
- Grazie della concessione di libertà per il mio compleanno! -
- Non è una concessione! Semplicemente ho presupposto che avresti fatto storie! -
- E avevi ragione! Domani voglio festeggiare con Natsumi e i miei amici! -
Fa per protestare, ma aggiungo - Qui a casa! -
- Non potrete uscire dalle mura di casa! -
Stringo i pugni lungo i fianchi e annuisco.
- Bene, ora puoi anche tornare alle tue stanze per riposare! È molto presto per la colazione! -
Compare, in un dannato istante e in perfetto silenzio, la cameriera di prima che mi scorta alla mia camera.
Ho sempre detestato il loro modo di fare.
Così.. asettico!
Compiono i loro lavori parlando il meno possibile.
Più di una volta ho tentato di attacar bottone con qualcuna, ma tutto è stato inutile.
Non so nemmeno i loro nomi benché molte siano qui fin dalla mia infanzia.
Ogni volta che provavo a chiedere il loro nome rispondevano "non ho il diritto di farmi chiamare per nome da lei signorina!"
Ridicolo!
La cameriera mi apre addirittura la porta.
- Prego signorina! -
- Grazie! -
Entro e le chiudo la porta in faccia.
Mi butto a pancia in giù sul letto e stringo un cuscino affondandoci la faccia.
Prendo il cellulare dal cassetto e telefono a Nat.
Prima però faccio un incantesimo protettivo per evitare che origlino e uno come interferenza nel caso ci fossero cimici in camera.
La prudenza non è mai troppa!
Soprattutto con i miei!
- Oddio Ru! Come stai? Che vogliono? Tutto bene? Che succede? -
La sua apprensione mi strappa un sorriso.
Torno però a pensare a ciò che vuole mio padre e sospiro.
- Insomma dai.. potrebbe andare meglio! -
- Che vogliono? -
- È ricomparso il mio promesso sposo! -
- Che cosa??? -
Allontano il cellulare dall'orecchio per evitare di rompermi un timpano.
- Sì, Nat! -
- Ma.. cazzo! Proprio adesso?! Abbiamo pure Kaoru lontano! Dannazione! Che tempismo di merda! -
- Per il momento cercherò di prendere tempo per trovare una soluzione! -
- E quindi per ora qual è il piano? -
- Dopodomani conoscerò questo fantomatico promesso sposo! -
- Cosa??? Vuoi assecondare tuo padre?! -
- Mica lo sposo dopodomani! Lo conoscerò solo! Voglio vedere che tipo è, se era scomparso vuol dire che nemmeno lui voleva sposarmi! Conoscendolo potremo trovare una soluzione insieme! -
- Ma al contrario di te lui è tornato spontaneamente! Potrebbe aver cambiato idea e non esserti di alcun aiuto! -
- Non possiamo esserne sicure fino a quando non lo vedremo! -
La sento sospirare.
Sa che non ci sono altre possibilità.
- Vengo a rapirti! Anzi.. tutti! Chiamo a raccolta anche le guardie di casa! -
So che ne sarebbe in grado.
Il che è un grande problema.
- Vuoi per caso scatenare una guerra tra le nostre due famiglie?! Hai idea di che casino porterebbe questa tua folle idea?! -
Capto i suoi singhiozzi.
Ha iniziato a piangere, perfetto!
- Ma.. ma.. non è giusto! -
- Nat.. -
- Nat un corno! Non devi essere così ragionevole con loro! Cazzo è la tua vita! Io.. io non voglio! Non voglio vederti sposare qualcuno che non ami! Voglio la tua felicità! -
- E io sono la prima a volerla! Non ho intenzione di sposare qualcuno che non amo! -
- Ok.. -
- Su di morale Nat! Gli faremo il culo, ma per domani tu e gli altri siete invitati qui per un'emozionante festa di compleanno in stile carcerata! - cerco di sdrammatizzare.
- Non vedo l'ora! - ridacchia con voce ancora impastata per il precedente pianto.
Rimaniamo un attimo in silenzio.
Poi è lei a prendere la parola.
- Ameru.. vinceremo noi! Sta tranquilla! -
Sento un nodo in gola.
- Ma io sono.. -
- Lo so! Non devi dire niente! Non fingere con me, sfogati! -
E dopo quelle parole scoppio in un pianto isterico.
- Nat.. io.. -
- Lo so, lo so! Tranquilla! Dovranno passare sul mio cadavere prima che tu possa sposare il primo sconosciuto che passa! -
Annuisco nel silenzio.
- Poi fa conto che se provano a torcermi anche solo un capello si scatenerà una reazione a catena! Kyosuke, Hiroto, la mia famiglia.. e contiamo che sei come una figlia per i miei quindi saranno doppiamente incazzati! Poi ci sono Akira e Masato che in quanto nostri amici attaccheranno briga pure loro! Insomma.. a meno che i tuoi non vogliano trovarsi fatti a fette vinceremo! -
Mi strappa una risata tra le lacrime.
- Tranquilla, andrà tutto bene! -
- Ok.. -
- Che è questo tono? Animo! Dov'è la mia amica? -
- Senti chi parla! Nemmeno dieci minuti fa sei stata tu a dirmi ok con lo stesso tono! -
- Ma io posso! Soprattutto perché i miei stati depressivi durano poco in quanto positiva patologica! Invece tu se ti deprimi rimani così per giorni! -
- Per questo ho te come amica! -
- Appunto! Quindi su col morale! -
- Va bene! - esclamo molto più convinta.
Rimaniamo in silenzio.
Un silenzio di pace e comprensione l'una dall'altra.
Perché a volte non serve parlare per farsi capire.
Non con qualcuno che conosce meglio te di se stessa.
Nel suo silenzio poi c'è tutto il suo positivismo e sostegno e me lo sta trasmettendo anche tramite la telefonata.
Quando sento di aver fatto il pieno torno a parlare.
- Meglio che riattacchi, devo riposare un po' non sono abituata a star sveglia alle sei di mattina! -
- È anticostituzionale se si tratta di te! -
- Decisamente! -
E dopo un ultimo saluto riattacchiamo.
La giornata passa piatta.
Mooooltoooo piatta!
Colazione, camera, pranzo, camera, merenda, camera, cena e di nuovo camera.
Ho provato ad uscire per fare almeno un giro per casa, ma fuori dalle mie stanze sono appostati due energumeni piuttosto spaventosamente grandi.
Fortuna che in camera avevo qualche libro non ancora letto se no che noia!
E dire che nemmeno sapevo di aver dimenticato di portarli con me a Sakura.
Il giorno dopo vengo svegliata di soprassalto.
Col fiatone mi metto a sedere dopo che ho saltato sul letto a causa di qualcosa che ci si è gettato sopra.
Vedo con stupore che non è qualcosa, ma qualcuno.
Anzi due persone.
Quelle matte di Aki e Nat.
Vedendomi con gli occhi aperti urlano in coro - BUON COMPLEANNO!!!! -
Le guardo ancora con lo sguardo annebbiato dal sonno.
- Voi.. siete fuori! - sbadiglio.
Mi saltano addosso abbracciandomi.
- Auguri bella addormentata! -
Mi baciano una per guancia.
- Come avete fatto ad entrare? -
- Oh.. scavalcato le mura di fuoco, superato i mastini e i cani, arrampicate fino alla tua terrazza ed entrate dalla porta finestra! - racconta Nat enfatizzando con una marea di gesticolazioni.
Le fisso a bocca aperta.
- Davvero? -
Aki precedere la risposta di Nat.
- No, abbiamo suonato e ci hanno fatti entrare! Masa e mio fratello ci stanno aspettando nel salotto con i tuoi genitori! -
- Molto più logico! -
Mi alzo a mo' zombie e mi avvio al bagno.
- Mi preparo e li raggiungiamo, stare con i miei non è una bella esperienza! -
Dopo un quarto d'ora sono quasi pronta.
Mancano solo i vestiti.
Esco dal bagno in biancheria.
Rimango confusa non vedendo le ragazze.
Che abbiano raggiunto gli altri?
- Nat? Aki? -
Sento le loro voci attutite, che rispondono in coro.
- Siamo qui! -
Seguo le loro voci e mi trovo nella cabina armadio.
- Che ci fate.. -
Akira mi raggiunge con gli occhi luccicanti.
- Ru! Non ci ho creduto quando Nat mi ha detto che eri piena di abiti femminili e invece.. - allarga le braccia per indicare ciò che la circonda.
- Taci va! Dovevo metterli ogni giorno qui in casa! Solo quando uscivo potevo vestirmi come volevo, a patto che non fossero uscite con qualche snobbettone! -
- È per questo che ora Ru detesta i vestiti! -
- Nat, non è che li detesti, solo.. preferisco i pantaloni! E le maglie! Ma ci sono vestiti che trovo carini! Questi.. - indico tutto.
- Questi non sono proprio nel mio stile! -
- Ma ora non ti vesti più con questi? -
- No, hanno finito di comandarmi pure nell'abbigliamento! Almeno quando siamo solo noi in casa! - sbuffo.
- Oh, Ru.. metti questo!! -
Nat mi mostra un abito in taffetà azzurro pallido.
Ecco.. solo il colore si salva!
- Ma anche no! -
Metto il solito prima i raggiungere i ragazzi.
Appena entro nel salotto trovo i miei seduti allo stesso tavolo mentre i ragazzi stanno rigidi sul divano.
I miei amici sono evidentemente a disagio.
- È uno di loro due? - chiede mio padre.
- Cosa? -
- Parlo del ragazzo che ami! È uno dei due? -
- No! - rispondiamo in coro noi ragazze.
Kyosuke si alza seguito da Masato e fanno un cenno di saluto a mio padre.
- Io sono Kyosuke Murakami, fidanzato di Natsumi! -
Mia madre gli fa un sorriso contenuto mentre papà ricambia il cenno del capo.
Sia mai che mostrino troppe emozioni.
- Quindi è l'erede dei Murakami? Ho sentito parlare di lei! La chiamano il prodigio dei Murakami! -
- Si sa che la gente ingigantisce sempre! -
Osservo mio padre.
Aveva già conosciuto Kyosuke la volta scorsa, ma a quanto pare essendo qualcuno di cui non gli importava l'ha dimenticato piuttosto in fretta.
Mio padre guarda poi Masato.
- Il mio nome è Masato Tanagi, amico d'infanzia di Kyosuke e fidanzato di lei, Akira Murakami! -
Altro cenno prima di voltarsi verso la mia amica bionda.
- Non sapevo che i Murakami avessero anche una femmina! -
- Sa com'è.. la maggioranza delle famiglie sacre non considera i figli se non quelli maschi! A meno che come unico erede ci sia una femmina! -
All'allusione papà stringe gli occhi per poi ignorarla.
- Con il vostro permesso.. - inizio in tono sarcastico.
- Festeggerò il mio compleanno nelle mie stanze! -
Mio padre fa per ribattere, ma mamma lo precede.
- Va bene cara! -
Guarda poi il marito con una chiara richiesta negli occhi "concedile almeno questo".
Lui sbuffa, ma acconsente.
Passiamo davvero la giornata in camera.
Per quasi tutto il tempo più che una festa di compleanno è una riunione per programmare la guerra.
Molte idee comprendevano un rapimento per salvarmi dai miei.
Ma in fine l'idea più sensata è stata quella che già avevo pensato.
Attendere di conoscere questo ragazzo e sperare che lui come me voglia boicottare questo matrimonio.
L'unica cosa che mi ha fatto sentire l'aria di festa è stata la torta con un lupo, disegnato a mano, fatta da Nat.
- Fortuna che Suzu aveva ingredienti per un esercito perché non ho neanche pensato di portarmi.. oh cazzo! -
- Cosa?? -
- Tutta la roba che ho comprato! Andrà a male! Era tantissima! - osserva inorridita.
- Puoi anche andare a prenderla, tu non sei prigioniera! -
- Non ti lascio nemmeno morta Ru! -
- Oddio.. sarai una persecuzione anche dall'oltretomba? -
- Assolutamente! Ti tirerò i piedi mentre dormi! - mi minaccia facendo una faccia che dovrebbe far paura, ma ha come effetto di farmi ridere.
Spegnendo le candeline esprimo un unico desiderio.
Chissà se si avverrà..
Farò il possibile per realizzarlo!
Quella sera Nat ed Aki si fermano a dormire da me.
Vogliono essere presenti al fatidico incontro.
Papà non era molto d'accordo, ma Nat sa essere una testa più dura pure di lui.
Hanno comunque dovuto promettere di non interferire.
Solo di guardare.
Arriva quindi il giorno seguente.
Ho appena finito di fare colazione.
Ora stiamo aspettando nel salotto l'arrivo.
Akira mi guarda preoccupata.
- Ru.. hai toccato appena la colazione.. -
- Non ho fame.. -
Entrambe mi guardano come se non fossi la vera Ameru.
Nat poi sospira.
- Capisco.. -
Sono altamente nervosa anche se quelle due tentano di calmarmi.
- Mi hanno fatta vestire come una bambola! Non mi calmo no! -
- Ma se sei bellissima! -
- Non ho detto di essere brutta Nat! Solo che sembro un cupcake glassato e pieno di zuccherini! -
Inizia a ridere.
- Bisogna stare attenti al ragazzo allora, potrebbe volersi mangiare un cupcake così invitante! -
- Non sei divertente! - sbuffo.
- Eddai, non dovrai tenere per molto quel vestito! -
- Spero che non dovrò tenermi molto nemmeno quel tipo! -
Mi prendono entrambe le mani.
- Tranquilla! - sorride Aki.
- Siamo qui con te! - aggiunge Nat.
Mi si ferma il cuore quando poi sento bussare.
- Avanti! - rispondiamo in coro alzandoci poi in piedi.
Appena si apre la porta chiudo gli occhi facendo un respiro profondo.
Spero davvero che vada tutto bene.
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