32.
La grande tavola alla quale ero seduta ospitava diverse pietanze dal profumo delizioso. Liam si ingozzava come un animale e Samshara mangiava un coscio di pollo ungendosi tutto il mento. Io ero troppo nervosa per la partenza, così mi limitai a giocherellare con qualche foglia di insalata che restava impassibile nel mio piatto.
– Mangia qualcosa. – mi ordinò Carter con la bocca ancora piena.
– Allora? Quale tunnel usiamo? – chiese Liam, afferrando un enorme uovo sodo di struzzo.
– La galleria B sarebbe la migliore per la ragazzina. – disse Samshara indicandomi con la forchetta – Niente pendenze, alta, larga e spaziosa.
– Posso seguirvi in qualsiasi galleria. – risposi irritata.
Samshara mandò giù un grosso boccone, si pulì la bocca alla bene e meglio e poggiò rumorosamente un gomito sul tavolo: – Qualcuno ti ha forse interpellata?
– Sam! Non cominciare. – si intromise Liam.
La ragazza sbuffò e tornò a rimpinzarsi a più non posso.
– Julia, mangia qualcosa. Devi essere in forze. – insistette Carter con cortesia.
Afferrai un coscio di pollo e cominciai a sgranocchiarlo svogliatamente.
– Cosa hai detto a Lili? Come l'ha presa? – mi chiese il ragazzone fulvo.
In realtà non le avevo detto ancora nulla, non avevo idea di quali parole avrei dovuto usare. Inoltre, qualsiasi cosa le avessi detto, l'avrebbe presa come un abbandono. E non avevo la forza per sopportare anche le sue lacrime.
– Non mi deve dire nulla nessuno. – Lili spalancò la porta della sala da pranzo e mi fissò sgomenta – Perché mi hai tenuta all'oscuro? – piagnucolò.
Appunto.
Poi guardò Liam e andò dritta verso di lui: – E tu che scusa hai? Cosa pensavate di fate? Lasciare che lo scoprissi domani mattina quando svegliandomi non avrei trovato nessuno di voi? – urlò istericamente.
Samshara si godeva la scena ridendo sotto lo spesso strato di grasso che le ungeva tutta la faccia.
In quel momento sentimmo un forte e assordante rumore, la terra tremò violentemente e tutte le persone del villaggio cominciarono ad urlare.
Io e Lili rimanemmo impietrite intanto che Liam, Carter e Samshara reagivano alla svelta. Carter staccò dei pugnali ficcati nel legno sotto il tavolo e li lanciò ai suoi compagni; Liam rivoltò la sua sedia e raccolse da uno scomparto nascosto una pistola per ognuno di noi; Samshara aprì una credenza e tirò fuori decine e decine di munizioni.
Corremmo subito fuori dalla casupola. Parte delle case del villaggio erano in fiamme, la gente correva in tutte le direzioni cercando un posto dove nascondersi.
Un ronzio metallico mi costrinse ad alzare lo sguardo: nel cielo si stagliavano quattro elicotteri con il Byekorf inciso sul lato.
L'Alleanza ci stava attaccando.
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